martedì 25 febbraio 2014

International dinner

Sabato, come già annunciato, io e Stefan avevamo l'International Dinner con tutti gli altri Exchange studente a casa della nuova ragazza italiana qui in Mississippi in Clinton. Io ero abbastanza presa bene all'idea perché mi sembrava una cosa veramente carina e poi avrei rivisto tutti gli altri Exchange, Nicholas compreso. In mattinata quindi mi sono svegliata presto e fatta la doccia, poi ho sistemato un po' camera, fatto una lavatrice e sono scesa ad aiutare Michelle e Ryan. Infatti a casa nostra quel giorno ci sarebbe stata una piccola reception, con una 50ina di persone e, non essendoci Susie che era ancora in Las Vegas e tornava la sera, Michelle e Ryan si sono preoccupati di organizzare il tutto. Io e Stefan teoricamente non avremmo dovuto lavorare per niente, ma siccome erano messi un po' maluccio ed avevano evidentemente bisogno di una mano, abbiamo deciso di aiutarli. Verso mezzogiorno poi, Charlie ha preparato il pranzo nell'altra casa all'angolo visto che da noi c'era la reception, e abbiamo mangiato con lui fried bologna sandwiches e wurstel. Dopo pranzo Charlie è andato in campagna mentre io e Stefan siamo rimasti a casa, in camera nostra, perché alle 4 sarebbero passati a prenderci per andare a Clinton. Io mi sono preparata e poi ho letto un po', fino a quando John e Nicholas sono arrivati sotto casa a prenderci. Erano molto contenti di vederci (era passata una vita dall'ultima volta!!) e abbiamo passato il viaggio in macchina a raccontarcela su e a ridacchiare di tutto. L'inglese di Nicholas è migliorato tanto rispetto l'ultima volta e adesso, come è giusto che sia, parla molto più sciolto. John invece è proprio un cucciolino, sempre super gentile con noi e con tutti gli altri Exchange, si vede che ha proprio lo spirito da host dad. Una volta arrivati alla casa in Clinton ci ha lasciati giù, perché noi 3 italiani dovevamo metterci ai fornelli, mentre invece lui è andato a comprare le bevande e i piatti di carta. Ho conosciuto finalmente di persona Federica, l'altra Exchange italiana, che mi è sembrata molto simpatica, e l'altra Exchange from Austria con cui vive, che si chiama Sabina ed è un po' timidina. Tutti gli altri sarebbero arrivati alle 6.30, ma noi ci serviva un po' più tempo perchè dovevamo cucinare. Infatti avevamo deciso di fare una teglia di pasta suddivisa in 3 sezioni (pomodoro, carbonara e pesto) per formare il tricolore italiano!! Devo ammettere che è venuta veramente bene e che, facendola, ci siamo divertiti da matti! Infatti cannavamo un sacco di cose, facevamo cadere le posate e ci facevamo commentini in italiano che potevamo capire solo fra di noi, Poi Nicholas è romano ed il suo accento rimane ancora spiccato, quindi, con certi commentini, ci faceva morire dalle risate. Per le 7 c'erano tutti, insieme con gli studenti anche le rispettive famiglie ospitanti,  ad eccezione di una ragazza che aveva deciso di non venire e, con in più, un'altra ragazza dal Belgio (che oltretutto va a scuola a Madison, proprio di fianco a me) che non avevo mai conosciuto prima. Abbiamo tirato fuori tutti i nostri piatti e dessert e, ammettiamolo, il nostro faceva proprio un gran bel figurone:


The 3 Italians
Questi invece sono i biscottini che ho preparato io la sera prima:

Gli altri exchnage hanno portato anche loro un sacco di piatti e dio, ho provato un po' di tutto. Alcune cose non erano per niente buone, ma altre mi hanno stupita!! C'erano meatballs, bistecchine impannate, patate, purè, zuppe, tanti tipi di cookies, waffles e una torta ai frutti di bosco. Siccome eravamo davvero in tanti eravamo tutti sparsi per la casa, ed io mi sono ritrovata al tavolo con Federica, Sabina, Isabel (from Denmark) e Susanne (from Belgium). Erano tutte carine e gentile e ci siamo confrontate un po' sul procedere delle nostre esperienze, sui viaggi che abbiamo fatto, il tipo di amicizie che abbiamo instaurato e le attività che facciamo a scuola. In genere mi sembrano tutte contete e che a tutte vada più o meno bene. Finito di mangiare (la pasta è stata la prima cosa ad andare a rubaaa! e ho ricevuto anche un paio di complimenti per i biscottini) ci siamo spostate di là con il resto degli studenti con cui abbiamo passato poi tutto il resto della serata. Alcuni host dad ci hanno scattato anche un po' di foto mentre ci divertivamo tra di noi. Ammetto che mi sono proprio divertita, ma si sa: sono gli italiani quelli che riescono sempre ad accendere la situazione; ed infatti, non appena Nicholas è entrato in modalità balera, ha cominciato a fare lo stupido e a far ridere tutti! Faceva una battuta dopo l'altra, ha insegnato ogni tipo di espressione in dialetto romani agli studenti stranieri (i quali erano tutti divertiti a tentare di imitarci gesticolando e alzando la voce) e si è pure calato in una conversazione esilarante con Susanne che parla un po' di rumeno, abbastanza simile all'italiano. Vi dico solo che alla fine io e Federica eravamo sul pavimento che non riuscivamo a respirare dalle risate. E' stato semplicemente esilarante, proprio una bella serata.



La cosa che mi è un po' dispiaciuta è stato il notare quanto tutti gli altri ( o per lo meno all'apparenza) abbiano un rapporto bellissimo con le famiglie (noi appunto eravamo gli unicci senza gli host parents con noi), proprio come se fossero i loro genitori veri e ci siano legatissimi. Avrei tanto desiderato poter creare un rapporto così bello e vero con la mia host family, invece di quello un po' falso e altalenante che ho con la mia, ma pazienza, non si può ottenere tutto. La strada di ritorno mi è sembrata, non so perché, molto più veloce e, un a volta a casa, abbiamo trovato anche Matt e Susie i quali erano proprio appena tornati dall'aeroporto dopo il viaggio, abbastanza sfiaccante a loro detta. Ci siamo fermati un pochino a raccontarcela, ci hanno mostrato le foto della vacanza e del concerto di Britney Spears a cui erano andati, hanno voluto sapere della nostra cena e dei nostri piatti e poi siamo andati tutti a letto.
Domenica mattina, non so perchè, mi sono svegliata molto presto, sono scesa a fare colazione e poi ho passato la mattinata in cucina a guardare la tele e parlare con gli altri. Susie (sia ringraziato il cielo) è tornata in un umore decisamente migliore, e non ce l'aveva più con me. in tarda mattinata è sceso anche Stefan e ci hanno dato delle magliette dall'Hard Rock Cafe di Las Vegas che ci avevano comprato come souvenir, cariniii daaiiii!! Prima di pranzo in tele abbiamo trovato Hey Brother where are thou? un film ambientato in Mississippi e, girato quasi completamente in Canton, che ci siamo messi a guardare fino a pranzo. Abbiamo avuto costolette di maiale e fagioli con, come dessert, delle specie di tortine sulle quali abbiamo messo fragole e panna, buonissimeee! Nel pomeriggio siamo andati tutti insieme a fare un po' di volantinaggio per uno dei nuovi progetti di Matt: infatti il prossime mese farà una specie di workshop per bambini, per insegnare come afffrontare i provini per i casting cinematografici. Così siamo andati in un po' di parcheggi in Jackson (fuori dal cinema, dalla mall e da un paio di ristoranti) a mettere volantini sulle macchine e a consegnarli a gente che passava con dei bambini. Prima di tornare a casa ci siamo fermati da Dairy Queen e ci hanno offerto un gelato per l'aiuto :) Una volta a casa io sono filata in camera  a fare un po' di compiti per il giorno dopo. A cena abbiamo avuto homemeade hamburger, giusto perché Susie non aveva voglia di cucinare, e poi in serata ho letto un po' e guardato la tele.
Pur essendo restata a riposo con il ginocchio per ben 3 giorni, mi continua a fare male e la cos ami urta molto! Ho aspettato track season per molto tempo, mi piace davvero e in una settimana avremo la prima gara a cui, sono praticamente sicura, non potrò partecipare. Caspita che nervoso, questa cosa non mi va proprio giù, probabilmente perché non è la prima volta che mi capita e quindi so che, per farmelo passare i tempi sono abbastanza lunghi, che palle...

venerdì 21 febbraio 2014

A casa in 3

La vita qui a casa senza Susie è perfetta, Charlie è sempre tenero e gentile con noi, si prende i suoi tempi, non ci pressa e ci lascia i nostri spazi. Chiacchieriamo spesso e non è mai nervoso o di malumore; quindi la differenza si vede!! Mercoledì stavo già molto di meglio dal punto di vista della mia influenzina, a scuola abbiamo avuto un quiz di anatomia ed un test di matematica. Ad allenamento invece è successa una cosa che mi ha fatto andare storta la giornata: stavo correndo la mile con Tori, la ragazza davvero brava, con cui dovevo cercare di mantenere il ritmo e, alla fine del secondo lap, il mio ginocchio sinistro ha cominciato a farmi malissimo, proprio con dolori lancinanti, tanto che sono durata ancora un lap e poi mi sono dovuta fermare perché non riuscivo proprio più ad andare avanti. La cosa che mi ha preoccupato è che era quello stesso ginocchio che mi aveva fatto quseto scherzo anche due anni fa e per cui, avevo dovuto tenere le stampelle un paio di mesi, a causa di una particolare infiammatura; quindi questi dolori così improvvisi e forti non promettevano nulla di buono. Sono andata a parlare con il coach per spiegargli il motivo per cui mi ero fermata e per chiedergli cosa potessi fare. Lui mi ha mandata a casa dicendo che per me l'allenmaneto era finito e che, se mi faceva male non dovevo forzarlo, quindi di smettere di correre e andare a casa a mettere il ghiaggio. Così, facendomi dare un passaggio da Sissi (un'altra ragazza che fa track con me) sono tornata a casa dove ho subito messo un po' di ghiaccio sul ginocchio. Poi nel pomeriggio ho cercato di rilassarmi leggendo un po' e facendo una lunga doccia. Ho aggiornato il blog e, in serata, ho cucinato per me Stefan e Charlie, spaghetti al ragù che sono stati la nostra cena insieme a fagiolini e pane al forno. Siamo restati un po' a parlare in cucina e poi sono salita a finir ei compiti e far riposare il ginocchio, ancora un po' dolorante. La mattina dopo, ieri, quando mi sono svegliata faceva ancora male, anche se non tanto quanto il giorno prima durante la corsa quindi, seppure sapessi che fosse sbagliatissimo, ho deciso di provare a correre di nuovo dopo scuola perché stare ferma per "ingiurio" proprio non mi andava. Purtroppo credo di aver solo peggiorato le cose perché a fine allenamento la gamba mi faceva male come non mai, e anche il mio allenatore se n'è accorto, con il quale mi sono fermata a parlare nuovamente e che mi ha dato il nome di alcuni sali per rilassare i muscoli da mettere in vasca, e mi ha suggerito di riposarlo il più possibile. Michelle mi è venuta a prendere da allenamento e un a volta a casa ho subito messo nuovamente il ghiaggio sul ginocchio e poi, dopo una mezz'oretta di relax sdraiata sul divano, sono andata nel ministore di fronte casa a prendere alcune cose che mi servivano e quei sali che dovevo versare nella vasca. Per cena abbiamo mangiato pork chobs con patate lesse e insalata. Dopo cena ho fatto un po' di compiti e poi un lunghissimo bagno caldo rilassante con quei sali che, lasciatemelo dire, sono paradisiaci. Ovviamente ti distendono tutti i muscoli, quindi quando esci non hai un minimo di forze e l'unica cosa che vuoi fare è andare a letto, ma ti senti così rilassata e quasi svuotata, meraviglioso.
Stamattina, pur essendo venerdì, mi sono svegliata di pessimo umore: il ginocchio mi faceva male più che mai e non riuscivo nemmeno a camminare bene ma zoppicavo un pochino, non vi dico a scendere le scale poi. La cosa che mi urta è che so cos'è, perché è provato a venirmi in precedenza e so che non è una cosa da nulla che viene e passa, ma ci vuole del tempo prima che torni normale del tutto; e la cosa che mi da davvero fastidio è che, una volta che sono in ballo a fare un vero e proprio sporto che mi piaccia, devo lasciar perdere tutto, o comunque fermarmi un po' a causa di questo stupido ginocchio che, anche due anni fa, diversi dottori non avevamo saputo dirmi esattamente che cavolo fosse. A scuola tutto regolare, ho ricevuto indietro matematica, il test, con 95, finito il libro di inglese e, quasi, il dipinto di arte. Purtroppo non ho potuto fare allenamento perché, quando ho incrociato il coach e gli ho spiegato come mi sentissi, mi ha detto che non potevo correre in quello statao e semplicemente di tenere il ginocchio a riposo durante il weekend per vedere come va.  Quindi sono ritornata subito a casa con Michelle, dove mi sono fatta la manicure guardando un flm To Rome with love, che ho trovato in tv e che era praticamente metà inglese e metà italiano. Quando anche Stefan è tornato dagli allenamenti, io lui e Charlie siamo tutti andati a fare la spesa di alimentari perché tomorrow ci sarà l'International Dinner con tutti gli altri Exchange students in Mississippi, quella che doveva esserci a dicembre qui a casa nostra ma che poi hanno spostato a domani appunto, in Clinton. Ognuno di noi deve portare un piatto e un dessert tipico del paese da cui proviene e poi li mangeremo tutti insieme.  Conoscerò anche la nuova Exchange student italiana e quindi non vedo l'ora, sarà divertente! Finita la spesa siamo andati anche in campagna a dare da mangiare ai cani e poi a casa non abbiamo proprio cucinato ma abbiamo solo riscaldato tutti gli avanzi dei tre giorni precedenti (quindi un po' di spaghetti, carne e verdure). Dopo cena Charlie è andato a letto mentre io e Stefan abbiamo intrapreso la nostra seduta di Cotto e Mangiato hahah. Io ho preparato dei dolcetti (secondo ricetta della nonna) che dovevano essere 2 amaretti con in mezzo la nutella, inzuppati nel caffè freddo e poi rotolati nella farina di cocco. Ecco diciamo che non siamo proprio in Italia e quindi mi sono dovuta arrangiare: gli amaretti ovviamente non ci sono quindi ho comprato dei biscotti al ginger che mi sembravano la cosa più simile possibile, al posto della nutella una semplice crema al cioccolato e nocciole (sisi una di quelle tarocche) e la farina non è proprio farina ma più che altro scaglie di cocco. Morale che, abbiamo messo su un po' di musica e ci abbiamo dato dentro come potevamo. Lui ha preparato una specie di zuppa, mah una cosa strana con uova e scaglie di limone e poi per il dolce ha barato perché l'ha comprato confezionato, ma poverino, lo capisco. I miei dolcetti  non sono usciti proprio come me li aspettassi, e nemmeno altrettanto buoni credo, ma li ho fatti assaggiare a Stefan e mi ha detto che sono buonini e ci possono stare, oh io ho fatto del mio meglio. Anche io ho assaggiato la sua zuppa ed è un po' troppo dolciastra, ma va be', non si aspetteranno piatti da grandi chef, quindi credo che vadano più che bene. Per quanto riguarda il piatto principale, io, Nicholas e laltra ragazza italiana ci siamo messi d'accordo a fare un'enorme bandiera italiana fatta di pasta e rispettivamente domani pomeriggio, a casa della ragazza che ospita la cena,  cucineremo pasta al pesto, al sugo e alla carbonara, così da formare i tre colori. Sono abbastanza esaltata per questa cena, non tanto per il cibo (secondo me non ci sarà nulla di buono se non per, forse, la pasta) ma perché almeno rivedrò tutti gli Exchange dopo tanto tempo, avremo modo di parlare, confrontarci su come vanno le cose e passare una bella serata insieme. Di sera (purtroppo) tornerà a casa anche Susie, e Charlie andrà a prenderla in aeroporto. Spero proprio che la vacanza le abbia atto bene e le sia servita per rilassarsi un po', così ritorna un po' più calma. Per ora sono off, a presto con gli aggiornamenti di questo weekend!

mercoledì 19 febbraio 2014

7 months

Dunque, sabato mattina, ero decisa a non farmi pesare quello che era successo la sera prima e semplicemente uscire e passare una bella giornata. Quando sono scesa per colazione Susie era già in cucina e, come in fondo c'era da aspettarselo, è stata abbastanza fredda. Poi lei è andata nella casetta sul retro dove stavano prendendo le misure per il nuovo pavimento mentre io mi sono fatta una doccia e poi ho fatto i compiti. Quando anche Stefan si è svegliato abbiamo deciso di andare in piazza per comprarle qualcosa per il suo compleanno che sarebbe stato il giorno dopo. Così con la scusa che ci servivano dei soldi  le abbiamo detto che andavamo a piedi a prelevare. Invece (furbacchioni) siamo andati in piazza e abbiamo girovagato un paio di negozi fino a quando non le abbiamo trovato entrambe dei bei regalini: Stefan le ha preso una cookie jar in porcellana e una specie di quadretto con scritto "who who.. loves you?", io le ho preso un piatto da centro tavola in vetro con su intagliato il simbolo dei Saints.  Quando siamo ritornati poi, stile agenti segreti, abbiamo dovuto sgattaiolare nel garage a nascondere i pacchettini prima di entrare in casa, visto che avevamo fatto il tutto di nascosto. Poi ci siamo preparati e all'1 Turner è venuto a prenderci per andare a pranzo. Susie invece apparentemente è andata al cinema a vedere quello stesso film con Maw Dawn, cosa che ha voluto rimarcare credo per darmi fastidio, amen l'ho lasciata perdere, so che quando fa così è meglio non darci troppo peso. Noi invece siamo andati diretti in Madison da Hokkariko un ristorante giapponese dove ti cucinano di fronte a te mentre mangi. Abbiamo aspettato nel parcheggio che arrivassero Ellery, la ragazza di Turner e altre due ragazze, Samantha e un altra (non mi ricordo il suo nome, ops). Il posto era veramente figo, io ho preso semplicemente sushi, ma gli altri che hanno preso carne o altro pesce, hanno potuto vedere mentre glieli cucinavano sotto agli occhi, ed il cuoco giapponesino era abbastanza bravo e faceva anche un po' di acrobazie con i coltelli. A pranzo ho avuto modo di parlare un po' di più con queste due ragazze e con Ellery che adoro davvero! Subito dopo siamo andati tutti a casa di Ellery, dove lei avrebbe lasciato giù la sua macchina perché sarebbe venuta in macchina con noi al bowling. A casa sua abbiamo anche potuto conoscere i suoi genitori e il suo enorme (gigantesco) cane. Una volta al bowling abbiamo incontrato i ragazzi: erano 4 o 5, tutti grandi e grossi, di cui 2 del college. Siccome si sono presentati tutti uno dopo l'altro non ho colto nemmeno un nome se non per Marcus che è quello con cui poi ho passato più tempo durante la giornata. Ovviamente ogni volta che incontro gente nuova mi riempiono di domande su tutta la storia dell'essere un Exchange student e da dove vengo e quando parto ecc.. Però mi fa piacere, almeno si sa di cosa parlare almeno all'inizio e si rompe il ghiaccio. Il bowling purtroppo si è rivelato un flop perché c'erano tipo 45 minuti di attesa e noi non avevamo voglia di aspettare quindi, secondo una trovata di Ellery che lavora lì, abbiamo improvvisato e deciso di andare a Jackson al Natural Science Museum. Ecco si può sembrare abbastanza strano all'inizio, anche io non me lo aspettavo, normalmente in Italia quando si esce non si va al museo della scienza naturale, ma i musei mi piacciono, in questo non c'ero mai stata e mi sarebbe interessato e poi, caspita,  era davvero  un'idea originalissima!! Quindi in poco tempo abbiamo organizzato le macchine e siamo andati. Siamo risultati essere solo io Stefan, Turner, Ellery, Marcus, le due ragazze del ristorante e un'altra loro amica.  Anche solo il viaggio in macchina è stato divertentissimo, ridevamo, scherzavamo e ascoltavamo musica, insomma si stava proprio bene. Al museo poi è stato divertente, era carino, non proprio una cosa immensa ma c'erano un paio di ambienti fighi come per esempio l'acquario e il rettilario.  E poi c'era una vetrata enorme che dava su una specie di giardino-boschetto pieno di scoiattoli che correvano ovunque, si arrampicavano sugli alberi o sgranocchiavano ghiande ed era bellissimo osservarli, c'erano pure i binocoli. Poi ci siamo piazzati nell'area dei bambini, quella che tuti i musei hanno, con quelli che si suppone siano "giochini intelligenti" e ci siamo intrippati con tutti i puzzle e le costruzioni e siamo rimasti li fino praticamente a chiusura quando ci hanno cacciati fuori!! Siccome ci è venuta una voglia pazza di gelato ci siamo fermati tutti in una gelateria dove io (chiedo perdono) ho preso un gelato alla menta con gocce di cioccolato con, sul fondo, un pezzo di brownie: il paradiso!! Poi, siccome erano già le 6, siamo ritornati al bowling dove gli altri avevano la loro macchina, abbiamo salutato tutti, abbiamo lasciato giù Ellery a casa sua e siamo ritornati back to Canton. E' stato decisamente un pomeriggio divertente, per lo meno ho avuto modo di conoscere gente nuova e mi sono anche divertita pur non facendo nulla di che. A casa la situazione era ancira peggio della mattina: Charlie ci aveva aspettato per cenare insieme, mentre Susie aveva già quasi finito, non ci ha chiesto nulla di come era andata e dopo poco che eravamo arrivati è filata in camera sua dicendo che aveva sonno. Dopo aver cenato con Charlie con spiedini di carne e verdura io poi sono ripassata da camera sua a salutarla e darle la buona notte ma non è che mi abbia cagata molto. Io poi mi sono fatta una bella doccia e vista un DVD intitolato My life without me, fino a quando non sono andata a letto.
Domenica mi sono svegliata abbastanza presto e non stavo tanto bene. Avevo un mezza influenzina diciamo: mal di gola, testa pesante, naso continuamente da soffiare... Da quando sono qui non mi ero mai sentita così e, conoscendomi, quelli mi sapeva proprio di premalattia. Comunque sono scesa in cucina con il regalo ed il biglietto per Susie, infatti, essendo il suo compleanno volevo farle gli auguri già dalla colazione. Lì però ho trovato solo Charlie che mi ha detto che lei e Stefan erano usciti a fare colazione fuori pochi minuti prima e quello mi ha fatto capire che ce l'aveva davvero a morte con me e mi stava facendo guerra. Ho cercato di non farmelo pesare, l'unica cosa che mi irritava era perché ce l'ha fissa con me. Quando sono ritornati poi, nonostante sia andata a darle gli auguri di persona, è stata molto spiccia e per un quarto d'ora buona ha ignorato il mio regalo e biglietto che erano proprio lì al centro del tavolo. Sono arrivata ad un punto in cu stavo seriamente pensando di riprendermeli e non darglieli nemmeno perché non se li meritava proprio. Per fortuna mi sono trattenuta e, dopo un po', quando si è sentita incalzata dalle occhiate arrabbiate che le lanciava Charlie (amo quando è dalla mia parte), è andata ad aprirlo e mi ha ringraziata, ma niente di che. Dopo un po', in mattinata, siamo andati tutti da Walmart a fare la spesa che non avevamo nulla da cucinare per il mezzogiorno e abbiamo preparato pollo fritto con riso e piselli. Lei poi alle2 aveva un appuntamento a Rosegate (non so perché di domenica ed il giorno del suo compleanno per di più!!) e ovviamente a chiesto a Stefan di andare con lei visto che non c'era mai stato; cosa che, onestamente, mi ha fatto piacere: non avevo davvero voglia di passare tutto il pomeriggio con lei in quell'umore nei mei confronti e poi, come ho detto, non stavo proprio benissimo e preferivo restare a casa.. Quindi me la sono presa tranquilla, ho chiamato i miei che non sentivo da un po', abbiamo chiacchierato del più e del meno, mi sono fatta la manicure, ho stampato l'essay che dovevo fare per storia e poi mi sono messa su un film che però non sono riuscita a finire, In good Company, e che ho ripreso a guardare dopo cena (consistente negli avanzi del mezzogiorno e della sera prima). Quindi questo è stato pretty much il giorno del suo compleanno. Abbastanza triste direi, ma ha deciso lei di non festeggiarlo veramente, quindi, finchè è contenta lei...
Lunedì rientro a scuola, not so bad, era President Day, ovvero una specie di festività americana in cui si onorano e ricordano i passati presidenti. Normalmente si sta a casa da scuola ma la nostra, essendo privata, ha deciso di non festeggiarlo e quindi ci ha fatto andare lo stesso ( maaa grazie mille -.-). Oltretutto poi mi sono svegliata che mi sentivo uno straccio, stavo ancora peggio del giorno prima e credo che mi fosse anche salita la febbre. Durante la giornata solite cose, con l'eccezione che è venuto un ragazzo da una specie di accademia del business, per pubblicizzarla e per prendere iscrizioni per dei corsi pomeridiani per diventare dei "maestri del business". La cosa che mi ha colpito è stata che, per farci capire un po' meglio quello di cui stava parlando, ci ha fatto un po' di esempi e insegnato un paio di cose che in effetti erano molto utili ed interessanti. Se non fosse che tra non molto partirò, avrei seriamente preso in considerazione l'dea di fare un corso in quella scuola! Adesso poi, a partire da settimana scora, siccome tutti i giorni ho allenamento alla 7a ora e finisco alla 5a, passo la 6a nell'aula del mio prof di storia, di solito con Turner, Landon, Holly e Austin. Insomma un bel po' di gente si ferma là e parlocchiamo, ci diamo una mano nei compiti o a volte, mangiamo il pranzo lì.  Allenamento diventa sempre più duro, in particolare lunedì sentendomi poco bene, mi ha proprio distrutta e lasciata senza forze. Adesso poi sto lavorando con questa ragazza, Tori, anche lei corre la mile ma è tipo la campionessa della nostra scuola, ha vinto le statali, è stra veloce e ha anche vinto una borsa di studio per questo. Quindi potete immaginare i suoi ritmi; e il coach vuole che tenga il passo con lei :O Crazyyyyy!
Dopo allenamento è venuta a prendermi Michelle che stava aiutando nella casetta sul retro a dipingere, e siccome Susie era in Jackson per lavoro. A casa ho fatto la doccia, un po' di compiti, letto un po' e poi aiutato a preparare la cena che consisteva in riso con una specie di salsina marrone su e carne, come quella dell'hamburger, anche quella ricoperta dalla stessa salsina. E0 venuto anche David a cena il quale, quando ha saputo che ero in track e mi stavo allenando per la mile, mi ha riempita di consigli, tattiche, tecniche, app che devo scaricare per calcolare i tempi e siti web che devo visitare hahah chiedetegli qualcosa sullo sport e non lo fermerete più quel ragazzo!! il resto della serata ho guardato un film carino chiamato Somewhere in Time. Il giorno dopo, Martedì, sono stati esattamente 7 mesi dal mio arrivo, woah ne mancano 3 e poi.. bye byeeee! Inoltre quella era una giornata abbastanza buona perché è partita anche Susie, non so se l'avessi accennato prima, ma comunque è diretta a Los Angeles (sì la invidio) per incontrarsi con Matt e da lì insieme voleranno a Las Vegas dove stanno fino al fine settimana per farsi una vacanza e vedere un mega concerto di Britney Spears che entrambi adorano. Io credo che sia a me che a lei farà un po' bene stare lontane e spero proprio che quando ritorni le sia passata del tutto. Io non stavo ancora tanto bene, avevo la tosse e mal di testa, quindi ho preso una tachipirina prima di andare a scuola altrimenti non avrei tirato fino alle 2. Dopo scuola ancora allenamento, molto intenso e reso più difficile dal mio raffreddore-influenza, e poi sono tornata a casa con Michelle. Sono rimasta a farle compagnia nella casetta sul retro (che sicuramente sarà molto più carina una volta finiti tutti i lavori) mentre dipingeva, fino a quando non è arrivato Charlie e mi ha chiesto di accompagnarlo in campagna. Sono andata con lui e abbiamo dato da mangiare ai pesci. Era proprio una bella giornata, si stava bene all'aperto sul bordo del laghetto (era anche pieno di zanzare che mi hanno mangiata però) e ho potuto guidare un po' su e giù il camioncino elettrico. Siamo ritornati a casa vero le 5, ho fatto la doccia e poi l'ho aiutato  a preparare la cena, molto easy, visto che dovevamo cavarcela da soli. Abbiamo preparato homemade hamburgers con patate dolci e poi ci siamo fermati a chiacchierare  a lungo. Ahhh quasi dimenticavo questa cosa super importante:
mi è arrivata un'email da Ef con l'assegnazione della wave di partenza: wave 2 27-29 MAGGIO. Quindi a praticamente 100 giorni dalla partenza mi è arrivata questa e-mail che, se da un lato mi abbia fatto rendere di quanto poco tempo mi resta, dall'altro mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo perché per quanto bello e arduo tutto questo sia, avrà una fine e tornerò alla mia vecchia vita. Sono pronta per partire? Non lo so, ma so, per certo, che da quando sono qui, ogni giorno ho tirato fuori il meglio da questa opportunità e che ogni giornata passata in questo posto così insolito e un po' contradditorio, nel profondo sud degli Stati Uniti, mi ha dato grande forza, trasmesso tante cose e aggiunto un po' di saggezza in me. Quindi, niente fretta ma nemmeno rimpianti, sono serene da quel punto di vista, quando arriva il momento di tornare, si torna.

Valentine's Day

Mi scuso se in questi ultimi giorni non sono riuscita a tenere il passo ma allenamento sta diventando sempre più tosto e quindi alla sera sono sempre stanca morta e, tra l'altro, questi ultimi due giorni sono stata anche malaticcia, quindi voglia di scrivere proprio zero.
Giovedì scorso c'era un torneo di basket nella palestra della nostra scuola che iniziava alle 11 quindi abbiamo avuto solo mezza giornata e poi ci hanno mandati a casa. Siccome tutte le classi erano di appena 20 minuti non abbiamo fatto granchè, ad eccezione di un quiz di inglese. Subito dopo scuola ho incrociato nei corridoi la mia ex prof di scienze, quella che ci hanno cambiato, che mi ha detto che stava andando a pranzo con Marion e mi ha invitata ad andare con loro. All'inizio ho detto di no perché sapevo che Susie stava venendo a prendere me e Stefan, ma ha insistito tanto e si è anche offerta di riportarmi a casa subito dopo, quindi, siccome non avevo una vera e propria scusante, siccome non volevo apparire maleducata, le ho detto di si. Siamo andata in quel ristorante messicano in Madison, El ranchito, dove eravamo già state un'altra volta. E' stato divertente, abbiamo parlato del più e del meno e poi queste cose in Italia proprio non esistono, andare a mangiare fuori con i professori! hahahha Quando sono arrivata a casa Susie, Stefan e David erano tutti nella casetta sul retro che, hanno deciso di rimodernare completamente. Ero stupita quando sono entrata:  in mattinata David e Susie avevano buttato giù una parete e stavano spostando tutto. Susie mi ha spiegato che la vuole imbiancare, cambiare il pavimento e risistemare tutto per fare in modo che diventi più organizzata e comoda per quando ricomincia la stagione dei matrimoni e, fidatevi, ne aveva davvero bisogno. Quindi sono rimasta là con loro ad aiutare, abbiamo tirato giù tutto dalle mensole e accumulato in alcuni scatoloni. Ci abbiamo impiegato un bel po' e quando abbiamo finito mi sentivo talmente sporca e insudiciata che sono andata diretta a farmi una doccia e poi ho fatto quei pochi compiti che avevo. Per cena abbiamo avuto costine di maiale con fagioli. In serata poi mi sono messa a preparare i bigliettini per tutta la family perché il giorno dopo sarebbe stato... Valentine's Day!
La mattina, al risveglio, ho già potuto respirare l'atmosfera: infattu sul tavolo della colazione Charlie e Susie ci avevano messo due scatole a forma di cuore pieni di cioccolatini e un palloncino a testa con su scritto "Happy Valentine's day". Io in più avevo anche un mega cuore di cioccolata con dentro burro di arachidi (adoro i cioccolatini con dentro il burro di arachidi) da parte di Stefan perché sa che li adoro. Che teneriii!! Dovete sapere che qui in America san Valentino è davvero una grande cosa: è un giorno in cui tutti si scambiano gli auguri (non solo tra coppiette ma con tutti i tuoi amici, familiari, parenti e persino insegnanti), insomma è proprio la festa dell'amore in tutte le sue forme! E praticamente tutti si scambiano fiori, dolcetti o bigliettini. A scuola, come ho detto, c'era questa specie di servizio a consegna che recapitava cioccolatini con bigliettini, quindi per ogni ora della giornata, almeno 2 o 3 volte entrava qualcuno dicendo che c'erano dei cioccolatini per tal dei tali. Per lo più se lo sono fatto tra coppiette, ma anche amiche o ammiratrici vari se li scambiavano. Io non ho ricevuto nulla :( hahah ma bene così, la mia famiglia era stata già abbastanza carina con me! Subito dopo scuola abbiamo avuto gli allenamenti, all'aperto perché faceva meno freddo del solito, sul campo di track. Ammetto che sono stata belli tosti e il coach mi ha detto che io correro definitivamente la mile (1,600 km) e quindi di prepararmi per quello. Quindi dopo tutot il riscaldamento iniziale uguale per tutte, ci siamo divise e ciascuna è andata a fare la propria disciplina, la mia consisteva appunto nel correre un miglio, e ammetto che però me la sono presa abbastanza tranquilla e non ho dato proprio il meglio di me. Infatti seppure non fosse freddissimo, non faceva caldo e il vento dava davvero fastidio e mi seccava la gola. Comunque dopo allenamento sono tornata a casa con Bailey, dalla quale però mi sono fatta lasciare nel minimarket di fronte casa così che ho potuto comprare una scatola di cioccolatini per tutti a casa. Quando anche Stefan è tornato da allenamento ho dato a tutti i loro cioccolatini con il mio bigliettino preparato il giorno prima e poi siamo andati tutti insieme in campagna dove io e Stefan abbiamo fatto anche una gara in velocità tra di noi in mezzo agli alberi. Poi, mentre stavamo aiutando a preparare la cena, è successa una cosa che (un'altra volta) ha fatto arrabbiare Susie. Infatti un paio di giorni prima aveva proposto di andare al cinema di sabato per andare a vedere un film d'amore che usciva appunto il giorno di san Valentino. Io avevo detto di sì ma non ci avevo pensato più di tanto, non era una cosa proprio programmata e poi non me avevamo più parlato. Quindi dicevo, mentre preparavamo la cena le abbiamo chiesto se il giorno dopo (sabato) saremmo potuti andare a pranzo e poi al bowling con Turner, la sua ragazza e un po' di loro amici visto che ci avevano invitati quella mattina. Lei in un primo momento ha detto di sì, poi ho potuto notare che è diventata un po' scocciata e fa "Evidentemente quindi non andremo al cinema" ed io, pensandoci solo in quel momento al cinema che mi era proprio passato di mente, ho suggerito che se voleva potevamo andare tutti insieme domenica visto che era pure il giorno del suo compleanno. Non l'avessi mai fatto! E' sbottata dicendo che questo di voler controllare la situazione è un atteggiamento tipico da me e poi ha aggiunto che non le dava fastidio il fatto che ci andasse Stefan ma le dava fastidio il fatto che ci andassi io perché invece sarei dovuta andare al cinema con lei. Ecco questa è la cosa che mi ha dato fastidio e che non è la prima volta che succede: perché deve prendersela di più con me piuttosto che con Stefan? Quindi va be, mi sono scusata, le ho detto che mi ero dimenticata del cinema e che se voleva ci sarei andata comunque con lei e non sarei andata a mangiare con gli altri. Ma lei ha risposto che ormai era troppo tardi e che al cinema con me non ci sarebbe più  venuta, quindi se non uscivo più, restavo a casa. Lì poi si è praticamente conclusa ma l'atmosfera era abbastanza rovinata perché lei ha continuata a trattarmi con un atteggiamento abbastanza scontroso per tutto il resto della serata. Potrà anche essere stata davvero colpa mia, ma l'invito non l'avevo comunque ancora accettato e non capisco perché per ogni cosa debba trovare il cavillo per litigare. Comunque a cena abbiamo mangiato ravioli e insalata ed eravamo tutti abbastanza zitti ed il che mi è anche abbastanza dispiaciuto visto che, fino a quel momento era stata davvero una bella giornata. Anche quando Dom ha chiamato per chiedere s eio e Stefan volevamo andare con lui a vedere la finale del torneo di basket a scuola, io ho rifiutato perché non avevo davvero più l'umore, mentre Stefan è andato. Subito dopo cena sono andata in camera mia e mi sono data alla celebrazione del mio san valentino personale: film (Runaway Bride) e cioccolatini!

Prima di andare a letto ho anche mandato un altro messaggio di scuse a Susie che ha completamente ignorato, quindi a quel punto ho deciso di fregarmene e che la mattina dopo mi sarei preparata per uscire con i miei amici e godermi la giornata, quando ci vuole ci vuole!

mercoledì 12 febbraio 2014

In the last days...

Domenica la giornata è iniziata molto lentamente: sveglia tardi, doccia, colazione e poi, una volta che eravamo tutti in cucina, abbiamo deciso di metterci sotto con le prenotazioni di tutti i vari alberghi e pullman del nostro viaggio a Washington. Non solo abbiamo prenotato tutto, ma abbiamo anche messo giù un itinerario che comprende 3 giorni a Washington DC, un giorno a Philadelphia e due giorni a New York!!!!!! Wow, che mega viaggio! Sono sempre più esaltata e non vedo l'ora di partire. Ho sempre voluto vedere New York e finalmente, anche se per poco tempo, farò una tappa anche in quella città. E non è tutto, c'è un altra novità: Dominic verrà con noi!! Infatti sua mamma ci aveva già detto che proprio in quella settimana anche la loro famiglia sarà a Washington in vacanza e che quindi ci saremmo potuti incontrare per passare le giornate insieme. Quando poi abbiamo invitato Dom a venire con noi anche a Philadelphia e NY ha accettato ed io ne sono veramente contenta! Infatti Dom è sempre solare e divertente e sicuramente cambierà il corso della vacanza, sarà davvero cool :)
Comunque, dopo le varie prenotazioni a pranzo abbiamo mangiato spaghetti al sugo con carne di cervo come ragù (delizioso devo ammettere!) e insalata. Primo pomeriggio ho fatto un po' di compiti e siccome era finalmente una bella giornata di sole, mi sono messa sul portico nel retro a leggere. A metà pomeriggio siamo andati tutti da Walmart e ci siamo comprati un paio di DVD tra cui Taken 2 da vedere la sera stessa come continuazione di quello che ci eravamo viste io e Susie il giorno prima. Per cena abbiamo semplicemente avuto un po' di avanzi che c'erano nel frigo e poi ci siamo messi tutti a guardare il film anche se Charlie dopo pochi minuti si è addormentato e ci ha abbandonati haha. Subito dopo che è finito sono andata a letto presto visto che il giorno dopo avevamo scuola.
A scuola adesso sono tutti in fissa con san Valentino e la gente comincia  a fare supposizioni su chi invierà fiori, cioccolatini e quant'altro a chi. La scuola organizza una sorta di "servizio consegna" di pacchettini di caramelle: insomma si possono comprare questi pacchettini, scrivere dei messaggi nei bigliettini e il numero di armadietto in cui si vuole vengano messi e poi, credo, la scuola fa in modo che la mattina di san Valentino siano nell'armadietto indicato. Io non ci penso nemmeno ad invirne anche se ho detto a Stefan scherzosamente che voglio che me ne mandi almeno uno (non lo farà mai :( ). Lunedì abbiamo avuto un quiz di anatomia e uno di storia che è andato malissimo perché non avevo idea ci fosse; il prof deve probabilmente averlo detto venerdì mentre eravamo in gita. Sarà andato tremendamente, ma lì per lì ho cercato di buttare giù qualcosa. In arte, ho praticamente finito con gli acrilici il mio quadretto ma ora, sotto consiglio del mio prof, ci metto sopra un po' di tempere ad olio per renderlo ancora più verosimile. In inglese siamo andati avanti a leggere il libro e poi 7th period, nonostante fossimo andate tutte in palestra e ci fossimo cambiate, abbiamo scoperto che non c'erano allenamenti d track perché c'era un torneo di basket nella palestra e fuori faceva ancora troppo freddo per correre. Quindi Turner, il quale stava portando a casa Stefan, mi ha dato un passaggio. Susie aveva un po' di appuntamenti con delle spose, quindi noi siamo rimasti in camera, fino a quando è tornato Matt dal suo weekend in New Orleans. L'abbiamo aiutato a scaricare le valigie dalla macchina e poi abbiamo fatto merenda tutti insieme con la King Cake, la stessa della scorsa volta, che ci ha portato dal suo viaggetto, che tesorino! Mentre Susie e Charlie sono andati in campagna noi siamo restati a casa a fare i compiti e poi abbiamo cenato con pollo al forno e  una specie di poltiglietta (non ho idea di che cosa ci sia dentro) che avevamo mangiato anche durante il pranzo di Natale. La serata l'ho passata in camera di Susie a chiacchierare con Matt e quando lui è andato a letto perché era troppo stanco, noi siamo rimaste a guardarci la tele fino a tardi.
Ieri, dopo una giornata di scuola abbastanza tranquilla, ho avuto un massacrante allenamento di track, simile a quello precedente, ma con in più salti alla corda per 3 minuti (er la corda era una di quelle strapesanti fatta apposta), un sacco di squads ed esercizi con una specie di scaletta in cui dovevamo saltare un sacco. Quando sono tornata a casa la prima cosa che ho fatto è stato un bel bagno caldo perché ero distrutta. Poi siamo andati di nuovo da Walmart (ma come facevamo prima che lo costruissero?) perché avevamo tutti bisogno di alcune cose, e poi siamo andati direttamente a mangiare da Penn's. Volevamo vedere un film ma siccome siamo tornati abbastanza tardino e Matt doveva rifare le valigie perché oggi è partito per Los Angeles (una premièredi un film, che vita che fa!!) siamo andati ciascuno nella propria camera ed io, dopo aver aggiornato un po' il blog, sono andata a letto.
Oggi ho iniziato la giornata con una mega colazione: bacon e pancakes. Infatti Susie aveva cucinato perché,come ho detto, Matt sarebbe partito ma, per questione dei voli, non dall'aeroporto di Jackson ma da quello di New Orleans, quindi Susie, dopo avermi accompagnata a scuola, sarebbe partita in macchina per andare ad accompagnare lui e Stefan ha deciso di andare con loro e non venire a scuola. In anatomy abbiamo dissezionato un cuore di pecora (si è rivoltante come sembra) e poi ho avuto un daily test in matematica. All'intervallo sono dovuta andare nella cheer room con le altre a fare un po' di striscioni per il torneo di basket che continuerà domani. Allenamento è stato esattamente come ieri, solo che oggi abbiamo anche corso una miglia e mezzo, poco più di due kilometri, e abbiamo fatto flessioni ed addominali. Non vi dico le mie gambe, sembrano atte di burro. Mi è venuto a prendere Charlie, e adesso sono appena uscita da una doccia rinfrescante,. Siccome Susie e Stefan tornano tardi, abbiamo deciso che noi ci ordiniamo una pizza e poi io, siccome non ho tanti compiti, mi guarderò un film per rilassarmi un po'.

martedì 11 febbraio 2014

Field Trip and ACT

Venerdì, come preannunciato, svegliarsi è stata dura, sembrava quasi che la settimana fosse finita un giorno in anticipo, ed invece no :(
La mama di Marion comunque ha reso il tutto più dolce preparandoci per colazione dei muffin al lampone caldi, il miglior risveglio!! Io poi non potevo lamentarmi più di tanto, infatti, dopo le prime due ore, avrei avuto una gita con la mia classe di arte!! Come già sapete il mio prof è un po' sopra le righe e ogni tanto si mette e organizza cose di questo genere. Così intorno alle 10 abbiamo preso e, tutta la classe, con un paio di macchine, siamo andati in Madison a vedere questa specie di galleria d'arte che vende quadri. La prorpietaria ci ha parlato un po' in generale dell'attività e poi abbiamo avuto del tempo per girovagare e vedere un po' i dipinti,

 

Da lì abbiamo fatto un salto in una pizzeria, molto molto vintage, con delle decorazioni e dei pezzi fantastici che la rendevano veramente unica; guardate un po' le foto:




 



Nei fatti però non abbiamo mangiato lì, ma in un ristorante messicano dove ci siamo riempiti di nachos, tacos e burriti. Poi siamo andati al cinema a vedere questo film intitolato "The monument men" con un bel po' di attori famosi, che parla dei pezzi d'arte durante la seconda guerra mondiale. Nonostante fosso solo l'1 del pomeriggio, il cinema era inaspettatamente pieno!! All'uscita poi ci siamo scattati questa foto abbastanza divertente in stile Beatles:


Siamo ritornati a scuola con Hunter, un nostro compagno, però erano già la 3 passate, quindi ho saltato allenamento. Susie ci è venuta a prendere e poi siamo andati con lei e Charlie in campagna dove abbiamo anche fatto il giro del laghetto e dato da mangiare ai pesci. Matt non c'era perché era partito il giorno prima, però è vnuto David a cena ed abbiamo avuto salsiccia, carne alla griglia e fagioli. In serata gli altri si sono messi su un film, mentre io ero molto stanca e il giorno dopo mi aspettava un test bello tosto e una sveglia alle 6, quindi mi sono lavata, ho preparato la borsa con tutto quello che mi serviva per il giorno dopo e, dopo qualche ultima esercitazione finale, sono crollata.
Sabato sono stata praticamente tutto il giorno fuori casa. Come ho detto mi sono dovuta svegliare prestissimo perché, per fare l'ACT sarei dovuta andare sul posto poco prima delle 8 e il college, Holmes, in cui l'avrei fatto era a 20 minuti di macchina. Quindi io e Susie, che (lo ammetto) è stata davvero gentile ad accompagnarmi così presto, siamo uscite di casa alle 7, ci siamo fermate a prenderci un donnuts per colazione (ups sgarrato) e poi siamo andate dritte in quel college, il cui campus è davvero piccolino rispetto Misssissippi State, dove, già da fuori, potevo vedere c'er aun sacco di gente. Infatti tutta la gente delle zona che voleva prenderlo nel mese di Febbraio lo faceva lì. Comunque, seppure fossi un po' agitata sia per il test, sia per il fatto che fossi li da sola e non sapessi cosa aspettarmi, mi sono avviata all'ingresso. All'ufficio all'entrata c'era un cartello con su diversi gruppi divisi per le iniziali del proprio cognome, e ad ogni gruppo era affidata una classe in cui fare il test. E in qui ok, peccato che la classe in cui sarei dovuta andare, numero 203, non si trovava manco a morire. Ho girovagato in tondo per almeno tre volte, vedendo un sacco di classi ma non la mia. Stavo cominciando ad esasperarmi perchè non conoscevo nessuno, il posto, essendo un college, era comunque grandissimo e non c'ero mai stata quindi non avevo idea di dove andare ed erano le 7.55: il che significava che, se entro le 8 non ero nelle giusta classe, sarei rimasta chiusa fuori e mi sarebbe balzato l'esame. Vi giuro, stavo cominciando ad andare in crisi e non spaevo nemmeno a chi chiedere perché non vedevo adulti ma solo ragazzi dlla mia età tutti che andavano spediti verso le loror classi. All'improvviso, come un'apparizione, mi sono trovata di fronte il mio coah di track. La cosa era abbastanza ridicola anche perché non avevo idea di che caspita ci facesse lì, ma mi ha salutata e io gli sono corsa incontro e tutto di un fiato gli ho chiesto se sapesse dove fosse la classe che stavo cercando. E indovinate un po? Era al pano di sopra. Ma io mi dico, se non mettono un cavolo di segnale, io come me lo sogno di andare al paino di sopra a cercare la mia classe? L'ho ringraziato velocemente e poi sono corsa a trovare le scale e, finalmente, in poco tempo ho trovato la mi classe di sopra, ho fatto il check in con il biglietto ricevuto dopo l'iscrizione e i miei documenti, e mi sono seduta in classe. Il coach poi è stato davvero gentilissimo perhcè, dopo qualche minuto l'ho visto fuori dalla porta che sbirciava dentro per accettarsi che fossi riuscita a trovare la classe e tutto andasse bene. Quando mi ha vista mi ha fatto cenno di ok con il pollice e poi se ne è andato. Solo in seguito ho scoperto che sua figlia (anche sa ha tipo 3 anni in meno di me O.O) stava facendo anche lei l'ACT e per questo lui era lì. Nella mia classe eravamo in circa 20 e dopo che ci hanno dato tutte le istruzioni varie e ci hanno consegnato i fogli del test è iniziato. E' una cosa molto simile alle invalsi, ma qui lo prendono mooolto sul serio. Essenzialmente è un test, uguale per tutti i college, per essere ammesso e per, in base al punteggio, ricevere l'assegnazione delle classi e, in alcuni casi, borse di studio. Io non sto pianificando ancora di andare al college in America ( e non credo che lo farò) ma questo test mi da crediti per scuola, ni Italia viene effettivamente considerato in alcune università, e poi non si sa mai che un domani mi possa servire; quindi, visto che c'ero, ho deciso di farlo e basta. Le sezioni erano 4 (English, Math, Reading, Science9 con una pausa di 10 minuti in mezzo. Tutte con un sacco di domande e pochissimo tempo a disposizione, proprio perché l'obiettivo è quello di metterti sotto pressione e vedere in una situazione del genere come riesci a rispondere alle domande. In ogni caso mi sento abbastanza sicura per la parte di inglese e lettura, mi sembra andato abbastanza bene. Matematica me la sono cavata fino ad un certo punto, poi mi sono accorta che non avevo più tempo, mi avanzavano ancora un po' di domande e quindi le ultime le ho semplicemente sparate a caso. Scienze è stato un disastro: sarà che non capivo le domande, sarà che ero stanca, sarà che non mi è mai piaciuta, ma sono sicura che è quella che mi è andata peggio. Comunque oh, amen, come è andata è andata, per lo meno ci ho tentato e, anche se non dovessi passarlo, è stato comunque un modo per mettermi alla prova e testare le mie capacità in inglese. Una cosa che mi è piaciuta particolarmente è stato quando, nei 10 minuti di pausa, abbiamo avuto una specie di intervallo, nel quale io, non conoscendo nessuno, sono semplicemente andata in bagno e ho girovagato un po' tra i corridoi. Ma il fatto è che era una scuola enorme e piena zeppa di gente e mi ha dato davvero l'idea di essere in una di quelle big public high school che tutti si immaginano, non come la mia scuola piccolina e sempre con le stesse facce, ma una di quelle vere, grandi, scuole americane. Comunque, quando il tutto è finito e sono uscita, la mia testa andava a fumo e per fortuna quando Susie è passata a prendermi mi ha portato un chicken sandwich da addentare al volo in macchina perché ero affamatissima. Io e lei poi, siccome gli uomini erano a caccia ed eravamo nella stessa zona del cinema, siamo andate a vedere Labor Day, un film abbastanza lentino e mogio ma con una bella storia. Dopo di quello, siamo passate nuovamente davanti ad una venue di una sua concorrente nel campo dei matrimoni perché lei voleva tenere d'occhio come la sta costruendo e poi siamo andate in uno di quei Dirt Cheap a fare un po' di shopping. Lei ha trovato un sacco di roba, mentre io quasi niente: solo una sciarpa e duna borsa per pochi dollari. Sulla strada del ritorno a casa, ha voluto che ci fermassimo nel posto che dice facciano gli hot dog più buoni del Mississippi, quindi ne abbiamo preso uno come cena, ma onestamente, non mi sono sembrati tutta questa bontà (quelli di Sam's sono meglio!).  Quando siamo rientrate Stefan e Charlie non erano ancora arrivati, sarebbero tornati di sera tardi, così abbiamo visto un altro film on DVD in camera sua: Taken.  Io poi, davvero davvero stanca morta, sono dovuta andare a letto perché, dopo una giornata del genre (in verità dopo gli ultimi 3 giorni davvero pieni) avevo prorpio bisogno di dormire un po'.


lunedì 10 febbraio 2014

Rodeo + Concert

Giovedì mattina, quando sono scesa per colazione, ho trovato Matt in cucina ad accogliermi. Mi era mancato così tanto!! Sono corsa ad abbracciarlo e mi ha spiegato che il suo aereo è arrivato a notta fonda e che, la mattina dopo, prestissimo, sarebbe ripartito per passare il weekend in New Orleans dove aveva un incontro di lavoro. Io però avrei passato la notte da Marion, quindi non avrei rivisto più fino a lunedì, così abbiamo chiacchierato un po', non tantissimo però dato che dovevo andare a scuola e poi ci siamo salutati, di nuovo hahah. Sono arrivata a scuola che sembrava fossi pronta per partire per un viaggio di due settimane. Infatti, oltre alla cartella, avevo mille mila borsoni con il cambio per l'allenamento di track, l'outfit per la serata al rodeo, tutto il necessario per passare la notte da Marion, e la divisa per il giorno dopo! Hahhahah A scuola niente degno di nota a parte, come ho detto, il mio primo vero e proprio allenamento ufficiale nell'high school track team. Siccome pioveva e non potevamo correre fuori, il nostro Coach (che si chiama Coach Ben) ha spostato l'allenamento in palestra dove ci ha praticamente distrutte! Dopo 10 giri del campo da basket a ritmo sostenuto giusto per riscaldarci, abbiamo fatto stretching e poi avanti e indietro almeno venti volte seguendo le sue indicazioni (correre con la ginocchia alte, toccando il sedere con il tallone, di lato, a massima velocita, rallentato alla fine, accelerando alla fine, e così via..). Dopo di quello, siccome la pioggia era diventata leggerina, ci ha mandato fuori a fare un giro della pista di atletica e, ritornate in palestra, ci ha fatto un discorsetto sulle aspettative per la stagione di track, sul significato di essere una squadra, su come ci comporteremo agli incontri  con le altre scuole e come il primo sia in tipo 3 settimane e lui voglia qualificarsi in una buona posizione. Alla fine prima di lasciarci andare, ci ha fatte mettere tutte in cerchio con la mano destra nel cerchio e urlare "Lady Panthers" e ha detto che questo sarà il nostro saluto dopo ogni allenamento, haha che figo! Le ragazze di track, tutta gente che più o meno già conoscevo anche se poco, sono davvero carina e simpatiche. Siccome non ci conoscevamo bene mi hanno riempita di domande, ma sembrano davvero gentili.
Subito dopo allenamento sono andata direttamente con Marion, ci è venuto a prendere suo papà. Siccome lei aveva due ore di tutoring (le nostre ripetizioni) ci sono andata con lei. Erano a casa di questa signora, sulla cinquantina, che era semplicemente un amore. Non mi ricordo il suo nome purtroppo, ma mi è spiegato di essere italiana dalla parte di suo papà ma che, nonostante questo, non aveva mai visitato l'Italia. Mentre lei e Marion lavoravano su alcune schede di scienze, io mi sono finita i miei compiti per il giorno dopo e poi, intorno alle 5, Janet, Marion's mom, ci è passate a prendere. A casa ci siamo subito iniziate a preparare perché, nel giro di un oretta sarebbe arrivato anche Barron e saremmo andati tutte e tre al Rodeo. Dovete sapere che qui nel sud, il Rodeo è davvero una cosa grossa. Lo fanno al Colosseum in Jackson che è una specie di stadio enorme dove ci fanno tutti i concerti e gli spettacoli. Ci vanno un sacco di persone, anche da diversi stati confinati, ed è davvero un bellissimo spettacolo! La mamma di Marion, oltretutto aveva i biglietti gratis perché glieli passa il suo capo, così non abbiamo nemmeno dovuto pagare nulla. Ogni anno poi, dopo il rodeo c'è un concerto, e quest'anno il cantante era Thomas Rhett, un certo cantante country di cui io non avevo mai sentito parlare ma che, a quanto pare è molto famoso qui perché ne vanno tutte pazze e mezza scuola andava al rodeo solo per vedere questo concerto. Comunque una volta arrivati nel posto (che era davvero enorme) abbiamo scoperto di essere pure in prima vista: visuale perfetta!

 

 
Proprio poco prima che iniziasse lo show, Marion mi stava spiegando di come, ogni anno, il presentatore (in groppa ad un cavallo ovviamente, come tutti i partecipanti al rodeo) si ferma di fronte ad una ragazza, di solito in prima fila, per farle urlare nel microfono YIIIII-AAAAAH come apertura dello spettacolo, e poi le vengono regalati un paio di cowboy boots. Giuro, nemmeno 2 minuti dopo che mi aveva detto così, si spengono le luci ed esce fuori il presentatore che si avvicina nella nostra direzione e... prende proprio Marion! La fa alzare in piede le chiede il nome e da dove viene, intanto avevamo la luce puntata addosso, quindi tutti ci potevano vedere, io ero seduta di fianco a lei e non riuscivo a smettere di sghignazzare perché sapevo cosa le aspettava e mi faceva ridere il foto che, avessero preso proprio lei che me ne aveva appena parlato. Quando ho alzato lo sguardo ho visto che era pure sul grande schermo, evidentemente c'era qualche telecamera in giro che riprendeva tutta la scena,. Comunque dopo un paio di domande il presentatore, come previsto, le ha chiesto di urlare nel microfono il classico grido da cowboy ed è così che il Rodeo è iniziato! Le hanno anche consegnato un modulo che, aggiungendo il suo nome e il numero di scarpe, le avrebbe permesso di ricevere un paio di stivali da cowboy in regalo. Io pensavo che avesse fortuna ad essere stata scelta, ma lei, quando si è seduta, era tutta rossa e continuava a ripetere quanto imbarazzante fosse stato e di quanto si vergognava. Hahahaha era troppo divertente!! Le sono cominciati anche ad arrivare messaggi a manetta da persone che le scrivevano "Yi-ah" perché tutti quella della nostra scuola che erano lì, l'avevano vista e riconosciuta. Comunque, dopo di ciò, sono uscite un po' di ragazze a cavallo, hanno fatto il giro della piazzolla e poi ne è uscita una portando la bandiera degli Stati Uniti, ci siamo alzati tutti in piedi ed un ragazzo (sembre in groppa ad un cavallo, quindi il tutto mooolto country) ha cantato l'inno, come sempre prima di ogni evento pubblico qui in America. Da lì in poi è iniziato il rodeo vero e proprio; non solo sui cavalli inferociti, ma anche sui tori!! Essendo in prima fila poi, a volte arrivavano vicinissimi ed era stra emozionante, potevamo sentirne il respiro affannato a monti. Essendo la prima volta per me, diciamo che ero.. molto coinvolta hahah per le prime 4 o 5 persone che montavano sui cavalli o sui tori, stritolavo il braccio di Marion e continuavo a ripete "Omamma se cade, Ommama il toro lo calpesta,  Ommama questo schiatta" poi mi sono circa (circa) abituata. Dopo di quello hanno fatto un'altra performance in cui dei cowboys dovevano tipo acchiappare degli agnellini o dei maialini con la corda, proprio come fanno nei film. Dopo sono uscite delle ragazze a cavallo che hanno careggiato tra di loro in velocità e poi ci sono stati i numeri finali.
 

 

Da lì in poi il delirio: infatti ci sarebbe stato il concerto e già a 15 minuti della fine, potevi cominciare a vedere tutti i ragazzi della nostra età scendere verso i cancelli da cui si accedeva alla pizzolla centrale. Hanno fatto calare giù il palco dall'alto, montato su tutti gli strumenti e le attrezzature e, quando hanno abbassato le luci e aperto i cancelli, potevi vedere la massa di gente correre verso le sbarre subito sotto il palco per prender ei posti migliori. Noi ce la siamo presa molto con calma sia perché non volevamo spintonaci con tutta quella folla, sia perché non ci interessava poi così tanto essere in prima fila, sia perché eravamo di già nei posti davanti, quindi dovevamo solo scender eun paio di gradini . Siccome Marion era lì con il suo ragazzo e, sebbene durante il rodeo non mi sia pesato, per il concerto mi scocciava un po' stare con loro due e mi sarei sentita il terzo incomodo, così quando ho visto Dom, Laf e gli altri, mi sono aggregata a loro, con cui sono stata per la maggior parte del tempo. Oltretutto siamo riusciti anche a farci un po' di spazio tra la folla ed eravamo abbastanza davanti. Il concerto era davvero tanto tanto divertente e, seppure non sapessi le canzoni e seppure non vada pazza per la musica country, ammetto che ci stava, si riusciva a ballare un po' e ne hanno persino cantata una che conoscevo, ed il che mi ha fatto prendere benissimo.
 

A fine concerto, verso mezzanotte, siamo dovuti subito andare a casa (school night) dove, ora che i siamo struccate, lavate e cambiate era ormai notte fonda. Io ero esaltatissima perché la serata era stata fantastica e mi ero divertita un sacco, quindi non avevo nemmeno più sonno. Alla fine però ci siamo addormentate insieme, ben saèendo che la mattina dopo sarebbe stato un trauma.

mercoledì 5 febbraio 2014

Giornate invernali

Qui sembra quasi che l'inverno sia cominciato solo ora. Fa sempre più freddo, soffia un vento tremendo e le previsioni non promettono nulla di buono... E meno male che mi avevano detto che a Febbraio comincia a ritornare il bel tempo!! Nonostante il tempo ostile però, io e Bailey abbiamo ripreso a correre (ci tocca) ad eccezione di ieri perché pioveva e quindi era davvero impossibile. Lunedì nessuna novità a scuola a parte che hanno iniziato a vendere i pacchettini per san Valentino, credo che siano cioccolatini o caramelle, e quindi vedere tutte le coppiette esaltate e che programmano di comprarli e scambiarseli mette una tristezza assurda.. Dopo la 5 ora sono rimasta nella classe di storia, a chiacchierare con altri  Senior e il prof, fino a quando non sono uscita sul campo di track a correre una miglia con Bailey. Mi ha accompagnata a casa e poi nel pomeriggio mi sono esercitata un bel po' per l'ACT che devo fare questo sabato. Per cena abbiamo mangiato fried stakes con riso e panini al latte. Dopo cena ho avuto un bel da fare tra i compiti (avrei avuto ben 3 test il giorno dopo!!) e aggiornare il blog con quel papiro che è lo scorso post.
Ieri, come accennato mi aspettavano a scuola il test di anatomia, matematica e storia. Nel compelsso però mi sono ritenuta soddisfatta perché sono andati tutti piuttosto bene. Subito dopo scuola mi sono dovuta fermare una mezzoretta  nella cheer room con le altre cheerleaders perché dovevamo fare degli striscioni per il torneo di basket che si sarebbe tenuto quella sera e che era molto importante perché c'erano squadre da tutto il distretto. Poi, purtroppo, non sono potuta andare ad allenarmi perché si era messo a piovere, così Susie è venuta a prendermi e sono ritornata a casa con lei. Non so perché, forse a causa del tempo, avevo addosso una stanchezza ed una sonnolenza assurda, così, dopo poco che mi ero messa sul divano con Who Dat e Susie a vedere un programma sui casi giudiziari (un po' tipo Forum) mi sono addormentata come una pera cotta. Quando mi sono svegliata, bella riposata, gli altri stavano per andare in campagna, molto velocemente giusto per dare da mangiare ai cani, così mi sono aggregata anche se non sono nemmeno scesa dalla macchina. In serata Susie non aveva voglia di cucinare così ci ha portati da Subway dove abbiamo preso un panino. Quando siamo tornati a casa poi, io e lei siamo capitate per caso su un canale dove davano un programma di persone obese, ma davvero malate con seri problemi, che dovevano dimagrire per tornare ad una vita normale, e quindi ci siamo intrippate a guardare quello fino alle 10. Io poi sono andata a farmi una doccia, leggere un po' e poi a letto.
Today really easy day: a scuola tutto tranquillo, mi sono fermata in history class dopo le lezioni e poi mi sono allenata. Bailey mi ha riportata a casa perché Susie era all'aeroporto: infatti oggi era il giorno in cui Matt sarebbe dovuto rientrare dal Canada, ma purtroppo, a causa del maltempo, è arrivato fino ad Atlanta ma poi gli hanno cancellato tutti i voli, quindi adesso non si sa bene quando arrivi, ed il che potrebbe essere anche stanotte. Mi dispiace tanto per lui che scommetto sarà esausto ed annoiato, e poi avevo tanta voglia di rivederlo. Anche Susie era presa abbastanza malino visto che è andata fino a Jackson, è stata lì un paio di ore buone e ritardo dopo ritardo, alla fine ha scoperto che avevano completamente cancellato il volo e se ne è tornata a casa. Io nel frattempo ho finito tutti i compiti e messo a posto la camera che era un disastro, visto che sono quasi due settimane che lascio tutto in giro. La cena è stata molto veloce (purè di patate, piselli e roast-beef) perché stasera c'era American Idol, e si sa che in questa casa quel programma è sacro. A dire il vero, mentre mi cambiavo lo smalto, l'ho messo su anche io in camera mia e devo dire che mi ha abbastanza intrippata: alcuni cantanti sono bravissimi! Adesso credo che faccio ancora un paio di esercitazioni per l'ACT e poi vado a letto che domani avrò i miei primi allenamenti di track (ufficiali) e in serata vado con Marion al rodeo in Jackson!! Venerdì abbiamo un'altra gita con la classe di arte e sabato l'ACT: caspita, i prossimi giorni saranno belli intensi, non vedo l'ora!

lunedì 3 febbraio 2014

Resuscitata

Intaaanto, buon FEBBRAIO a tutti (caspita ma siamo già veramente a febbraio?!) e poi sì, sono ancora viva! Scusatemi tanto ma questa settimana, tra una cosa e l'altra, ho continuato a rimandare, giorno dopo giorno e sono arrivata fino ad oggi senza mai aver aggiornato una volta. Anticipo che mi sarà difficile ricordarmi tutto quello che ho fatto durante quest'ultima settimana ma farò un grande sforzo, promesso.

Sunday
Domenica, dopo la grande giornata di Sabato, e dopo la videochiamata con l'italian family fino a tardi, ho dormito praticamente tutta mattina. Mi sono svegliata, ho fatto una bella doccia e quando sono scesa era già praticamente ora di pranzo. Abbiamo mangiato abbastanza in fretta, giusto un piatto di ravioli perché in primo pomeriggio saremmo dovuti passare dalla mall a riportare lo smoking che Stefan aveva affittato per Beauty and Beau e poi, subito dopo, andare al cinema. Abbiamo visto Frozen, il cartone natalizio della Disney che era ancora fuori e che è stato carino dai. Prima di tornare a casa ci siamo fermati da Domino's a prendere un paio di pizze d'asporto che abbiamo mangiato a casa e poi, sia io che Stefan, non avendo avuto un attimo di tempo prima, siamo andati a fare i compiti per il giorno dopo.

Monday
La giornata a scuola è stata tranquilla e la cosa veramente cool è che arrivare nella top 5 nel concorso è veramente un big deal, quindi un sacco di gente, soprattutto quelli più piccoli, che mi fermava nei corridoi per farmi i complimenti. Susie mi ha anche detto che tra tutte le Exchange che ha avuto sono stata l'unica ad entrarci e che avrò anche una pagina nell'annuario per questo! Così tutti si ricorderanno di me :)) Così come ci eravamo accordate il giorno prima, sono uscita un'ora prima da scuola e mi sono balzata l'ultima ora di inglese perché dovevo riconsegnare assolutamente in giornata il vestito che avevo affittato, e quello era l'unico momento in cui Susie mi poteva accompagnare perché poi avrebbe avuto ben 2 appuntamenti con delle spose. Proprio mentre andavamo in Ridgeland, al negozio del vestito però, una delle due spose l'ha chiamata per disdire l'appuntamento; così dopo aver riportato il vestito sano e salvo, avevamo un'oretta libera prima dell'altro appuntamento all'Ice House. Siccome non aveva abbastanza tempo per riportarmi a casa, sono semplicemente andata con lei in un negozio di lampadari (che oltretutto metteva un'ansia assurda perché tutto il soffitto era completamente ricoperto da lampadari che ti sfioravano i capelli e a momenti mi prendevo una testata) dove ne aveva portato uno a far riparare. Da lì poi siamo andate direttamente all'Ice House a sistemare un pochino ed ad incontrare questa sposa. Ora che abbiamo finito erano ormai le 5 e così ci siamo sparate un bel 45 minuti in macchina bloccate nel traffico prima di tornare a casa dove abbiamo cenato con carne alla griglia, fagiolini e riso. In serata mi sono fatta una doccia e poi l'ho passata a leggere.

Tuesday
Martedì avevo un test (anatomia) e un quiz (inglese). In arte il mio quadretto prende sempre più forma e mi ci sto impegnando tanto. Dopo scuola io e Bailey abbiamo fatto le furbette e ci siamo balzate di nuovo allenamento. Oddio non è che sia proprio un allenamento, dovremmo solo correre la nostra miglia quotidiana, ma la scorsa settimana è stata davvero una cosa tremenda, faceva davvero freddissimo, la temperatura era molto sotto lo zero e per la prima volta da quando sono qui è sembrato inverno davvero, come quelli che abbiamo in Italia. Quindi per tutto il resto della settimana abbiamo lasciato perdere perché anche se ci abbiamo riprovato un paio di volte, faceva davvero freddissimissimo per correre. Così sono ritornata a casa con Susie la quale, poco dopo, mi ha caricata in macchina per andare da Walmart con lei. Quando siamo ritornate a casa mi sono messa al computer per trovare un po' di alberghi  e fare tutto l'itinerario del viaggio a Washington Dc delle springbreaks. Ho lavorato sodo tutto il resto del pomeriggio e girovagato tra mille siti (cosa che, dopo un po', mi fa sempre venire mal di testa) e poi, mentre spiegavo quello che avevo trovato, lei e Stefan hanno cominciato a fare innervosire. Facevano delle battutine tra di loro e mi prendevano in giro, tipo riguardo ai biglietti dei treni che avevo trovato dicendo che non sapevo come  organizzarmi (e ne vogliono sapere loro più di me che abitano entrambi in due paesini perduti in mezzo a le campagne) e mi ordinavano cosa cercare e come fare, senza però muovere un dito ma dal divano. Dopo tre o quattro volte che sono andati avanti così e che ogni cosa che trovavo non andava bene, sono sbottata e, anche se con aria un po' insolente, ho detto che per loro era facile continuare a commentare e scherzarci sopra fin tanto che non si mettevano lì a sbattersi ad organizzare e a trovare le disponibilità! Così mi sono alzata, ho mollato lì il computer e ho lasciato che continuassero loro visto che avevo già fatto la mia parte fin troppo abbondantemente ed ero stanca. Ho potuto notare come questa mia uscita abbia dato fastidio a Susie, ma ero arrivata ad un punto in cui non mi interessava più. Non è stata una litigata o niente di simile, semplicemente un mio piccolo sfogo perché mi avevano un po' fatto saltare i nervi e, fidatevi, non è facile organizzare tutto da internet. Comunque, per l'ora di cena era già tutto a posto, abbiamo mangiato peperoni cotti al forno ripieni di carne di cervo con patate e poi io sono andata in camera ad esercitarmi un po' con i fax simile dell'ACT che sosterrò il prossimo weekend.

Wednesday
Mercoledì al risveglio.. stava nevicando!! Oddio non immaginatevi la distesa bianca alta mezzo metro in cui si sprofonda; ma dei piccoli fiocchettini e un leggero manto bianco erano il paesaggio che mi ha dato il buongiorno dalla finestra. Mi ha fatto abbastanza sorridere perchè la neve in Mississippi è una cosa davvero rara ed il fatto che io sia riuscita a beccarmela, anche se solo per alcune ore, mi ha fatto piacere. Abbiamo controllato sul sito della scuola sperando che chiudesse (dal momento che qui non  sono per niente abituti non hanno l'attrezzatura per affrontare le nevicate e chiudono le scuole anche solo per due fiocchi) ma sfortunatamente no; dovevamo andarci. La cosa è stata abbastanza snervante visto che si è rivelata solo una perdita tempo: più di metà della scuola, che abita fuori Canton, non è venuta visto che non si fidava di guidare con la neve e le classi erano tutte semivuote, i prof non hanno fatto niente e ci siamo solo annoiati tutta giornata, oltretutto tutte le altre scuole della zona erano chiuse!! Nel pomeriggio a casa mi sono rilassata un po' sul divano con Who Dat guardando la tele e poi Susie, probabilmente solo perché il giorno prima mi ero presa male per questa storia, mi ha portato una bozza dell'itinerario del nostro viaggio con tanto di hotel che aveva messo giù in mattinata e abbiamo riguardato ancora insieme un po' di siti online. In serata, mentre lei e Charlie sono andati in campagna (troppo freddo per me per andarci), mi sono fatta un bagno caldo e messa la manicure e poi per cena abbiamo avuto il buonissimo salmone al forno che mi piace tanto con quinoa e insalata.

Thursday
Giovedì è stata una giornata assolutamente inutile, pur sforzandomi non mi viene in mente nulla degno di nota che sia successo. A scuola abbiamo iniziato a vedere The boy in the Stripped Pijamas che io avevo già visto e che mi mette una tristezza assurda, e all'intervallo ci siamo incontrati con tutti i Senior nella biblioteca per decidere la Senior play, lo spettacolo che faremo a fine anno. Nel pomeriggio ho fatto un po' di compiti, letto e guardato la tele ma nulla di che. Susie per cena ha superato se stessa e ha cucinato delle buonissime crocchette di pesce e una casserole messicana (lei l'ha chiamata così) che erano delle specie di lasagne fatte da strati di nachos con pomodoro, peperoni, formaggio, pollo e un sacco piccanti ma buonissime!! In serata mi sono vista un film Seven Pounds e poi sono andata a letto.

Friday
TGIF!! Settimana lunga e noiosetta.. In anatomia abbiamo usato degli stetoscopi per ascoltarci a vicenda il battito cardiaco e segnare le pulsazioni al minuto, quiz in matematica, fine del film in arte, spiegazione in storia e lettura del libro in inglese. Fin dalla mattina Stefan si è lamentato dicendo che non si sentiva bene e così quando siamo tornati a casa è andato di filato in camera sua a dormire, da cui è uscito solo una volta per andare dall'altro lato della strada in farmacia a prendersi delle pastiglie per la gola.  Io sono rimasta con Susie tutto pomeriggio nella casetta sul retro dove stava preparando delle cupcakes e dei brownies perché Domenica ci sarebbe stato un altro Bridal show (ce ne sono così tanti in questi mesi perché non è stagione per i matrimoni) questo nella mall in Jackson. Così l'ho aiutata un po' e poi abbiamo fatto pure il bagno a Who Dat, che è statao bravissimo e non si è lamentato un attimo. L'unica cosa che mi ha dato un po' fastidio è che gli altri Exchange students, che oltretutto non vedo da una vita, ci hanno invitati ad andare con loro a giocare a Bowling ma, ovviamente Stefan, essendo malato, non voleva venire, e lei in un modo che mi ha un po' fatto rimanere male mi ha detto che il permesso per andare ce l'avevo ma che mi dovevo trovare io un passaggio. Non essendo in stretta confidenza con nessuno degli altri Exchange (forse Nicholas ma avrebbe dovuto fare tutt'altra strada) mi scocciava chiederlo e quindi ho semplicemente lasciato perdere, anche se mi è dispiaciuto perché avrei davvero voluto andarci. Alla fine abbiamo passato la serata in casa, non c'era neanche Charlie perchè era partito in mattinata per un altro (e l'ultimo) weekend di caccia, quindi abbiamo ordinato cibo cinese a casa e poi io e Susie abbiamo visto un film musicale/romantico-sdolcinato Country Strong in camera sua.

Saturday
Sabato era una giornata abbastanza impegnativa per Susie e a casa nostra c'è stato un andirivieni assurdo perché doveva incontrarsi con 7, e dico 7, spose in un girono. Sono venute tutte tra mattinata e primo pomeriggio, una dopo l'altra. L'anno prossimo si prospetta pieno di matrimoni! Stefan ha dormito fino a pranzo tanto che ad un certo punto mi cominciavo a preoccupare che si fosse strozzato con le coperte o che gli fosse successo qualcosa, invece mi ha solo detto che aveva bisogno di dormire così tanto da un po'. Tra un appuntamento e l'altro siamo riusciti a trovarci una mezz'oretta libera per scaldarci un po' di avanzi del cinese dalla sera prima e mangiare in fretta. Io poi sono andata a prelevare e in un mini market vicino casa a prendere un paio di cose che mi servivano. Quando Susie ha finito con tutti i suoi appuntamenti, verso le 4, siamo andati in campagna a dare da mangiare ai cani e poi al cinema a vedere That Akward Moment, il film nuovo con Zac Efron che a me e Stefan (il quale dopo la lunga dormita si sentiva meglio) è piaciuto perchè faceva abbastanza ridere mentre Susie l'ha trovato troppo stupido. Da lì poi ci siamo fermati da Applebites a mangiare un boccone e in un supermercato (la cosa bella è che qui stanno tutti aperti fino a mezzanotte e alcuni 24 ore su 24) perché a Susie servivano ancora un paio di cose per il cibo del Bridal Show del giorno seguente e poi, sul tardino, siamo rientrati a casa.

Sunday
Ieri è stata proprio una bella giornata! Seppure mi sia dovuta svegliare molto presto perchè avevo promesso a Susie che sarei andata con lei al Bridal show (ormai ce li spariamo tutti insieme) e dovevo aiutarla ad impacchettare tutto il cibo e caricarlo sul camioncino, è stato divertente. Questa volta aveva un booth per pubblicizzare il suo servizio catering, quindi era solo cibo, ancora più divertente. Siamo arrivate alla mall verso el 10 e lo show vero e proprio iniziava alle 12. Abbiamo avuto giusto il tempo di esporre tutto il cibo e decorare un po' il banchettino (cosa che mi piace tantissimo fare) e poi è incominciata ad arrivare gente. Ecco più o meno come si presentava:

 
 
E' passato anche Marvin a salutare e ad accertarsi che andasse tutto per il verso giusto. Siccome non era per nulla affollato ed il grosso (mettere giù tutto) era fatto, Susie mi ha detto che potevo andare un po' a spasso per la mall a fare shopping. Evvivaaa avevo un bel po' di ore libere (durava fino alle 4) per girovagare con tranquillità. Mi sono fatta tutti tutti i negozi, anche alcuni in cui non ero mai stata prima e sono stata brava che ho comprato solo un vestitino e una camicia. Ho cercato un po' anche per un regalo per il compleanno di Susie (è il 16) ma non ho trovato nulla... Finito il tutto, quando sono ritornata nella zona dello show, l'ho aiutata a smontare lo stand e a ricaricare tutta la roba sul camioncino. Fuori pioveva a dirotto e ci siamo prese tanta di quell'acqua che eravamo fradicie e temevamo di ammalarci. Quando siamo ritornate a casa io sono corsa in camera perchè avevo poco tempo per prepararmi per la serata: infatti era SUPERBOWL NIGHT! Per i pochi che non lo sapessero (i miei) il Superbowl è la, potremmo chiamarla, "finale" del campionato di football americano della NFL. E' seguitissimo, come le finali di calcio, solo che il pubblico è un tantino superiore hahah. Insomma qui in America è davvero un big deal e se lo vivono tutti intensissimamente (sapete già dai miei racconti precedenti quanto siano pompati con il football...). Quest'anno si teneva a New York e giocavano Seattle Seahawks VS Denver Broncos. Vi dicevo che mi dovevo preparare perché avevo un Super Bowl Party. Infatti uno dei Senior, imparentato con i proprietari del country club di Canton, ha affittato una stanza con megaschermo lì e ci ha invitati tutti per una specie di festa-partita. E' stata una cosa carina e molto americana però! Infatti eravamo tutti lì a vedere la partita insieme, con un sacco (e intendo davvero un sacco) di cibo, decorazioni a tema (palle da football ovunque, palloncini a forma di palle da football e bandiere delle squadre) e addirittura scommesse. Premetto di non aver seguito bene tutta tutta la partita (e che caspita sono 4 ore eeeh) anche perché non conoscevo le squadre e non sono un grande fan, ma in effetti non è stata per nulla emozionante: vittoria facile dei Seahawks con 43-8. In compenso però mi sono abbuffata di pizza, patatine, tortine, e dolcetti; sono stata tanto con Tori, una ragazza simpaticissima con cui non avevo mai chiacchierato a lungo prima, e ho pure vinto una scommessa. Non so bene come funzionino, ma pagando $5 potevo scommettere su una specie di tabella, un po' come con la schedina. Insomma morale che, così come  alcune altre persone, ho vinto una gift card di $20 da Sonic. Alla fine della partita poi, così un po' per gioco, abbiamo cominciato a lanciarci addosso le piccole palline da football di cui la stanza era  piena zeppa e, nell'arco di poco, è diventata una vera battaglia! Sì, come dei bambini ci lanciavamo addosso queste palle tipo pallabattaglia e ci rincorrevamo tra di noi. Abbiamo fatto su talmente cagnara che ci hanno praticamente cacciati via, ma è stata la parte più divertente della serata. Quando sono arrivata a casa (Holly ha dato un passaggio  a me e Stefan) mi sono resa conto che ero esausta e che avevo ancora i compiti da fare. A malincuore e con gli occhi che mi si chiudevano li ho finiti in qualche modo e mi sono trascinata a letto.

Questo più o meno il riassunto degli ultimi giorni. Siamo già a Febbraio come ho finalmente avuto modo di realizzare; il mese più corto dell'anno. Sono certa che volerà e poi, due mesi ancora, qualche settima e puf, back in Italy. Il tempo stringe...