venerdì 19 luglio 2013

L'arrivo

OMG!! così tante cose da scrivereeee, iniziamo subito:

My third flight
Allora, ero rimasta al mio secondo volo verso Atlanta. E' andato tutto bene e siamo arrivati in orario. Mi avevano già detto che l'aeroporto era enorme ma, non so bene il perché, quando ci hanno fatto  scendere dall'aereo siamo sbucati direttamente nell'area dei gate, così non ho dovuto rifare tutti i controlli, avevo già il biglietto ed il mio bagaglio era già stato inviato a direttamente alla destinazione finale: tutto perfetto. Dopo aver visto sugli schermi il numero del gate ci ho messo un po' a trovarlo (una specie di uomo della sicurezza o qualcosa di simile mi ha aiutata, sempre gentili!) e poi sono rimasta lì ad aspettare l'imbarco. Ho dato subito un'occhiata per vedere se trovavo Stefan, ma di lui non c'era traccia. Dopo qualche minuto che ero lì però, ho visto arrivare un gigante biondo e bianco latte: sì era lui! hahahah No a parte gli scherzi è veramente altissimo, sarà 1.90, infatti la prima cosa che gli ho detto è stata: "You're so tall!!!" lui ha riso e così abbiamo rotto il ghiaccio :) Ha una pronuncia davvero particolare, strascica un po' le parole quindi non capisco bene cosa dice, ma quando capisco, mi accorgo che parla un buon inglese! Abbiamo chiacchierato un po' su argomenti generali: come è andato il volo, sei stanco, sei emozionato, jet lag, i tuoi genitori hanno pianto, sei già stato in America... e via dicendo. Poi ci siamo imbarcati e per poco i nostri posti non erano vicini (25E e 27D). E' molto particolare come ragazzo e anche adesso credo di non aver ancora capito bene che tipo sia.. spesso è pensieroso, ma ogni tanto se ne salta fuori con qualche battutina o commentino improvviso haha bo! Anyway, il volo è passato in frettissima anche perché eravamo entrambi stanchissimi con addosso 12 ore di volo e quindi abbiamo dormito per tutto il tempo.

L'incontro con la family
Quando siamo andati al ritiro dei bagagli c'erano Susie e Charlie ad aspettarci (qui in America a quanto pare si può già entrare in quest'area). Susie mi ha riconosciuta da lontano e ha cominciato a salutarmi con la mano, poi ci hanno accolti con un caloroso abbraccio e urlando (talmente forte che si sono girati tutti, ma proprio tutti haha): "WELCOME IN MISSISSIPPI GUYS!" hanno dimostrato subito il calore della gente del sud!

Stefan,Charlie,me
                                         

Fortunatamente, smentendo tutte le mie paure, i nostri bagagli sono arrivati e oltretutto in fretta e sani e salvi! Devo ammetterlo: non potevo chiedere un viaggio migliore, è andato tutto benissimo. L'aeroporto di Jackson è a circa 30 minuti da Canton, così siamo saliti in macchina, a sorpresa si è messa a guidare Susie che ha parlato per quasi tutto il viaggio raccontandoci di tutto e di più. E' una tipetta davvero particolare, molto schietta, non ha peli sulla lingua e se deve dire qualcosa non ci pensa due volte. Fa un sacco di battutine e davvero, quando la si ascolta non dimostra la sua età; parla come un'adolescente! Ha il tipico accento del sud e quando parla ci mette un sacco di grinta, al punto tale che a volte non riesco davvero a seguirla e mi sento un'ebete perché o continuo a dire:"non ho capito, puoi ripetere più lentamente per favore?" oppure quando mi rendo conto che l'ho già detto troppe volte mi limito a sorridere senza avere idea di quello che dice e butto lì qualche ok, yeah, cool. E' frustrante, haha spero di superare in fretta questa prima fase. Charlie invece, be' Charlie ha qualcosa di strano. Parla in modo davvero troppo lento e fa delle pause lunghissime tra una frase e l'altra, tanto che non capisci se abbia finito di parlare o meno. Non ho ancora capito bene se lo fa apposta perché siamo stranieri e vuole aiutarci (con l'unico risultato di farci sentire più stupidi) oppure se sia davvero lui un po' lentino.

The house
Avete presente la tipica casa americana su tre piani in legno, dipinta di bianco, con le finestre senza imposte, la porta di vetro sotto il portico, il parcheggio sul retro e il vialetto (senza cancello ovviamente) che porta alla strada su cui si affacciano almeno 10 casette identiche? Ecco, la mia casa è esattamente così! Niente di più americano :)) Quando l'ho vista mi veniva da piangere per la gioia! Dopo essere entrati ci hanno subito presentato il loro cagnolino che si chiama Who Dat, mi ha anche spiegato perché ha un nome così strano ma ho capito solo la metà di quello che ha detto quindi emm.. quando capirò di più glielo chiederò di nuovo! C'è anche una gatta di nome Kitty che non è proprio loro, ma è sempre lì in zona e quindi le danno da mangiare. Ci hanno fatto fare il giro della casa che è bellissima ed è arredata con mobili in stile antico. E' davvero enorme, ha delle scalinate come quelle delle sale da ballo nei film e una cosa come una 20ina di stanze. Poi ci hanno dato un pacchettino carinissimo con su scritto "Welcome to your Miss. Home" dove dentro c'erano un sacco di pensierini. Nel mio c'era una maglietta rosa con lo stemma dello stato del Mississippi, un astuccio dei colori dell'Inter che mio fratello avrebbe adorato sicuramente, un blocknotes un po' vintage strabello e un sacco di dolciumi e schifezze americane, tipico hahaha. A quel punto ero davvero morta così Susie mi ha accompagnata all'ultimo piano che è molto piccolo e dove ci sono solo la mia stanza e quella di Stefan. La mia stanza è qualcosa di fuori dal comune: fantastica. E' molto spaziosa, al centro c'è un letto enorme ad una piazza e mezzo, pieno di cuscinoni e altissimo, tanto che c'è la scaletta per salirci. Ai lati ci sono 2 comodini e davanti un specie di mini salottino con un divano, un tavolino, 2 poltrone e un mobiletto con la televisione e il DVD player. Poi sulla parete di destra c'è l'armadio dove ho già messo tutti i vestiti, e su quella di sinistra una scrivania piena di cassetti e molto comoda, già fornita di tutto il materiale da cancelleria; ah ho persino una stampante in camera! Poi c'è un angolino bellissimo, molto raccolto, con una finestrella, una cassettiera, una lampada  e una di quelle poltrone reclinabili: è perfetto per leggere o studiare in tranquillità. E per finire in grande stile.... HO IL BAGNO IN CAMERA! Susie mi aveva detto che avrei avuto un bagno tutto mio, ma non pensavo addirittura in camera! E' davvero comodo, anche perché è solo mio; quindi ho potuto metterci tutte le mie cose, posso andarci quando voglio e non disturbo nessuno. Insomma; non potevo chiedere di meglio!

Questo è stato il mio arrivo, davvero un buon inizio! Mi sono subito fatta una doccia, poi ho avvisato mia mamma che stavo bene, ero viva e soprattutto contentissima. In tutto questo il mio telefono cominciava ad essere bombardato di sms-notifiche perché in Italia era già il mio compleanno! Già infatti il mattino dopo (ovvero oggi) sarebbe stato, non solo il mio primo vero giorno negli States, ma anche il mio diciassettesimo compleanno :)

4 commenti:

  1. Cara Gaia, pretendo della foto!
    Sono contentissima del fatto che ti stia trovando davvero bene!

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    1. Grazie giulietta, presto voglio gli aggiornamenti anche da parte tua! ;)
      Prometto che metterò le foto, non sei la prima che me le chiede hahaha :)

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  2. Il letto con la scaletta voglio vederlo! Fantastico :)

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