mercoledì 30 ottobre 2013

Mon-Tues

I risvegli al Lunedì sono sempre tremendi: sveglia molto presto, doccia e poi di filata a scuola. Alla prima ora abbiamo avuto il test di Anatomy che non mi sembra andato un granchè.. era davvero difficile questa volta, e poi la nuova prof, seppure lo mascheri con i giochini e le caramelle, va come un treno! In trigonometria siamo andati avanti con l'argomento, in arte abbiamo iniziato il primo (se ne preannunciano molti) schizzo della foto che avevamo scattato la settimana prima per disegnare il nostro autoritratto. In storia ci ha consegnato alcune schede con schemini da completare e in inglese siamo andati avanti con la lettura del libro. L'allenamento è stato brevissimo infatti abbiamo deciso che, essendo i playoffs (sono ancora esaltatissima al pensiero) rifaremo l'home pon, il balletto molto complicato che avevamo fatto una delle prime volte. Quindi era solo un ripasso veloce, e poi abbiamo fatto gli striscioni. Dancy mi ha dato un passaggio a casa con il truck di suo padre che sta attualmente usando, non avendo più la sua macchina, e lì sono rimasta tutto il resto del pomeriggio in cucina a chiacchierare con Matt e Susie. Stefan finisce allenamento sempre tardi il lunedì perché guardano il filmino della partita del venerdì prima e per correggere tutti gli errori e fare le tattiche di gioco o robe simili, quindi è arrivato verso le 7. E' entrato una attimo anche Dom perché gli dovevo ridare tutti i vestiti che mi aveva prestato, e poi, quando Stefan ha finito la doccia, abbiamo cenato. E qui ho avuto una discussione, per una cosa veramente stupidissima, con niente meno che Susie. C'erano da mangiare quinoa (un cereale tipo riso) con brodo di pollo, petto di pollo e delle verdure strane, mescolate con patate e spinaci. Tutto buonissimo, ma quando mi ha chiesto se volevo un po' di quelle verdure le ho detto no grazie che non mi andavano. Finito di mangiare mentre lavavamo i piatti, si gira verso di me e fa: "Le hai mai assaggiate prima quelle verdure?" e quando le ho detto di no ha risposto "E allora come fai a sapere che non ti piacciono?" Io le ho detto "No, infatti non lo so, semplicemente non mi andavano perché non sono una grande fan delle verdure." E lei ridaje "No ma intendo, perché hai detto che non ti piacciono se non le hai nemmeno assaggiate?" e io "Non ho mai detto che non mi piacciono!". non mi sembrava ancora convinta, allora stavo per riprendere parola per cercarle di farle capire quando mi dice "okok stai zitta". E lì non ce l'ho fatta più. Va bene tutto, va bene essere gentili, va bene sopportare, ma come io ho rispetto per te, un minimo anche tu, non è che ti stanchi della conversazione e mi zittisci. Quindi le ho risposto a modo dicendole che al massimo era lei quella che non aveva capito quello che stavo dicendo. Come si può ben immaginare mi ha detto che rispondere in quel modo è maleducato e, non appena ha finito di lavare i piatti ha preso e se ne è andata in camera sua. Io ero molto stanca e dovevo ancora studiare un po', quindi non ci ho dato peso e sono andata in camera a finirmi le mie cose.
La mattina dopo, comunque, mi è sembrato tutto normale, si era già scordata tutto. La giornata a scuola è stata più o meno come quella precedente, a parte che mi sono persa l'intervallo perché una prof ha fermato me e Dancy per accordare alcuni dettagli sulla preparazione del pep rally, che voleva fosse perfetto, essendo i playoffs. Dopo pranzo mi sono fermata nella study hall e poi allenamento, ancora veloce, fuori sul prato davanti scuola. Poi io e Holly siamo rimaste a scuola a vedere la partita di basket in palestra: infatti ora è ufficialmente cominciato il campionato e c'era una specie di torneo di inizio stagione con tutte le squadre dei dintorni ospitato appunto dalla nostra scuola. Non giocava la nostra squadra, ma è stato comunque divertente. Infatti dovevamo comunque aspettare le 6 che Stefan uscisse dagli allenamenti perché poi io, lui, lei e il suo ragazzo, saremmo andati tutti insieme a Jackson a comprare il costume di Halloween. All'ultimo si è aggiunto anche Dom, così, quando hanno finito, siamo andati tutti alla farmacia dove lavora John (il ragazzo di Holly) e con una macchina sola siamo andati in un negozio chiamato Party City che vende di tutto, ma letteralmente di tutto, per le feste. Quindi potete immaginare quanto fosse ben fornito per Halloween! C'era una parete lunghissima tappezzata di poster con i costumi (di ogni genere e tipologia inimmaginabile) e di fianco a ciascuno un numerino; una volta che avevi scelto il tuo costume lo comunicavi ad una delle tipine schierate lì che con il walkie talkie te ne facevano arrivare uno dal magazzino e poi te lo potevi provare nei camerini. Io ero indecisa tra due (in America oltretutto non devi vestirti per forza da qualcosa di spaventoso, ma solo travestirti) e alla fine ho preso quello che probabilmente mi rispecchiava di più, ma tengo la sorpresa per  quando posterò le foto dopo l'Halloween party. Anche tutti gli altri hanno trovato quello che gli serviva e poi, sulla via del ritorno, ci siamo fermati a cenare da Mcdonald's. Tra una cosa e l'altra siamo arrivati a casa alle 9 passate, quindi siamo solo andati a dare la buona notte e salutare ma, in sostanza non abbiamo passato neanche un'ora . Meglio per me: dopo il giorno precedente non avevo ancora tanta voglie di passare del tempo con li.

lunedì 28 ottobre 2013

Lazy weekend

Questo weekend, rispetto i precedenti, è stato abbastanza noiosetto. Non avevamo nessun matrimonio, quindi abbiamo potuto dormire fino in tarda mattinata. Susie si è dedicata alle pulizie, quindi girovagava per casa e io, seguendo il suo esempio, ho stirato un po' di roba che mi era rimasta in arretrato, procurandomi anche una bella bruciatura sul braccio: sono sempre la solita! Oltretutto ero completamente senza voce e un sacco raffreddata a causa della partita la sera prima al freddo e al gelo. Con il pranzo ci siamo un po' arrangiati e io ho provato un chickenburger surgelato che va riscaldato nel microonde.. Suona veramente tremendo, ma non è così male; se ne inventano di tutti i colori qui!
Dopo pranzo Stefan è andato in campagna con Charlie per fare un po' di pratica a sparare (la stagione della caccia è aperta!) mentre io sono rimasta un po' in soggiorno a fare compagnia a Matt, che però lavoricchiava al computer, e sentendo alcuni amici fino a quando Susie non ci ha proposto di andare al cinema. Siamo andati a vedere Gravity, quello con Sandra Bullock che, si è carino, però ci sono solo 2 attori in tutto il film (lei e George Clooney) e mette un'angoscia assurda.  Quando siamo tornati a casa verso sera Stef e Charlie erano già lì e abbiamo mangiato tutti insieme spaghetti al sugo che assomigliavano molto a quelli italiani avendoci aggiunto personalmente (tocco di classe) qualche foglia di basilico. Dopo cena Stefan ha fatto tappa nella mia stanza per raccontarmi un po' la sua giornata e poi siamo spaziati a parlare del football; con il fatto che la stagione è praticamente finita, abbiamo tirato un po' le somme e mi ha detto quello che per lui è stata questa esperienza. In sostanza mi ha fatto capire come non si sia mai sentito realmente parte della squadra e, allo stesso tempo, poco o per nulla calcolato dal coach che non gli ha mai dato una vera e propria opportunità di mostrare quello che è capace di fare. Dopo mi sono fatta una bella doccia e ho scritto un post prima di andare a dormire.
Anche domenica mi sono svegliata abbastanza tardino ma, quando sono scesa, ho realizzato che dormivano ancora tutti, quindi ho sistemato un po' la stanza e lavato un po' di vestiti. La gola andava molto meglio (mi ero curata con le Benagol, la mia salvezza) anche se ero ancora raffreddatina. Verso mezzogiorno ci siamo trovati tutti per mangiare (bistecozza al sangue cucinata da Charlie) e abbiamo avviato le pratiche per prenotare la nostra prossima vacanza. Infatti avevamo già cominciato a parlarne il giorno prima e guardare un po' le offerte su internet; così, non appena ho ricevuto il via libera dai miei genitori, ci siamo messi in ballo a prenotare un volo per... PORTO RICO!! Sono esaltatissima, anzi di più!! Non sono mai stata in un posto tanto esotico e non vedo l'ora. Partiremmo per 5 giorni durante la settimana di vacanza per il Thanksgiving, quindi l'ultima di Novembre: solo fra un mese! Non vi dico che stress è stato prenotare il tutto, i prezzi dei voli si alzavano e abbasavano cambiando ogni minuto, e Mtt va davvero fatto santo perché ha fatto un sacco di chiamate tra hotel e compagnie aeree che nemmeno vi potete immaginare. Susie si doveva essere svegliata male perché ha assunto un comportamento acidissimo (con tutti) per tutta la giornata. Non ci ha aiutato un minimo con le prenotazioni, anzi prendeva e se ne andava da un momento all'altro. Addirittura ha fatto arrabbiare Matt (anche lui scocciato dal fatto che lei non muovesse un dito) al punto tale che ad un certo punto mi ha guardata e sottovoce mi ha detto "Ma questa è pazza"! haha per lo meno l'ho presa sul ridere questa volta: era rassicurante vedere che anche il suo stesso figlio non la tollerava. Comunque, fatto sta che tra un mesetto partiamoooo e nemmeno per una cifra esorbitante. Sono così esaltataaaa!
Dopo il pomeriggio un po' da incubo, avevamo sistemato tutto sia con i voli che con l'hotel, quindi ci siamo riscaldati al microonde un piatto di spaghetti da quelli avanzati il giorno prima e poi io Matt e Stefan ci siamo dati alla preparazione degli S'mores! Infatti EF durante questa settimana ci ha inviato 2 pacchi (uno per me e uno per Stefan) con tutto il necessario per preparali con la famiglia, scrivendo sulla scatola che è una specie di tradizione americana: insomma esperienza da provare. In pratica do tratta di due biscotti piatti e nel mezzo in stile sandwich bisogna piazzarci un marshmellow mezzo sciolto ed un pezzetto di cioccolato: fidatevi, sono strepitosi! Solitamente il marshmellow si riscalda sul fuoco con un bastoncino, ma noi essendo sprovvisti di falò ci siamo accontentati del microonde che è comunque andato benissimo. Con la pancia piena sono dovuta andare a studiare qualcosina per il test sulle ossa (un sacco di nomi da imparare a memoriaaa :O) di anatomia e poi a nanna!!!
P.S: il famoso post su Atlanta è working in progress.. Arriverà presto. Il fatto è che in questo ultimo periodo ho davvero avuto problemi ad aggiornare e, pian piano, sto cercando di rimettermi in pari.

Goodbye SENIORS!

Venerdì è stata una giornata abbastanza triste a dispetto del solito: infatti era l'ultima partita della stagione! Ebbene sì la stagione del football è praticamente finita; solo nel caso in cui avremmo vinto saremmo passati ai playoffs, un traguardo importante ma che avrebbe prolungato ancora di poco (sono solo 3 round) questa stagione. Con la fine delle partite, c'è anche la fine del cheerleading per me, sì, faremo ancora qualcosina per le partite di basketball, ma niente di che.. Questo significa che non ci saranno più gli allenamenti ogni giorno dopo scuola, niente più balletti da preparare, niente giovedì sera a casa di Dancy, l'adrenalina del game day e gli spirit trains :( Quando mi sono svegliata la mattina avevo quasi il magone, ma ero fiduciosa che avremmo vinto e che quindi, per lo meno, saremmo passati alle finali. Avendo dormito a casa ed essendo Dancy sprovvista di macchina (per una storia troppo lunga da raccontare) è passato a prendermi Laf e con me anche Dancy, per andare da Mcdonald's. Il tema non era proprio un tema, si chiamava Panther Pride, tutta la scuola doveva venire vestita in black and gold per mostrare l'orgoglio della squadra. Negli armadietti abbiamo messo dei donnuts e noi cheerleader, per fare una cosa simpatica abbiamo indossato le magliette di football dei ragazzi. Io avevo quella di Dom, #14!!


#14s



 
Lo Spirit Train, seppur uno degli ultimi, se non proprio l'ultimo, è stato inspiegabilmente spento; forse perché eravamo davvero tutti un po' giù. Ancora di più essendo io, Dancy, Marion e Dom in macchina di Laf, gente che messa insieme, in un altra occasione, avrebbe fatto un gran casino. Arrivato a scuola sono venuti tutti, anche i ragazzi, a fare l'annuncio mattutino cantando la fight song, e poi ci siamo divisi nelle classi. Anatomia ripasso per il test di lunedì, Trig correzione compiti e nuovi esercizi, Arte il prof ci ha mostrato alcune foto della mostra di macchine che è andato a vedere in Texas. Alcune erano davvero particolarissime, delle vere e proprie opere d'arte, altre pezzi antiquati, alcune ecologiche, e alcune super tecnologiche. Il mio amato prof di storia mancava perché ha avuto un problema al piede e quindi era ricoverato in ospedale per fare un'operazione. Ora so che sta bene e d è tornato a scuola ma al momento ero davvero preoccupata, essendo, come dire, non più giovanissimo! Dopo Inglese (in cui ci ha piazzato un quiz a sorpresa) sono andata in palestra con le altre per esercitarci fino al Pep Rally che, essendo appunto l'ultimo della stagione, era dedicato a noi senior ed era "intitolato" Goodbye Seniors. Era leggermente più lungo del solito; c'erano un po' di cheer, la dance e un doppio skit: noi ragazze avremmo imitato i giocatori di football, e loro avrebbero imitato noi. Non potete immaginare quanto è stato divertentee!! Noi avevamo di già le magliette, in sostanza imitavamo la persona corrispondente al numero della maglietta che avevamo, e ci siamo anche fatte prestare degli accessori che li contraddistinguevano, io per esempio avevo anche i pantaloni kaki e il cappellino di Dom. E poi abbiamo fatto queste specie di piccole scenette, suddivise in "negli spogliatoi", "ad allenamento", "giorno della partita" e li imitavamo prendendoli in giro e evidenziando tutti i loro peggiori difetti!! Siccome sono tanti, per poterli imitare tutti, ci siamo fatti aiutare anche da tutte le altre seniors, anche quelle che non sono cheerleaders. Hanno riso tutti un sacco, quindi siamo state brave! Poi è arrivato il loro turno e quella è stata la parte migliore di tutte. Sono sbucati fuori schiacciati nelle nostre uniformi succinte, con i pon pon e le parrucche, saltellando e strillando tutti contenti ahahah. Ma erano fantastici, Stefan imitava me e Laf ha fatto una perfetta Dancy arrabbiata nera perché  non le piaceva come veniva la coreografia. Non si potevano guardare per come erano conciati, ma mi hanno fatta piangere dalle risate. Finito lo skit, a mia insaputa, dovevo leggere al microfono, davanti a tutti, un pezzo della lettera che avevamo preparato (per lo più le altre) come un riepilogo degli anni passati insieme, per ringraziare tutti e, diciamocelo, con le solite cose sdolcinate che hanno fatto commuovere un po' di persone. Dancy e Holly erano due fontane, non riuscivano neanche più a leggere da quando piangevano. In fondo un po' le capisco, dopo essere state cheerleaders per tutti questi anni, era difficile accettare il pensiero che quella sarebbe stata l'ultima partita. Hanno citato anche me nella lettera, dicendo che sono la new entry di quest'anno ma che mi vogliono tutte bene e che mi hanno sempre reputata una di loro come se fossi lì da sempre, awww! Quando abbiamo finito di leggere ci siamo beccate un sonoro applauso e ci siamo fermate anche con tutti i giocatori senior, a fare delle foto per l'annuario della scuola e cose simili. Poi siamo andate con i ragazzi in mensa dove loro avrebbero mangiato velocemente prima di partire per andare alla partita, per dare loro dei piccoli regalini che gli avevamo fatto: delle tazze piene di caramelle e una tessera regalo caricata con gallons di benzina. Anche loro ci hanno consegnato ad una ad una il nostro regalino: una rosa gialla e un pacchettino con dentro una collanina con l'iniziale con il nostro nome, che tra l'altro mi piace tantissimo. Lì sì che mi stava venendo veramente da piangere; le altre piangevano perché pensavano già a quando si sarebbero dovute separare da a fine dell'anno, io perché si è conclusa questa esperienza fantastica di essere una cheerleader che non ripeterò più nella mia vita e che mi ha fatto provare un sacco di emozioni bellissime; non potevo crederci che stesse davvero tutto per finire. Ci siamo fatti velocemente un altro paio di foto tutti insieme e poi loro sono dovuti partire con il pullmino per la partita, l'ultima della stagione.

Regalino dai senior players


Era anche molto importante: da quella dipendeva se avremmo fatto parte dei playoffs o no... quindi erano tutti concentratissimi e determinati. Noi ragazze ce la siamo presa un po' più comoda: siamo tornate nella cheer room, ci siamo cambiate con calma e ritruccate e poi siamo partite anche noi (io in macchina con Mary Kate come al solito) e abbiamo dormito quasi tutte sulla strada perché eravamo morte ed era un'ora e mezza di macchina. Prima di andare al campo ci siamo fermate da KFC a mangiare il pollo fritto (io ero affamatissima, non avevo mangiato nulla per tutta la giornata!) secondo la tradizione pensando che, se non avremmo vinto, quello sarebbe stato il nostro ultimo pranzo tutte insieme in uniforme, che cosa tristeee.
Intanto al temperatura era calata tantissimo e faceva un freddo pazzesco!| Siamo scese dalla macchina con i pantaloni sotto la divisa a maniche lunghe e i felpozze. Ancora prima dell'inizio della partita ero già ghiacciata e saremmo dovute restare là per altre 2 ore e mezza minimo! Tutto il pubblico di era porto delle mega coperte da casa per restare caldo e io li invidiavo da maledetti. Dopo pochissimo infatti le mie mani erano già congelate e non le sentivo più: non ci era mai capitato prima di dover affrontare un clima del genere, l'inverno sta davvero arrivando. A metà tempo è stato tremendo perché ci siamo dovute spogliare di tutti gli strati a cipolla e schierarci infreddolite nelle nostre uniformi in mezzo al campo, pronte per esibirci. La musica non partiva, il tempo passava e la musica non partiva. Abbiamo aspettato 10 minuti buoni lì ferme prima che i dicessero che il lettore audio di quella scuola non riusciva a riprodurre la nostra musica. Che delusione, non abbiamo nemmeno potuto ballare l'ultima partita della stagione e ci hanno fatto prendere tanto di quel freddo... accorgersene prima no eh?  But anyways, inutile dirlo perché la bravura dei Panthers ormai non mi sorprende più ma... ABBIAMO VINTO!! Abbiamo coronato la stagione con un altro successo 36-6, e questo vuol dire solo una cosa... PLAYOFFS!!!!!! Che soddisfazione :) Attualmente siamo terzi nella classifica e le due squadre davanti a noi sono appunto tra quelle che affronteremo di nuovo nelle finali. Sono esaltatissima, è un grosso affare finire nelle finali! E poi ero super grata alla squadra per avermi in qualche modo concesso di far durare questo sogno un po' più a lungo.. Al viaggio di ritorno ero ancora più stanca dell'andata ma contentissima! Sono arrivata a casa molto tardi dove però, per fortuna, mi aspettavano dei corn dog che Susie ci aveva preparato. Sono rimasta lì a mangiare a chiacchierare riguardo la partita fino a quando è tronato anche Stefan. E poi a nanna, e così anche la mia ultima partita della stagione di football è andata.. Sbaglio o il tempo sta cominciando a correre?

sabato 26 ottobre 2013

Mississippi State!

Mercoledì mattina ho avuto un buon risveglio perché Susie ci ha preparato i pancake mmmm che buoni sono? Li abbiamo fatti con la marmellata, lo zucchero a velo e la panna montata: un pasto praticamente! A scuola abbiamo avuto solo 3 ore effettive (in cui nella prima la prof nuova ci ha fato fare una specie di giochino quiz.. bah haha) perché poi per il resto noi Seniors  abbiamo avuto l'ACT Prep che in sostanza era una specie di incontro preparativo all'ACT che è un esame che devono fare tutti qui per accedere all'università. Essendo straniera io non devo comunque farlo, ma è stato divertente partecipare comunque per capire come funziona. In sostanza è tipo le prove invalsi, diviso in 4 sezioni che sono Grammar, Math, Science, Reading. Ovviamente qui sono tutti impanicatissimi al pensiero di dover sostenere questo esame ed effettivamente, dagli esempi, non sembrava easy nemmeno a me, quindi chissà loro che trovano difficile persino l'high school! Il resto della giornata è stato uguale al solito: allenamento fino alle 4.30, sono tornata a casa con Adriane visto che Susie era in Jackson, ed è rimasta un pochino a casa con me. Poi compiti fino all'ora di cena, cena tutti insieme con maccheroni cheese, bistecca alla griglia e gelato. Dopo cena Matthew, navigando su internet, ha trovato un'offerta strepitosa: i biglietti per andare a vedere la partita di football del giorno seguente di Mississippi State (uno dei due maggiori college dello stato, nonché quello in cui è andata tutta la famiglia) a soli $5 rispetto agli usuali $70-$75!! Questo è stato possibile perché di giovedì non ci sarebbe andata molta gente e, essendo la sera prima, avevano abbassato tutti costi dei biglietti per riempire lo stadio. Così in quattro e quattr'otto ci siamo organizzati tutta la giornata e abbiamo comprato i biglietti! un paio di parole in più sulle partite di football del college: giocare a football al college è il passo successivo alle partite del venerdì sera in high school, ma è anche molto più difficile arrivarci perché di solito, solo i migliori ottengono scolarships negli sport per poter continuare la loro carriera anche in college. In ogni caso, qui nel sud, sono molto seguiti, hanno una loro Championship e sono un vero e proprio divertimento per i ragazzi della nostra età. Infatti anche molti dei nostri amici già in precedenza hanno provato ad andare nei weekend in questo college (o nell'altro, anche quello dello stesso livello, "Ole Miss") a vedere le partite. solitamente sono al sabato a mezzogiorno, quindi partono di mattina presto, si godono la partita, la sera riescono ad intrufolarsi in qualche college party, passano la notte da amici vari che frequentano quel college e tornano di domenica mattina. Io ero esaltata all'idea di andarci, più che altro perché saremmo andati in un vero e proprio college americano e ne avremmo respirato l'atmosfera!
Così giovedì sono andata a scuola prime due ore spiegazioni, in arte siamo usciti all'aperto a farci alcune foto in primo piano perché dovremo disegnare un autoritratto, storia ancora spiegazione riguardo le immigrazioni e inglese abbiamo letto il libro. Stefan è uscito un'ora prima da scuola perché doveva fingersi dal dentista: infatti non gli sarebbe stato concesso saltare allenamento il giovedì pomeriggio, così abbiamo dovuto architettare tutta questa scusa e non far sapere a nessuno che ci andavamo. Io non ho avuto problemi a saltare cheerleading, ho semplicemente spiegato la situazione a Dancy e lei mi ha detto di stare tranquilla che mi avrebbe coperta. Così subito dopo scuola mi sono fatta venire a prendere, abbiamo mangiato un homemade hamburger, ci siamo cambiati vestendoci dei colori della squadra (bianco, nero, rosso mattone) che sono i Bulldogs e siamo partiti. Il posto non era troppo lontano, un'oretta e 20 minuti di strada (in cui ci siamo dovuti fermare a prendere del catfish perché Susie aveva ancora fame) e poi siamo arrivati. Il posto era a dir poco stupendo! Il campus è enorme, all'ingresso c'è un lago e una torre con lo stemma del Mississippi State e poi tutti intorno è pieno di edifici: palestre, campi di ogni sport inimmaginabile, piscine, biblioteche, ristoranti e gli immancabili dormitori! E' esattamente come nei film, con tutte queste casette a mattoni a vista con gli spazi verdi, gli alberi e le aiuole. Tutto intorno al campus poi ci sono le abitazioni degli studenti più anziani e di alcuni dei professori. Dopo aver trovato parcheggio, Matt, essendo stato lì per ben 7 anni, ci ha fatto da guida e abbiamo girovagato un po'. Passeggiando si incrociavano un sacco di studenti, vestiti a modo per andare a vedere la partita e anche qualche cheerleader qua e là. Siamo andati al grande bookshop che era anche pieno di souvenirs e magliette, e poi abbiamo girovagato fra gli stands fuori dallo stadio che erano il punto di ritrovo di tutti i tifosi e dove abbiamo anche raccattato degli adesivi e dei pon pon per tifare.






Poi siamo entrati nello stadio e, anche se un po' ridotto, in sostanza era come quello del grande campionato della NFL delle partite che siamo andati a vedere a New Orleans e ad Atlanta. La cosa ce mi è piaciuta molto di più è che qui la banda è una cosa spettacolare, è enorme e facendo dei particolari schieramenti da vita a cose fantastiche.




Me Matt and Stef




 

Anche le cheerleader sono davvero brave e sono separate dalle ragazze pon pon (le quali fanno solo presenza e piccoli balletti) perché fanno tantissime acrobazie che non avevo mai visto prima, avevano addirittura i maschi qui! Il pubblico poi è moolto meglio! Intato essendo tutti i giocatori universitari, c'è un'intera sezione riservata solo per gli studenti, quindi un sacco di gente giovane, e poi sono tutti rispettosissimi: per esempio come supporto per questa squadra, alle partite ci si porta una campana da mucche e la si fa suonare a lungo, ma solo in tempi prestabiliti, in modo da non infastidire il gioco dei giocatori. , oh non c'è uno che uno, manco a trovarlo, che si arrischia a suonare la sua campana nei tempi non stabiliti. Sono così rispettosi! Durante la partita mi sono presa dei nachos (immancabili durante i football games!) Giocavamo contro Kentucky e, fino a quando ce ne siamo andati (un pochino prima della fine) stavamo vincendo! Abbiamo lasciato lo stadio prima perché letteralmente si moriva di freddo (pur avendo 2 magliette, una giacca una felpa e una specie di kway) infatti eravamo nell'ultimo anello in alto; e poi perché saremmo dovuti ritornare a casa, la strada era tanta e il giorno dopo avevamo scuola. In macchina abbiamo continuato a seguire la partita alla radio ed alla fine abbiamo vinto 28-22! Sulla strada del ritorno abbiamo fatto sosta da Sonic per comprare la cena, ma, non avendo molta fame, ho preso solo un milkshake. E, non ci crederete, ma indovinate chi abbiamo trovato? Ebbbene sì, gente della Canton Academy, tutto il nostro piano fallito miseramente :( Infatti quando sono scesa dalla macchina mi sono sentita chiamare ed era Tyler, un ragazzo che ha qualche classe con me, dicendomi che c'erano anche altri. Infatti dietro di lui c'era parcheggiata una macchina zeppa di Juniors che mi salutavano. Non potevo neanche mentire per coprire Stefan perché avevo su il kway con lo stemma dell'università e, essendo in quella zona, era chiaro che fossi andata alla partita. L'unica cosa rincuorante è che anche loro fanno tutti parte della squadra di football e, essendoci la partita il venerdì, nemmeno loro teoricamente sarebbero dovuti essere lì, quindi, con un tacito accordo, ci saremmo coperti a vicenda. Dopo averli salutati ed aver urlato "Go dawgs" (il modo in cui storpiano bulldogs haha) sono risalita in macchina e siamo tornati a casa di filata. Seppur sembri assurdo, avevo un paio di compiti da fare assolutamente e quindi ho fatto l'ultimo sforzo prima di andare a letto. Comunque emozione grandissima trovarsi in un college e vivere l'atmosfera del loro game day!

mercoledì 23 ottobre 2013

As I lay dying

Ricominciata la vita normale: Lunedì mattina, sveglia, divisa, scuola, compiti...
In Anatomy abbiamoavuto l'ultima lezione con la nostra prof, visto che il giorno dopo sarebbe arrivata quella nuova e definitiva (questa era solo momentanea) e quindi ci ha fatto vedere una serie di video motivazionali, come una sorta di addio. Trigonometria ci ha dato i risultati dl 9 weeks test dove ho preso 99, e poi abbiamo fatto una scheda di ripasso perché il giorno dopo avremmo avuto un altro test. In Arte abbiamo aiutato il prof a sistemare un po' l'aula (è sempre un macello!) perché nel pomeriggio ci sarebbe stata la scuola aperta per i nuovi iscritti, in storia spiegazione ed in inglese abbiamo ricevuto i 9 week test (103 con i punti bonus, yu-hu!) e le pagelle del primo trimestre. Più che soddisfatta:


Dopo scuola allenamento, che non è durato a lungo: abbiamo fato subito un paio di striscioni e abbiamo iniziato ad imparare la prima metà del balletto. Sono tornata a casa con Adriane e sono rimasta un po' in cucina con Susie, poi l'ho aiutata a piantare un paio di fiori in giardino (completamente distrutto dopo il matrimonio di sabato). Mentre eravamo fuori è arrivato anche Stefan, accompagnato da Laf che era passato a salutare. Poi abbiamo cenato con delle specie di tagliatelle in una salsina rosa e petto di pollo non si sa come ma non fritto (miracolo!). Sono salita in camera a studiare per il test del giorno dopo, doccia e a letto: giornatina tranquilla.
Martedì alla prima ora abbiamo la nuova insegnante che, sinceramente mi sembra più qualificata di quella di prima e quindi mi piace, ma parla a macchinetta quindi è un trauma starle dietro anche per gli americani. Poi a quanto pare è riuscita a conquistarsi l'attenzione della classe usando delle caramelle come premio a chi rispondeva correttamente alle domande; la scuola americana è anche questo. Seconda ora test, molto più facile di quello che mi aspettavo, terza ora arte freestyle. Con il prof di storia abbiamo fatto un dibattito sull'immigrazione negli Stati Uniti che ha occupato tutta l'ora e in inglese abbiamo iniziato a leggere un nuovo libro (angosciosissimo!) The Crucible. Alla sesta ora sono rimasta nella study hall a portarmi un po' avanti con i compiti e poi ho avuto allenamento. Abbiamo finito il balletto e poi sono dovuta andare subito via, Susie è venuta a prendermi, perché a casa nostra avremmo avuto un cocktail party. Infatti era il giorno della prima in Mississippi del film di James Franco As I lay dying di cui Matt aveva diretto il casting e che era persino andato al festival di Cannes!! Così prima di andare a vedere il film, avevano deciso di dare un piccolo party a casa nostra con tuti gli amici di infanzia di Matthew o gli amici di famiglia e alcuni attori di questa zona che avevano fatto delle comparse nel film, girato appunto qui in mezzo alle foreste del Mississippi. Quindi sono arrivata a casa, doccia veloce e mi sono preparata vestendomi un po' elegante per la gran serata. La casa era tutta addobbata come al solito nei matrimoni e Michelle era venuta a dare una mano con il cibo (tantissimo e di ogni genere) e come cameriera. Di solito quando preparano tutte quelle cose deliziose devo lavorare, invece questa volta, finalmente, potevo semplicemente riempirmi il piatto e godermi il cibo. C'era un bel po' di gente, più di quella che mi aspettavo (saranno state 70 persone) e tutte che andavano a complimentarsi con Matt, il quale era elegantissimo nel suo smoking, che sorrideva un sacco ma che, a guardarlo bene, era stra nervoso. Il party è durato dalle 4 alle 6.30 poi siamo andati tutti al cinema dove proiettavano il film che era ad un quarto d'ora di distanza. All'ingresso, essendo la prima, avevano piazzato una specie di stand con dei gadget e c'era persino una bara di legno (che era quella usata nel film) con cui ti potevi fare le foto, si sa, le americanate. E' stato troppo figo quando siamo entrati nella sala e c'erano un po' di posti riservato per "Casting and Crew" e Matt ci ha detto che noi potevamo sederci tra quelli!! C'eravamo tutti: Io, Stef, Susie, Charlie, David e la vicina. Ad un certo punto è arrivata da me un signora con un bambino e mi fa "Era da un po' che ti osservavo e non ero sicura, ma poi ho visto Matthew e ti ho riconosciuta: tu sei la ragazza che lavorava all'ingresso del casting per il nuovo film di James Franco vero?" Io ero sorpresissima che si ricordasse di me (io ovviamente non avevo idea di chi fosse) e anche molto contenta; quando ho detto che sì, ero io mi ha risposto: "Eh sì mi ricordavo bene, volevo dirti che mio figlio ha ricevuto la parte e che quindi reciterà nel nuovo film, è per questo che siamo venuti a vedere anche questo". Io mi sono complimentata con il bambino e ho detto che ero davvero contenta che fossero venuti a salutarmi e che sicuramente andrò a vedere il nuovo film. 
Poi hanno tenuto un discorso con i vari ringraziamenti in cui hanno nominato anche Matt, hanno velocemente spiegato la trama del film e il romanzo da cui è tratto e poi finalmente hanno spento le luci ed è iniziato. Premetto che era molto particolare (lo schermo era diviso in due e, per tutta la durata del film, si vedevano due scene contemporaneamente, mai visto nulla di simile) e difficile da seguire, soprattutto per me visto che gli attori parlavano anche un inglese biascicato molto molto Southern, quindi non mi ha fatto impazzire. La trama non mi prendeva e l'ho trovato anche un po' pesantino, ma la recitazione era ottima, tutti gli attori erano molto bravi, soprattutto il bambino protagonista che era fenomenale (oltretutto è del Mississippi quindi era lì presente in sala con la sua famiglia) e quindi, per quel che riguarda Matt ha fatto un fantastico lavoro! Alla fine sono usciti tutti i nomi, compreso il suo, seguito dal nostro applausone. Dopo il film ci sarebbe stata una parte con domande e risposte e dibattiti vari e Matthew doveva restare per rispondere alle domande, così Susie è rimasta con lui mentre noi siamo tornati tutti a casa con Charlie. Lì ci siamo fatti uno spuntino con alcuni brownies avanzati dalla festa, abbiamo aspettato che Matt ritornasse, ci siamo complimentati e poi siamo andati a letto visto che eravamo tutti abbastanza stanchi ed il giorno dopo io e Stef avremmo anche avuto scuola!! Metto qui sotto il trailer del film:

lunedì 21 ottobre 2013

Haunted House

Dopo un'Homecoming da favola, il giorno dopo mi aspettava una luuuuuunghissima giornata di lavoro!
Dopo aver passato la notte da Dancy, ho messo la sveglia la mattina presto e, silenziosamente per non svegliare tutte le altre che si erano fermate lì a dormire, mi sono preparata e sono uscita fuori dove c'erano Stefan e Dom ad aspettarmi nel suo truck, infatti (che sia benedetto questo ragazzo) si era offerto di accompagnarci a casa per le 8.30 perché, come la settimana precedente, avevamo un matrimonio e Susie ci aveva chiesto di aiutare ancora. Così, con delle facce da sonno tremende, siamo arrivati a casa, ci siamo fatti una doccia veloce e poi eravamo pronti per lavorare. Io non so da dove abbia potuto trovare le forze, probabilmente sono arrivare dalle riserve di grasso più profonde di cui mi sono provvista da quando sono qui con tutto quello che mangio; ma fatto sta che, pur non essendomi ancora fermata per due giorni, ho lavorato sodo. Oltretutto, in realtà, c'erano ben 2 matrimoni quello stesso giorno: uno a casa, molto contenuto che durava circa dalle 4 alle 7 con solo la cerimonia ed un rinfresco, ed un altor invece sfarzoso in una sala dell'Hilton di Jackson che iniziava alle 6 e durava fino a notte fonda ed era una vera e propria festa. Così Susie ha deciso di dividere le forze, lei, Matt e Stefan sono andati a Jackson, io Michelle, Ryan (che era venuto anche questa volta) e David saremmo restati qui. Così quando Susie ha finito di preparare tutte le composizioni di fiori che ci sarebbero servite è partita ed è stata via tutto il giorno per sistemare il tutto per l'altro matrimonio. Noi, mentre Michelle preparava il cibo, abbiamo dovuto mettere giù tutte le sedie, i tavoli, le tovaglie e le decorazioni per la cerimonia che si sarebbe tenuta nel giardino sul retro. Finito lì hanno inviato me e Ryan che, è dolcissimo, ma un po' pressante, a lavare tutto il porticato di fronte ed è stato TREMENDO! Mai fatta una cosa peggiore, probabilmente non lavavano da 3 anni! C'era tanto di quello sporco incrostato, dovevo restare piegata quindi poi mi ha fatto male la schiena per tipo 3 giorni e poi faceva anche freddino ed io ero in pantaloncini e, mentre erop in questa situazione già abbastanza ardua, Ryan non smetteva un secondo di parlare, non sto esagerando, e anche solo tentare di ascoltarlo mi risucchiava ogni forza restante. Dopo un tempo che sembrava infinito, abbiamo terminato e David si è offerto di portarci da Wendy's per comprarci il pranzo. In macchina abbiamo parlato un po' e ci ha invitato, con Stefan anche, ad andare il giorno dopo a vedere una casa del terrore in cui era stato l'anno precedente che, a sua detta era davvero bella. Io ho accettato subito anche perché, non conoscendolo ancora benissimo, sarebbe stata un'ottima occasione per passare un po' di tempo insieme. Anche Ryan ha detto che probabilmente sarebbe venuto. A casa era già arrivata la sposa e le damigelle per fare le foto ma io,  avendo finalmente un'oretta di pausa per mangiare, mi sono chiusa in camera e, stravaccata sul letto mi sono mangiata il mio chickenburger con patatine. Poi ho dato una mano con la torta e  a portare tutto il cibo in sala da pranzo, mi sono cambiata in tenuta cameriera e ci siamo preparati per l'arrivo degli ospiti. Amy Allison, la ragazza che avevo conosciuto tipo una settimana dopo essere arrivata qui, essendo a casa dal college, è venuta a dare una mano come cameriera, quindi ci siamo riviste e abbiamo parlato un po' della scuola. Il matrimonio è stato abbastanza tranquillo e , come l'altra volta, la casa era bellissima:



Quando se ne sono andati tutti, avevamo ancora una marea di cose da fare: tirare su tutti i tavoli e le sedie, incartare gli avanzi, buttare tutta la spazzatura e lavare pentole e teglie. Quando abbiamo finito tutto (9 passate) abbiamo chiamato Susie, che era ancora a Jackson, per dirle che il matrimonio era  filato  liscio e avevamo sistemato tutto. Io già mi pregustavo il meritato riposo dopo tutta quella faticaccia quando Michelle mi passa il telefono dicendo che voleva parlare con me. Prendo la cornetta e Susie mi fa "Noi qui con il matrimonio ne avremo fino a tarda notte, arrivo tra mezz'ora a prenderti così vieni a dare una mano anche qui" Volevo morire! Però non volendo discussioni ne niente, ho tenuto duro e sono andata con lei fino all'Hilton per aiutare. Quello doveva essere un matrimonio davvero stupendo, c'era una band, dei cantati, tavolate enormi di cibo, un sacco di tavoli decorati e composizioni floreali allucinante che pendevano dal soffitto. Lì non dovevamo fare da camerieri perché c'erano quelli dell'hotel, ma Susie voleva che io Stefan e Matt l'aiutassimo a smontare tutte le decorazioni che avevano montato la mattina e caricarle sul furgoncino per riportarle a casa. E' stato devastante, dopo un po' ero tipo uno zombie e facevo le cose meccanicamente, non so se sia mai stata così stanca in vita mia. abbiamo fino alle 2 (Sì, DI NOTTE!!) e ora che siamo ritornati tutti a casa erano le 2.40. Fortunatamente, per lo meno, era riuscita a portare a casa l'avanzo della torta al caramello che aveva preparato quindi, prima di andare a letto ce ne siamo pappati tutti una grossa fettozza e, quando mi sono infilata nelle coperte, quasi non mi sembrava vero!!!!!
Ho dormito non stop fino alla mattina dopo a mezzogiorno e quando mi sono svegliata sono scesa per un brunch consistente in una fetta di Pizza Bread riscaldata al microonde. Mentre mangiavo è arrivato Ryan a casa, visto che alle 3 dovevamo partire con David per andare questa Haunted House. Il giorno prima poi ci aveva dato un paio di dettagli in più: si chiama 13th Gate, i trova in Louisiana, quindi a 3 ore di macchina, e resta aperta solo in questa stagione in occasione di Halloween. Ci teneva a portarci perché lui ci è stato l'anno scorso ed era davvero una cosa grandiosa, oltretutto è la più spaventosa della nazione ed è stata votata come la migliore del mondo nel 2012 da Top Haunted Magazine!! Io ero straesaltata e, anche se ci aveva avvisato che sarebbe stata spaventosissima, non vedevo l'ora. All'ultimo minuto, prima di partire, Stefan è sceso con una faccia da morto dicendo che era troppo stanco per venire e che quindi restava a casa. Capivo perfettamente che era davvero stanco dopo la sfacchinata del giorno prima, ma in gran parte penso che non sia voluto venire perché quello era uno dei suoi giorni no. A me un po' è dispiaciuto, ma soprattutto mi è sembrato poco carino nei confronti di David che aveva organizzato il tutto per noi, però va be, scelta sua. Ammetto che quando ho realizzato che quindi sarei restata tutto il pomeriggio con Ryan mi è venuta un po' l'angoscia. Non fraintendetemi, è gentilissimo, ma è quel tipo di persone che ti portano allo sfinimento!! Il giorno prima mi aveva addirittura invitata ad andare all'Homecoming della sua scuola con lui che sarebbe stato questo venerdì, ma con la scusa che avevo la partita e dovevo andare con le cheerleaders sono riuscita a scamparmelo hahahaah! Comunque, nonostante fosse abbastanza lungo il viaggio è passato in fretta e abbiamo avuto modo di parlare di un sacco di argomenti con David il quale, ho scoperto, conosce un sacco dei miei amici, tramite conoscenze varie e poi, avendo fatto la mia stessa scuola, mi invidia un sacco perché ha ancora lo spirito dell'high school. Quando siamoa arrivati ci siamo messi subito in coda, che non era ancora tanto lunga, e siamo entrati abbastanza in fretta. Lasciatemelo dire, era davvero una figata!!



Ero spaventata a morte ma è una cosa stupenda! Ci vogliono circa 50 minuti per girarla tutta in piccoli gruppetti da circa 6 persone per volta, ed è curatissima. E' divisa per ambienti che vanno da un carcere, a delle stanze di ospedale, celle di torture, macellerie, fondali marini, foreste e zone completamente al buio. Era disseminata di attori, truccati e vestiti benissimo, che sapevano esattamente che cosa dire e come dirlo, bravissimi che saltavano fuori all'improvviso facendoti spaventare da maledetti e coinvolgendoti un sacco. Infatti fin da prima di entrare, ci era stato detto che saremmo stati sottoposti a rumori forti, luci, contatti fisici, sbalzi di temperatura e schizzi d'acqua. Mi è piaciuto da morire, David non era per nulla spaventato, ma si godeva gli scenari e gli effetti e camminava per primo io camminavo dietro Ryan usandolo come scudo e ogni 3 passi mi fermavo perché avevo paura che sbucasse fuori qualcuno haha! Nel complesso però è stata davvero spettacolare, mai visto niente di simile! Quando siamo usciti ci siamo fermati a comprare un paio di pizza (pepperoni e sausage) e i Pizza Sticks da dividere che abbiamo mangiato in macchina sulla strada del ritorno. Fortunatamente mi ha lasciata sonnecchiare un po', tanto aveva Ryan a tenergli compagnia (il quale come al solito parlava parlava parlava..) e quindi mi è sembrato che fossimo arrivati a casa in frettissima; verso le 11.30. Siccome il giorno dopo avrei avuto scuola (quella vera, dopo una settimana di dolce far niente) sono andata subito a letto e, strano ma vero, niente incubi! haha ;)

HOMECOMING DAY

Eh sì è arrivata, una di quelle prime tappe dell'anno all'estero che si aspettano tanto e che più volte, prima di partire, ho immaginato come potesse essere: l'Homecoming!
E' stata una giornata pienissima ma a dir poco fantastica! Era un venerdì, e come tutti i venrdì si preannunciava grandioso: abbiamo fatto colazione fuori tutti insieme da Mcdonald e poi abbiamo avuto lo Spirit Train in cui io ero in macchina con Dancy. Anche se è stato solo per una settimana; quanto mi era mancato! Questo venerdì non c'era un vero e proprio tema (essendoci stati tutta settimana, direi che ne avevamo avuto abbastanza) ma era solo Homecoming Day e, i memebri dell'Homecoming Court e tutta la squadra di football si vestivano eleganti, le cheerleader in uniforme, e tutti gli altri con la maglietta fatta apposta dell'evento che era carinissima. Io ho fatto i locker signs e negli armadietti abbiamo messo Gatorades e cookies:

Locker sign

Homecoming T-shirt





Senya

La scuola è stata molto molto breve, infatti avevamo il Pep Rally alle 11, quindi hanno ristretto tutte le ore a 20 minuti scarsi. Alle 11 Pep Rally che è stato grandioso: c'era un sacco di gente per l'evento, tantissimi genitori ed iniziava fuori dalla palestra, nel parcheggio della scuola. Lì 5 macchine decappottabili facevano il giro e ciascuna era per i due rappresentanti di ogni grade facenti parte dell'Homecoming Court, più una con la mascotte dei Panther (uno travestito con il costume da pantera nera) e 3 bambini. Come ho detto erano decappottabili con il tettuccio abbassato e le persone sedute sopra che salutavano la folla di genitori ed insegnanti esaltati che facevano fotografie. Io non ne ho potute fare perché tutte noi cheerleader eravamo lì schierate a salutare e scuotere i pon pon, ma ne prendo alcune dal sito della scuola, giusto per far capire quello di cui sto parlando:





Poi siamo andati tutti in palestra, dove, come decorazione,  c'erano esposti tutti i Backdrops a cui ogni annata ha lavorato e ovviamente i Seniors hanno vinto il primo posto!! Era stupendo, basato sulla Discomusic degli anni 70.
Backdrop 70s
ll Pep Rally è stato ottimo: tutte le acrobazie e le stones sono venute molto bene! :) Poi hanno presentato tutti i membri dell'Homecoming Court, chiamando i loro nomi al microfono e facendoli sfilare davanti a tutti! E' davvero una cosa fatta in grande anche se, essenzialmente, non ha un vero e proprio senso. E' solo una sorta di cerimonia per celebrare ogni grade dell'highschool. Alla fine sono riuscita a fare una foto sia con Holly che con Mary Kate, essendo entrambe rappresentati dei Seniors.



Quando è finito il tutto (verso mezzogiorno) io e Stefan siamo andati in macchina con Dancy, Stefan è rimasto a casa perchè alle 3 sarebbe dovuto ritornare a scuola per trovarsi con la squadra e prepararsi per la partita, io invece sono solo passata a prendere tutto quello che mi serviva per prepararmi per la partita del pomeriggio e per il ballo della sera che avevo già preparato il giorno prima; visto che non sarei più tornata a casa. Prima di andare via siamo andate a salutare Susie che stava lavorando nella casetta sul retro per preparare il matrimonio del giorno seguente, ci siamo fermate a chiacchierare un po' con lei e poi siamo andate dirette a casa di Dancy. Lì doccia tattica, tenuta comoda e poi ci siamo messe a dormire fino alle 2.30 circa: ci voleva davvero, oppure non ce l'avremmo fatta a reggere tutta la giornata (ah mi sono dimenticata di scrivere che, come al solito, ci tirate giù dal letto alle 5 la mattina). Quando ci siamo svegliate siamo andate (un po' tramortite) a comprare due scatole giganti di alette di pollo fritto perché alle 3 sarebbero arrivate tutte le altre cheerleaders per mangiare tutte insieme e prepararci per la grande partita. Abbiamo passato il pomeriggio insieme ridendo e scherzando, ci siamo preparate e poi siamo dovute andare a scuola, un po' prima del solito, perché (come se tutti questi eventi non bastassero di già) era anche Senior night: ovvero, subito prima della partita, ogni Senior (solo quelli facenti parte del football tema o delle cheerleaders) sarebbe stato chiamato per nome con il microfono, sarebbe andato al centro del campo da football con una rosa in mano, lì l'avrebbero presentato e chiamato i suoi genitori (o nel mio caso gli hostparents) e avrebbe consegnato la rosa alla madre.  E' stato emozionante quando hanno chiamato il mio nome, camminare fino al centro del campo da sola davanti a tutta la folla sulle tribune. Questa è la foto che ci hanno fatto quando Charlie e Susie sono venuti di fianco a me sul campo e la seconda invece è quella di tutti i Seniors insieme (le tre in bianco sono le tre rappresentanti nella Homecoming Court):



Poi siccome ho detto che avevo un mega striscione da fare per la Senior Night ecco qui la foto, l'unica cosa mi ha fatto davvero arrabbiare è che, giustamente, non appena lo abbiamo appeso, si è messo a piovere, e quindi la carta di è inzuppata e ha cominciato a staccarsi tutto :( comunque, anche se non è il massimo, questo era l'effetto finale:

 
Ad half time ci sarebbe stata una seconda parata con le decappottabili dell'homecoming court sul campo da football e poi l'incoronazione dell'Homecoming Queen, scelta fra le tre Senior rappresentanti. Era una cosa mooolto formale, quindi fin da prima l'inzio della partita, potevi vedere qua è là tutte le ragazze, bellissime, avvolte in magnifici vestiti e con trucco e capelli perfetti. Ance i ragazzi che le accompagnavano erano tutti tirati a lucido! Finalmente sta santa partita è iniziata, abbiamo giocato strabene fin dall'inizio e così ci siamo mantenuti fino alla fine infatti, lo anticipo, abbiamo vinto 45-15. A metà tempo c'è stata di nuovo la parata poi tutta l'Homecoming court si è schierata sul campo ed hanno eletto la vincitrice che è stata... Mary Kate!!
 
 
Sono molto contenta per lei, io avevo votato per lei e, come me penso lo abbiano fatto anche molti altri, perché se lo meritava davvero: dopo il brutto incidente che ha avuto questa estate e in cui ha davvero rischiato la vita, si è rimessa benissimo, è in rande forma, viene a scuola e, anche s enon sempre, agli allenamenti di cheerleading: è stata un po' la sua rivincita dopo l'incubo che ha dovuto passare i ospedale per ben 2 mesi tra interventi e medicine varie. Ed oltretutto, era davvero bellissima, quindi, anche s emi dispiace un po' per Holly, penso che non ci sarebbe stata vincitrice migliore.
Dopo tutto lo show di metà tempo (che però devo ammettere mi è piaciuto da pazzi) la partita è ripresa e ci siamo mantenuti in testa per tutto il tempo. Quando è finita eravamo tutti esaltatissimi! Il coach era al settimo cielo e, quando ha fatto il discorso conclusivo alla squadra, ha chiamato anche tutte le cheerleader ad ascoltare, cosa che non fa mai, per festeggiare tutti insieme. Ha detto che era fiero di ciascun giocatore, che era la prima volta dopo 4 anni che vincevamo l'homecoming game (di solito infatti i giocatori sono sempre distratti e pensano già al ballo) e che quindi ci meritavamo di divertirci durante la serata!
Io sono dovuta scappare in frettissima con Bailey per andare a casa sua dove sua mamma (che fa la parrucchiera) mi avrebbe sistemato i capelli. Ero AGITATISSIMA! Avevo paura che i capelli alla fine non mi piacessero quindi non ho fatto nulla di troppo esagerato: mi sono solo fatta fare i boccoli e poi me li ha cotonati sotto di modo che rimanessero più gonfi. Mi sono fatta riempire di lacca di modo che reggessero il più a lungo possibile e poi Laf  è passato a prendermi per andare a casa di Dancy, dove c'era già un bel po' di gente (tra cui anche Stefan, Dominic, Adriane e altri Juniors) per prepararci tutti insieme e fare un po' di foto. Noi ragazze ci siamo preparate in camera di Dancy, i maschi in quella di sua madre e poi ci siamo incontrati tutti in salotto dove c'erano un paio di genitori, la madre di Dancy e (inaspettatamente) il nostro prof di arte con una mega nikon che non voleva perdersi gli scatti hahaha! Eccone qualcuno:







Poi, siccome era già tardissimo, ciascuno in macchina con il suo Date e siamo andati a scuola. Sfortunatamente la ragazza danese non poteva venire perché era la sera dell'homecoming anche nella sua scuola, quindi Stefan è venuto per conto suo, ma non era l'unico, anche Adriane per esempio non aveva nessun date (inspiegabile, ma non hanno voluto andarci insieme per nessuna ragione). 

My date
 
Il ballo è stato davvero divertente anche se , purtroppo, troppo breve. Essendo per tutta la scuola ci hanno diviso in due gruppi: Freshmen e Sophomore nell'auditorium, Juniors e Seniors nella stanza grande dietro la palestra con gli specchi in cui avevamo fatto anche il Back to school dance. C'erano quasi tutti, quindi eravamo in tanti, si ballava nel modo osceno in cui ballano qui ma alla fine era divertente. Ho fatto un po' di foto con tutti anche se sono terribili perché non c'era luce e non so che problemi avesse il mio telefono, ma non metteva a fuoco.















Noi siamo arrivati abbastanza tardi (ritardo concesso tra partita, parrucchiere e foto) ma il ballo è finito davvero troppo presto: mezzanotte e un quarto luci accese e tutti fuori. Per noi Seniors e Juniors però la serata non era ancora finita! Infatti Dancy dava un afterparty a casa sua (stavolta molto contenuto, solo per noi della scuola). Così siamo andati tutti da lei e siamo andati in uno spiazzo in mezzo al bosco della sua proprietà, abbiamo accesso un falò su della legna accatastata che aveva già preparato prima, hanno parcheggiato i truck lì con la musica alta e ci siamo seduti sui rimorchi tutti intorno al fuoco: è stato bellissimo, eravamo in pochi, una 40ina al massimo e si stava proprio bene. Siamo restati fuori fino a tardi e poi tutti i Seniors si sono fermati lì per la notte: noi ragazze abbiamo dormito a casa di Dancy, mentre i ragazzi nei loro truck parcheggiati fuori. E' stata una giornata lunghissima e pienissima ma indimenticabile! MI è piaciuta da morire e quando ho chiuso gli occhi per dormire ero davvero FELICE e, solo in quel momento, mi sono accorta che quel giorno, il 18 ottobre, erano esattamente 3 mesi da quando ero arrivata lì,. I primi tre mesi dicono che di solito sono i più difficili e che dopo le cose vanno solo meglio. Io ammetto che ho avuto i miei momenti duri ma mi dico pienamente soddisfatta di tutte le cose fantastiche che ho avuto l'opportunità di fare e, non ci sarebbe stato modo migliore per festeggiarli!