mercoledì 30 aprile 2014

Last week of school

Quando mi sono svegliata martedì scorso pesando che era l'ultima settimana di scuola non mi sembrava vero! La fine dell'esperienza è sempre più vicina e la fine definitiva della scuola non fa che renderlo più evidente A dire la verità quest'anno la scuola è stata proprio un gioco da ragazzi, sebbene mi sia sempre impegnata ed abbia cercato di sfruttare quest'occasione al massimo per migliorare la lingua ed imparare più cose dal punto di vista della cultura americana, è sempre stata piuttosto facilotta. L'ultima settimana poi è stata davvero striminzita: il lunedì eravamo ancora in vacanza per Pasqua ed il venerdì ci sarebbero stati gli awards per noi Seniors, ovvero le premiazioni per i migliori risultati ottenuti durante l'anno; perciò solo 3 giorni veri e propri.
Oltre ad essere l'ultima settimana questa era anche l'Art week; organizzata dal mio prof di arte, il che consiste nell'esposizione di tuti i quadri dipinti dalle sue classi all'ingresso della scuola e chiunque voglia è libero di comprarli anche se funziona a mo di asta. Ovvero l'artista di ogni quadro stabilisce un prezzo minimo e poi da lì in poi, tutti quelli che sono interessati, lasciano scritto su di un modulo di fianco al quadro la somma che offrono con il loro nome e numero di telefono così si crea una sorta di battaglia fra i contendenti del quadro. E' divertente e da soddisfazione a chi ha dipinto il quadro. Dei miei ce n'erano esposti 4: un paesaggio, un teschio messicano, una teiera con i limoni e l'ultimo su cui stavo lavorando che ho finalmente finito e di cui vado fierissima; vi piace?

Comunque dicevo, martedì era il primo giorno dell'ultima settimana e di questa Art week. Non abbiamo fatto molto in classe e, abbiamo pure perso due ore perché c'è stato il concerto scolastico di fine anno. Non c'erano molte persone ad esibirsi, ma cantavano/suonavano tutte più di una canzone quindi è stato abbastanza pieno. Poi c'era anche una specie di mini band rock che mi è piaciuta tanto. Subito dopo scuola, io e la mia famiglia avevamo accordato di fare una videochiamata perché avevo un bel po' di cose da raccontargli, a partire dal prom e dall'ultimo viaggio, però purtroppo durante la chiamata ho ricevuto quella bruttissima notizia che ha rovinato la mia giornata. Mi sono sentita così male e vuota quando ho finito la chiamata che non ho fatto più nulla per il resto della giornata se non piangere e restare in camera per conto mio. Non mi va di ripensare troppo a quella giornata ed entrare nei dettagli perché mi metterebbe di malumore ancora adesso. So solo che Susie mi ha chiamato e le ho spiegato la situazione quindi poi mi ha lasciata in pace e sono scesa solo poco prima di cena per parlarne un po' con lei e per decidere cosa dovevo fare, se ritornare o restare. Ho mangiato solo un boccone, aveva preparato delle bistecche fritte, e poi sono ritornata in camera dove sono restata ad ascoltare musica e persa un po' nei miei pensieri.
Il giorno dopo è stata ancora dura, forse peggio. Intanto ho ricevuto un bel po' di messaggi dai miei parenti per starmi un po' vicina vista questa perdita e consolarmi, quindi non riuscivo a togliermi la cosa dalla testa ed era difficile fare qualunque altra cosa. A scuola ero completamente assente e non avevo minimamente voglia di essere lì ma per fortuna non abbiamo avuto molto da fare. A casa, fosse stato per e non avrei fatto nulla, ma Susie cercava di tenermi occupata per non pensarci troppo e mi ha chiesto di darle una mano con un sacco di piccole cose e poi, verso tardi pomeriggio, si è offerta di insegnarmi a cucinare il salmone alla paprika. L'abbiamo preparato ed infornato insieme. Quello l'ho apprezzato perché credo che l'abbia fatto proprio per cercare di rasserenarmi un po' e questa è praticamente la prima ricetta del sud che imparo e che voglio riprovare a fare quando torno a casa. In serata, dopo cena, mi sono sentita un po' sola e triste di nuovo ma è passata.
Giovedì è cominciata ad andare un po' meglio: a scuola tutti i Seniors erano in esaltazione perchè sarebbe stato il nostro ultimo vero giorno di lezione e comunque non abbiamo fatto niente in nessuna materia se non ricevere voti finali di alcuni test già fatti e, nel caso di storia, fare un controllo dei nostri appunti. Susie i è venuta a prendere direttamente da scuola e mi ha chiesto di andare con lei in Jackson dal fiorista di fiducia dove va ad ordinare i fiori per ogni matrimonio e poi ad incontrare una sposa. Sebbene non avessi tanta voglia e non fossi proprio dell'umore per stare intorno a lei che è sempre così caotica e civettuola, ho deciso di andarci lo stesso per non offenderla e perché sapevo che stare fuori casa mi avrebbe fatto meglio che non rinchiudermi in camera. La sposa che dovevamo incontrare in un chiesa un po' sperduta e abbastanza lontana è arrivata in ritardo e ci ha tenute lì un sacco per accordare tutti i dettagli del cibo per il suo matrimonio. Quando siamo tornate a casa ea abbastanza tardi e, visto che non c'era nemmeno Charlie che era partito per il weekend per qualche conferenza di lavoro o cose simili, per cena abbiamo solo preso il cinese d'asporto. Dopo cena ho letto un po' e ho trovato l'outfit per il giorno dopo, dato che non avremmo dovuto indossare le odiate uniformi (che ora posso anche buttare perché la loro era è finita) ma un vestitino carino per le premiazioni... ed è così che, in quello che sembra un attimo, ero già al mio ultimo giorno di scuola negli USA!

Sweet home ALABAMA

Domenica mattina era Pasqua, non che l'avessimo festeggiata in modo particolare, anzi; forse siccome la mia hfamily non è molto praticante la giornata è passata normalmente, come se nulla fosse.
Abbiamo messo la sveglia presto e per le 9 eravamo già in viaggio visto che volevamo arrivare in Alabama prima di pranzo e per farlo dovevamo attraversare 3 stati. Io ho dovuto salutare Matt con un po' di magone perché, non siamo ancora sicuri, ma quella potrebbe essere stata l'ultima volta che ci saremmo visti prima della mia partenza :((( Mi mancherà taaanto!! Ci siamo fermati a fare benzina e lì nella gas station abbiamo comprato un donnut ciascuno per colazione e poi diretti non stop! Il cambiamento di paesaggio è stato netto: dalla paludosa e fangosa Louisiana, alle foreste verdeggianti del Mississippi a cui ormai sono abituata, alle soleggiate spiagge con sabbia bianca in stile OC. Vi giuro sembrava di essere in Florida o California, non mi sarei maia spettata l'Alabama così!! Mi avevano detto che le spiagge erano veramente belle ma sono rimasta spiazzata lo stesso. La giornata era bellissima, tutta la gente girovagava in infradito e parei, pieno di quelle casette in legno con il portico e le scalette che scendono direttamente sulla spiaggia... Insomma  sembrava davvero la classica cittadina di surfisti che si vede nei film. Non appena siamo arrivati era praticamente l'una quindi siamo andati a mangiare da Hooters che è questo posto "famoso" per avere solo cameriere donne in mini outfits. Era sulla spiaggia e ci siamo seduti in uno dei tavolini sotto il portico di fronte così che avevamo la vista mare. Abbiamo mangiato alette di pollo piccanti che sono la loro specialità.
 

Dopo pranzo Susie ci ha lasciati in spiaggia per passare il pomeriggio ad abbronzarci e goderci il sole mentre lei sarebbe andata a fare un po' di shopping (non le piace stare in spiaggia). Ne abbiamo scelta una delle molte pubbliche che avesse un bagno così che io e Stefan potevamo cambiarci e metterci il costume. Poi abbiamo messo giù gli asciugamani, io mi sono messa su la musica e.. ciao, ero nel mio mondo! Sono rimasta praticamente tutto pomeriggio a rilassarmi e dormicchiare mentre nel frattempo mi abbronzavo, perfetto! E guardate che panorama:
 
 




La sabbia era bianchissima e faceva stra contrasto con il cielo e poi c'erano gabbiano ovunque, davvero tantissimi e starnazzavano di continuo!! L'acqua comunque era troppo fredda per fare il bagno quindi ho deciso di rinunciarci a prescindere e mi sono dedicata solo ad abbronzarmi: missione compiuta! Ho un netto segno del costume ora e, quando sono arrivata in hotel dopo che Susie ci è passata a prendere avevo il viso rossissimo. mi ci voleva un po' di colore e poi io adoro essere abbronzata, è il mio stato naturale hahah! L'hotel, un Days Inn era molto carino, tutto su un piano e con la camera spaziosa. Siccome eravamo tutti insabbiati ci siamo fatti una bella doccia e cambiati prima di uscire per andare a cena (una cosa molto veloce e cheap da Burger King) e al cinema. Infatti ce n'era uno lì in zona e siamo andati a vedere Heaven is for real. Film abbastanza pasquale diciamo. Prima di ritornare in camera ed andare a letto poi, ci siamo fermati nel minimarket proprio di fianco all'hotel e ci siamo comprati un paio di ovetti di cioccolata a testa, quelli proprio mini stile uovo kinder; giusto perché era ancora Pasqua!
Il giorno dopo (che, anche se era un Lunedì era ancora vacanza) abbiamo fatto colazione all'hotel con latte e cereali, abbiamo fatto il check out e ci siamo diretti in questa outlet mall enorme, credo una delle più grandi del sud degli Stati Uniti, dove ci sono praticamente tutti i negozi americani e che costa decisamente meno; si possono trovare davvero dei buoni affari! Qundi abbiamo deciso di passare lì l'intera mattinata per fare l'ultimo shopping. Ci siamo ovviamente divisi dato che eravamo tutti in cerca di cose diverse e poi ci siamo reincontrati verso le 12.30. Io mi sono girovagata tutti i negozi di vestiti e ho trovato un paio di pantaloncini, un maglioncino, una di quelle tutine eleganti tutte unite e una maglietta della Nike come regalo per il compleanno di Stefan che sarebbe stato pochi giorni dopo. Insomma, mi sono ritenuta soddisfatta.  Susie ha comprato un macello, ma davvero tanta roba per la cucina, cose che usa per i matrimoni e ha totalmente riempito la macchina, vi dico che il bagagliaio quasi non si chiudeva e sui sedili dietro c'era  malapena lo spazio per me per sedermi. Non ho idea di quanto abbia speso, siamo dovuti andare davanti al negozio con la macchina per caricare tuta quella roba e altri due commessi hanno dovuto aiutarci! :O Prima di partire per tornare a casa abbiamo pranzato in questo ristorante che era $5 per un buffet di pizze all you can eat: il mio paradisooo! Vi dico che c'erano tutti i tipi inimmaginabili di piazza (pepperoni, olive, verdure, ananas, salsiccia, formaggio..) e persino pizze dolci!! E' stato buonissimo e ammetto di essermi riempita fino quasi a scoppiare (ops!). Una volta davvero sazi eravamo pronti per il viaggio di ritorno. Per me è stato davvero difficile non addormentarmi cosa che Susie odia mentre guida, perché ero davvero piena e, si sa, dopo pranzo viene l'abbiocco! Comunque ce l'ho fatta e, dopo un'altra tappa da un Dirt Cheap sulla strada, all'alba delle 6 di sera siamo finalmente ritornati alla nostra cara casetta. Charlie era lì ad aspettarci e per cena abbiamo mangiato dei BLTs (bacon, lattuce, tomato) sandwich. Subito dopo io e Stefan siamo dovuti filare in camera perché per il giorno dopo avremmo dovuto scrivere un'essay di 3 pagine determinante per il voto finale di inglese, cosa che né io né lui avevamo nemmeno iniziato! Quindi dopo una bella oretta e mezza di compiti (avevo anche storia e matematica) mi sono finalmente potuta fare una bella doccia ed andare a letto, pronta per affrontare la mia ultima settimana di scuola per l'anno scolastico!!!

Back to NEW ORLEANS

Venerdì mattina, eravamo out of school per le vacanze di Pasqua e, siccome era the day after, me la sono presa con comodo e mi sono svegliata tardi. Così hanno fatto un po' tutti visto che con il fatto che eravamo entrambi al prom nessuno aveva dormito veramente tanto la notte. Ho fatto colazione con un pezzo di pane e marmellata e poi sono andata  a preparare il borsone per il weekend visto che saremmo partiti per New Orleans!! Infatti Matt era già lì a fare un casting per il suo nuovo movie e noi saremmo scesi un paio di giorni per andare a trovarlo e aiutarlo un po' con il casting di sabato mattina.
Io Susie e Stefan (ovviamente Charlie non viene mai con noi durante i viaggi) siamo partiti verso mezzogiorno  e sulla strada ci siamo fermati a lasciare giù lo smoking che Stefan aveva affittato la sera prima. Loro due si sono presi fast food mentre io non ero per nulla affamata quindi mi sono astenuta. Il viaggio è stato abbastanza lunghetto e un po' pesantino ma siamo arrivati per le 5, anche fermandoci a fare tappa da un Dirt Cheap. E' stato bellissimo ritornare nella città e rivederla, questa volta con il bel tempo ed un sole splendente. Oltretutto proprio durante il weekend di Pasqua la città si accende ancora di più perché si fanno una serie di parate e c'è pure una gara al cappello pasquale più pazzo, quindi le persone per due giorni girovagano con i copricapi più strani ed originali che vi possiate immaginare!! Gente con pulcini vivi in gabbiette, uova di pasqua, fiori ed ogni tipo di composizione in testa! Quindi mi è piaciuta tantissimo come atmosfera. Non appena siamo arrivati e dopo aver trovato parcheggio (cosa che ha richiesto un bel po' di tempo) abbiamo chiamato Matt il quale soggiornava in un piccolo condominio di cui possiede una parte e con stanze che si possono affittare a mo' di hotel. Ci è venuto a prendere e siamo andati lì con lui. Nella sua stanza c'era anche Christian, il suo ragazzo che non avevo mai potuto conoscere prima. Ci siamo presentati e abbiamo chiacchierato molto velocemente, anche se non è uno che non parla troppo e, siccome è restato lì solo un giorno non me ne sono ancora fatta bene un'idea e non so se mi stia simpatico o no.
Noi avevamo la nostra stanza a parte che era carinissima, su due piani e con una piscinetta di fronte. Devo dire che il condominio era proprio carino: in una vietta laterale di Bourban Street, con un cortile nel mezzo con tanto di panchine e fontanelle e le stanze, seppur non molto spaziose, davvero carine. Dopo esserci sistemati un attimo ed aver lasciato giù le cose siamo andati a mangiare tutti insieme con la stessa macchina. Siamo andati in questo posto che ci era stato raccomandato da Matt, a circa 20 minuti dalla città perché, secondo lui avevano un fantastico crawfish che sono queste specie di gamberi rossi, piatto tipico della città e del sud in generale. Ne avevo già sentito spesso parlare ma non avevo mai avuto l'occasione di assaggiarli. Lì abbiamo scelto tutti l'opzione all you can eat, ovvero pagando un tot, hanno continuato a portarci teglie giganti di crawfish con tanto di cozze, gamberetti e granchio, a non finire; fino a quando non siamo stati noi a dover dire di smettere.
 

Mi hanno cercato di spiegare bene come si aprono (cosa da fare con le mani e abbastanza complicata) e dopo un po', quando sono riuscita a prendere il ritmo, non mi fermava più nessuno! Devo ammettere che non sono proprio il mio cibo preferito, perché sembrano i classici  gamberetti ma non hanno lo stesso sapore e fanno anche un po' più impressione con le antennine e tutte quelle zampine, però non erano male e molto saporiti.
Dopo cena siamo ritornati in città e poi andati in Bourban Street che era esattamente come me la ricordavo: caotica, illuminata, energica e affollata. Tutta la gente fuori a divertirsi, bere, ballare e far caganara. Però ci sta passeggiare lì perché (seppur io sia underage e quindi non posso nemmeno entrare da nessuna parte) ti mette comunque di buon umore e la musica forte e la gente stravagante valgono la pena.  Matt e Christian sono rimasti ancora un po' in giro per contro loro mentre noi siamo ritornati alla stanza nel condominio ci siamo fatti e le docce e poi io sono andata diretta a letto.
La mattina dopo era il giorno del casting, quindi mi sono svegliata, preparata, vestita un po' carina e poi, una volta che eravamo tutti pronti, siamo andati nella stanza di Matt. Siamo usciti tutti con una macchina e siamo andati in questo teatrino un po' nella periferia della città, dove ci sarebbero state le audizione. Io penso che come posto fosse perfetto: aveva un piccolo ingresso dove le persone potevano fare il check in e compilare una scheda con i loro dati, un piccolo corridoietto che finiva in un cortile interno con tanto di tavolini e sedie che potevano usare mentre aspettavano di essere chiamati e poi, in una stanza a parte, il teatro vero e proprio dove, sul palco, avrebbero fatto l'audizione.  La cosa che mi è piaciuta di più è stata che era terribilmente in stile New Orleans: il portone gigante di legno verde un po' smangiuucchiato, le pareti erano rosso vivo, una serie di tavolini bassi rotondi con delle specie di zampe al posto delle gambe, locandine si spettacoli appese un po' ovunque e maschere e facce un po' grottesche scolpite sulle pareti. Nel complesso dava un po' l'idea di qualcosa di decrepito e macabro ma aveva un nonsoché di posto misterioso che mi piaceva tanto. Poteva essere il perfetto set per un film dell'horrore. Noi siamo arrivati sul presto, visto che il casting apriva alle 9.30 e dovevamo avere tempo di sistemare tutto. Lì abbiamo incontrato anche alcuni dei colleghi di Matt che avevo già visto in precedenza quando erano venuti in Mississippi per aiutarlo con altra roba che avevano fatto. Il mio compito sarebbe stato quello di fare foto di tutti quelli che si presentavano per il provino. Matt mi ha dato una macchina fotografica digitale e dovevo fare un primo piano mentre tenevano in mano un foglio con il loro nome, e poi una foto in verticale di tutta la figura. Era una cosa abbastanza facile, l'unica cosa era che dovevo stare tutto il tempo in piedi in fondo al corridoio e dopo un po' diventa stancante. Però mi è piaciuto lo stesso e mi esaltava perché ho avuto modo di scambiare due chiacchiere con un sacco di persone diverse e particolari che si presentavano per il provino, vedere un po' come si preparano gli attori prima di presentarsi per una parte e poi, caspita stavo lavorando in un casting per un film!! Ah il nome del film è Sticky Notes comunque e dalla trama e dalle parti del copione che sono riuscita a leggere un pochino tra una persona e l'altra, sembra davvero intrigante!! Per pranzo Susie si è segnata gli ordini e ci è andata a prendere a tutti McDonald's che abbiamo dovuto mangiare un po' in fretta e dandoci i turni perché la gente continuava ad arrivare. Siamo rimasti in ballo fino alle 5 del pomeriggio ma sono venute un sacco di persone e Matt era davvero soddisfatto perché ci ha detto di aver trovato degli attori che gli sono piaciuti. Dopo aver caricato in macchina tutta l'attrezzatura che avevamo portato, siamo tornati al nostro condo, ci siamo cambiati e siamo andati a cenare fuori per festeggiare la buona riuscita del casting. Con noi è venuto anche Scott, uno dei colleghi di Matt, mentre invece Christian era già partito per ritornare in Canada nel pomeriggio.  Per cena siamo andati in quello stesso ristorante nell'Italian quarter dove eravamo stati la prima volta che eravamo a New Orleans: at Fiorella's. Questa volta io ho preso uno shrimp po boy che è tipo una mezza baguette ripiena di gamberetti fritti. Matt ha offerto a tuti per ringraziare e poi lui, Scott e Stefan sono restati in giro mentre invece io ero stanca e sono ritornata in camera con Susie. Dopo la doccia e prima di andare a dormire ho rifatto il borsone visto che la mattina dopo ci saremmo rimessi on the road again! Infatti la nuova destinazione era Gulf Shores, Alabama!

martedì 29 aprile 2014

PROM

Il tema del prom di quest'anno era The Great Gatsby quindi colori, brillantini e luccichii a volontà! Siccome la nostra scuola è abbastanza piccolina, sarebbe stato nel salone di un ristorante in Canton che ha una specie di pista da ballo.
Laf, il mio date, come accordato, è venuto a prendermi alle 5. E' venuto a casa, ha salutato Susie e Charlie che già conosceva, e poi abbiamo fatto un paio di foto che però ha Susie sul suo cellulare. Da lì siamo andati a casa di Hunter, un suo amico, che vive in una specie di mega fattoria con un laghetto per andare a fare le tradizionali foto. Eravamo in tanti,  coppie di cui conoscevo tutti i ragazzi perché erano tutti della mia scuola, mentre delle ragazze conoscevo solo Cassi. Comunque dopo poco le ho conosciute tutte e abbiamo fatto le foto. C'erano un paio di genitori con le macchine fotografiche professionali a farcele e avevano persino portato una di quelle macchine un po' retrò per gli scatti. Eccole qui:
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Da lì poi, tutti con le rispettive coppie, ci siamo caricati in macchina per andare al ristorante dove avremmo mangiato tutti insieme. Il tragitto è stato un'angoscia per me; infatti hanno deciso di prendere le stradine di campagna tutte dissestate e di fare gare in velocità tra di loro, quindi andavano come pazzi! Alla fine è stato divertente, ma in quel momento...

Il ristorante in cui siamo andati è quello più chic di Canton, chiamato Two Rivers ed è quello tipico in cui vanno tutti la sera del prom. Prima di entrare ci siamo scambiati i corsage che sono, per il maschio una rosa o un fiorellino da attaccare alla giacca e per la ragazza una specie di braccialetto con su una composizione di fiori e che di solito devono abbinarsi tra di loro e al colore del vestito; proprio come si vede nei film! Il mio per Laf l'aveva fatto Susie in giornata, visto che lei  fiorista e queste cose le sa fare bene e si abbinava perfettamente. Quello che mi ha dato Laf era carinissimo, il braccialetto aveva su tutte delle pietre lilla e c'erano attaccate tante roselline bianche circondate da un nastrino lilla. Abbiamo immortalato il momento:
 



 
L'interno del ristorante era davvero molto carino e soft, luce soffusa, pareti di un bordoux scuro, tavolini appartati.. Ovviamente abbiamo beccati un sacco di altre persone che conoscevamo, altri gruppi o coppiettine che volevano farsi la cenetta romantica da sola. Non so chi abbia prenotato il nostro tavolo ma era fantastico perché era in una stanzettina in fondo, tutta per noi, con le porte di vetro, quindi insomma potevamo chiuderci dentro e stare per conto nostro.  E da lì sono partite le risati, ne combinavamo una dopo l'altra e anche se il posto era davvero elegante non faceva proprio per noi perché i ragazzi facevano un casino assurdo, si prendevano in giro e quando hanno visto il menù e i prezzi sono partiti i commentini hahaha. Per fortuna non disturbavamo nessuno perché eravamo nella stanza a parte ed il cameriere era un ragazzo giovane a cui stavamo simpatici e che ha scherzato con noi tutto il tempo; altrimenti ci avrebbero buttato fuori! 


Questo è quello che ho preso io, sono gamberetti avvolti nel bacon e con tipo polpa di granchio nel mezzo o una cosa simile. Non so bene ma erano davvero buonissimi; anche se non so se valessero quanto Laf li ha pagati hahaha!
 
Infatti gli uomini sono stati dei veri gentiluomini e ciascuno di loro ha offerto alla sua dama, secondo la tradizione! Questi sono una pio di scatti che abbiiamo fatto nel bagno io Melody e Cassi, giusto per ricordarci del momento:
 
 
Dopo cena che è stata bella lunga visto i tempi del ristorante e visto che ce la siamo presa con comodo, avevamo ancora un po' di tempo prima che il ballo realmente iniziasse, così abbiamo deciso di fare una cosa un po' folle: siamo andati tutti insieme da Walmart!! Haha si al mega supermercto in Canton tutti vestiti così, i maschi in giacca e papillon e le ragazze con vestitino e tacchi. Abbiamo gironzolato un po' con la gente che ci fissava e passava a farci i complimenti. Hahah è stato divertente e poi si sa che qui in America nessuno si fa problemi per nulla. Quando era quasi l'ora ci siamo finalmente diretti alla location per il ballo e fatto il check in allmingresso, il che significa firmare i nostri nomi con l'ora di arrivo e fare l'alcool test al banchetto dove c'era lo sceriffo; si sa qui sono molto rigidi con queste cose!
E a quel punto, il ballo è davvero iniziato!! C'era già un po' di gente quando siamo arrivati ed il posto era decorato veramente bene, c'erano un po' di tavolini con le cadele (pieni di scarpe perchè alla fine ce le siamo levate tutte e abbiamo ballato a piedi nudi), la pista da ballo con tanto di luci colorate e console, e un bar con il bancone pieno di cose da mangiare ma eravamo tutti ancora troppo pieni dalla cena! All'ingresso ci hanno consegnato un boa di piume in stile 20s e poi ci siamo dati a ballare! La musica era carina e poi c'erano tutte le mie amiche perchè dopo poco ho visto anche Dancy, Adriane, Holly, Mary Kate, Dom, Turner ecc.. con i loro dates. Tra un ballo e l'altro ecco alcune delle foto della serata: 


 
 
 
 
 
In teoria il ballo durava fino a mezzanotte e mezza ma verso mezzanotte si stava già svuotando e anche noi abbiamo iniziato ad andare. All'uscita ci hanno dato la maglietta a tema, come per ogn ballo e abbiamo fatto l'ultima foto di coppia davanti all'ingresso: 


Poi io ed Adriane siamo rientrare per andre a cambiarci in bagno e metterci più comode visto che ci aspettava l'afterparty!! Una volta pronte siamo ritornati in macchina con i nostri dates e siamo andati alla festa. Era a casa di Hannah, una dei Seniors con cui onestamente non ci ho mai avuto a che fare, ma era una festa talmente grande che non aveva nemmeno idea di chi ci sarebbe andato. Casa sua è un po' spersa in campagna ed ha un'enorme propietà sul retro che è dove siamo stti. Hanno acceso un faló enorme e hanno parcheggiato lì i loro truck così che potessero mettere la musica. C'erano davvero più di 200 persone e ho conosciuto un scco di gente nuova e incontrato tanti amici di scuola (anche quelli piu piccoli che non erano venuti al prom) e persone che non vedevo da un sacco come per esempio l'ex ragazza di Dom. 

 
 
 
 
Laf rimaneva lì a passare la notte bel suo truck con i suoi amici come avevano fatto per l'homecoming night; io peró questa volta non potevo (causa bisticci con Susie...) quindi sono tornata a casa con Turner e la sua ragazza che andavano comunque nella stessa direzione. Quando sono tornata a casa Charlie era addormentato sul divano, probabilmente aveva voluto aspettarci ma non ce l'aveva fatta. Comunque dopo un po' che ero lì, mente mi facevo un bicchiere di latte, si è svegliato. Mi ha chiesto come era andata la serata e se sapessi nulla di Stefan. In effetti no perchè avevamo fatto cose diverse per tutta serata e l'avevo visto di sfuggita solo al ballo. Comunque in linea di massima è andato tutto bene, mi sono divertita e ammetto che la preparazione, la cena e il ballo sono state proprio belle esperienze! Posso dire di aver fatto anche questa nel mio anno negli USA! 

lunedì 28 aprile 2014

Rieccomi!

Finalmente qualcosa di nuovo su questo blog! Ebbene sì, mi sono un po' (un po' tanto) ritirata nella mia bolla e me la sono presa con calma. Il fatto è che , siccome non è stata proprio facile questo periodo, volevo ritrovare un po' un equilibrio e sistemare tutte le cose intorno a me prima di riprendere a scrivere. Adesso mi sento pronta. Credo di essere ritornata la Gaia di sempre e forse, dopo averne superata un'altra, con qualcosina in più e determinata to roll the rest of my experience. Infatti sono arrivata alla conclusione che, ormai sem qui, quindi non c'è molto da lamentarsi o altro, Siam arrivati a sto punto e, proprio perché è quasi la fine, non mi ricapiterà più ed è quello che il mio nono vorrebbe tanto, ho deciso che mi sparo gli ultimi giorni (22, sì è partito il countdown) con il pieno di energia e l'esaltazione iniziale.
WAAAY TO GO GAIA! ;)
So che ho lasciato indietro molte cose ma voglio cercare di recuperare tutto! Forse mi ci vorranno un paio di giorni perché non so se riesco a ricapitolare tutto stasera, ma intanto iniziamo!!
Dunque ero rimasta a lunedì di praticamente due settimane fa con la nostra performance della Senio play. Il giorno dopo non è stato granchè e mi ricordo poco o nulla.. Abbiamo fatto una dissezione in anatomia, di un maialino (O.O) completa, cioè nel senso era tutto integro prima che lo sbudellassimo. Quello del mio gruppo poi (eravamo divisi a gruppetti) era un cucciolino! Sul foglio con ci hanno dato con tutte le caratteristiche c'era scritto che aveva meno di 100 giorni :(  Durante l'ora di arte io e il mio prof siamo sgusciati fuori scuola, no scherzo ha avvisato la segreteria e ha detto che mi portava con lui, e siamo andati in macchina in piazza perché dovevamo andare a prendere un po' di dipinti fatti dalla nostra e altre classe che erano stati esposti durante il weekend in una piccola galleria d'arte. C'era anche il mio con i limoni e me l'avevano detto che sarebbero stati lì in esposizione ma me ne ero completamente dimenticata così me li sono persi.. bè' per lo meno li ho visti tutti lì prima che li caricassimo in macchina e tornassimo a scuola. Il resto della giornata è stato tutto normale: sono andata ad allenamento giusto per correre un po' per conto mio, mi è venuto a prendere Charlie perché Susie stava ancora cercando di ricoverare dal suo intervento e quando sono tornata a casa ho trovato Mow Dawn che era venuta a trovarla per farle un po' compagnai. Morale che è rimasta lì tutto pomeriggio a chiacchierare e mangiare dolcetti. Io sono rimasta un po' con loro e poi ho studiato matematica per il test del giorno dopo. La sera Susie non se la sentiva ancora di mangiare quindi ha cucinato Charlie una pasta tipo in bianco con il ragù che era mollissima e faceva un po' schifo ma poverino non volevo dirglielo. In serata doccia e poi tranquilla ad ascoltare un po' di musica e stare sul computer.
Mercoledì mattina abbiamo avuto di nuovo quello roba lì di dissezionare il maiale e gli abbiamo tolto proprio tutto quello che c'aveva dentro e analizzato praticamente ogni organo... blah! Alla seconda ora test di matematica, ufficialmente l'ultimo dell'anno per me :) Arte, storia, inglese (in cui abbiamo finito il libro che stavamo leggendo) e poi subito dopo scuola sono andata direttamente al campetto di atletica dove c'era un track meet. Io ovviamente non ero stata convocata e non correvo perché si trattava delle gare del distretto, roba seria! Sono rimasta lì tutto pomeriggio, fino alla fine dell'incontro. Sono rimasta con i miei amici sotto il tendone fino a quando non è arrivato anche Charlie che era venuto a guardare Stefan correre e quindi mi sono seduta sugli spalti con lui. Il tempo era perfetto, soleggiato ma non faceva caldo. E' stato un piacere restare fino alla fine e tifare, senza nemmeno l'ansia e l'agitazione di dover gareggiare hahah! Ovviamente siccome Canton è il TOP abbiamo vinto!! Sii che soddisfazione! Anche se non ho corso ho comunque fatto parte del team e poi è la mia scuola!!:) Quindi ci siamo classificati per le semifinali (northstate) e se vinciamo finiamo alle gare statali! Stefan è uscito a mangiare con i suoi amici mentre io sono ritornata a casa e noi abbiamo avuto bistecche con fagiolini patate e pane. Susie ancora non ha mangiato con noi, è scesa solo per chiacchierare e prendersi uno yogurt. Io poi sono andata in camera e mi sono guardata un film francese prima di andare a letto: 17 girls, mi è piaciuto abbastanza.
Giovedì era niente meno che... PROM DAY!! mi sono svegliata tutta emozionata e non stavo nemmeno nella pelle!! Non riuscivo ad immaginarmi dover andare scuola per tutte quelle ore (e farmi pure il test di inglese!) sapendo che mi aspettava quella serata tanto attesa e immaginata. Si sa dai, il prom è il sogno di tute le teenager e per noi Exchange students è un'esperienza irripetibile che vogliamo sia perfetta e un po' da film.. Giusto? Comunque dicevo, all'inizio la giornata è partita come a solito, colazione scuola, mi sono sparata tutte quelle materie e, alla prima ora un quiz su quella cavolo di dissezione del giorno prima e all'ultima il test di inglese. Subito dopo scuola mi sono fatta venire a prendere da Charlie e mi sono fiondata a casa perché mi aspettava un luuungo pomeriggio di preparazione. Prima però Susie mi ha chiesto se l'accompagnavo a fare la spesa che da sola non ce l'avrebbe fatta, quindi ho dato un mano a lei e, quando siamo tornate a casa sono andata a riscaldarmi il ferro per i capelli, farmi la doccia, mettermi lo smalto ed iniziare con il trucco. Nel frattempo lei e Stefan,. non appena lui è tornato a casa da scuola, sono dovuti andare a ritirare il suo smoking pe ril ballo. Io avevo già in mente come farmi i capelli e mi ero cercata un make up tutorial che si intonasse un po' con il vestito, infatti mi por messa in testa che questa volta mi sarei fatta tutto da sola. Mi ci sono volute 4 ore ma ero abbastanza soddisfatta del risultato!! Quindi, una volta pronta e vestita, poteva avere inizio la mia prom night!
 




mercoledì 23 aprile 2014

Brutto momento

Okay, non mi sono più fatta sentire e sinceramente non so quando riscriverò ancora un vero e proprio post decente.. Il fatto è che ieri ho avuto proprio una brutta giornata, la più brutta di tutto quest'anno.
Ho ricevuto una terribile notizia che mi ha lasciata spiazzata e da cui mi devo ancora riprendere del tutto. Mio nonno materno è venuto a mancare. E' stata una cosa abbastanza improvvisa, seppur non si sentisse troppo bene già da qualche giorno. E' stato un colpo e probabilmente ancora non realizzo bene. Appena l'ho saputo il mio primo pensiero è stato quello di partire subito e tornare dalla mia famiglia in questo momento così tosto che ci ha spezzato tutti. Il problema è stato che, per varie ragioni, i miei genitori hanno voluto dirmelo solo due giorni più tardi di quando era realmente successo. Non sapevano bene come dirmelo, non ero a casa ma in viaggio e probabilmente volevano aspettare il momento giusto. Nel frattempo hanno già avuto anche il funerale ed io non ho potuto esserci. Sono venuta a sapere il tutto solo dopo. La cosa che faccio davvero più fatica di tutte a dover accettare è che non ho potuto nemmeno rivederlo.. che tutto questo è successo appena un mese prima che ritornassi, e non ho avuto nemmeno modo di salutarlo per l'ultima volta. E' difficile da accettare ed è difficile dover attraversare una situazione come questa qui da sola. Ho parlato con i miei genitori e, siccome non c'è nulla che io possa fare a casa e dato che c'è anche già stato il funerale, seppur a mia insaputa, mi hanno spronato a restare fino alla fine dell'esperienza, le ultime tre settimane perché dicono che il nonno stesso non avrebbe voluto essere la causa del mio ritorno e avrebbe preferito che arrivassi fino alla fine. E' davvero difficile stare qui però adesso. La motivazione sta sparendo e, se già prima era una battaglia ogni giorno, in particolare ieri e oggi è stato pietoso. Mi urta essere qui senza nulla da fare, circondata da persone che non sento vicine e sapendo che dall'altra parte del mondo c'è gente che avrebbe bisogno del mio appoggio. Non è più il mio posto qui. Quindi adesso è anche difficile riuscire a mantenere questo blog e scrivere e continuare con un'esperienza che sta diventando senza senso e in cui sto perdendo ogni speranza. Mi sentivo un po' in dovere di scrivere quanto accaduto giusto per motivare il silenzio che probabilmente seguirà in questi giorni e perché scrivere, anche se poche righe, può in qualche modo aiutarmi. Tutti dicono che è solo questione di tempo ma per ora fa schifo. E non c'è molto altro da dire.

sabato 19 aprile 2014

Aggiornamento from NO

Hello y'all!! Aggiorno velocemente dal cellulare giusto perchè ho un po' di tempo. Sono in New Orleans!!! La città è bellissima, proprio come me la ricordavo. Siamo arrivati ieri (non avevamo scuola perchè siamo in vcanza per Pasqua) e domani saremo diretti in Alabama per passare la giornata in spiaggia! :) 
Giovedì c'è stato il prom, non è stato favoloso come speravo fosse ma è stata comunque una bella serata, scriveró di più al riguardo quando avró più tempo ed un computer a disposizione. Ieri erano 9 mesi esatti dal mio arrivo; e questo significa solo una cosa: just 1 more to go!! Last 30 days in USA. Da un lato voglio vivermrli tutti, ma ormai la mia mente è abbastanza proiettata verso casa e tutto quello che mi aspetterà in Italia. Comunquee, io sto bene, sono viva e domani mi voglip abbronzare il più possibile ;) Siccome non riscriveró per certo fino a quando torniamo, Happy Easter everybody! 

mercoledì 16 aprile 2014

13 ways to screw up your college interview

Venerdì è iniziata malissimo come giornata... Non so cosa c'avesse Susie ma era in uno dei suoi giorni no ed in più io e Stefan non ci parlavamo già da 4 giorni (cosa che non facciamo nemmeno ora se non per lo strettissimo necessario) e non so neanche bene come sia iniziata; ma resta il fatto che non ci sopportiamo proprio più e quindi questa è la soluzione migliore per risolvere il problema. E la cosa mi dispiace anche, soprattutto per il fatto che viviamo insieme e quindi ci incrociamo almeno 20 volte al giorno, ma va così, ci abbiamo provato e riprovato e non facciamo altro che finire a litigare. Comunque dicevo, venerdì era il giorno in cui sarebbe dovuto arrivare Christian, il ragazzo di Matt ed ero molto curiosa di conoscerlo. Avevamo organizzato quindi di uscire la sera a cena tutti insieme ma Susie, mentre ci accompagnava a scuola è saltata fuori dicendo che, siccome Stefan aveva un track meet e quindi non ci sarebbe stato per cena, allora nemmeno io e lei ci saremmo andate e saremmo restate a casa. La cosa che mi ha dato fastidio è che, se fosse stato l'opposto, sono certa che lei e Stefan non si sarebbero fatti problemi ad andarci! Comunque il problema non era il ristorante, era che mi fa sempre innervosire e mi mette di malumore. Alla prima ora avevo un test in anatomia ed ero così arrabbiata che non riuscivo nemmeno a concentrarmi. Per lo meno, per tutta giornata, non mi sono dovuta vedere Stefan hahah questo è il lato positivo. Il prof di arte non c'era quindi abbiamo avuto l'ora libera, mentre il resto della giornata è andato piuttosto tra. Niente allenamento visto che l'allenator era allo stesso track meet a cui anche Stefan era andato (erano i district per quelli più piccoli, però, se volevano, anche alcuni dell'high school potevano andare a parteciparci). Mi è venuta a prendere Michelle a scuola e, parlando in macchina le ho chiesto se per caso sapesse qualcosa su Susie e sul perché ultimamente sembrasse avercela un po' su con me, e lei mi ha detto che l'unica cosa che Susie ha detto su di me è che ultimamente emi vede disconnessa, come se già non fossi più qui e pensassi solo al ritorno. Quindi, quando sono arrivata a casa e lei mi ha detto che stava per uscire e che dovevo cambiarmi subito se volevo andare con lei, le ho detto di sì. Ha aggiunto che andavamo all'Ice Hose solo perché doveva finire di decorare per una reversal dinner del matrimonio del giorno dopo e che alle 6 ce ne saremmo andate e, visto che eravamo già fuori, avremmo incontrato Matt e Christian e saremmo andati a cena con loro. L''ho aiutata tutto il tempo e abbiamo preparato tutto fino a quando, abbiamo ricevuto una telefonata da Matt dicendo che Christian era stanco e avevano deciso di mangiare a casa. Quindi a Suisie è venuta la brillante idea di restare lì fino alla fine della cena! E' venuta anche Mom Maw Dawn ma mi veniva la morte, ero già stata lì 3 ore e me ne aspettavano altre 3 come minimo! Sono rimasta in cucina tutto il tempo a far nulla e siamo anche riuscite a sgranocchiare qualcosa dagli avanzi. La cosa non è finita fino alle 10 e, a quel punto, sorpresa: sul punto di uscire e tornare a casa, abbiamo scoperto che il cancello era rotto e quindi non potevamo chiudere l'edificio. Dopo mille inutili tentativi, abbiamo deciso che io sarei tornata a casa con Dwan mentre Matt, Christian e Stefan sono usciti per andare a Jackson per aiutare Susie. Così non ci siamo nemmeno incrociati e, seppure quando fossi arrivata a casa volevo aspettarli sveglia non ce l'ho fatta. Oltretutto per il matrimonio del giorno ancora in cui aiutavo ( ma perché, chi me lo fa fare?) m sarei dovuta svegliare davvero presto.
Infatti alle 6.30 ero già in piedi. Perché era a Jackson ed iniziava alle 2, quindi tutto doveva essere già pronto per quel momento. Per prima cosa ho aiutato con i fiori, poi con le decorazioni e le candele ed infine con il cibo. Tra una cosa e l'altra io e Stefan abbiamo litigato almeno 3 volte, come i bambini dell'asilo, proprio non riusciamo a stare nello stesso territorio. Verso mezzogiorno è venuto Matt a salutare perché lui e Christian erano in partenza per New Orleans per lavoro, ma è salito solo lui, quindi, tra una cosa e la'latra io questo Christian non l'ho nemmeno conosciuto, ma proprio neanche visto! hahah Il matrimonio per fortuna era piccolino e contenuto, non c'era alchool e quindi la gente era tutta contenuta e, essendo così presto, abbiamo finito ad un orario decente. Siamo ritornati a casa per l'ora di cena ed abbiamo deciso di andare a cenare in un ristorante, non mi ricordo il nome, ma tipo fatto a buffet con  piatti tipici del sud. Susie ci ha anche detto che, per ringraziarci di tutto il lavoro che facciamo per lei e per i vari matrimoni in cui abbiamo aiutato, ha intenzione di portarci sulla costa, in spiaggia questo weekend. Quando siamo tornati a casa eravamo tutti stanchi quindi, in non molto siamo andati a letto.
Domenica me la sono presa comoda (come sempre) e dormito tanto. Susie non c'è stata per tutta mattina perché è andata a prendere le cose che aveva lasciato dal matrimonio, poi è tornata a casa per poco, giusto il tempo di mangiare con noi un panino con il roastbeef con noi e poi è riuscita perché aveva appuntamento con una sposa. Noi avevamo un Senior party, un Ice Cream party per la precisione e poi le prove dello spettacolo fino a sera perché ci sarebbe stata la prima per i genitori!!Al Senior party io e Stefan ci siamo andati rigorosamente separati e io sono andata in macchina con Adriane. Era ad una specie di centro ricreativo vicino alla chiesta battista e consisteva in un'enorme tavolata con gelato al cioccolato e alla vaniglia e tutti i toppings possibili ed inimmaginabili: caramello, cioccolato uso, amarena, Smarties, cocco, noccioline, panna montata, oreo, brownies e cose di questo genere, così ognuno si poteva creare il proprio mega gelato. Ci siamo seduti tutti insieme, c'erano praticamente tutti i senior che partecipavano allo spettacolo e ci siamo fatti una bella scorpacciata prima di iniziare con le prove. Ci siamo diretti tutti a scuola e abbiamo fatto le prove generali con tanto di costumi. A me, pochi giorni prima avevano detto che Dancy non ci sarebbe stata di domenica sera perché aveva una competizione di cheerleading e che quindi io avrei dovuto sostituirla nella sua parte, quindi l'ho provata per la prima volta ed ero abbastanza nervosa al riguardo. Sebbene non fosse troppo lunga avevo un bel po' di battute ed interpretavo una mamma insistente, quindi dovevo darci carattere! E poi davvero, recitare, ricordarsi la parte e stare attenta alla pronuncia inglese di modo che quello che dici sia comprensibile è abbastanza arduo. Comunque le prove sono state divertenti come sempre e sono andate bene e, prima che ce ne accorgessimo, era già ora!! Ero un po' emozionata ma è andato tutto benissimo, lo spettacolo (che si chiamava appunto 13 ways to screw up your college interview) è andato benissimo, faceva ridere e ci hanno fatto tutti i complimenti. Ovviamente ci sono stati dei piccoli errorini da prima, ma ce li hanno fati passare! Io però ero contentissima perché non ho sbagliato nulla e anche la parte di Dancy è piaciuta. Susie e Charlie sono venuti a vederci e ci hanno fatto i complimenti. Il giorno dopo, con le due performances davanti alla scuola, avremmo fatto ancora meglio!
Siamo tornati a casa a cenare e, siccome la mattina pretso del giorno dopo susie aveva un intervento (nulla di grave), Charlie ha cucinato solo una zuppetta al pollo e poi lei ha fritto per me è Stefan un po' di chicken nuggets. Prima di andare a letto mi sono fatta una bella doccia e ripassato un po' le mie lines, giusto per essere più tranquilla e sicura il giorno dopo.
Lunedì dovevamo arrivare a scuola alle 8, già vestiti e pronti per lo spettacolo, dato che, nel poco tempo che avevamo prima della prima performance, avremmo fatto un po' di prove. Siccome Susie e Charlie erano andati all'ospedale per l'intervento, Dominic è passato a prenderci per accompagnarci a scuola. In mattinata avremmo dovuto rifare la play due volte: una per la scuola elementare e una per l'high school. Sono andate entrambe molto bene, mi sono divertita e anche nel "backstage" (la biblioteca che è proprio dietro l'auditorium) insieme agli altri Senior mi sono fatta tante di quelle risate. Per quel giorno avevamo programmato anche il Senior Skip Day, ovvero la balzata comune di tutti i senior, quindi alle 10.30, quando abbiamo finito con gli spettacoli, abbiamo tutti lasciato la scuola in massa (cosa bellissima che ti troppo una sensazione di libertà) , abbiamo formato un po' di gruppetti per le macchine e siamo andati tutti a mangiare fuori da Mama Hamlin's, un buffet all you can eat,, mooolto mooolto country, insomma con la roba più tradizionale del Mississippi che tu possa mai trovare. A me non ha fatto impazzire ma qui lo adorano. Con le stesse con cui sono andata (Dancy, Mary Kate e Hannah) sono tornata a scuola, tanto le mie classi erano già finite, dove ho chiamato Charlie per chiedergli come era andata l'operazione (tutto benissimo) e poi l'ho aspettato lì fino a quando è potuto venirmi a prendere. Quando sono arrivata a casa Susie dormiva perché aveva ancora i residui dell'effetto dell'anestesia; ed ha dormito tutto il pomeriggio mentre io sono rimasta in cucina a guardare un po' di tv e a scrivere il post su Washington. Mentre Charlie ci ha cucinato un po' di bistecche per cena io ho finito i miei compiti e poi Susie, che si era ripresa un po', è scesa a chiacchierare, ma non molto ed è ritornata a letto. Abbiamo dovuto sparecchaire e risistemare noi e poi sono andata in camera e mi sono data al riposo e a guardare un film 17 girls che mi è proprio piaciuto. Adesso sono veramente troppo stanca per andare avanti ad aggiornare oltre ma devo avvisarvi che domani è niente popo di meno che... PROM DAY!!! Essì finalmente quel giorno tanto aspettato che tutte le ragazze sognano e che si vede nei film è finalmente arrivato! Non ci posso credere che sia già qui!! Finalmente vivrò anche io quel momento. Tutti sono in fermento a scuola e non si parla d'altro. Io sono particolarmente eccitata adesso, cosa che non sono stata per tutta la settimana. Sarà perché ora è proprio vicino... Comunque sono pronta: ho il vestito e gli accessori, so come farmi i capelli e una mezza idea per il trucco. Questa volta faccio tutto fai da te e vedremo un po' cosa salta fuori. Quindi sicuramente vi racconterò tutto nei dettagli ma per ora vi lascio e spero proprio che sarà una serata indimenticabile e che mi lasci dei fantastici ricordi. Nel frattempo ecco alcune delle foto della senior play:


P.S: Matt mi ha appena inviato un messaggio dolcissimo per dirmi che mi pensa e gli manco già. La prossima volta che lo vedo, che dovrebbe essere questo weekend, sarà l'ultima prima della partenza! :O Caspita ma come farò senza di lui? Salutarci sarà tristissimo :((

lunedì 14 aprile 2014

Washington DC


"Washington è una città di efficienza meridionale e di fascino settentrionale." J.F. Kennedy

Day 1 12/3
Il nostro volo era programmato in prima mattinata, intorno alle 9.30, così ci siamo svegliati presti e dopo esserci fatti accompagnare all'aeroporto da Charlie (questa volta arrivando in tempo) abbiamo fatto il check in con calma. Non era un volo diretto: prima ci saremmo fermati a Huston, in Texas (un altro stato degli U.S.A. che posso aggiungere a quelli in cui ho messo piede!) e da lì diretti a DC!! Il primo aereo era proprio piccolino ed ero seduta di fianco a Susie. Ho passato il volo (che però era molto breve)  dormicchiando e ascoltando musica, non essendo vicino al finestrino non potevo nemmeno guardare fuori. Tra i due voli avevamo una buona oretta, quindi ci siamo fermati da Subway a fare un brunch con un mezzo sandwhich e poi siamo saliti sul secondo aereo. Questo molto più grande e spazioso, eravamo tutti e tre seduti uno di fianco all'altro nella fila centrale, e per tutto il volo (due orette e mezza) ho guardato un film che volevo vedere da tanto, The Great Gatsby, quello nuovo con DiCaprio che mi è piaciuto tantissimo! Siamo arrivati a Washington intorno alle 3.30 del pomeriggio accolti da un tempo che, come ci aspettavamo, non era dei migliori: tanto vento e freddo che ti gelava persino le ossa! Come siamo atterrati abbiamo messaggiato Dom il quale, come avevo detto, era già lì con la sua famiglia, e ci siamo accordati per vederci alle 6 e cenare tutti insieme. Dall'aeroporto abbiamo preso un taxi, guidato da un individuo abbastanza singolare, un indiano amante del rock'n'roll che aveva un ciuffozzo alla Elvis enorme e che ci ha fatto sorbire quel genere di musica per tutto il tempo. Spiando dal finestrino mi sembrava di essere in una città abbastanza europea: macchine normali (e non più truck), edifici alti, pochi alberi e tempo terribile. Siamo arrivati al nostro hotel (scoprendo anche che i taxi sono particolarmente costosi!) che si trovava nel quartiere di Georgetown, un quartiere principalmente domiciliare, ma molto carino e ordinato. La camera era spaziosa e carina; ci siamo sistemati un attimo, rinfrescati e poi riusciti per sperimentare la metro, abbastanza vicina, giusto un 10 minuti a piedi di distanza, e andare ad incontrare Dom e la sua famiglia in questa mall gigante dove avremmo mangiato. In metro abbiamo fatto un pass valido per i tre giorni così non avremmo dovuto diventare pazzi ogni volta con i biglietti, e in poche fermati siamo arrivati alla mall che, oltretutto, era collegata direttamente con la metro, quindi non siamo nemmeno dovuti uscire. Abbiamo incontrato Dom, sua sorellina adottiva Ana (che viene dal centro America e sembra una piccola maya, troppo carina) e i suoi genitori. La mall era veramente gigante ed aveva una sorta di food court in cui c'erano almeno 20 tra fast food e ristoranti, quindi ci siamo tutti divisi, ognuno è andato a prendersi quello che preferiva e poi ci siamo rincontrati per mangiare tutti allo stesso tavolo. Io sono andata dal ristorante cinese e ho preso noodles con gamberetti. Dopo cena io, Ana, Dom e Stefan ci siamo presi un gelato e abbiamo gironzolato un po' tra i negozi, mentre gli adulti sono rimasti al tavolo a chiacchierare e a concordare gli ultimi dettagli visto che Dom sarebbe venuto con noi a New York. Non troppo tardi abbiamo deciso di ritornare all'hotel perché ci aspettava tutto il tragitto di ritorno in metro ed eravamo abbastanza stanchi. In hotel ci siamo tutti docciati e, mentre Stefan e Susie guardavano la tele io mi sono addormentata abbastanza in fretta.

Day 2 13/3
Il secondo giorno ci siamo svegliati presto dato che avevamo appuntamento alle 9.30 con Dominic e la sua famiglia per andare a visitare la Casa Bianca  ed il che era un vero privilegio! Infatti, con Obama, hanno ristretto moltissimo le visite guidate all'interno e quindi è davvero più difficile riuscire ad entrarci ma il papà di Dom lavora per l'FBI quindi, non solo è riuscito a farci entrare, ma pure gratis! Dopo una buona colazione all'hotel siamo usciti (ben coperti) e abbiamo preso la metro. Siccome siamo arrivati al punto di incontro un po' in anticipo, e faceva freddissimo, ci siamo chiusi nello Starbucks più vicino ad aspettare. Quando anche Dom &co sono arrivati ci siamo incamminati verso la White House che era abbastanza vicina ma che sembrava lontana kilometri: infatti faceva un freddo cane, non potete immaginare e non ve lo posso nemmeno descrivere. Scommetto che fosse diversi gradi sotto lo zero ed in più tirava un vento tremendo! Una delle peggiori camminate della mia vita. La città era bellissima e attiva, perché era mattina presto di un giorno lavorativo, ma non ho avuto nemmeno modo di godermela a pieno perché tenevo la testa bassa e mezza faccia avvolta nella sciarpa: vi giuro era una tortura stare in giro. Davanti all'ingresso c'era un gruppetto di persone, quindi ci hanno fatti mettere in coda ed aspettare un pochino, un'attesa angosciante. In un tempo che è sembrato infinito e dopo 3 controlli del passaporto ed un metal detector, siamo finalmente riusciti ad entrare nell'edificio. Guardie dell'FBI ovunque, non vi dico, un'ansia assurda. Gli arredamenti delle stanze aperte alla visita, i tappetti e i dipinti erano strepitosi, tutto lussuosissimo e con targhette indicanti le varie informazioni e i presidenti a cui ogni oggetto era connesso. I pavimenti erano lucidissimi e le decorazioni mozzafiato. la cosa che mi ha lasciato un po' delusa è stato che, le stanze accessibili erano davvero pochissime, 6, 7 forse, e non erano del tutto accessibili: camminando lungo un corridoio ci si poteva affacciare all'interno della stanza e dare un occhiatina intorno ma, ovviamente era tutto recintato. Non fraintendetemi: non mi aspettavo di entrare nella cucina dove Obama fa colazione con pancakes la domenica mattina, ma onestamente speravo ci lasciassero vedere qualcosa in più. In ogni caso è stato emozionante e mi è piaciuto. Sfortunatamente dentro non si potevano fare fotografie di alcun tipo così ne abbiamo fatta qualcuna fuori, sul retro, e poi abbiamo camminato tutto intorno e ne abbiamo fatte alcune di fronte. (notate le mie espressioni tirate, in preda al freddo):


Da lì, siccome stare in giro era ancora davvero impossibile, abbiamo deciso di andare alla Smithsonian Institution che è un insieme di musei di diverso tipo, tutti gratuiti tra l'altro, di cui la città va fierissima, e che sono tra i più accurati e prestigiosi della nazione.
Il primo in cui siamo andati è stato quello di American History che mi è piaciuto da morire! Era su tre piani e diviso in un sacco di sessioni. Siccome andare in giro tutti insieme era un po' impossibile, ci siamo divisi ed io, per la maggior parte, sono stata con Susie. Siamo passate dall'aerea con tutte le monete antiche a quella con lo sviluppo della macchina con modelli (autentici) che andavano dagli anni 20 ad oggi. Poi siamo andati in un'area dedicata a tutte le guerre combattute dagli americani (conquiste nel centro America, Rivoluzione, Guerre Mondiali, Guerra Fredda, Vietnam, Korea, Iraq, Afghanistan...) e quella è stata la parte che mi ha colpito ed interessato di più! C'erano anche aree dedicate a tutti presidenti (con tanto di esposizione dei vestiti delle first ladies, che ho adorato ammirare), un'area dedicata alla segregazione e alla lotta per i diritti umani e l'esposizione della prima autentica bandiera Americana (di dimensioni inimmaginabili). Tra una visita e l'altra ci siamo fermate al bar del museo a mangiare un grilled cheese (toast con solo formaggio) per pranzo e, una volta rincontarti Stefan e Dom sono andata con loro in una specie di navicella spaziale che faceva delle simulazioni ma che non è stata il massimo. A metà pomeriggio abbiamo deciso di cambiare museo e siamo andato a quello di  Air and Space visto che Stefan ci teneva tanto perché entrambi i suoi genitori fanno parte dell'aviazione. Anche questo era molto carino e, nonostante io non sia una fanatica dell'aviazione, era interessante. Qui sono stata tanto con Ana, la quale è davvero tenerissima e siamo andate a vedere la sezione dedicata alla luna (con dei veri e propri pezzi di luna esposti), quella dedicata a tutte le diverse navicelle e tute spaziali, quella con i diversi tipi di aerei sia militari che turistici. C'erano anche un sacco di sezioni "interattive" in cui potevamo effettivamente simulare di guidare un aereo o sedere all'interno di una cabina del pilota di fronte a tutti quei pulsanti e leve; insomma, è stato divertente! Ecco alcune foto.




 
 
Da lì, abbastanza affamati, ci siamo diretti tutti insieme alla stessa mall del giorno prima per mangiare qualcosa. Quella sera, mi sono data a fried chicken e french fries giusto per essere salutari hahaha. Eravamo tutti stanchi quindi abbiamo deciso di ritornare in hotel subito dopo e, più tardi, anche Dom è venuto a passare la notte da noi, dato che la mattina dopo, i suoi genitori sarebbero partiti presto e ritornati in Mississippi, mentre lui sarebbe restato con noi per il resto della settimana.
 
 
Day 3 14/3
Il nostro ultimo giorno pieno in Washington è stato anche il primo in cui sono riuscita sul serio a vedere e vivermi la città. Magicamente il tempo era migliorato un po': era uscito il sole e, seppure facesse ancora molto freddo, era più umano stare in giro. Avevamo programmato di prendere un pullmino, di quelli per turisti e fare un giro per la città, ma, mentre facevamo colazione all'hotel, Stefan era contrario e voleva andare in giro a piedi-metro a tutti i costi. E da un lato gli davo anche ragione perché è la cosa che preferisco fare quando visito nuove città, ma doveva pensare anche a Susie che, un giornata intera a camminare non se la sentiva di farsela. Alla fine dopo una piccola discussione tra loro due, lei ha deciso che sarebbe restata in camera visto che la città l'aveva già vista e che ci avrebbe lasciati andare in giro  noi 3 da soli e l'avremmo incontrata per cena. Mi sono sentita un po' male per quello ma lei ha insistito e non si lasciava più convincere a fare nient'altro e quindi abbiamo deciso di uscire comunque e non perdere altro tempo.
Per prima cosa, dopo un viaggio in metro bello lungo, siamo andati alla più grande e maestosa chiesa cattolica di Washington chiamata National Shrine of the Immaculate Conception. Siccome siamo arrivati lì presto era ancora semivuota e silenziosissima quindi ricreava un'atmosfera davvero rispettosa. Era veramente una chiesa bellissima per essere Americana, davvero ai livelli di quelle europee: enorme, capientissima, con un cripta gigantesca e mosaici d'oro che ricoprivano le pareti. Dal fuori la cupola è la cosa che mi è piaciuta di più perché è tutta colorata e ce la siamo beccata nelle prime ore del mattino quando il sole si stava ancora alzando, quindi in tutta la sua bellezza. La cosa che mi ha colpito è che, nonostante il suo aspetto ricordi molto le nostre antiche chiese rinascimentali, questa è nuovissima! E' stata iniziata negli anni 20 e finita solo nel dopoguerra!! Adesso si trova nel bel mezzo di un campus di un college cattolico, quindi tutto intorno è circondata da edifici sede delle lezioni e da dormitori. Dopo essere stati all'interno e nella cripta (dove sono conservati anche i seggi di papa Pio XI  e Benedetto XVI) abbiamo fatto un giretto nel campus prima di lasciare la zona.


 
 


 
 
Da lì siamo andati all'Arlington National Cementery, anche questo un po' fuori dalla zona principale ma che, consiglio caldamente a tutti quelli che vadano a visitare questa città; ne vale proprio la pena fermarcisi. Per chi non lo sapesse, si tratta del cimitero in cui sono sepolti tutti i soldati morti in qualsiasi guerra gli Stati Uniti abbiano mai combattuto. Qui vengono seppelliti con tutti gli onori e vengono ricordati come eroi. L'impatto, non appena si entra è fortissimo: un cartello all'ingresso richiede il massimo rispetto e silenzio, e quello che si presenta alla vista è un'immensa distesa, in perfetto ordine e allineamento, di piccole lapide rettangolari bianche. Il colore non è scelto a caso, spiccano dal terreno in tutta la loro purezza e danno un senso di pace e serenità. Ecco se dovessi scegliere una parola per descrivere l'atmosfera userei proprio sereno ed il che è un po' un ossimoro, in contrasto con tutti gli orrori e le agonie che questi soldati hanno dovuto vivere prima di trovare la pace in cui sono raccolti ora. La natura cresce rigogliosa, ci sono tanti alberi, l'erba è verde e tagliata regolare e si può camminare tra una fila e l'altra di lapidi attraverso piccoli sentieri, gradinate e ponticelli.  Passare file e file di lapidi di persone sconosciute, con nomi vuoti che a me non dicono nulla ma che per qualcuno erano figli, fratelli, padri, amici o parenti, mi faceva venire i brividi. La quantità di tombe è inimmaginabile, si perdono alla vista e questo lascia un po' con l'amaro in bocca e con la pressante domanda: ma ne sarà davvero valsa la pena perdere tutte queste vite?



 

 
 
Da lì ci siamo mossi verso la tomba dell' Unkown Soldier un po' come la nostra a Roma del milite ignoto. Questa tomba si trova alla cima di una collinetta, un po' staccata dal resto del cimitero e da cui si gode di un panorama bellissimo e di una vista di tutto lo skyline della città. Viene sorvegliata costantemente da una guardia e, penso ogni ora, c'è il cambio della guardia. Noi, fortunatamente, vi abbiamo assistito ed è stato interessante. E' una cerimonia ufficiale e presa molto seriamente: ci hanno fatto stare tutti in piedi e, a suon di ordini e di marcia militare, due guardie si sono scambiate il turno.
 




 

 
Abbiamo volontariamente fatto un giro più lungo per un'uscita secondaria perché, in quella zona c'era un monumento che Dominic voleva vedere; si trattava dell' Iwo Jima Memorial, in onore della marina americana e sono essenzialmente 4 uomini che sollevano la bandiera americana, niente di straordinario, ma faceva un bell'effetto.
 

 
Stanchissimi dopo tutto quel camminare ed affamatissimi, avevamo bisogno di fermarci da qualche parte per riposare e mangiare qualcosa. Ed è in questi momenti che il McDonald non ti abbandona mai! hahah era l'opzione più facile e vicina, quindi, ancora una volta, ci siamo dati al cibo salutare. Ce la siamo presi con calma e ci siamo dati un'oretta buona per riposare anche perché eravamo totalmente fuori dal fulcro della città ed avevamo intenzione di riprendere la metro per tornare nel centro e visitare tutti vari monumenti. E' così abbiamo fatto. Siamo risbucati dalla metro proprio di fronte alla Capital, quell'enorme edificio bianco così tipico del panorama di Washington. Non ci siamo entrati ma l'abbiamo solo guardato da fuori e ci siamo fatti un po' di foto davanti.
 


 

 
 
Da lì, guardando l'orizzonte si poteva ammirare The Washington Monument, la torretta che si staglia nel cielo, e che si vede in tutti i film ambientati in questa città ma che, purtroppo, era in lavori in corso e oltretutto, le piscinette e fontane che la circondano non erano nemmeno riempite di acqua perché, con il freddo che c'era, le pompe erano tutte gelate.

 


 
Da lì abbiamo iniziato una lunga camminata (che ci ha preso un bel 40 minuti) per dirigergi praticamente dall'altra parte del monumento. Devo dire però che è stata davvero piacevole; infatti c'era tutta una zona pedonale alberata, con panchine, fontane e parchetti per bambini. Faceva davvero piacere camminare in mezzo alla gente che faceva jogging e alle coppiette che passeggiavano mano nella mano. Poi, non so perché, ma in quella zona della città c'era un quantità assurda di gabbiani. Sì, gabbiano, lo so che è assurdo e mi sembravano così fuori posto che hanno catturato la mia ttenzione, quindi era una cosa davvero originale.
 


 

Come dicevo, abbiamo raggiunto l'area dietro the Washington Monument, letteralmente camminandoci intorno, che racchiudeva un enorme parco all'interno del quale ci sono tutti i maggiori monumenti e memorials della città; delle sorte di tributi per i momenti più importanti della storia americana. Noi, da bravi turisti, ce li siamo sparati tutti! Il primo è quello per la Seconda Guerra Mondiale, poi abbiamo visto quello della guerra del Vietnam, quello della guerra in Korea ed infine il Lincoln Memorial, la famosissima statua di Lincoln che, seduto sul suo trono ammira comodamente la città.
 


 
 

 
Erano già le 7 e mezza passate, quindi, seppure fosse un bel pezzotto a piedi, ce lo siamo sparato tutto da lì all'hotel perché volevamo passeggiare ancora un po' per la città. all'hotel siamo passati a prendere Susie e poi tutti insieme siamo andati a mangiare da Five Guys, posto noto come quello con il miglior hamburger del nordamerica e, ad essere sinceri, era davvero strabuono. Tornati in camera (distrutti) ci siamo dati i turni per le docce e fatto le valige perché il giorno dopo la sveglia sarebbe stata prestissimo ed eravamo diretti niente meno che... NYC!!
 
 
To be continued...