mercoledì 28 agosto 2013

Aggiornamento serale

In settimana faccio sempre una fatica paurosa a trovare il tempo per scrivere i post, ma oggi è stata una giornata più tranquilla delle altre, quindi posso aggiornare un po'.
Lunedì è ricominciata la settimana che si preannunciava un po' più tosta delle altre: 3 test programmati, più i soliti quiz, e allenamenti intensi perché venerdì balleremo l'hom pon che è un balletto più complicato, formato da tanti pezzetti di canzoni e pieno di salti. Comunque, in Anatomia abbiamo guardato un paio di video sulle cellule e poi fatto il review per il test del giorno dopo. In math correzioni varie dei compiti, in arte ci siamo iniziati ad esercitare a disegnare il naso, in storia spiegazioni ed in inglese una specie di giochino sulle metafore. A pranzo sono stata di nuovo con Marion ed abbiamo deciso che sabato sera usciamo io lei, il suo ragazzo e un suo amico. A proposito, non ci crederete (nemmeno io all'inizio) ma abbiamo scoperto, o meglio, lei ci ha detto, un cosa che è al limite del ridicolo. Il suo ragazzo è... niente popo di meno che il cameriere di Georgia Blue a cui Cassie faceva il filo!! Quando ce l'ha detto non smettevamo più di ridere, e Cassi invece che, con una faccia stravolta, continuava a chiederle scusa hahahhahah!! Praticamente lui quella sera le aveva scritto di aver conosciuto delle ragazze della Canton Academy (e probabilmente non avrà omesso come sono andati i fatti) e lei, che aveva sentito che andavamo lì, ha subito pensato a noi!! Per fortuna però non era arrabbiata, ma l'ha presa sul ridere, anche perché sa che scherzavamo!!
Ad allenamento abbiamo imparato il nuovo cheer di questa settimana e un nuovo balletto (di quelli corti da fare nei quarti di tempo), poi io e Dancy da sole siamo andate in palestra e mi ha iniziato a far vedere l'hom pon. Non lo balliamo tutte, ma solo alcune (quelle che l'hanno imparato quest'anno al cheer camp) e io perché mi piaceva tanto, ci tenevo a farlo e dicono che imparo in fretta quindi posso provarci. Ora però devo esercitarmi per conto mio anche tutte le sere, oltre al solito stretching per i salti, quindi le ho fatto un video mentre ballava per ricordarmi tutti i passi. Quando sono tornata a casa, dopo la meritata doccia, abbiamo cenato con alette di pollo fritte (un classico) patatine fritte e una specie di pasta tagliata a quadrato (come i ravioli ma senza ripieno) in un brodino, con pezzi interi di pollo. Poi  mi sono messa sotto a studiare perché il giorno dopo avremmo avuto il test di History (su un bel po' di roba) e il quiz di Anatomy. Rileggermi tutti gli appunti e le pagine del libro  mi ha portato via un bel po' di tempo; sono andata avanti fino a tardi e martedì mattina ho pure dato una rilettura: ero abbastanza insicura, storia è la materia più ostica per me ora!
Il quiz di Anatomy non mi è sembrato andato granchè bene, ma amen anche perché ci ha ridato il test (quello che conta davvero) e ho preso 103! All'inizio ci sono un po' rimasta poi ho capito perché: le ultime 3 domande alla fine erano facoltative e valevano da bonus, ma io, senza neanche saperlo, le avevo fatte tranquillamente pensando che fossero come le altre, bene direi!! In math sempre soliti esercizi, in arte ci siamo lanciati con degli squarci di volto e in History il fatidico test. Era una cosa lunghissimissima (il nostro prof è abbastanza fissato in questo senso) di tipo 5 pagine, con definizioni da dare, domande a scelta multipla, parole da inserire negli spazi bianchi, rispondere a domande e,per finire, un'essay! Credo che nemmeno in Italia siano così lunghi. Ma lui lo sapeva bene, infatti, quando è suonata la campanella, ci ha detto che potevamo tornare alla settima ora per finirlo se volevamo. In inglese poi, giusto perché la giornata era già leggerina,  ci ha messo un quiz a sorpresa sulle pagine che abbiamo letto in classe e che io, non avendo portato a casa il libro, non avevo mai riletto, quindi è andato un po' da schifino e credo che sia il peggiore che abbia fatto fin'ora. Dopo di quello sono andata nella classe di History a finire il mio test e poi sono corsa ad allenamento che ero già in ritardo. Abbiamo ripassato insieme il balletto e la cheer, poi io e Dancy, siamo andate a lavorare sull'hom pon. Finito lì, Stephanie ha voluto un meeting con tutte noi, per farci capire quello che va bene e quello che non va; ci ha anche consegnato delle schede che spiegano bene che cosa è proprio delle cheerleader e tutte le nostre regole come team.  Poi abbiamo cominciato a preparare ed appendere i nuovi striscioni per la partita: io ne ho fatti un paio ed anche i locker signs, delle specie di volantini che appiccichiamo sugli armadietti dei giocatori. Fortunatamente avevo pochi compiti, quindi ho guardato un po' di tele, ho fatto gli stretching, provato la coreografia, cenato da dio (spaghetti e pane coroccante)  e poi sono andata a dormire molto presto.
Oggi in Anatomy abbiamo visto alcuni video motivazionali e alcuni di malattie umane; e oltretuttto ci ha fatto rifare il quiz (uguale identico) dicendo che ci aveva dato un'occhiata ma erano andati male quindi ci dava una seconda possibilità. Questa volta è andato molto meglio!! In matematica abbiamo iniziato il review, storia ed inglese nuove spiegazioni. In arte è stato bellissimo: siamo andati dietro la scuola a disegnare un campo coltivato enorme seduti nel rimorchio del truck di Allan (uno dei Senior in classe con me) con la musica alta. A parte il caldo cocente, era tremendamente bello, non sembrava nemmeno di essere a scuola!!
Anche i nostri allenamenti sono stati sotto il sole (una mazzata assurda) completi di salti e balle varie. Finito di ripassare anche l'hom pon, siamo andate a finire di pitturare ste Panthers Paws: ora c'è anche la mia :)))) e dopo un po', mentre noi lavoravamo, Adriane è andata a comprarci delle Icy coke. Ci hanno anche dato le famose foto che avevamo fatto prima dell'inizio della scuola, il giorno che sono diventata una cheerleader, quelle in cui sono orrenda perché non ero pronta! Questo è il risultato:


Quando Stefan ha finito l'allenamento, sono andata davanti allo spogliatoio, perché dovevamo tornare insieme con Charlie ed era pieno di facce nuove, ed io che pensavo di conoscere tutti!! Ho conosciuto un paio di ragazzi, più ho salutato gli altri che conoscevo già; ivviamente facevano tutti gli stupidi perchè di solito le ragazze non vanno mai lì davanti gli spogliatoi, quindi volevano farsi notare. A casa doccia, compiti, cena (homemade hamburgers and fries) stretching, ripasso balletti, manicure ed eccomi qui!! In questo momento sono in uno stato di dormiveglia assurdo, quindi spero di aver scritto un post decente e leggibile!
Goodnight!

For M.

Voglio dedicare questa canzone (stupenda) a Marta, una mia cara amica che mi è stata molto vicina in questi mesi e che ha condiviso con me ogni momento di questa esperienza che ci accomuna. Finalmente oggi ha ricevuto anche lei la sua host family, e quindi potrà cominciare davvero a vivere il suo sogno americano.
GOD BLESS THE USA!<3

lunedì 26 agosto 2013

Baseball game

Sabato mattina mi sono dovuta svegliare presto perché ci sarebbe stato un altro casting nella casa sull'angolo della strada per un paio di attori di colore adolescenti che servono a Matthew, sempre per lo stesso film (che tra l'altro si chiama The sound and the fury), e quindi Susie mi aveva chiesto se potevo andare d aiutare come l'ultima volta perché avevo fatto un buon lavoro. Seppur fosse divertente non era tra i miei migliori piani per il sabato, però l'ho fatto comunque perchè ero lusingata che me l'avevano chiesto ;) e poi, a metà mattina mi ha portato anche i donnuts!
Sono stata ancora al banchetto all'ingresso, questa volta senza Gabby ma con un'altra signora. C'era meno gente di settimana scorsa, quindi il ritmo era meno frenetico; fortunatamente visto che ero stanchissima! Addirittura una signora che stava aspettando che suo figlio finisse il provino, mi si è avvicinata e mi ha chiesto se stavo bene perché si ricordava di me dalla settimana prima (era venuta anche lì) e le avevo fatto una bellissima impressione perchè ero sorridente e disponibile, mentre invece sabato le sembravo un po' giù di corda, come se mi fosse successo qualcosa. Le ho detto che ero solo molto stanca dalla sera prima, ma il fatto che si ricordasse positivamente di me mi ha fatto davvero tantissimo piacere! ;)
Verso mezzogiorno sono andata in cucina con Susie e abbiamo mangiato le lasagna che aveva cucinato lei: niente male!!! Ho continuato a stare lì fino le 2 circa, poi sono uscita a fare un giretto e sono andata nella piazzetta con i negozi perché mi servivano un paio di cose, ma non ho trovato niente di quello che stavo cercando; in compenso però sono andata a salutare le commesse che avevo conosciuto il giorno che ci ero andata con Holly e ho comprato una nuova cover per il cellulare stra carina. Poi sono dovuta tornare a casa e prepararmi perché alle 4 sarebbe arrivato John (l'host dad di Nicholas) a prenderci e portarci a Pearl a vedere una partita di baseball dei Mississippi Braves!! Mentre andavamo si è messo a piovere davvero forte (uno di quei classici temporali di qui, pazzeschi ma che durano mezzo secondo) ma, come era prevedibile ha smesso poco dopo. Prima di arrivare abbiamo visto uno store di caccia e pesca e John ha detto che dovevamo andare a vederlo perché sono delle cose fenomenali: ed aveva ragione! Si tratta di questo negozio grandissimo, fornito al massimo con ogni tipo di articolo per caccia e pesca e in cui ci sono degli spazi dove ricreano ambienti naturali, con tanto di animali, tutti veri imbalsamati! Erano delle cose stupende da museo! Ci siamo fatti un sacco di foto, ma con la macchina di John, questi sono gli unici scatti veloci che ho fatto io con il cellulare:





John è tenerissimo, molto dolce e caloroso; un po' lo invidio Nicholas da questo punto di vista!! Verso le 6 siamo finalmente entrati nello stadio. Non avevo mai visto una partita prima ed è stata una grande esperienza! Il gioco in se non mi fa impazzire (è troppo lento, preferisco il football) e poi non sono riuscita nemmeno a capire tutte le regole, ma lo stadio, lo stadio è fantastico!! E' fatto tipo ad angolo, e circonda tre lati del campo, è enorme l'interno delle tribune danno su una specie di porticato pieno zeppo di baracchini che vendono magliette o cappellini, fast food e baretti. La gente tifa in modo sfegatato e mangiano senza sosta; anche noi ci simo aggiunti a loro con un bell'Hot Dog d'obbligo in questa occasione. La partita è abbastanza lunga (è finita alle 9.15) ma non pesa perché mettono sempre la musica (che tutti ballano come pazzi) e nei momenti morti o nelle pause fanno delle specie di piccoli schetch sul campo, lanciano gadget alla folla o riprendono la gente con le telecamere e ti ritrovi la tua faccia sul mega schermo. C'erano anche tutte le altre Exchange che siamo andati a salutare, ma purtroppo loro sono arrivate un po' in ritardo e quindi avevamo i posti lontani. Alla fine abbiamo perso ma mi sono divertita lo stesso un sacco, più per l'atmosfera generale che non per il gioco in sé però! ;) Sono stata anche un sacco con Nicholas che mi sta sempre più simpatico (mi mancava l'ironia spontanea italiana) e ci siamo confrontati su molte cose.
 




Stefan. Me & Nicholas

Me and Nicholas
 
Stefan and Me
Susie è venuta a prenderci con Matt a metà strada così John non doveva tornare fino a Canton. L'abbiamo ringraziato e ci ha già detto che organizziamo ancora qualcosa tutti insieme. Prima di andare a casa, siccome avevamo fame ma non troppo, ci siamo fermati a prendere un milkshake, questa volta l'ho assaggiato al cocco! :) Susie ci ha anche detto che Yasmin, l'ex Exchange student from Brasil, arriverà qui in visita l'ultima settimana di settembre e che, molto probabilmente verrà con noi ad Atlanta a vedere i Patriots! Wow :) io sono contentissima, perché, da quello che mi dicono, mi ispira un sacco di simpatia e poi avrò un'altra ragazza della mia età (ha solo un anno in più) con cui stare. Quando siamo tornati a casa, anche se era tardi ed io ero molto stanca, ho fatto una luuunga videochiamata con mia mamma e mio fratello, in cui li ho un po' aggiornati e ho raccontato tutte le cose nuove che erano successe. Verso le 2 finalmente sono riuscita ad andare a letto.
La domenica è stata abbastanza lazy, niente di molto interessante e giornata da lavandaia. Mentre stavo facendo colazione con i miei amati bagel, ormai solo domenicali, una mia cara amica, Alba, mi ha chiesto di fare la videochiamata. Non la sentivo da tanto e non avevo davvero nient'altro da fare, quindi ci siamo messe lì e, dopo un po' di tentativi a vuoto, siamo riuscite a vederci! E' bellissimo, è come essere nella stessa stanza! Lei mi ha aggiornato su come sono andate le sue vacanze e io su tutte queste pappardelle che sto scrivendo in questi giorni. Finito lì ho fatto tutti i compiti fino a pranzo, in cui abbiamo mangiato tutti insieme, molto salutare oltretutto: insalata, insalata di patate, una verdura tipo asiatica e del prosciutto. Sì insomma diciamo che non avevano voglia di cucinare hhaha ma va benissimo così, ogni tanto serve! Dopo pranzo Susie è voluta andare con Matthew al cinema perché voleva fargli vedere The Butler (si in effetti merita), però io, avendolo già visto ed avendo un po' di cose da sbrigare, ho preferito restare a casa. E così ho dato il via alla domenica da lavandaia: ho fatto ben 2 lavatrici, ho cambiato e lavato le lenzuola, stirato il tutto e passato l'aspirapolvere in camera. L'Oscar per la casalinga dell'anno va a me! Dopo tutto ciò mi sono piazzata davanti alla tele con gli oreo a vedermi The Descendants. L'ho guardato lo stesso, nonostante l'avessi già visto in aereo, perché mi sono subito resa conto di come questa volta fosse mooolto più scorrevole e di come riuscissi a cogliere cose che prima non capivo! E' stato un test utilissimo e mi ha cambiato la giornata: mi ha fatto capire quanto in effetti stia cominciando a capire meglio l'inglese. Per cena ci siamo scaldate un po' di lasagne avanzate dal giorno prima (in linea di massima non riuscirei a farla una cosa simile, ma ormai quello che facevo prima non conta più) e poi ho avuto una grande idea: quando Susie ha tirato fuori il gelato, mi sono ricordata delle brioches che mi aveva detto di aver comprato, e ho proposto di mangiare il gelato nell'Italian way, nella brioches appunto! Non l'avevano mai fatto ma gli è piaciuto, anche se non possono neanche lontanamente immaginare quanto buono sia con un VERO gelato e una VERA brioches italiana. La sera mi ha chiamata Trey (no non mi lascia mai respirare) perché voleva sapere come avevo passato il weekend. Abbiamo parlato un po' ma per me le telefonate sono tremende: se già normalmente devo stare molto attenta per capire la gente quando parla, al telefono è un disastro, non si capisce nulla e la metà del tempo della conversazione consiste in "what?" "I'm sorry I can't understand" "Can you repeat please?". E siamo già arrivati alla 4 settimana di scuolaaaaaaaa, sembra ieri che ho messo per la prima volta piede negli Stati Uniti!

domenica 25 agosto 2013

Pep Rally & Game

Così tante cose da direeeee, sono solo 4 giorni che non aggiorno ma sono capitate tante di quelle cose che preannunciano un post bello lungo.
Giovedì è stata una giornata piovosa e più fredda del solito a Canton city. Dopo le lezioni, in cui è filato tutto tranquillo, sono restata a scuola per allenamento che era molto intenso perché consisteva davvero negli ultimi preparativi per la grande giornata di venerdì. Eravamo in poche perché era  il giorno della partita della squadra junior di football (quella più scarsina)  e quindi tutte le cheer del junior team erano al campo a supportarli (ah in ogni caso abbiamo perso). Finita la sfaticata,  io, Dancy, Holly, Cassi, Adriane e Stefanie, siamo andate a mangiare fuori in un ristorante Georgia Blue, in Madison (un paesino qui accanto). Era un posto particolare,  che ci ha consigliato Holly perché suo fratello lavora lì ed in questo modo ci ha fatto avere un tavolo appartato in una stanzina tutta per noi. Le portate erano enormi, si mangiava molto bene, e solo con le mani: era divertente! hahaha

Cassi, io , Adriane,Holly


Me and Adriane

Come ho riso quella sera non rideró più per un bel po'! A parte tutte le varie battutine o frecciatine che si faceva fra di loro, ad un certo punto Cassi ha visto un cameriere che le piaceva e, senza farsi alcun problema (lei è fatta così), ne ha chiamato un altro dicendo di portare il diretto interessato al nostro tavolo con qualche scusa. Quando è tornato sul serio, con questo poverino dietro, ovviamente siamo scoppiate tutte a ridere, e questo che non capiva: chissà che cosa avrà pensato... Ma Cassi è troppo simpatica, lo tirava in mezzo, ci si metteva a parlare e faceva morire dal ridere. Morale che ci siamo divertite un sacco facendoci anche la nostra figura imbarazzante. Finito lí, siamo andate, come ogni giovedì sera da qui in poi, a dormire a casa di Dancy, dove ci ha raggiunte anche Bailey. Ci siamo esercitate ancora un po' e abbiamo fatto i compiti. Eravamo tutte esaltatissime perchè il giorno dopo, oltre ad esserci alle 7.00  la prima vera partita in casa (contro i Raiders, una scuola di Madison), c'era anche il Pep Rally subito dopo scuola. Si tratta di una sorta di manifestazione dello spirito scolastico e che serve per inaugurare la stagione e per caricare al massimo la squadra prima della partita. Si tiene in palestra, è a tema (quest'anno era BURN 'em up) ed è  praticamente organizzato dalle cheerleader che devono fare coreografie, balli, cheer e salti mentre la squadra di football sfila davanti alla folla che intona cori sfegatati. C'è un sacco di musica, alcuni fanno gli striscioni e ci partecipa tutta la scuola, i professori, più qualche genitore che riesce a venire. Si puó immaginare quindi che, ora che abbiamo finito di accordare gli ultimi dettagli, siamo andate a dormire ad un orario indecente e tipo 3 per ogni letto.
Una cosa come 4 ore dopo, alle 5.30, non scherzo, Dancy è venuta a svegliarci con la dolcezza e il tatto che le sono propri: ci ha tirato via le coperte e ha urlato che dovevamo svegliarci per truccarci. Truccarci. C'è tu ora dimmi se io mi devo alzare alle 5.30 per truccarmi quando la gente viene a scuola in e ciabatte (e non in pigiama solo perchè abbiamo la divisa) e non gliene puó fregar di meno se ho i brillantini o no. Ma non c'è stato verso perchè voleva che avessimo tutte lo stesso trucco oro (una pacchianata assurda) ed ha anche usato la scusa "Il capitano sono io, quindi decido io". Dopo il trauma iniziale è stato divertente: ci siamo preparate tutte insieme con la musica alta e ognuna truccava un'altra. Poi verso le 7 siamo uscite tutte insieme (andare in giro in divisa è stupendo) per incontrarci con il ragazzi di football al mc per fare colazione tutti insieme che qui al venerdì è una sorta di rito prepartita. Era bellissimo perchè anche loro indossavano le magliette della partita quindi sembrava una vera e propria squadra in trasferta. Non avete idea di quello che mangiano a colazione. Ci sono rimasta malissimo... A parte gente che prende patatine fritte e hamburger, ma va be' ci posso anche passare sopra (sono americani), ma la cosa peggiore erano quelle genialate ideate dal Mccafè che sono rivoltanti: salsiccia tra 2 biscotti e bacon in una specie di brioches. Il tutto bevendo frappè. E tutti che insistevano per farmi assaggiare dicendo che era buonissimo, pazzi!!! Io ho preso solo un frappè, la cosa più normale che ho trovato. A quel punto siamo andati tutti in una specie di parcheggio che è il punto di ritrovo del venerdì e sono arrivati anche gli altri Senior che fanno altri sport, giusto per vederci ed andare a scuola tutti insieme, uno spirito di squadra assurdo! Mentre aspettavamo ci siamo fatte un po' di foto: 

Me and Holly

Me and Dancy

Bailey and me
Quando sono arrivati tutti siamo corsi ciascuno alle proprie macchine (io con Holly) per lo Spirit Train, ovvero fare tutto il giro per le strade di Canton, una macchina dietro l'altra guidando tutto storto, con la musica altissima, i clacson assordanti e una cheer per macchina che sbuca dal finestrino con i pon pon. In quella di Holly c'è il finestrino sul tettuccio quindi io sbucavo lì da sopra ed era fantastico. Mi sono divertita da morire e quando alla fine siamo arrivati a scuola (tutto questo solo in mezz'ora anche se sembravano ore) avevo un'adrenalina in corpo indescrivibile! Anche li abbiamo fatto un po' di giri del parcheggio salutando quelli più piccoli ed i prof che erano tutti fuori, prevedendo che sarebbe successo, un po' per assicurarsi che che non combinassimo casini, un po', a dirla tutta, perchè piaceva anche a loro. La mia insegnante di inglese, fan sfegatatissima, saltellava titta contenta e faceva le foto! hahahha Finchè non lo vivi non lo puoi capire, ma non è fatto a caso solo per far cagnara e svegliare tutti, è una sorta di incitamento alla squadra, che ti carica tantissimo ed è come se dicesse a tutti " Ehi i Panthers sono qui e stasera vanno a vincere!!". 
A scuola siamo entrati per ultimi, appena prima dell'ultimo suono della campanella e noi cheer siamo andate nell'ufficio perché dovevamo cantare una canzoncina nell'annuncio della mattina (ogni mattina c'è l'annuncio con l'altoparlante che si sente in ogni classe) e abbiamo dato l'in bocca al lupo alla squadra. I ragazzi che avrebbero giocato la sera  hanno trovato sui loro armadietti un cartello ciascuno con scritto BURN 'em up che avevamo appiccicato il giorno prima  e dentro un Gatorade rosso e delle patatine strasuper piccanti (le ho assaggiate, quindi posso assicurarlo), tutto in tema! Sono pensieri molto piccoli, ma li apprezzano tantissimo e prendono ogni cosa come un incitamento alla vittoria.
Stare in classe vestita così mi faceva uno strano effetto e non ero proprio a mio agio, ma penso che ci farò l'abitudine visto che mi toccherà ogni venerdì.. in ogni caso meglio delle uniformi! ;) Durante le lezione quasi nessuno stava attento perchè pensavano tutti alla partita e c'era troppa adrenalina nell'aria per stare tranquilli. In English ci ha ridato uno dei test che abbiamo fatto settimana scorsa ed è andato benissimo!! :)) A pranzo non ho mangiato perché subito dopo avremmo avuto il Pep Rally e non volevo che mi restasse sullo stomaco ma mi sono seduta nel tavolo di Trey e i suoi amici perché era 3 giorni che me lo chiedeva, almeno ho conosciuto ancora gente nuova. Oramai nei corridoi mi saluta anche gente con cui non ho mai parlato ma che sa chi sono perché mi hanno vista a Meet the Panthers quando mi hanno chiamata al microfono.
Dopo la quinta ora noi cheerleader avevamo il permesso di andare tutte nella cheer room per prepararci: ci siamo ripassate il trucco, abbiamo preso i pon pon e tutto quello che ci serviva e poi siamo andate in palestra per continuare a provare fino all'ultimo. Quando la gente è cominciata ad arrivare ci siamo messe a fare balli di gruppo divertenti, proprio come avevamo fatto per Meet the Panthers; tra il pubblico sono riuscita ad intravede anche Susie e l'ho salutata, ero contenta che fosse riuscita a venire. Alle 2.15 è iniziato il Pep Rally vero e proprio: musica alta, noi cheerleader abbiamo creato un tunnel e, mentre urlavamo ARE-YOU-READY? a ripetizione, tutta la squadra di football è passata sotto correndo. Era emozionantissimo! Quindi sono partite le varie canzoni e abbiamo fatto tutte le coreografie e balli vari. Gli allenatori hanno fatto un mini discorso, hanno chiamato i due capitani e anche loro giù con incoraggiamenti e obiettivi per la stagione. Poi noi a sorpresa abbiamo messo una canzone che dovevano ballare tutti i giocatori e quando glielo abbiamo detto hanno cambiato faccia! Facevano morire hahah alcuni si sono messi a fare alcune cose davvero imbarazzanti, ma per lo meno erano divertenti!! E per finire abbiamo fatto la Fight Song, che è una coreografia che si fa sempre prima di iniziare un game. Il tutto è durato non più di un'ora ma, nonostante l'agitazione iniziale mi sono divertita da pazzi! All'uscita ci siamo beccate anche un sacco di complimenti da parte dei professori e mamme varie! Un paio di persone mi hanno anche scritto un messaggio per complimentarsi per il mio primo Pep Rally, ero al settimo cielo. Siccome erano tipo le 3 e non avevamo ancora mangiato, eravamo affamatissime. Siamo andate tutte nella cheer room (il venerdì pomeriggio si passa sempre tutto con il tuo team fino alla partita, vale sia per noi che per i giocatori) e li avevamo portato tutta la roba da mangiare per fare un mega pranzo di festeggiamento: c'era la pasta fredda (<3), i nuggets, la macedonia, i cookies e le cupcakes. Inutile dire che abbiamo spazzolato tutto,  scherzando e complimentandoci a vicenda per come eravamo andate. Si respirava proprio l'atmosfera di un team ed il che era molto strano per me perché non sono mai stata una grande sportiva e quindi non mi ero mai sentita veramente parte di una squadra! Siccome eravamo tutte stanche morte con solo 4 ore di sonno alle spalle ci siamo sdraiate per terra con le coperte e i cuscinoni e ci siamo messe su un film (abbiamo anche la tv e il lettore dvd in quella stanza sacra) che però io non ho visto perché mi sono addormentata!
Verso le 6 mi hanno svegliata perché la giornata non era ancora finita, anzi il meglio doveva ancora arrivare: era l'ora della partita! Ci siamo ri-preparate per la terza volta in un giorno e siamo andate sul campo ad appendere gli striscioni che avevamo preparato. L'atmosfera che c'è al campo durante la partita è semplicemente fantastica: pieno di gente, c'è praticamente tutta la scuola perché è l'evento della settimana, profumo di hot dog e ogni altro tipo di cibo ipercalorico, musica alta, luci accecanti e giocatori (fighissimi nelle uniformi) che corrono in lungo e in largo per il campo. Prima che iniziasse, come in ogni competizione sportiva, una donna ha cantato l'inno americano a cappella: da brividi! Nel frattempo noi dovevamo guardare la bandiera che sventolava sul campo e, mi avevano detto, che io, essendo straniera, potevo scegliere se mettere o no la mano sul petto. La volta prima non l'avevo fatto, ma venerdì sera mi sentivo così è parte di tutto quel che mi circondava, e così fiera di essere lì che ho deciso di metterla, pur non essendo una vera americana, in segno di rispetto e di apprezzamento per questo paese che mi sta ospitando e che mi sta facendo vivere delle esperienze così belle. Poi siamo andate a tenere il telone gigante che i ragazzi hanno rotto quando sono corsi dentro il campo, proprio come nei film! La partita è abbastanza lunga, dura quattro tempi ciascuno da 15 minuti più un intervallo tra il secondo ed il terzo. Noi essenzialmente dovevamo stare a bordo campo rigide e fare dei cori con dei movimenti sincronizzati. quando facevamo punto o in momenti particolarmente emozionanti ci giravamo verso la folla per fomentare il tifo.  Nell'intervallo sia noi che il gruppo di cheerleaders dell'altra squadra ci siamo esibite e hanno chiamato al microfono di nuovo tutti i nostri nomi. esibirsi di sera, su un campo enorme, con la luce negli occhi e davanti a tutta quella gente è un bel po' diverso, ma mi è piaciuto da morire. E' andato tutto molto bene e abbiamo VINTO!! Vedete che tutto l'incoraggiamento serve? la squadra era carichissima e (a detta di altri, io non ci capisco granchè) hanno giocato molto bene. Finito il tutto, dopo esserci dati la mano con tutti (giocatori e cheer) quelli della squadra avversaria, era così fiera di me, del mio team e della mia scuola che aveva vinto la sua prima partita della stagione!! Susie e Charlie sono venuti ad abbracciarmi e a complimentarsi tanto dicendo che non si vedeva nemmeno la differenza tra me e le altre che lo fanno da anni e anni! Siamo andati da Wendy's tutti insieme a prenderci un hamburger e poi a casa, completamente distrutta e ormai senza più l'uso delle gambe, sono striscita in camera per andare a dormire. Tutto bellissimo e fantastico, contentissima di quello che sto facendo ma c'è da aprire una parentesi.
Magari qualcuno si è accorto che non ho citato Stefan per tutto il post.. La situazione peggiora ogni giorno. Non con me, infatti oramai abbiamo un rapporto tranquillo, limitato al minimo, ma tranquillo. Susie invece non lo sopporta, e non si fa problemi a darlo a vedere. Per un insieme di cose, per il suo atteggiamento, perché non la ringrazia mai e perché, a pelle proprio, non vanno d'accordo. Io non so cosa succederà adesso, ma avanti così un anno non si può andare, con due in casa che si odiano, e non so chi dei due cederà per primo... In ogni caso il culmine lo abbiamo raggiunto venerdì sera appunto, perché lui non ha giocato ancora, e nel pomeriggio è andato dall'allenatore a dire che si era slogato una spalla allenandosi. Quando Susie è venuta a saperlo ha fatto una scenata, ha detto che non era vero, che sta benissimo e che sono tutte delle scene, sta trovando delle scuse per motivare il fatto che non gioca. Infatti lui, volendo, potrebbe fare le partite, ma in difesa perché l'allenatore lo vuole lì; il problema è che invece vuole giocare il suo ruolo (quaterback) e quindi si rifiuta di fare quello che gli dice lui e preferisce usare scusanti come questa della spalla o quella della malattia la settimana scorsa. Susie era nera, ha detto che dopo tutto lo sbattimento che si è fatta lei per farlo entrare in squadra e dopo aver chiesto all'allenatore di ammetterlo, lui non si dovrebbe comportare così. Io non ci voglio mettere becco, e non mi interessa sapere se sta cosa della spalla sia vera o no; ma l'unica cosa che posso dire è che io l'ho visto bene a bordo campo, durante il cheerleading e quello che ho visto non è per niente a suo favore: non ha esultato nemmeno una volta, non seguiva il gioco ma si faceva gli affari suoi e aveva continuamente quest'aria da anima in pena che mi faceva voglia di tirargli 2 sberle, davvero. Se non ti senti nemmeno parte della tua squadra e l'unica cosa che ti importa è andare a fare il quaterback vittorioso, come puoi pretendere che il coach ti noti e ti metta in campo? Oltretutto ha fatto la cosa peggiore che un giocatore in attesa di entrare in campo possa fare: ha mollato il suo elmetto sul prato lontano sotto una panchina, quando sa benissimo che va tenuto in mano per tutto il tempo anche se non giochi nemmeno un minuto. E' una sorta di codice che va rispettato, il suo era davvero un gesto di menefreghismo, e se lo so io, lui lo sa meglio di me.
A parte questa cosa che comunque mi lascia un po' l'amaro in bocca, non posso fare a meno di dire che ogni giorno che passa sono sempre più contenta e che tutto questo è molto al di sopra delle mie aspettative!!

mercoledì 21 agosto 2013

The last two days

Questi due giorni sono stati molto tranquilli e non ho molte news:
Yesterday abbiamo avuto il test di Anatomy, ricevuto il mini test di Trigonometry (ancora 100!!) e fatto un altro simile. In Art abbiamo disegnato entrambi gli occhi e creato uno sguardo, in History spiegazione e in English scrittura creativa. La cosa che ho notato in questi ultimi giorni è, che se ce c'è una cosa davvero lodevole nelle scuole americane, è il fatto che qui i professori non vogliono solo spiegarti quello che c'è nel programma, ma vogliono insegnarti davvero qualcosa, qualcosa che ti servirà per tutta la vita. Per esempio in molti, prima di iniziare la lezione, ci leggono un passo di un libro, di un sito o di un giornale e poi lo commentiamo insieme, anche se questo non ha nulla a che fare con l'argomento che si sta trattando. E ogni volta tentano di darci delle lezione di vita, indirizzate a ciascuno di noi.
Dopo scuola ho avuto practice come al solito, e poi ci siamo fermate a scrivere sulle panther paws vendute i nomi dei giocatori di football o di altri sport. Ho deciso di comprarne una anche io, così avrò anche la mia personalizzata!! :) Holly mi ha riaccompagnata a casa ma sono arrivata davvero tardi perché dipingere le impronte aveva richiesto più del previsto, quindi  ho mangiato da sola un po' di maccheroni cheese e una sorta di bistecca impanata. Durante la serata mi sono vista il secondo film di Karate Kid e poi sono andata a letto presto.
Nonostante ciò, stamattina, non sono riuscita a sentire la sveglia, e mi sono alzata tardissimo. Ho dovuto fare tutto in frettissima; ma alla fine ce l'ho fatta ad essere a scuola in orario. Durante la mattinata (piovosa) solo spiegazioni, e riconsegna dei compiti-test. Tutti andati benissimo!!! Nel quiz di Anatomy che abbiamo fatto venerdì ho preso 100, in quello di matematica del giorno prima pure e nei compiti di storia che, a nostra insaputa, ci aveva valutato, 14/15: so proud! Ammetto che qui non è difficile come in Italia (e come la mia scuola soprattutto) ma in ogni caso è più seria di quanto mi aspettavo. Mi avevano già detto che la scuola in America è una stupidata e che normalmente i ragazzi italiani riescono a farla senza problemi, ma questa è una privata, è richiesto un minimo di studio tutti i giorni (io ci metto da 1 a 2 ore  massimo la sera) soprattutto per me che sono straniera;  quindi sono comunque molto soddisfatta! In arte siamo usciti in corridoio per disegnarlo in metterlo in prospettiva ed adoro il fatto che spesso ci faccia uscire dalla classe e copiare dal vero, è così stimolante. A pranzo (non ho fatto in tempo ad impaccherttarlo a casa) ho comprato un hot dog alla cafetteria della scuola. Allenamento alle 2, abbastanza incasinato (abbiamo aggiunto e tolto cose per il pep rally), poi abbiamo preparato dei megafoni di carta con su i nomi di tutto il nostro gruppo varsity e delle palle da football con i nomi dei giocatori, da appendere nei corridoi della scuola insieme agli striscioni che abbiamo preparato per venerdì. Servono a mantenere alto lo spirito di appartenenza alla scuola e a supportare i Panthers! Siamo nate sul campo da football a provare per vedere se l'audio era ok. E' stato abbastanza imbarazzante perché dietro di noi c'erano i ragazzi che giocavano a football e anche quelli che si stavano allenando per baseball sono venuti lì sul campo a vedere quello che combinavamo. Finito l'allenamento siamo restate un po' nella cheer room perché nessuna aveva particolari impegnie fuori era troppo umido per finire le paws, mangiando caramelle e organizzando le ultime cose per il pep rally di venerdì.
Al ritorno sono andata da McAlister's con Adraiane, dove abbiamo mangiato un sandwich insieme. Lì abbiamo incontrato Kathlyn (lavora lì part-time) che ci ha dato una brutta notizia: si trasferirà in Madison e cambierà anche scuola!! Io non la conosco da molto e probabilemte è quell con cui ci ho passato meno tempo, però mi dispiace comunque, anche perché le altre saranno distrutte quando lo sapranno.
Una volta a casa mi sono buttata sul letto stanca morta, fatto la doccia e acceso la tv. Adriane mi ha anche chiamata e siamo rimaste al telefono per una mezz'oretta buona, nonostante qualche volta le facessi ripetere 2 volte le frasi perché non le capivo! Ma mi ha promesso che prima di Natale mi leverà il mio accento italiano (che qui oltretutto adorano tutti) e che diventerò fluente in inglese!

lunedì 19 agosto 2013

"You must first understand a place like Mississippi"

Monday, back to school. Sveglia presto, doccia, colazione di fretta che ero in ritardo, sandwich incartato e via. Agli armadietti ho incontrato Holly e Cassi e quando mi hanno chiesto del mio weekend e gli ho raccontato di James Franco hanno fatto un faccia!! Si sono messe ad urlare come matte: "Oh my Gosh!!" e fermava la gente in corridoio dicendo: "Hai sentito chi ha conosciuto Gaia?James, James Franco!" hahah erano estasiate, perché qui ha una fama molto maggiore rispetto all'Italia. Addirittura sono arrivate persone con cui non avevo mai parlato a chiedermi come era stato e uno mi ha pure detto che ci aveva parlato anche lui una volta; insomma mi ha portato popolarità. In Anatomy abbiamo fatto una simulazione del test su tutto il capitolo che avremo domani, in Trigonometry un altro mini test come l'altra volta e in arte abbiamo ripreso a disegnare gli occhi, questa volta da un'altra angolatura.


US History e English spiegazioni. Nella classe di storia però c'era una news: una mega frase dipinta in cima alla parete bianca in giallo, che mi è rimasta parecchio in mente perché era una citazione che recitava così e che mi è piaciuta:
"To understand the world, you must first understand a place like Mississippi."
Ed in effetti, per quello che posso dire da quando sono qui, è vero, il Mississippi è così particolare e caratteristico; chiuso in se stesso con le sue tradizioni, pieno di gente che sembrea si conosca tutta in ogni parte dello stato, con il suo catfish, le foreste immense e le università di football: un piccolo mondo a parte.
A pranzo ho mangiato in un tavolo diverso da quello in fondo dove vado di solito perché mi ero accordata con Marion di mangiare insieme per conoscerci un po' meglio. E' una sophomore molto simpatica che è venuta a conoscermi perchè anche lei è italiana, siciliana (e si vede, è scura quanto me!!) ed è stata adottata da una famiglia americana quando era molto piccola. Siccome era molto interessante come ragazza e poi, abbiamo lo stesso sangue italiano, ho deciso di pranzarci insieme, anche per allagare il giro; infatti mi ha presentato alcuni suoi amici. :) Ah Trey (quello che è riuscito a procurarsi miracolosamente il numero) mi scrive sempre e mi pedina a scuola, però è tutto premuroso, oggi tipo stavo facendo le acrobazie all'armadietto per mettere a posto i libri con la cartella in spalla, il borsone e il pranzo in mano, e lui è venuto ad aiutarmi e a raccogliere quello che mi era caduto. Dopo pranzo sono rimasta direttamente a scuola a fare i compiti fino allenamento alle 2 che oggi è stato sfiancante: Non so perché Dancy ha avuto la brillante idea di andare sul prato di fronte scuola a riprovare la nuova coreografia, segnare gli schieramenti, fare un po' di salti e insegnarci un nuovo cheer. Potete immaginarvi che tortura fosse sotto il sole cocente di primo pomeriggio, si sudava da matti e morivamo di sete, quindi continuavamo a fare la spola verso il bagno. Alle 4.30 siamo rientrate nella cheer room a finire gli striscioni per la partita che è venerdì prossimo (la prima della stagione che si tiene qui) e poi li abbiamo appesi un po' nei corridoi.
Quindi è venuta a prendere Susie ed insieme con Matthew siamo andati ad un AT&T store a comprare una nuova sim per me, perché con la mia spendevo davvero troppo (70$ da quando sono qui, e senza internet!) e a fare la spesa. A cena abbiamo mangiato salmone al forno con l'arancia sopra ed insalata. Adesso devo fare  un po' di stretching (questa settimna è molto dura con gli allenamenti per la grande esibizione di venerdì) perché mi serve per i salti che non sono ancora al massimo, poi riguardo anatomia, doccia e letto. Sto dormendo ogni notte meno perché, tra una cosa e l'altra faccio sempre le ore piccole, quindi devo recuperare!!

domenica 18 agosto 2013

Voglio presentarti a James

Un mese. Non sembra, ma è già passato ben un mese da quando sono arrivata. Un mese da quando ho salutato tutti, un mese che non vedo la mia famiglia, un mese che parlo tutto il giorno inglese, un mese che ho una vita nuova. Il tempo vola; ne restano soltanto 10 ora.. so già che, senza rendermene conto, tra pochissimo mi sembrerà di essere già a metà dell'esperienza. A parte aver realizzato quanto tutto passi in fretta, come primo mese è andato alla grande e come giornata per festeggiarlo ancora di più!
Forse qualcuno se ne ricorda, comunque prima di partire, mentre ero in vacanza, Susie mi aveva scritto che mi aspettava una sorpresa che non poteva ancora dirmi. Ecco, poi me l'ha detta più avanti, solo che ho dovuto promettere di non parlarne con nessuno fino a tempo debito, ed ora, posso finalmente svelare il mistero. Matthew, come ho scritto anche ieri, in questi ultimi giorni ha tenuto un casting per il film che è venuto a girare qui in Mississippi ed oggi c'era la selezione finale a casa nostra in cui venivano richiamati solo i migliori selezionati dalle giornate di ieri e venerdì, e a supervisionare il tutto c'era niente di meno che...JAMES FRANCO! Infatti è il direttore del film ed è venuto perché voleva scegliere lui personalmente i piccoli attori. Susie mi aveva avvisata qualche giorno fa che sarebbe arrivato a casa nostra, ma mi aveva anche chiesto di non parlarne con nessuno per evitare che si diffondesse la voce e che James sarebbe stato lì per lavorare, quindi non potevo farci foto o dargli fastidio, ma probabilmente, essendo amico stretto di Matthew, avrei potuto conoscerlo; non potete capire l'emozione!! Per chi non ha idea di chi stia parlando è un attore e, da poco tempo regista, abbastanza famoso in America e, soprattutto, molto handsome ;)

Tra i film che ha fatto ci sono Spider Man (faceva Harry Osborn), Spring Breakers (il gangster), Oz: the great and powerful, 127 ore, Eat pray love ed altri... Quando è arrivato (in ritardo ovviamente) con il produttore e altre persone, io ero fuori sul porticato nel retro insieme a Gabby a consegnare delle lavagnette con su i nomi ai bambini che attendevano lì per il provino, così l'ho visto solo di sfuggita entrare in casa. Era molto sciallo, le tipiche star del cinema quando vanno al lavoro: cappello, occhiali da sole, bicchierozzo di caffè in una mano e iphone nell'altra. In casa è andato subito insieme a tutti gli altri e Matthew nella stanza destinata ai provini, così anche quando sono rientrata non l'ho visto. La mattinata è stata abbastanza piena, perché continuavano a fare entrare ed uscire da casa gruppi di bambini, uno più bello dell'altro, per i provini, c'era anche la bambina di cui avevo visto il provino venerdì! Quando entravano dovevano aspettare su una panchina il loro turno e mi facevano tenerezza tutti tesi a ripassare la parte,  il più grande avrà avuto 11 anni. Io ho dato un po' una mano dove serviva (con le lavagnette, le liste o in cucina a Susie che si è messa a preparare il pranzo per tutti) e quando riuscivo andavo a dare l'in bocca al lupo ai bambini e a scambiarci due chiacchere, tutti loquacissimi!
All'1 io Susie e Stefan saremmo dovuti uscire per andare a  Vicksburg per il Welcome Orientation Meeting di EF con tutti gli altri Exchange della zona e la nostra coordinatrice, quindi, siccome stavano ancora lavorando sodo, avevo ormai perso le speranze di conoscerlo quando, e sono stata davvero fortunatissima, Matthew è uscito dalla stanza dei provini e ha chiesto a Susie un paio di cose, lei gli ha detto qualcosa su di me che ero lì dietro, lui è rientrato e dopo poco ha riaperto la porta e mi fa: "Gaia vieni dentro voglio presentarti a James" OMG! ero esaltatissima!! Sono entrata e c'era la luce accecantissima dei fari che si usano per i provini, lui era seduto in fondo su una poltrona e di fianco a lui c'era il produttore. Mi ha sorriso, ci siamo stretti la mano (ommamma) e mi fa "Tu sei Italiana giusto? E' un grande piacere conoscerti " gli ho detto di si e che è un grande piacere PER ME hahahah poi mi ha chiesto di dove di preciso. Allora ci siamo messi a parlare un po' di Milano, mi ha detto che è stato lì parecchie volte mentre lavorava per Gucci, ma che non gli è mai piaciuta tanto perché è troppo silenziosa come città per lui, ci credo, non siamo mica Hollywood! Mi ha chiesto se mi piace l'America e s emi manca il mio cibo. E' stato gentilissimo, mi ha fatto tante domande e si è fermato a parlare con me quando poteva benissimo stringermi la mano e andare avanti con i provini. E' stato davvero emozionante, e poi prima di uscire mi ha chiamata (James Franco ha detto il MIO nome!) e mi fa "Ti aspetto qualche volta sul set, sei la benvenuta". WoooooW!! Che fortuna ho!? Ancora non ci credo. Ero al settimo cielo hahah Ho abbracciato Susie per aver chiesto a Matt di provare a farmi entrare e la sera ho ringraziato anche lui. Durante tutto questo però Stefan non c'era, non so dove fosse, quindi poi sono ricominciati i provini e siamo dovuti uscire, così lui ha perso l'occasione di incontrarlo. Inutile dire che (ok un po' ha ragione) quando ha saputo che, grazie a Susie, io ero riuscita a parlarci, era tutto arrabbiato e credo che questo non abbia aiutato a migliorare il loro rapporto. In macchina ha tenuto su il muso e diceva cose acide. Mi dispiace davvero, ma non posso farci proprio nulla io.
Vicksburg è a circa un'ora da Canton, sulla strada ci siamo fermati da Mcdrive per il nostro consueto pranzo "salutare" e poi  siamo arrivati in questa casa enorme in mezzo al bosco con una mega piscina (ci avevano avvisato di portare il costume) che era di una host family che l'aveva messa a disposizione per l'incontro di oggi. Eravamo 6 ragazze e 2 ragazzi Stefan e Nicholas e l'incontro consisteva in un'oretta di dialogo con la coordinatrice, Miss Joyce, e poi una specie di festa in piscina per stare un po' insieme e conoscere altri Exchange. L'interno della casa era stupendo, tutto a vetrate che danno sul  bosco che la circonda e sulla piscina. Noi ragazzi ci siamo divisi dagli host parents e siamo andati con la coordinatrice nella casetta sull'albero (si hanno una casetta sull'albero, il mio sogno!!) che era una sorta di stanza adibita a cinema, bellissima: con lo schermo su tutta una parete, il proiettore, la wii e la play station, un frigo-bar, un mega divano su tre lati e un mobile stracolmo di dvd e video games. Ci siamo messi lì e Miss Joyce ci ha detto un po' di cose (che sono essenzialmente le stesse dell'orientation prepartenza), ci ha consegnato dei fascicoletti, e ha voluto sapere da tutti come sta andando, le materie che abbiamo a scuole e gli sport che facciamo. Quando gli ho detto che ero una cheerleader era molto colpita e ha detto che probabilmente sono una delle poche fortunate di tutto il continente perché per una Exchange è difficilissimo entrare a farne parte!! Quando abbiamo finito John, l'uomo che ospita Nicholas ci ha fatto un po' di foto tutti insieme e poi siamo andati a metterci il costume ed abbiamo fatto un tuffo in piscina. E' stato divertentissimo, siamo entrati tutti subito in confidenza ed abbiamo passato il pomeriggio a nuotare, giocare in piscina e a ballare con la musica alta che, è davvero internazionale perché, seppure venissimo da tutta Europa, le canzoni le sapevamo tutte! Era una scena bellissima vedere ragazzi from Italy, Germany, Sweden, Denmark Finland sentendoci tuti così accomunati da questa esperienza pur non essendoci mai visti prima.Io e Nicholas abbiamo anche spiegato schiaccia 7 e abbiamo fatto una partita tutti insieme, all'inizio facevano una fatica assurda a capirlo (ed è un gioco semplicissimo) così io e lui glielo abbiamo dovuto far vedere un po' di volte. Lui è uno davvero simpatico e alla mano, il problema è che è appena arrivato e non si è ancora abituato a parlare inglese (non ha nemmeno sorelle o fratelli) e quindi con me parlava solo in italiano e a volte addirittura mi diceva le cose in italiano e voleva che le traducessi e le andassi a dire agli altri, mi aveva preso per la sua traduttrice personale!! Questa cosa mi ha dato un po' fastidio e gli continuavo a dire di usare l'inglese il più possibile, non solo il pomeriggio lì con me, ma in generale, s eno non si abituerò mai. Io mi sono stupita di me stessa invece, perché all'inizio quando mi parlava in italiano mi faceva stranissimo e mi veniva più spontaneo rispondergli in inglese, ed un paio di volte gli ho davvero risposto in inglese!! Tutti buoni segnali :) Dopo siamo rientrati a casa ad asciugarci e cambiarci e siamo rimasti fino alle 6 a mangiare bisotti e muffin conoscendo le famiglie di tutti gli altri e scambiandoci impressioni sulla scuola, gli amici e tutto il resto. Miss Joyce ci ha promesso che cercherà di organizzare tante gite perché siamo un bel gruppo e vuole fare di tutto per farci incontrare spesso. Prima di andare ci siamo lasciati tutti i contatti facebook e instagram e noi ragazze anche il numero di cellulare perché stiamo pensando di incontrarci tutte insieme domenica prossima a Jackson che è intermedia tra tutti i paesi in cui abitiamo. Non vedo l'ora, sono tutte così simpatiche.

Il gruppo degli exchange

Al ritorno mi sono addormentata in macchina perché ero stanca morta (uei, stamattina ho anche lavorato) e per questo Susie e Stefan, quando siamo tornati, mi hanno continuato a prendere in giro :(
A cena abbiamo mangiato ancora il pollo alla Susie con la salsina buonissima e poi io e Stefan ci siamo accorti che dovevamo lavare un macello di cose e non avevamo uniformi pulite per domani, quindi ci siamo sparati tipo 4 lavatrici a catena e io ho dovuto pure stirare! Finito tutto ciò ho fatto History e riguardato Trigonometria perché domani forse abbiamo un altro test. E domani è già la terza settimana di scuola, caspita ma quanto sta già passando in fretta il tempo?
P.S: Susie mi ha passato un po' di foto che ha fatto ieri durante il casting quindi le metto qui
Bambini in attesa del provino

Io e Gabby all'ingresso  (facce sconvolte)




sabato 17 agosto 2013

Casting

Stamattina la giornata non è iniziata nel migliore dei modi: stavo ancora dormendo quando prestissimo (tipo alle 7)  uno dei colleghi di Matthew che sono restati a dormire ha bussato alla porta ed è entrato pensando che fosse la stanza di non so chi; io ero in dormiveglia sotto le coperte e non capivo niente, quindi mi vede comincia a scusarsi come un matto e scappa fuori. Non appena sono riuscita ad addormentarmi (forse era passato anche tanto tempo ma nel sonno mi è sembrato poco) entra Susie facendo un casino tremendo con Gabby, la ragazza dall'Arkansas dicendo che lei doveva fare la doccia e che le serviva il bagno. Io continuavo a non capire niente ed ad annuire. Quando mi sono svegliata un po' melio e ho realizzato mi sono ricordata che il bagno non era proprio il massimo della presentabilità ma fa niente, dopotutto la mia camera era diventata una stazione di gente che entrava e usciva mentre io ero ancora nel letto in pigiama al buio. Quando Gabby ha finito, sono andata a farmene una io e a prepararmi perché durante la mattinata ci sarebbe stato di nuovo il casting nella casa all'angolo della via e Matthew ieri sera mi aveva chiesto se mi andava di andare lì per le 10 ad aiutarlo. Sono arrivata puntuale e mi hanno messa al banchetto all'ingresso ad aiutare Gabby ad accogliere le persone, spiegare le procedure, consegnare moduli, graffettare foto e scrivere il numero di ciascuno. E' stato incalzante (in totale ha visto 348 bambini) e c'erano certi momenti in cui la gente arrivava a fiumi e dovevamo fare tutto velocissimamente, ma anche molto divertente perché ho incontrato un sacco di gente, molti dei quali si fermavano a chiedermi qualcosa riconoscendo il mio accento straniero, ho visto tutti quei bambini bellissimi, e assistito alle procedure vere e proprie di un casting. Ero andata solo per dare una mano ma poi ho capito che ero diventata davvero necessaria perchè io e Gabby ci dividevamo perfettamente il lavoro e Matt, quando è venuto lì da noi per una pausa, mi ha riempito di ringraziamenti. La gente mi scambiava anche per una ragazza facente parte dell'agenzia di casting,  mi riempiva di domande  e la cosa mi esaltava abbastanza. A pranzo ci siamo dati i turni per andare in cucina ed abbiamo mangiato un po' di pizza che Susie ci aveva ordinato nel frattempo. Il pomeriggio fortunatamente è stato molto meno affollato e quindi più gestibile. Sarei dovuta andare alla mall con Holly ma, un po' perché ero impegnata con il casting, in po' perché alla sera doveva vedere John, ci è saltato tutto. Mi è dispiaciuto tanto perchè dovevamo darci allo shopping e volevamo passare il pomeriggio insieme, però abbiamo deciso che lo recuperiamo assolutamente in settimana!!! Dopo tutto sono stata contenta lo stesso perchè ho fatto qualcosa di nuovo e irripetibile, ho visto sul serio che cos'è un casting e ho conosciuto bene tutti i colleghi di Matt (uno piú stravagnte dell'altro) che continuavano a ringraziarmi pensando che la cosa mi pesasse, mentre invece io mi divertivo. Alle 3.30 abbiamo chiuso il casting e ci siamo battuti tutti il 5: Matt ha detto che ha trovato bambini veramente interessanti e che i migliori 40 verranno richiamati per venire domani al casting finale in cui, solo 4 di loro otterranno un ruolo. Chissà chi sono i fortunati, magari li riconosco perchè li ho visti all'ingresso!
Finito tutto abbiamo pulito un po' e poi io  sono andata a prelevare e a casa a chiamare Stefan che, era stato tutto il giorno a casa da solo. Qui ci sarebbe da aprire un capitolo. Stamattina (prevedibile) mentre ero di là per il casting  lui è Susie hanno litigati, non ho capito bene perchè ma probabilmente per una stupidata e semplicemente per il fatto che Susie ce l'aveva già con lui. Non voglio incolpare lei perchè anche lui ce li ha i suoi attegiamentini un po' storti, ma è molto probabile che, dopo ieri sera, lei fosse partita prevenuta. In ogni caso alla fine lei gli ha detto che, siccome non aveva fatto nulla per 2 giorni, oggi sarebbe dovuto restare in canera a finire tutti i compiti perchè stasera e domani saremmo stati fuori e lui doveva averli finiti, e che quindi non poteva venire a vedere il casting, anche perchè "se era davvero malato come diceva "rischiava di infettare tutti quei bambini". Viperina la ragazza... Si ha un po' esagerato. Oltretutto a mezzogiorno quando è arrivata con le pizze, mentre ero in cucina io a mangiare è venuta a raccontarmi tutto questo e a dirmi di chiamarlo per sapere a che punto era con i compiti. Io l'ho chiamato e lui, ovviamente abbastanza preso male, mi ha detto che non sapeva nemmeno che compiti fare perchè era rimasto assente. Ve lo giuro in quel momento, nonostante tutte le volte in cui mi irrita, mi ha fatto troppo dispiacere, anche perchè io sono un'exchange come lui e posso capire quanto sia difficile, anche se, ammetto, lui non sta facendo nulla per rendere le cose piú semplici. Cosí, fatemi santa, sono corsa a casa che avevo poco tempo, gli ho portato 3 fette di pizza e gli ho detto velocemente tutti i compiti, gli ho detto che non potevo spiegargli gli argomenti nuovi perchè dovevo tornare di là, ma gli ho lasciato i miei quaderni e gli ho detto di provare a vedere quello che capiva. Alla fine gli ho raccomandato, quando saremmo dovuti uscire, di dire comunque che aveva finito tutto perchè se no Susie si sarebbe arrabbiata ancora, al massimo poi li avremmo finiti insieme domenica sera. Ora, io faccio tutto sto sbatta per sistemare un po' la situazione, alle 4 quando torniamo a casa, finito il casting, e vado su a chiamarlo per andare al cinema cosa mi risponde? No io non vengo, non ho voglia di uscire con lei. E ma allora vai a quel paese, lasciatemelo dire. Non era affare mio quindi gli ho solo detto, fai come vuoi, sappi peró che sicuramente ci saranno delle conseguenze. Alla fine, poco prima che uscissimo è sceso dicendo che aveva cambiato idea, fortunatamente. Siamo andati io, Gabby, Susie e Stef e abbiamo visto questo film stupendo, che mi è piaciuto da morire. Era da tantissimo che non vedevo un film cosí bello al cinema. C'era tanta storia americana ma non era noioso, faceva parecchio pensare, aveva un bel po' di battutine (alcune però non sono riuscita a capirle..) e alla fine tutto il pubblico ha battuto le mani. Metto anche il trailer perchè, appena esce in Italia dovete andarlo a vedere, fidatevi. Si intitola The Butler:


Dopo il film siamo ripassati da casa e poi davvero tutti insieme, anche con Charlie Matt e tutti i suoi colleghi che rimarranno da noi anche stanotte per domani, il verdetto finale, siamo usciti perchè Matthew ha voluto offrirci la cena a  noi che abbiamo lavorato con lui per ringraziarci dell'aiuto che gli abbiamo dato. Siamo andati da Penn's un posto famoso per il pesce fritto e io ho preso catfish e french fries. Lí attaccata c'era anche una gelateria (di quelle vere che fanno il gelato come in Italia!!) e quindi abbiamo preso tutti il gelato, io di un gusto particolare che qui non abbiamo (tipo crema cioccolato caramello e biscotto tutto insieme) e gli altri al pistacchio ("pistacio") a cui ho tentato di insegnare come si dice correttamente senza grandi risultati.
Sabato particolare, ancora non con i miei amici, ma sono contenta comunque :) Domani sveglia presto e gran finale. Siccome i bambini sono pochi si terrà a casa nostra e voglio scendere per curiosare e spiare i volti, magari tra loro c'è la star dei prossimi 20 anni hahahha 

venerdì 16 agosto 2013

GO PANTHERS!

Ieri era il giorno della partita: GO PANTHERS!
Dovete sapere che qui il giorno della partita (che di solito è di venerdì, ma questa era un'eccezione) è molto sentito e per tutta la giornata non si parla d'altro. Il clima già a scuola era stupendo perché c'era appeso uno striscione all'ingresso e tutti i giocatori di football e le cheerleader non doveva indossare la divisa ma, i primi le magliette che usano in partita, e noi delle t-shirt con scritto CA Cheer , sui Jeans. Quindi già solo il fatto di poter uscire di casa così mi ha resa tremendamente felice:


Senza contare che era la prima volta che assistevo ad una partita di football e, per di più, in qualità di cheerleader! Stefan è sceso a colazione con una faccia da morto dicendo che non voleva andare a scuola perché non stava bene, ma se gli chiedevi cosa aveva diceva che non lo sapeva. Susie non era molto convinta, quindi l'ha avvisato che, se non fosse venuto a scuola, non lo avrebbe nemmeno lasciato andare alla partita (che comunque non avrebbe potuto giocare perché il giorno prima aveava saltato gli allenamenti) e lui molto tranquillamente ha detto che non ci sarebbe comunque voluto venire perché non se la sentiva. Quindi è risalito in camera a dormire. La mattinata poi è andata decisamente bene: ci hanno riconsegnato i test di Trigonometry e ho preso... 100!! Zero errori, non ci potevo credere! Non sono mai stata troppo brava in matematica quindi ero così fiera di me stessa, e poi solo in due siamo riusciti a prendere il massimo! Dai, come primo voto dell'anno, direi che partiamo molto bene e sono più che soddisfatta :)
Anche nel test di Anatomy mi sembra di aver fatto un buon lavoro, in Arte siamo usciti e siamo andati tra gli alberi del boschetto davanti alla scuola per disegnare. Mi è piaciuto un sacco perché eravamo all'aperto, sotto il sole, con la musica a ricopiare dal vero, però il mio disegno non è ancora terminato. History e English ancora spiegazioni ed esercizietti in classe. All'1.15 avevo finito e non mi sono fermata a scuola perché alle 3.45 avevamo l'incontro per la partita e dovevo preparami e fare il borsone (anche per la sera e per il giorno dopo perché sarei andata a dormire da Dancy dopo la partita). Susie però aveva un appuntamento con una sposa quindi è arrivata un quarto d'ora dopo e si è fermato ad aspettarla con me Dominique che è il mio vicino di armadietto e fino a quel momento eravamo riusciti a scambiarci solo poche parole; in questo modo abbiamo avuto occasione di parlare un po'. Mi ha spiegato bene il suo ruolo in squadra e, prima di andare gli ho dato l'in bocca al lupo per la partita. Mentre eravamo in macchina Susie era furiosa perché sosteneva (e sostiene tutt'ora) che Stefan stesse solo facendo finta di stare male per non andare a scuola (non si sa per quale ragione) perché ha detto che non aveva dormito per nulla nella mattinata, non era voluto andare dal dottore e aveva mangiato 3 hamburger per pranzo. Sì in effetti non sono proprio i sintomi di alcuna malattia che io conosca.. In ogni caso, almeno questi, non sono fatti miei, quindi io gli ho solo preso i compiti e le varie schede che ci hanno dato, poi che se la veda lui; mi spiace solo che non sia potuto venire al primo match della squadra, che era davvero qualcosa di fenomenale. Dopo la doccia, il trucco e parrucco ed aver preparato tutto il necessario per passare la notte fuori, Matthew (Susie era molto occupata) mi ha dato un passaggio fino a scuola per l'incontro. Adoro sempre di più Matt e praticamente sento più lui come brother che non Stefan che ha la mia stessa età. E' sempre gentile, ti fa subito sentire a tuo agio e tutti i giorni ci ritagliamo uno spazietto per parlare, della giornata, di film, di moda, di cibo, di posti che vogliamo vedere o cose che vogliamo provare. Sono così contenta di aver conosciuto una persona simile!
Comunque, stavo dicendo che sono andata all'incontro, già pronta in divisa e poi ci siamo separate nelle varie macchine (io sono andata con Holly e Adriane nella macchina di Stephanie) e ci siamo dirette verso il paese, di cui ho dimenticato il nome, in cui c'era la partita. Per strada abbiamo anche superato il pullmino (pullmone) con su tutti i giocatori che hanno cominciato a fare gli stupidi ai finestrini. Il posto era bellissimo: nonostante fossi agitata per la prima esibizione in una partita, non appena sono arrivata ho cominciato ad esaltarmi. Non era un vera e propria partita ma il Jamboree, una sorta di torneo che apre la stagione. Il campo è enorme, con le tribune su entrambi i lati, piene zeppe di striscioni e persone che, principalmente, mangiano, visto che c'è un mega bar tatticissimo sul campo  che vende di tutto e di più e che si sarà fatto i milioni ieri. Quando siamo arrivate c'era la musica alta dagli speaker e il campo era pieno di giocatori che si allenavano, infatti c'erano una cosa come 6 o 7 squadre differenti, proveniente da tutte le scuole dei dintorni, con i loro rispettivi team delle cheerleader: era un'esplosione di colori, ciascuno aveva quelli della sua scuola. L'atmosfera che si respirava, allegra e concitata, mi piaceva da morire. Lo sport è vissuto in maniera particolare qui.. non vedi gente che urla, bestemmia o gesticola anche quando stanno perdendo, ma solo un tifo sfegatato e rispettoso. Prima di esibirci abbiamo visto qualche partitella e la mia conoscenza delle regole di base è riuscita a trarne qualcosa di più. Poi quando i Panthers sono entrati in campo ci siamo schierate sul bordo ed abbiamo iniziato a fare i piccoli cori con i movimenti sincronizzati a seconda del momento. E' stato particolarmente divertente, anche se non è andata proprio da dio perché ad un certo punto si sono messe a farne alcuni che non mi avevano mai insegnato e che, né io né le quattro Junior che erano venute con noi per fare numero, sapevamo; abbiamo solo cercato di imitarle. I Panthers hanno giocato due volte e abbiamo vinto in entrambe, yu-huuu!
 



Cheerleaders with Stephanie in the middle

Quando avevamo finito di cheer (non so come tradurre il verbo), verso le 7, noi potevamo andare, mentre i ragazzi sono dovuti restare lì fino a tarda serata per vere tutte le altre partite, quindi purtroppo non ci siamo potute incontrare con loro per festeggiare (mi hanno spiegato che di soloto fanno così). Io sono andata via con Bailey e sua mamma. Bailey è una delle cheerleader del Junior team e, nonostante sia solo una Sophomore, sembra più grande della sua età. Fino a quando non me lo ha detto, ero convinta che fosse una Junior e potrebbe anche essere scambiata per una Senior! Ho cominciato a legare con lei durante gli allenamenti di quest'ultima settimana e mi piace davvero tanto come persona. Sua mamma è la dolcezza fatta a persona, fa la truccatrice e la parrucchiera, e mi ha detto che vuole prepararmi per Who's Who. Who's Who è il concorso di bellezza che si tiene tutti gli anni alla Canton Academy, e lei ogni anno sceglie una ragazza, e si fissa su quella, per fare il suo sponsor  e, a sua detta, deve assolutamente riuscire a truccare e preparare lei. Ha detto che quest'anno vuole me e che ci devo partecipare, ancora non lo so, deciderò poi perché è abbastanza impegnativa come cosa. A parte quello comunque, è molto calorosa e gentile e, prima di andare da Dancy, siamo andate tutte e 3 insieme a mangiare hamburger e patatine da Wendy's: dopo tutto il pomeriggio sotto il sole, morivamo di fame! Poi ci ha accompagnate a casa di Dancy, da cui abbiamo trovato anche Cassie. Abbiamo passato la serata vedendo un film di Barbie (cosa che non facevo dalla prima media :') ), ad insegnarmi alcune parole che usano spesso e a spiegarmi bene come funzionano tutti i balli, i falò in campagna e le feste a tema che fanno di solito. Verso mezzanotte ci è venuta ancora fame (negli Stati Uniti è regina sovrana e incontrastata) così Dancy e Bailey sono uscite a comprare frappè per tute che ci siamo bevute sotto le coperte prima di andare a letto.
Stamattina solito truma per la sveglia, ma, come al solito, alla fine ce l'abbiamo fatta, rimettendoci la colazione (ed il che non è un male) e siamo andate a scuola. Io sono andata in macchiina con Cassie perchè ha la decappottabile e volevamo fare le stupide, così abbiamo abbassato il tettuccio e  messo la musica country a tutto volume, il che sarebbe la cafonata equivalente a quella di chi gira con i finestrini giù e la musica house alta in Italia. A scuola non c'era Stefan così ho immaginato che fosse restato di nuovo a casa. In anatomia abbiamo parlato di una malattia e visto un video al riguardo, in trigonometria ancora esercizi, in arte esercitazioni sul chiaroscuro e l'ombreggiatura, in storia dibattito aperto e in inglese lavoro a gruppi più di nuovo test a crocette a sorpresa sulle pagine del libro. A pranzo non avevo portato nulla, quindi l'ho comprato alla caffetteria e, fortunatamente, era buonissimo (di solito da quello che vedo è tremendo): una specie di piadina con formaggi vari e bacon, e un brownie. Poi sono rimasta nella study hall fino ad allenamento. Oggi abbiamo ripassato la coreografia, abbiamo fatto altri striscioni per la partita e poi, a fine allenamento, io Bailey Cassi e Holly abbiamo avuto una grande idea: abbiamo staccato un specie pannello dal soffitto della Cheer room (il soffitto della scuola è composto da pannelli bianchi mobili) e l'abbiamo ridipinto mettendoci i nostri nomi.


Ci abbiamo messo praticamente tutto il resto del pomeriggio ma siamo soddisfatte perchè così ora resterà lì per sempre sul soffitto della Cheer room :) Holly mi ha riaccompagnata a casa perché doveva andare dal suo ragazzo che abita proprio nella via dietro casa di Susie, e sulla strada ci siamo fermate a prendere una Coke Icy (granita alla coca). A casa doccia veloce e poi sono corsa nella casettina di fianco perché, mi ero dimenticata di scriverlo, Matthew sta tenendo un casting! Praticamente è il motivo principale per cui si trova qui in Mississippi: sta per girare insieme a James Franco un altro film e così ha iniziato a fare i casting che, per motivi di tempistica, devono essere molto veloci e concentrati; così lavorerà per tutto il weekend non stop per trovare gli attori di cui ha bisogno. Susie ha messo a disposizione una casa di sua proprietà, ora disabitata, ad angolo della via, e lui si è preoccupato di mettere annunci vari e di contattare le agenzie. Ero molto incuriosita da questa cosa, perché volevo vedere cosa accade veramente durante i casting e quali sono le procedure, così non appena mi sono liberata, sono andata lì a dare un'occhiata. Oggi era un casting di bambini quindi era pieno di genitori e bambini (tutti bellissimi mio dio) tra i 7 e gli 11 anni. Io sono stata essenzialmente in sala d'aspetto a vedere tutte le varie procedure: entravano, si registravano, compilavano un foglio, lasciavano una foto gigante  del bambino, venivano numerati e poi aspettavano di essere chiamati nell'altra stanza per sostenere il provino vero e proprio, in cui solo il bambino poteva entrare. Ad un certo punto, quando Matt è uscito per una mini pausa, mi ha detto che, anche se in linea di massima non si potrebbe, mi faceva vedere un paio di provini, purchè restassi in fondo alla stanza e in silenzio. Ho visto un maschio ed una femmina, il primo nulla di che, la seconda molto brava e carina. Essenzialmente dovevano presentarsi e rispondere a tutte le domande che gli venivano poste mentre venivano ripresi con una telecamera; poi Matt chiedeva loro alcune cose per, così mi ha spiegato, vedere come parlano e gesticolano al naturale, e poi recitavano la piccola parte assegnata al momento della registrazione all'ingresso. Matthew è bravissimo, perchè anche con i bambini sapeva interagire benissimo, li metteva subito a loro agio e li faceva uscire tutti contenti e soddisfatti. Mi ha spiegato che ogni volta che escono mette sul loro foglio un pallino: rosso, scartato, verde passato, viola eccezionale. Il maschio si è beccato il rosso mentre la femmina il verde. Il tutto è finito verso le 8 e, quelli che mancavano e molti molti di più rispetto oggi torneranno domani. Domenica verranno richiamati solo i migliori. E' stato emozionante.. vedere tutto il "dietro le quinte" mi piace da maledetti! :) Siccome alcuni dei colleghi di Matt che lavorano per la sua agenzia e che l'hanno aiutato oggi, arrivano da molto lontano, anche altri stati, rimarranno da noi per questi due giorni, quindi siamo andati a cena fuori tutti insieme al ristorante Messicano. E' stato ancora più divertente del solito perché eravamo in tanti, è venuto anche Stefan, dicendo di stare meglio, e tra i suoi colleghi c'era anche una ragazza dell'Arkansas che era seduta vicino a me e con cui ho parlato molto (il suo accento in confronto a quello di qui è una passeggiata!). Poi nel ristorante il karaoke oggi era abbasta spinto, ballava molta più gente e ho anche trovato la mamma di Bailey (senza di lei però perché era fuori con il suo ragazzo) e 3 compagni della classe di anatomia. Quando siamo tornati a casa poco fa, Stefan e gli ospiti sono andati subito in camera, mentre Susie, nonostante fossi stanca morta,mi ha chiesto se potevo restare in cucina un attimo a parlare con lei. Molto seriamente ha voluto affrontare il discorso Stefan: mi ha detto che si è accorta che ha un atteggiamento strano, che non sta stringendo grandi amicizie, che sembra che gli pesi tutto e che non lo vede per nulla riconoscente nei suoi confronti. In poche parole mi ha fatto capire che non le va tanto a genio. Io non sapevo davvero cosa dire, stavo solo zitta ad ascoltare; in effetti le cose che diceva erano vere, ma non mi è piaciuto tanto il modo in cui me le ha dette e il fatto che volesse quasi "tirarmi dalla sua parte", non so come spiegarlo.. Come se volesse dirmi di prendere le distanze da Stefan. In effetti non è come me lo immaginavo ok, ma sto cercando di trovare un equilibrio per una convivenza tranquilla, invece da come lo diceva lei, sembrava che non ci fosse nulla da fare e che dovessimo prendere provvedimenti. Le ho chiesto se mi stava dicendo queste cose perché voleva che gli andassi a parlare ma mi ha detto di no, che "è solo molto strano". Poi questa cosa della malattia non le è andata proprio giù perché sostiene che in questi due giorni l'ha visto sempre bene, ha mangiato e passato le giornate a girovagare per casa. Il fatto che abbia saltato due giorni consecutivi di scuola le ha dato molto fastidio sia perché a noi Exchange, soprattutto nei primi tempi, servono un sacco, sia perché se salta già parecchi giorni così, non potremo perderne occasionalmente anche altri quando magari vogliamo fare un viaggio o una gita. E alla fine, prima di andare a letto ha concluso sentenziando che, secondo lei, tutta questa storia è sorta perché, con l'avvicinarsi della partita, lui sapeva che non avrebbe potuto giocare di ruolo, e quindi, pur di restare in panchina, cosa che gli scoccia molto, ha preferito fingersi malato e non presentarsi nemmeno. Io non credo proprio (spero) che abbia una mente così contorta e che abbia macchinato tutto questo, però effettivamente alcune cose di quelle di cui abbiamo appena parlato sono vere, quindi io non so proprio come comportarmi, o cosa fare o il perché Susie me ne abbia voluto parlare quasi come cercando un'alleata che l'appoggiasse. Non so è una situazione parecchio strana...