martedì 30 luglio 2013

Non lo sapevate?

Oggi prima ancora di sentire la sveglia sono stata svegliata da dei rumori al piano di sotto: alle 7.30 erano già arrivati per iniziare le riprese!! Quindi, dal momento che ormai ero in piedi, ho deciso di vestirmi e scendere per dare un'occhiata e.. wow! Si respirava davvero l'atmosfera del set. Era pieno di persone che andavano avanti e indietro, montavano e smontavano. Tra queste c'erano 3 attori, il regista, l'aiutoregista, un fotografo, dei tecnici che stavano sistemando le luci e diversi telecameraman che facevano un sacco di prove.

Preparazione del set

Ho conosciuto subito l'aiutoregista, una persona dolcissima, che oltretutto era molto incuriosito da me e dall'Italia in generale. Abbiamo parlato un po' e mi ha spiegato quello che effettivamente stavano facendo (mi sa che Susie non è che ci aveva capito tanto): non si tratta di un film, quanto piuttosto di una sorta di commercial per un libro fantasy, stile Harry Potter. In sostanza si tratta di un filmato di qualche minuto, come una specie trailer che però non è di un film ma si basa su un libro: How to catch a bogle.

The book
 
Dopo mi ha presentato tutta la troupe: li ho trovati gentili e disponibili, nonostante fossero lì per lavorare e pieni di cose da fare, venivano tutti volentieri a parlarmi e a spiegarmi un sacco di cose. Addirittura un tecnico mi ha costruito una specie di animaletto con una spilla da balia, una molletta e del fil di ferro e poi me lo ha regalato hahahaha! E' sceso anche Stef (oggi oltretutto è stato di buon umore per tutta la giornata) e insieme siamo andati a conoscere gli attori. Tra questi c'era una bambina di 10 anni, bellissima, bionda, lentigginosa e con gli occhi azzurri. La stava truccando il tipico truccatore gay, immancabile in ogni set (questo aveva addirittura un'arriccia ciglia tatuato sulla caviglia!). Abbiamo parlato un sacco anche con la mamma della bambina la quale ci ha spiegato che pur avendo già fatto diverse pubblicità, era la prima volta che recitava sul serio, che aveva una battuta e che veniva inquadrata così da vicino: quindi era abbastanza emozionata. Quando hanno iniziato a girare è stato bellissimo, ci hanno permesso di assistere e potevamo stare davanti ad uno schermo da dove vedevamo la scena ripresa: gli attori erano davvero bravi. Soprattutto quella bimba (mi sono dimenticata il nome!) mi ha impressionata perché, nonostante prima di iniziare fosse molto tesa, è andata veramente bene! Però deve essere abbastanza pesantino, hanno rifatto tipo una trentina di volte la stessa scena, non scherzo! E ogni volta prima di iniziare il truccatore si precipitava dalla bambina a ripassarle il trucco o a metterle a posto i capelli e sclerava perché lei se li continuava a toccare rovinando il suo "capolavoro". Ad un certo punto addirittura, mentre il regista la stava spostando in un'altra posizione, lui ha urlato come un pazzo "Don't touch her hair!" hahaha
 
L'attrezzatura

I trucchi

Il regista da indicazioni prima di girare
(quella è la bambina!)

Non siamo potuti restare a guardarli molto perché alle 10.00 dovevamo essere a scuola per andare a scegliere le materie. La scuola all'interno è veramente carina: tipicamente americana con i lockers, le vetrinette con i trofei sportivi e i vetri sulle porte delle classi, ma è davvero piccola. Mi hanno detto tutti che è un bene, in questo modo non rischierò di perdermi e sarà molto più facile orientarmi; però non so, io mi sono sempre immaginata le scuole americane enormi... Comunque dopo il giretto turistico siamo andati nell'ufficio di una specie di segretaria che sarà il nostro Counselor. Si è presentata e ha esaminato a lungo le nostre pagelle. Dopo averci consegnato una tabella con tutte le materie ed i vari livelli, ci ha dato una mano a costruire il nostro orario scegliendo le materie adatte. Alla fine il mio è più o meno così:

1st period  Human Anatomy & Physiology
2nd period  Pre-Calculus & Trigonometry
3rd period US History II
4th period Spanish II
5th period Multimedia & Publications
6th period English II
7th period FREE

Io e Stefan abbiamo preso quasi tutte le  materie uguali (tranne spagnolo e multimedia) ed allo stesso livello, di modo da poterci aiutare un po' con i compiti. Inoltre siamo riusciti entrambi a farci mettere tra i Seniors (e per lui è una grande conquista visto che è anche un anno più piccolo) che è l'ultimo anno di scuola qui in America, il che comporta una possibile graduation (il diploma) e diversi vantaggi tra cui più feste, il prom, la settima ora libera e poter finire la scuola una settimana prima. Come sport non ho ancora preso niente perchè c'è ancora in ballo la possibilità di diventare una cheerleader anche se ieri la coach ha effettivamente chiamato, dicendo però che stava sistemando gli ultimi dettagli con il preside e che non sa dirmi ancora molto al riguardo. Lunedì dobbiamo tornare a ritirare le schede con il nostro orario, mentre la scuola inizierà martedì e il primo giorno ci assegneranno l'armadietto. Sembrava davvero tutto perfetto fino a quando Susie non ha chiesto quali siano di preciso le restrizioni sull'abbigliamento e la segretaria tutta tranquilla ci ha risposto: "Oh ma non c'è problema, da quest'anno abbiamo l'uniforme. Non lo sapevate?" Aspetta aspetta aspetta. COSAA? NO! Ci sono rimasta di stucco. Che sfiga, proprio quest'anno dovevano introdurre le uniformi?  Le odio: rendono tutti così anonimi e omologati, tremendo.  Poi fossero almeno belle! Infatti, dopo questa terribile notizia, siamo andati subito a Jackson nel negozio che ci hanno indicato loro per comprarle, e quando le ho viste è stato un secondo colpo: sono veramente brutte! :( Si tratta di polo bianche nere o gialle (ovviamente quella gialla non mi sono neanche sognata di comprarla) uguali per maschi e femmine e poi per i primi degli orrendi pantaloni kaki per le seconde 3 tipi di gonne. Solo gonne. No pantaloni. Aiuto, io non sopravvivo senza pantaloni!! Come se tutto questo non bastasse, siccome non c'erano i prezzi sui cartellini arrivata alla cassa ho avuto anche la sorpresina: $233, pure costose!! Improponibile, ed ero obbligata a prenderle nonostante fossero orrende! So che non dovrei prendermela così tanto solo per delle uniformi ma è una cosa che mi urta davvero; sono opprimenti e anche se fossero molto carine (e non lo sono) il solo fatto che sono uguali per tutti mi infastidisce comunque. Cecherò, mio malgrado, di farmene una ragione.
Al di là di questo spiacevole episodio il resto della giornata è andata molto bene. Proprio prima di uscire dal negozio di uniformi ho conosciuto una ragazza della Canton Academy, Adriane che, guarda caso, è una senior e una cheerleader! Era estasiata e mi fa: "Ah ma allora sei tu la ragazza di cui tutti parlano che arriva dall'Italia" hahha che ansia, mi conoscono già tutti. E' stata un tesoro perché si è fermata a parlare, mi ha spiegato alcune cose e mi ha persino invitata giovedì mattina ad andare con lei e tutte le cheerleader a dipingere su un muro della scuola delle impronte  da pantera che sono il simbolo della squadra di football, i Panthers appunto. Quando mi ha detto che si incontravano alle 6.00 AM ho pensato che queste non stanno bene, poi invece Susie mi ha spiegato che lo fanno così presto perchè poi fa troppo caldo e perché a quell'ora la scuola è già aperta per gli allenamenti dei ragazzi della squadra di football. Ho accettato nonostante l'orario improponibile perché sarà una buona occasione per cominciare a conoscere gente nuova :)) quindi ci siamo scambiate facebook e i numeri di telefono poi è stata carinissima perché più tardi nel pomeriggio mi ha anche inviato un messaggio, il mio primo messaggio "americano" yeee!! Quando siamo ritornati a casa (dopo essere passati da Mcdrive per un hamburger al volo) c'era ancora tutta la gente del filmato ma erano in pausa. La bambina bionda giocava con Who Dat e mi ha detto che adora gli animali, ha anche voluto che gliene dicessi un po' in italiano. E' stato davvero bellissimo conoscere così tante persone ed assistere a delle riprese; anche perché io ho sempre pensato che la gente che fa questo lavoro fosse un po' snob o che comunque non desse corda a noi che curiosavamo ed invece sono stati fin troppo amichevoli!
Quando se ne sono andati sono rimasta in camera vedere un nuovo programma che ho trovato su Mtv e che mi piace un sacco Girl Code e poi mi sono fermata a parlare con David che ho incontrato in casa (qui la gente entra e esce e tu te la ritrovi in giro) e che condivide in pieno la mia opinione riguardo le divise. Mi ha anche invitata ad andare un giorno di questi a correre con lui in un percorso fatto apposta in mezzo alla foresta, dove fa un po' più fresco ed è più fattibile, mi piace come cosa! Dopo sono scesa con Stef per prepararci qualcosina da mangiare mentre Susie e Charlie erano in the country. Ci siamo fatti delle fette di pane con il formaggio e nel frattempo siamo riusciti a parlare delle nostre lingue e dei nostri amici a casa. Nonostante continui ad essere sempre un personaggio particolare, mi piace stare con lui quando non ha le sue lune, quindi spero davvero che siano finite o stiano per finire. A quanto pare Susie non è positiva quanto me, infatti quando è tornata mi ha chiesto se l'accompagnavo ad andare a prendere un'insalata in un locale healthy food vicino casa e, mentre stavamo andando, ha continuato a parlare di Stefan chiedendomi cos'è che non va e prendendolo pure un po' in giro per il suo modo di fare. Sì diciamo che non è stata particolarmente sensibile, ma il tatto non è il suo forte, è una proprio terra terra. Siamo ripassate da casa a prendere pure Stefan e poi siamo andati tutti e 3 a mangiarci un Mcflarry prima di andare in aeroporto a prendere Matthew. Non appena l'ho incontrato ho capito che l'avrei adorato. Quando mi ha visto mi ha stretto la mano e mi ha detto "Ciao, tu sei Gaia vero?" in italiano e con un accento americano adorabile. Parla da dio (almeno per me) in modo molto chiaro e riesco a capire ogni singola cosa che dice, sembra davvero un italiano perché è moro e scuro di carnagione, ha degli occhiali particolarissimi ed è dichiaratamente gay. E' arrivato con 2 valigie enormi, un mini trolley e un borsone (sta qui 2 mesi) e quando gli ho detto che io, che sto qui un anno, sono arrivata con solo una valigia, non ci poteva credere. Scherza un sacco con Susie e quando si prendono in giro fanno morire dal ridere, ogni volta che vuole ringraziarmi al posto che dirmi thank you mi dice molte grazie e mi ha detto che ama il cibo italiano, in particolare il fritto misto (lo pronunciava in un italiano fantastico). Non vedo l'ora di conoscerlo un po' meglio domani e soprattutto parlarci un sacco, infatti parlare con lui, rispetto a tutti gli altri del sud è una passeggiata e mi piace proprio tanto perché finalmente avrò conversazioni vere in cui capisco tutto quello che dice. Siccome è arrivato in aeroporto alle 11.30, siamo tornati a casa molto tardi perciò, dopo una giornata come quella di oggi, sono stanchissima e l'unica cosa che farò adesso è correre a dormire!

4 commenti:

  1. Wow che giornatina!!!La noia lì non esiste!!
    Vedrai che ti abituerai all'uniferme e magari ne trarrai vantaggio; pensa al mattino sai già cosa mettere!! Matthew mi sembra simpaticissimo sono sicura che instaurerete un bellissimo rapporto!! Sono felice per te, stai vivendo delle fantastiche esperienze!!

    RispondiElimina
  2. Si ieri è stta proprio una bellissima giornata, anche se la cosa delle uniformi non l'ho ancora digerita. Matthew è un personaggio!!! TOP

    RispondiElimina
  3. bel 'dietro le quinte' che hai vissuto. Anche se una vera attrice vuole stare davanti alla telecamera :-) ora siamo anche noi in viaggio. Al momento siamo in Qatar tappa prima della nostra destinazione finale .... vietnem. Che rispetto a dove stai tu e' paroprio dalla parte opposta del mondo :-) a poi....

    RispondiElimina