martedì 8 aprile 2014

Hawaian Murder Party

Okay innanzi tutto buon pesce d'Aprile a tutti con 10 giorni di ritardo; giusto per ricordare a me stessa che siamo già ad APRILE! Caspita me l'avevano detto che il tempo dopo Natale vola ma non ci avevo mai creduto come adesso. Sono arrivata al punto in cui posso dire "il mese prossimo parto" e poi stop, fine dell'exchange year. Per sempre.  Ah poi giusto per aggiornare la situation rientro, da quanto mi ha detto mia mamma, parlando con EF le hanno detto che sono stata spostata nella Wave 1, 20-22 maggio, quindi una settimana prima rispetto a quello che mi avevano detto e che, molto probabilmente il mio volo atterrerà in Italy il 22. Soooo Excited! Di ritornare e rivedere tutti, ma anche un po' impaurita. Impaurita che sia cambiato tutto troppo, di non riconoscere più la mia vecchia vita e di iniziare a sentire troppo presto la mancanza di questa vita americana (che adesso non mi sembra nemmeno più tanto emozionante).
Comunque tutto questo per dire che sono almeno 10 giorni che non mi faccio sentire su questo blog e che la svogliatezza americana mi ha preso sempre di più: non ho mai voglia di fare nulla, e questa è una cosa stra stra negativa!! Infatti se prima ero sempre esaltata di tutto e non vedevo l'ora di postarlo qui e condividerlo con le persone a me care, ora alla sera mi infilo nel letto a guardare un film o semplicemente ad ascoltare musica fino a quando non mi addormento... Mi pesa fare anche quei pochissimi ed indecenti compiti che ho... come farò quando dovrò tornare ai ritmi italiani??!! Ommammamia non ci voglio nemmeno pensare!
Ero rimasta a sabato (quello scorso scorso) in cui c'era un matrimonio a casa nostra ma a cui, avevo già concordato con Susie, non avrei lavorato perché la sera alle 6 c'era un party con gli Exchange students, in Clinton a casa di Federica, la ragazza italiana. Per l'esattezza si trattava di un Mystery Murdery party. Ovvero era una specie di serata a giochi in stile Cluedo: ci sarebbe stato un omicidio e bisognava trovare il colpevole. Si presentava come una cosa divertente e quindi avevo deciso di parteciparci. Stefan non sarebbe venuto con me e non avrebbe nemmeno lavorato al matrimonio perché, se qualcuno si ricorda, il giorno di Mardi Gras era stato invitato da Susanne ad andare con lei al suo prom in Madison in una grandissima scuola pubblica.
Ma, come avrei dovuto aspettarmelo, nonostante la sera prima avessimo accordato con Susie che non avremmo lavorato e nonostante non avessi messo alcuna sveglia, alle 7.20 il mio telefono ha squillato perché la signorina "aveva bisogno del mio aiuto, solo qualche ora in mattinata". Ovviamente non di ottimo umore, dopo essermi presa il mio tempo ed aver fatto tutto con calma, sono scesa ad aiutarla e ho scoperto che anche Stefan era stato intrappolato come me. C'erano anche Ryan e Michelle a lavorare, più tardi è arrivato Dom e abbiamo passato tutta mattina ad arrangiare i fiori, spazzare i portici, disporre i tavoli e le sedie e aiutare un po' con il cibo. Alle 3 io però sono salita in camera mia a prepararmi perché alle 4 Nicholas e John sarebbero venuti a prendermi per andare alla festa. Il giorno prima avevo ricevuto per e-mail, dall'host dad di Federica, un po' di file che spiegavano bene come si sarebbe svolto il gioco, la situazione dell'omicidio e il personaggio che avrei dovuto interpretare per tutta serata. Si è rivelato essere ambientato alle Hawaii e che, ogni personaggio aveva un dress code da seguire, per fare in modo che la cosa fosse più realistica. Io ero una giovane aspirante attrice chiamata Serafina, amante di un uomo d'affari sposato e che ero in vacanza con lui alle Hawaii. Sempre in quei file c'erano un sacco di dettagli che spiegavano quali erano i miei obiettivi nel gioco, la mia relazione con tutti i vari personaggi e come comportarmi. Insomma ero abbastanza esaltata al riguardo. Quindi come dicevo mi sono dovuta vestire in tema con vestitino da spiaggia, sandali e collana di fiori Hawaiana. John e Nicholas sono arrivati puntualissima e sono stati gentilissimi come sempre. Per tutto il viaggio in macchina abbiamo chiacchierato tanto raccontandoci di come sta andando a scuola, di come ci sentiamo riguardo alla partenza e dei nostri ultimi viaggi. Nic ha anche cercato di spiegarmi meglio come si sarebbe svolto il gioco visto che lui era già andato ad una cosa simile a Novembre mentre noi eravamo a Puerto Rico. 
John ci ha lasciti a casa di Federica un po' in anticipo e lei e la sua host sister (Sabina) si stavano ancora finendo di preparare. L'intera casa era decorata a tema: c'erano tendine di paglia ovunque, ananas, noci di cocco, conchiglie.. insomma faceva molto atmosfera Hawaiana! All'ingresso c'erano migliaia di collane di fiori (che ho scoperto chiamarsi lei) e ne abbiamo presa una ciascuno. Man mano che passava il tempo la gente è cominciata ad arrivare e piano piano ci siamo resi conto che gli unici Exchange students eravamo noi 4 mentre gli altri erano tutti amici di scuola di Sabina e Federica. Meglio ancora, ho conosciuto tantissima gente nuova! Infatti saremmo stati una ventina, e sarebbe stato ancora più divertente giocare con persone che non conoscevo. Quando sono arrivati tutti abbiamo iniziato e, ad essere onesti, l'atmosfera era proprio carina e ci stava chiacchierare con tutte queste persone nuove (che oltretutto, nel gioco, fingevano di essere altre persone) ma il gioco non mi è piaciuto tanto perché era davvero troppo complicato, non ci capivo granché, non sapevo bene cosa fare e dopo un paio d'ore mi ero già rotta (sarebbe dovuto durare 4). In sostanza dovevi interpretare il tuo personaggio ed andare in giro, chiacchierare con le persone, fare domande e dagli indizi che ricavavi riuscire ad individuare il colpevole. A metà gioco poi è arrivato Nicholas a confessarmi in italiano che il colpevole era lui e quindi per me non c'era nemmeno più scopo. Ma va be' non l'ho presa male perché tanto non era un granché anyways. Quindi ci siamo dati al cibo e ci siamo fatti un sandwich con roast- beef. Queste sono alcune delle foto di Federica della serata:


 


 
 

 Nel complesso posso dire però che è stata una bella serata e che ho conosciuto un po' di persone simpatiche, anche se ci ho passato insieme solo qualche ora. Poi io sono andata in camera di Federica e abbiamo gossippato un po'. Quanto mi mancava!! Sparlocchare un po' con una ragazza ed in italiano... Non mi ero resa conto ma era da tantissimo che non avevo un momento così con una ragazza a raccontarsela un po'. Un po' prima di mezzanotte John è venuto a prenderci e mi ha dato anche un passaggio a casa, quell'uomo va fatto santo, è sempre così disponibile e premuroso; un po' invidio Nicholas per viverci insieme! Fortunatamente, quando sono arrivata a casa il matrimonio era già finito e se n'erano andati tutti. Ho trovato Susie ad aspettarmi in cucina guardando la tele. Mi ha offerto una fetta di torta che era avanzata dal matrimonio e che era buonissima e poi siamo andate a letto entrambe visto che Stefan non sarebbe rientrato comunque prima delle 3 di notte dall'afterparty del prom ed aveva un passaggio.
Domenica la giornata è iniziata un po' a rilento. Io mi sono svegliata solo alle 10.30, sapendo in un certo senso che tutti gli altri dormivano ancora visto che era stato un sabato sera pieno per tutti. Mi sono fatta una doccia e massaggiato un po' con mia mamma, poi, per quando sono scesa, ho trovato Susie già sveglia e, verso mezzogiorno, siamo andate insieme in un minimarket a comprare dei lunch da asporto, per mangiare qualcosa di veloce visto che saremmo usciti in primo pomeriggio. Io ho preso alette di pollo con fagiolini e cornbread come contorno. Anche Stefan si è svegliato dal suo coma post.prom e ci ha raccontato un po' come era andata la sua serata, anche se non nei dettagli. Verso l'1 siamo andati tutti con Susie all'Ice House dove doveva incontrarsi con una sposa, e non è durato più di tanto. Da lì poi siamo andati a Rosegate per lo stesso motivo e poi ci siamo fermati a riportare lo smoking che Stefan aveva affittato per il prom. Infine, come Susie ci aveva promesso, siamo andati al cinema per vedere Noah, il nuovo film con Russel Crowe ed Emma Watson. Non mi ha fatto impazzire ma la sceneggiatura e gli effetti erano fatti bene. Siccome non eravamo troppo affamati, quando è finito ci siamo fermati sulla strada del ritorno a mangiare un gelato come cena. A casa avevo un paio di compiti da fare che non avevo avuto tempo di finire prima e poi sono andata  a letto. Per quanto riguarda tutto il resto della scorsa settimana, lo riassumerò abbastanza velocemente nel prossimo post, giusto per  mantenere il filo, ma non è che sia successo nulla di davvero emozionante.

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