venerdì 6 dicembre 2013

Field Trip

La gita è stata fighissima!! :) Onestamente non era nulla di eccezionale ma era la mia prima gita americana, e poi eravamo fuori da scuola (tutto è buono in questi casi) ed era stata organizzata dal nostro prof di arte; quindi tutta a sfondo artistico, cosa che mi piace da impazzire. Eravamo tutte e 3 le classi di arte quindi c'erano un sacco di persone che conoscevo (tipo Dancy, Holly, Cassi e Mary Kate). Ci siamo mossi in pullman, quello che possiede la scuola e che di solito usava la squadra di football durante la stagione per le partite in trasferta (se ripenso al football mi viene ancor il magone!!)
Prima tappa: lo studio del nostro prof, quello fighissimo di cui avevo già messo un paio di foto. Infatti io c'ero già stata con Dancy un giorno che ero andata a trovarlo, mentre invece per tutti gli altri era una cosa nuova ed erano tutti incantati esattamente come me la prima volta. Ci ha fatto fare un giretto turistico mostrandoci i suoi "pezzi", quelli di cui va più orgoglioso, e quelli a cui sta lavorando adesso. Poi ci ha fatto posare per fare un po' di foto di gruppo; voleva una foto-ricordo di tutti i suoi alunni nel suo studio d'arte, che tenerinooo :3
Seconda tappa: la casa di un'artista, una sua amica che è essenzialmente una scultrice a differenza sua che è un pittore. Ci ha fatto vedere il suo "studio" (una specie di capanna in giardino) il suo giardino sul retro dove tiene il materiale , soprattutto creta e ceramica, e tutte le sue composizioni. Adesso è un sacco in ballo a creare statuine decorative Natalizie come mini babbi natale e angioletti, ma anche personaggi del presepe; per poi rivenderli. Ci ha spiegato un po' le varie tecniche e ci ha fatto vedere tutte le fasi della creazione. E' statao interessante ed era un tipo di arte completamente diverso!
Terza Tappa: Missippi Museum of Arts. Questo mi è piaciuto da morire: ok, era un normalissimo museo d'arte a Jackson, ma tutti i quadri esposti erano a tema; si trattava di una specie di percorso che spiegava la storia del Mississippi. Le gallerie erano anche divise per sessioni tipo "Personaggi importati", "Cultura", "Stile di vita", "Religione"; ed era quanto di più Mississippiano si potesse trovare; ti faceva proprio respirare l'aria del profondo Sud! Un sacco di quadri rappresentavano i paesaggi che ormai ho imparato a conoscere bene che circondano tutti i paesini, altri cantanti o musicisti blues (stile musicale che è nato proprio qui), e ce n'erano tantissimi concentrati sulla  black culture che è diventata un'importante parte della cultura di queste zone. Ecco alcune immagini:






 


Prima di uscire poi ho avuto una graditissima sorpresa: nella galleria temporanea dove ogni qualche mese espongono nuove collezioni, c'era questa collezione di dipinti ad acquerello di un'artista del Mississippi che è venuto a vivere in Italia per un paio d'anni proprio per dipingere tutti i suoi migliori paesaggi e scorci. Le citta scelte erano Firenze, Pisa, Roma, Venezia, Milano, Como e la costa Amalfitana.Wow! Mi sono sentita davvero a casa, è stata una sensazione inspiegabile. Erano bellissimi e credo che la scelta degli acquerelli li valorizzava ancora di più: pieni di colore, pochi dettagli e non ben definiti, proprio come un sogno in cui perdersi. Mi facevano venire voglia di tuffarmici dentro. La mia amata Italia mi appariva ancora più bella sia per la forte nostalgia che si è fatta sentire tantissimo, sia perché agli occhi del pittore doveva apparire ancora più bella ed è riuscito a trasmetterlo in pieno attraverso i dipinti. Nonostante gironzolassi per conto mio e mi fermassi davanti ogni quadro per almeno 5 minuti a fantasticare (oltretutto erano quasi tutti posti in cui ero stata e alcuni panorami mi erano famigliari) tutti, ovviamente, venivano a cercarmi per farmi un sacco di domande. Tipo "vivi qui?", "sei stata qui?" "come si chiama questo monumento?" "ma questa torre è così o l'ha disegnata storta?" (beata ignoranza). E non vi dico Cassi quando, di fronte al balcone di Verona le ho spiegato che quello era probabilmente il luogo da cui Shakespeare aveva preso spunto per  la storia di Romeo e Giulietta e che tutte le coppiette vanno lì per salire sul balcone e scrivere i loro nomi sulla parete d'ingresso del cortiletto. Mi si è quasi commossa, e ha deciso che ci deve andare assolutamente con il suo ragazzo ahhaha!
Quarta (e ultima tappa): presi dalla fame, siamo andati nel ristorante più vecchio di Jackson. Onestamente a vedersi sembra di più una catapecchia dall'esterno e una cooperativa sportiva all'interno; non è per niente invitante, ma è stra stra cheap e davvero buono! E' famoso per il suo BIGBURGER che è una cosa indescrivibile; gigantesco! Avrei davvero voluto provare l'ebrezza di prenderne uno di quelle dimensioni ma era fuori questione che riuscissi a finirlo, così mi sono accontentata di uno normale che era comunque buonissimo. Ovviamente tutti i maschi hanno voluto fare gli spacconi e hanno preso quello enorme e poi in pullman si tenevano la pancia dal male perché si erano abbuffati, i soliti...
Io sulla strada del ritorno mi sono appisolata ( come sempre hahaah) e una volta a scuola ho aspettato Susie nella classe del prof di storia con cui non chiacchieravo da tanto e, prima di andare, mi sono anche iscritta ufficialmente a Beauty and Beau che è un concorso di bellezza che si tiene a gennaio lo stesso giorno del ballo invernale. Le iscrizioni sono aperte settimana scorsa ma, siccome tra trucco parrucco e vestito si preannunciava abbastanza costosa come cosa, ho dovuto chiedere alla family italiana il permesso prima, una volta ottenuto, sono andata a segnarmi sul foglio delle iscrizioni nella bacheca per i vari annunci scolastici. Sono emozionatissima! Non ho mai fatto un concorso di bellezza prima e non vedo l'ora :))
Avevo anche bisogno di un accompagnatore cosa che, in questo caso, sono le ragazze a dover chiedere ad un ragazzo. Siccome sapevo che Stefan voleva davvero farlo per partecipare anche lui e mettersi un po' in tiro, l'ho chiesto a lui, nonostante tutte le nostre varie piccole ostilità. Infatti anche se non è proprio la persona da cui sognavo di essere accompagnata, sapevo bene che, se non glielo avessi chiesto io non avrebbe avuto grandi possibilità dalle altre (non ha stretto nemmeno amicizia con nessuna di loro) quindi l'ho fatto per lui più che altro, e poi saremo carini a sfilare insieme, i due stranieri hahaha.
Quando sono arrivata a casa siccome era ancora il compleanno di mia mamma l'ho chiamata. Le avevo già inviato una nota vocale con gli auguri verso le 5 del giorno prima (mezzanotte in Italia) ma volevo sentirla per bene. L'ho trovata contenta e spero abbia avuto davvero una bella giornata. Le ho detto che la mancanza si fa sentire ma si va avantiii.
Per cena (oltretutto prestissimo, tipo alle 5, non si sa perché) abbiamo avuto caesar salad con un po' di avanzi degli spaghetti di domenica. In serata mi sono fatta la manicure, studiato per il test che avrei recuperato il giorno dopo e guardato tv. Questa può definirsi davvero una bella giornata, at least once in a while ;)

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