Ultimamente sono sempre più travolta dal mondo americano, e rimanere con i piedi per terra diventa davvero difficile. Seriamente, in questi giorni su facebook parlo di più con persone americane che non con i miei amici: deve essersi diffusa la notizia del mio arrivo a Canton e, essendo una piccola cittadina, sono tutti impazienti di conoscermi, quindi ogni giorno mi scrive gente nuova. E anche se devo cercare di non lasciarmi travolgere dagli eventi, soprattutto adesso che mi serve una grande concentrazione per affrontare il periodo più duro della scuola, faccio una fatica assurda a non fantasticare.. E' praticamente impossibile ignorare tutto questo e non pensare a quello che mi attende fra poco tempo (sempre meno per fortuna). Ma le soluzioni sono due: o mi impegno e studio, o mi impegno e studio. Anche perchè le regole sono molto chiare: debiti, niente America. Quindi non ci resta che armarci di forza e coraggio e terminare dignitosamente questi ultimi due mesi di scuola (daaai mancano solo
51 giorni, si li ho contati)!!!
Anyway, con le novità from Canton city dov'ero rimasta? Ah sì, inanzitutto i miei coordinatori EF mi hanno risposto alla mail di ringraziamento, dicendomi che sono sicuri che adorerò la mia nuova scuola e che per ogni dubbio mi posso rivolgere a loro. :)
Anche Susie mi ha risposto molto contenta per la conferma dell'abbinamento. Abbiamo chicchierato ancora un po' e mi ha parlato della casa: è molto grande e abbastanza vicina al centro, a negozi, librerie, ristoranti e farmacie, in modo da poterci muovere tranquillamente a piedi. La mia camera è al secondo piano ed avrò una mia televisione, un mio bagno e accesso wifi in tutta la casa. Mi ha scritto anche Ryan, un suo "dipendente"; essenzialmente un ragazzo della mia età che abita nel paesino di fianco Canton e che le da una mano con il catering. Si è presentato, mi ha detto che Susie gli ha parlato di me e che vuole conoscermi quando arriverò; si è addirittura offerto di farmi da guida per mostrarmi Canton e dintorni hahahah! Inoltre mi ha chiesto se il mio nome si pronuncia
GUY-AH, il che in effetti in americano è giusto, ma vi immaginate? Cioè quando mi presenterò alla gente automaticamente penseranno che il mio nome si scriva in quel modo osceno :O. E poi, essendo molto affascinato dall'Italia, mi ha fatto un sacco di domande. Be' fantastico direi, contando che temevo di trovarmi completamente disorientata per i primi giorni lì, devo dire che mi sto portanto avanti alla grande! E siccome non ci vogliamo far mancare proprio nulla, mi ha contattato anche un certo Ben che mi ha detto di essere il marito della mia futura prof alla Canton Academy (WTF?) e che spera di incontrarmi un giorno (WTF????) ahahah storie americane malate che in Italia non accadrebbero mai.
Come se già tutto questo non bastasse, anche io e Stefan stiamo iniziando a conoscerci meglio: mi ha parlato un po' di lui, dei suoi interessi, della sua scuola e della sua famiglia. :) Vive a Jutland, un paese a 3 ore da Copenhagen e non ci è praticamente quasi mai uscito. Ha da poco cambiato scuola perchè questa gli offre più opportunità ma purtroppo odia tutti i suoi compagni; la sua passione (che spera di continuare a sviluppare in America) è american football, appunto. Poi sono rimasta abbastanza colpita quando è passato a raccontarmi della sua famiglia: entrambi i suoi genitori fanno parte dell'air force, così lui e il suo fratellino non riescono a passarci molto tempo assieme, inoltre suo papà si trova da diversi mesi in missione (anche se mi ha detto che non è nulla di pericoloso) in Afghanistan e ritornerà solo il 21 giugno, circa un mese prima della sua partenza! Cavolo, sarà davvero un ragazzo in gamba contando la sua situazione familiare. Questo mi ha fatto riflettere sull'esistenza di realtà molto diverse dalla mia, realtà con le quali sicuramente verrò a contatto in questa fantastica esperienza che serve soprattutto a questo.