mercoledì 9 ottobre 2013

Un quasi cambio famiglia

Domenica è successo il finimondo. Io mi chiedo, perché le cose belle sono sempre accompagnate da quelle brutte e non può mai andare tutto bene? Ora spiego tutto.
Come ho detto nello scorso post, tutto sabato non ho visto Susie perché probabilmente è tornata a casa quando già dormivo. Nel pomeriggio prima di andare alla Fair le avevo mandato un messaggi chiedendole come stava, cosa aveva fatto durante la giornata e se avevo qualche coprifuoco per l'orario di ritorno. Lei non mi ha risposto, cosa che ha già provato a fare, e io, nonostante ci sia rimasta un po' male, ho pensato che probabilmente era impegnata con il matrimonio. Domenica mattina quando sono scesa per colazione non ho visto nessuno, così dopo aver mangiato velocemente una barretta di cereali sono ritornata in camera a sonnecchiare ancora un po' e a scrivere un post. sono riscesa verso mezzogiorno ed ho incontrato Charlie con il quale mi sono fermata un po' a parlare e che mi ha detto che Matthew era andato da amici in un paese qui vicino e che Susie "aveva tanto lavoro", quindi avremmo pranzato solo io lui e Stefan. Sono rimasta ad aiutarlo a preparare il pranzo che consisteva nel riscaldare gli avanzi della sera prima: riso con una salsina di fagioli e salsicce e costine di maiale.  Dopo pranzo sono tornata in camera a fare un po' di compiti e vedere un film, Walk the line, fino a quando, a metà, verso le 5, è arrivato a bussarmi Stefan (il quale aveva la luna storta e non aveva parlato molto nemmeno a pranzo) mostrandomi un messaggio arrivatogli da Susie che diceva più o meno così:
"Sono molto delusa dal tuo comportamento perché sono stata tutta la giornata nella casetta sul retro e nessuno si è degnato di venirmi a parlare. Non mi era mai capitato con nessuno studente nemmeno con i peggiori. Condividi questo messaggio con la tua amorevole sorellina italiana e trovate un modo di cenare stasera perché io non verrò a cucinare."
Io ci sono rimasta di stucco. Non sapevo cosa pensare. In effetti era vero che non l'avevamo vista per tutto il giorno ma, prima di tutto nessuno di noi due sapeva che era lì, secondo lei avrebbe potuto lasciare almeno un messaggio o un biglietto invece che scomparire così senza lasciare traccia, e terzo io avevo già tentato di contattarla il giorno prima e lei mi aveva ignorato, cosa che mi poteva legittimare ad essere offesa. Ho cercato di parlarne un po' con Stefan per capire cosa ne pensava lui, confrontarci e decidere cosa fare, ma l'unica cosa che ha detto è stata che era arrabbiato e stanco, non aveva voglia di difendersi e quindi si sarebbe semplicemente scusato.  Non avendo idee migliori abbiamo deciso di andare di persona alla casetta sul retro per parlarle e scusarci ma, quando siamo arrivati lì, dopo aver bussato, nonostante la luce fosse accesa, la borsa visibile dalla finestra e quindi lei palesemente lì dentro, nessuno ci ha aperto. Io ero davvero offesa, la situazione stava diventando davvero una cosa grossa e, quando siamo tornati a casa e abbiamo spiegato a Charlie quello che era successo è andato lui a parlarle. Quando è ritornato da noi si è scusato, ha detto che ci avrebbe portati a mangiare qualcosa nella square. Poi ha farfugliato un paio di frasi dicendo che era meglio non tentare di parlare ora con Susie perché era davvero arrabbiata, perché era stressata con il matrimonio e quindi diventava irritabile, che il suo carattere è complicato e che spera che, nonostante questo noi vogliamo comunque continuare il nostro soggiorno qui, facendomi sospettare che, quando le era andato a parlare, lei l'aveva messo in dubbio. A me era completamente passata la fame, quindi sono andata con loro da Subway ma non ho preso niente e quando siamo tornati a casa ho scritto velocemente un messaggio di scuse a Susie e parlato un po' con Yasmine per spiegarle la situazione e magari trovare un po' di conforto o qualche suggerimento. Tutto quello che è riuscita a dirmi è stato che questo atteggiamento è tipico da Susie e poi, in confidenza, mi ha detto che quando è venuta qui l'ha trovata un po' più irritabile del solito e che ha notato anche lei che con me i suoi modi non sono sempre molto gentili. Mi ha consigliato, se non mi sento a mio agio, di prendere seriamente in considerazione l'idea di cambiare famiglia visto che sono relativamente ancora in tempo. Come se non bastasse, proprio dopo di quello è arrivata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: la sua risposta al mio messaggio è stata davvero crudele: mi ha detto che ho dimostrato di non interessarmi assolutamente di lei non andandole a parlare e che da ora in poi quindi mi avrebbe trattato come se fossi un ospite e non un membro della sua famiglia. Non sapevo davvero cosa fare, ho scritto un post sulla pagina fb, sempre aperta, di noi Exchange students per qualche consiglio e tutte le persone che hanno risposto mi hanno consigliato di avviare le pratiche per cambiare famiglia, perché una situazione del genere mi avrebbe fatto solo stare male e non aveva più senso continuare a stare in una famiglia in cui non si riesce ad andare d'accordo con un membro. Anche Nicholas, dopo aver letto il post, mi ha scritto dicendomi che lui e John, l'uomo che lo ospita e che lavora per EF, erano disposti a darmi il loro appoggio nel caso di un cambio di famiglia e mi avrebbero aiutata. Sono andata a letto molto stanca e triste. Quando mi sono svegliata avevo solo una cosa in testa: parlare con Susie e dirle che non mi sentivo più a mio agio qui e che volevo cambiare. Quando sono scesa l'ho trovata giù e con molta calma le ho detto che mi dispiaceva per quello che era successo il giorno prima e che avevo capito che quello non era più il posto giusto per me perché era evidente che non riuscivamo ad andare d'accordo. Lei si è subito opposta dicendo che  non le sembrava una cosa così grave da cambiare famiglia e che era lei ad essere ferita e non capiva perché facessi io l'offesa. Quando abbiamo cominciato a discutere e mentre gli stavo dicendo che era una cosa più complessa di quello che sembrava, che andava avanti da un po' e che il mio umore e la mia esaltazione per questa esperienza si stavano spegnendo a causa di questi continui bisticci o frecciatine, mi ha detto che dovevo parlare con la coordinatrice e discutere prima con lei di questo. Mi ha detto che sarei restata a casa da scuola per risolvere la situazione e lei è uscita ad accompagnare Stefan visto che erano già in ritardo. Dopo poco è ritornata dicendo che Stefan le aveva detto che avevamo il 9 weeks test, non recuperabile, e che quindi dovevo andare assolutamente a scuola. Per tutto il tragitto siamo state zitte e, prima che scendessi mi ha detto che non voleva che me ne andassi e che voleva sinceramente trovare una soluzione. Sono arrivata a scuola in ritardo e con una faccia a sconvolta, ma non ho avuto nemmeno modo di pensarci più di tanto perché avevo subito un test e dovevo cercare di concentrarmi bene su quello. Per il resto la giornata a scuola è stata come tutte le altre (in matematica ripasso prima del test del giorno dopo, il prof di arte mancava ancora, spiegazione in storia e ancora film in inglese) se non che Susie è venuta a prendermi all'1.30 perché Joyce e suo marito Sam, i coordinatori, sarebbero venuti a casa per parlare con me di questa situazione e capire cosa si poteva fare. Quando ho mandato un messaggio a Dancy dicendo ce non potevo venire ad allenamento per motivi che poi le avrei spiegato, si è un po' preoccupata e mentre ero in macchina mi ha scritto Laf dicendo che mi aveva vista andare via e se era successo qualcosa di importante. Ho spento il cellulare ed ho lasciato perdere tutti perché in quel momento dovevo pensare solo a risolvere la questione che era la cosa più importante. Lei in macchina ha cominciato un po' ad intimidirmi dicendo che se avessi cambiato famiglia sicuramente avrei dovuto cambiare scuola e uscire dall'area di Canton o cose simili, perché una volta che decidevo di cambiare, dovevo essere allontanata il più possibile dalla famiglia, insomma cose mai sentite prima che penso si sia solo inventata. Comunque poco dopo che siamo arrivate a casa, sono arrivati i coordinatori, due persone molto anziane ma gentili. Siamo andati in salotto solo noi 3 ed hanno iniziato a parlare prendendola moolto larga, con domande generali e facendo un paio di battutine sull'Italia visto che anche i genitori di Sam erano italiani. Poi mi hanno detto che il loro buon rapporto di amicizia con la mia famiglia non avrebbe compromesso la loro imparzialità e il lavoro che stavano facendo. Io ammetto che è sempre una cosa che mi ha un po' bloccata dal chiamarli o dallo sfogarmi con loro, ma, seppur non ne fossi pienamente convinta, era comunque contenta che mi abbiano fatto notare questa cosa. Abbiamo parlato a lungo e ho detto quali erano tutte le mie preoccupazioni e le cose che non andavano per niente qui. Il loro compito ovviamente è quello di risolvere le situazioni difficili, quindi fanno di tutto per dare una motivazione ad ogni cosa, sdrammatizzarle o farti vedere il lato positivo. Mi hanno detto che non è la prima volta che qui sorgono problemi ma che sono sempre riusciti a risolverli e per questi non vogliono assolutamente cambiarmi famiglia per ora perché pensano che sia una buona famiglia, Quindi mi hanno dato un po' di consigli e hanno cercato di farmi capire quello che posso fare per una migliore convivenza e di contattarli più spesso per fargli sapere sia miglioramenti sia peggioramenti o eventuali nuovi problemi. Non ero ancora soddisfatta dal colloquio con loro perché sapevo che dicendole così le cose sembravano facili ma nei fatti erano tutte un'altra cosa, e che sicuramente in un modo o nell'altro qualcosa sarebbe andata storta nuovamente. Così, prima che se ne andassero, gli ho chiesto se potevamo parlarne tutti insieme anche con Susie perché io e lei non riuscivamo mai ad avere grandi conversazioni al riguardo, perché loro ci avrebbero potute aiutare e perché volevo vedere la sua reazione. Ecco la sua reazione è stata come quella dell'altra volta, ma raddoppiata: ha pianto, dicendo che  lei è fatta così, che la convivenza deve essere difficile e che comunque lei c'era rimasta male per come mi ero comportata ed era per questo che mi aveva inviato dei messaggi del genere, Poi ha detto che non voleva comunque che me ne andassi e che se lo facevo doveva essere una mia decisione. Non voglia dire che sia stata esagerata, ma era come se volesse discolparsi di ogni cosa, quando non è così perché anche lei ha il suo bel caratterino con cui non è per niente facile andare d'accordo. Alla fine sotto spinta dei coordinatori e, messa un po' alle strette, abbiamo deciso che momentaneamente ci mettiamo tutti una grossa pietra sopra, e si va avanti così fino ad aggiornamenti futuri.. Lei cerca di essere più gentile, io un membro più attivo e partecipe della famiglia, Joyce ci contatta di più e rimane informata, affare fatto. E così l'abbiamo conclusa. Come se ne sono andati Susie ha cercato di fare davvero come se non fosse successo nulla e mi ha chiesto se la accompagnavo a comprare tutto quello che le serviva per cucinare delle portate per il prossimo matrimonio e a prendere Stefan dagli allenamenti. Ha anche comprato le fragole, per cui sa che vado pazza, e quando siamo tornate mi ha chiesto se preparavamo insieme il cioccolato per inzupparcele dentro. Almeno ho visto che ha fatto questo sforzo di riavvicinamento! Purtroppo però il cioccolato non è venuto granchè bene perché non è diventato proprio liquido ma solo una poltiglia molliccia che abbiamo spalmato su un paio di fragole ma che dava la nausea e che quindi abbiamo buttato.  Prima di cena è arrivata una sposa per accordare dei dettagli con lei quindi io sono rimasta un po' in camera sul computer fino a cena, Appena Charlie è tornato dal lavoro e mi ha vista mi chiesto solo "resti o vai?" e quando gli ho detto che restavo mi ha abbracciata forte dicendo che era contento e che gli sarebbe dispiaciuto davvero tanto se fossi partita. E' venuto a mangiare anche David e abbiamo avuto carne impanata e delle verdure particolari. Dopo cena Matt mi ha presa in disparte e mi ha chiesto di parlare un po'. Mi ha detto che aveva visto i coordinatori a casa e che lui non sapeva niente, mi ha detto che non voleva che io gli spiegassi cosa era successo (quindi evidentemente non sapeva nemmeno di tutto il patatrack) ma che sapeva che sua mamma è una donna difficile, che, per chi non è della famiglia, può essere davvero un inferno sopportarla ma che, se la si sa prendere, ti da il cuore. Lui mi ha detto che, avendoci vissuto insieme più di venti anni, la conosce e che vuole aiutarmi ogniqualvolta faccio fatica a relazionarmi con lei. Mi ha detto che lui mi vuole tenere qui perché sono diventata la sua sorellina italiana che ha sempre desiderato di avere, che posso contare sul suo appoggio in ogni momento e che mi vuole tanto bene. Vuole che ogni volta che mi sentirò male o che avrò un problema, lo vada a cercare per spiegarglielo e per risolverlo insieme perché lui potrebbe capire come mi sento e darmi una mano. Mi ha quasi fatta piangere! Sapevo che avevamo un bel rapporto ma, mentre mi diceva quelle cose, con una sincerità assoluta che gli si leggeva negli occhi, ho capito di volergli DAVVERO bene e che è una persona talmente bella e speciale che, anche soltanto per lui, valeva la pena tutto quello che era successo in giornata. Poi mi ha dato un pacchettino dicendo che era un pensierino che mi aveva preso a New York e che teoricamente doveva essere per Natale ma che gli sembrava più azzeccato in questa occasione. Era un maglietta dell'Hard Rock Cafè (visto che a New Orleans gli avevo detto che le colleziono) nera, di quelle carine con il simbolo e la scritta con i brillantini. E' stato davvero un tesoro e prima di tornare di là, mi ha detto che ci teneva a specificare che, nonostante le apparenze, davvero tutti volevano che rimanessi in famiglia. Questa chiacchierata con lui di 10 minuti scarsi ha cambiato la mia giornata e probabilmente il mio intero anno.
Sono rimasta ancora un po' in cucina a fare compagnia e chiacchierare e poi, quando eravamo tutti stanchi e pronti per andare a letto, sono salita a farmi una doccia e quando le ho dato la buona notte, ho detto a Susie che ci tenevo questa volta a fare andare le cose bene e che non volevo che tutto ciò accadesse più.
Martedì mattina sono andata a scuola di umore decisamente migliore ma stanchissima perché il giorno prima, tra l'altro, avevo anche dovuto studiare un sacco per i miei due 9 weeks test di Trigonometria ed Inglese. Fortunatamente tutte le altre materie, sapendo appunto che questi giorni sono dedicati  a questi test, ci hanno lasciato l'ora libera per ripassare. Credo che siano andata abbastanza bene comunque perché non ho trovato grandi difficoltà. Poi una cosa che mi ha fatto davvero piacere e che mi ha stupita un sacco è vedere come le persone, avendo saputo o sospettato di quello che mi stava succedendo, mi siano state vicine. Tutte le mie amiche mi hanno chiesto come stavo e se avevo bisogno di qualunque cosa di contattarle, io e Dancy abbiamo avuto una lunga chiacchierata all'intervallo, Laf e Dom (che probabilmente aveva saputo qualcosa da Laf) sono venuti ad assicurarsi che stessi bene e anche Stephanie a pranzo mi ha chiesto se le cose si erano sistemate e quando mi sono scusata per non essere venuta agli allenamenti ha detto che non me ne devo assolutamente preoccupare! Tutti poi mi hanno fatto sapere che non vogliono che me ne vada e di fare il possibile per stare qui, davvero sono felicissima, in un brutto momento ho capito che comunque quest'esperienza ha ancora un sacco di aspetti positivi e che ho tante persone intorno a me che mi possono dare una mano a superare quelli negativi. Il momento migliore è stato quando, durante storia il prof mi ha chiamata alla cattedra di fronte a lui e mi ha detto che, avendomi vista proprio in un brutto stato il giorno prima, ed essendomi io già sfogata con lui in precedenza, aveva parlato con la mia conseleur a scuola e le aveva detto di chiamare a casa perché sicuramente avevo qualche problema con la famiglia. Io gli ho spiegato che fortunatamente avevamo già risolto e che erano intervenuti anche i coordinatori e che quindi non era più necessario chiamare a casa. Lui è stato rassicurato da questo ma ha voluto comunque dirmi di non sentirmi in colpa per quello che sta succedendo perché non è la prima volta che capita con Susie, e, se vorrò cambiare famiglia in futuro perché succede ancora qualcosa di rivolgermi a lui perché si occuperà lui personalmente di trovarmi una nuova famiglia dato che non vuole lasciarmi cambiare scuola e farà di tutto per questo. Mi sono sentita onorata e l'ho ringraziato con tutto il cuore, è davvero uno di quei professori d'oro che non solo insegna le lezioni ma  si preoccupa sinceramente degli studenti e cerca di aiutarli. Dopo pranzo anche la conseleur mi ha chiamato nel suo ufficio per chiarire questa cosa e le ho detto che ormai è tutto a posto, di non chiamare e anche lei si è resa disponibile in futuro per qualunque problema.
Sinceramente sollevata dopo tutto questo, alla sesta ora sono andata alla mia lezione di guida con Dominic e, non sto scherzando, questa volta ho davvero guidato!!! Sono andata molto bene, abbiamo fatto un po' di giri nel parcheggio e poi un piccolo giretto nel vicinato dietro la scuola che era un posto tranquillo, soprattutto a quell'ora. Sono così contentaa!! Adesso almeno ho superato il mio terrore e, anche se non sono un asso, per lo meno riesco a guidare sulle stradine. Non so e non voglo sapere come deve essere affrontare una grande strada con incroci semafori e tante macchine, ma per ora ho fatto anche più di quello che mi aspettavo!
Nel pomeriggio allenamenti molto brevi (giusto fino alle 4) e all'aperto per goderci una delle ultime calde giornate (sta diventando sempre più freddino anche qui, anche se vado in giro ancora in pantaloncini), perché dovevamo solo provare un balletto che avevamo già fatto durante il Pep Rally Superheroes da fare a metà tempo della partita di venerdì. Infatti Giovedì e Venerdì siamo a casa da scuola perché è vacanza e pertanto non avremo né Pep Rally né Spirit Train :(
Dopo allenamento Susie è venuta prendermi e poi si è chiusa nella casetta sul retro perché aveva molto lavoro da fare e tante cose da cucinare. Le ho chiesto se aveva bisogno di una mano ma ha detto di no, quindi, non avendo nemmeno nessun compito, sono rimasta tutto pomeriggio in cucina con Who Dat a guardare un po' di tele, messaggiare, e mangiare dei dolcetti di halloween a forma di zucca buonissimi che ha portato a casa Charlie. Sul tardi, quando ha finito di lavorare, è sceso Matthew e siamo rimasti a chiacchierare. E' tornato anche Stefan a casa ma di Susie ancora nessuna traccia. Così siamo andati nella casetta sul retro a controllare e lei era ancora occupata quindi ci ha detto di chiamare il ristorante cinese e ordinare la cena. Così abbiamo fatto e quando è arrivata (pollo con una strana salsina, una specie di frittata con i gamberetti e riso) ci ha raggiunto anche lei giusto per mangiare velocemente, darci la buonanotte e tornare di là a finire. Sì ammeto che non è stata molto presente, ma ha davvero tanto tanto lavoro da fare, questo è il mese peggiore con i matrimoni qui perché è alta stagione, quindi un po' la capisco. Allora io e Stef siamo andati in camera mia e abbiamo visto un film su Netflex che era un film danese  che lui voleva farmi vedere, e che, tra l'altro, faceva morire dal ridere, intitolato Klown. Quando è finito non avevamo per niente sonno, quindi siamo rimasti a parlare e abbiamo fatto una di quelle rare ma bellissime lunghe chiacchierate che ogni tanto, quando entrambi siamo di buon umore, riusciamo a fare. Sono quei piccoli momenti in cui condividiamo tutto e ci sentiamo un po' più legati da quest'esperienza. Abbiamo tirato quasi l'1.30 e poi, dopo esserci resi conto che ci saremmo dovuti svegliare 5 ore dopo, siamo andati a letto. Che dire, nell'arco di due giorni qui le cose cambiano totalmente di male in peggio, da bene a benissimo, da bene a male e poi ancora bene. Non so è tutto così diverso ed instabile.. Per il momento le cose hanno ripreso il loro corso e la vita quotidiana è tornata normale, ma si sa, ogni giorno tutto può cambiare ancora in pochissimo tempo, quindi per ora non ci penso e me la vivo solo al presente.

3 commenti:

  1. Mi dispiace un sacco per quello che è successo ma se ti posso dare un mio consiglio, cerca di andare avanti e poi, certo, se le cose non migliorano prendi in considerazione il cambio di famiglia! Ora come ora, almeno da quello che scrivi, però mi sembra che tu abbia un bellissimo rapporto con tutti, Charlie, Matthew, i tuoi amici a scuola, hai sempre tanto da fare, quindi non ti abbattere solo perché non vai d'accordo con una persona! D'altronde non possiamo piacere a tutti! Però tuo fratello mi sembra veramente carino nei tuoi confronti e avere una persona come lui nella famiglia secondo me è importantissimo! Non ti abbattere, è normale che dopo qualche mese di convivenza ci siano dei momenti di crisi, in fondo l'arrivo di un Exchange student cambia molto la vita della famiglia ospitante però sono sicura che con il tempo le cose miglioreranno! Jasmine non sarebbe tornata se si fosse trovata male con la famiglia!! Spero che tutto si sistemi, tienici informati di come vanno le cose :)
    Olivia

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  2. Ciao Gaia!! Ti seguo tantissimo, leggo tutti i post e secondo me, come la vedo io esternamente, stai vivendo un'esperienza fantastica.. Una delle migliori, una che io, futura exchange, vorrei vivere!!! Secondo me a questo punto dovresti pensare al TUO anno, alla TUA esperienza e al TUO stare bene... Il carattere di una persona, in questo caso di Susie, non può cambiare o migliorare da un momento all'altro.. I problemi secondo me si ripresenteranno, poiché starai li altri 8/7 mesi!! io fossi in te cambierei.. Così da avere il tempo di ambientarmi bene in una nuova famiglia.. Con Matt o Charlie o Stefan o comunque con i membri di quella famiglia non è detto che tu debba perdere i contatti! Potreste comunque sentirvi o trovarvi.. Qui però si tratta di un'esperienza fantastica che una persona con il carattere di merda ti sta peggiorando.. Non in senso offensivo, ovviamente. Le sarai sempre grata per averti ospitato e comunque cercato di farti sentire a casa in qualche modo, ma probabilmente hai solo bisogno di trovare una famiglia che sia 'compatibile per intero' con te.. Pensaci bene, ti auguro il meglio!!

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  3. Io sarei stato più drastico, avrei mollato tutto e cambiato, perché è sicuro che accadrà ancora e ogni volta sarà sempre peggio.

    Ma sei tu che vivi là e sai cosa fare. Comunque una cosa è sicura: non cambierai mai la città e la scuola, quello è solo terrorismo psicologico.

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