martedì 11 febbraio 2014

Field Trip and ACT

Venerdì, come preannunciato, svegliarsi è stata dura, sembrava quasi che la settimana fosse finita un giorno in anticipo, ed invece no :(
La mama di Marion comunque ha reso il tutto più dolce preparandoci per colazione dei muffin al lampone caldi, il miglior risveglio!! Io poi non potevo lamentarmi più di tanto, infatti, dopo le prime due ore, avrei avuto una gita con la mia classe di arte!! Come già sapete il mio prof è un po' sopra le righe e ogni tanto si mette e organizza cose di questo genere. Così intorno alle 10 abbiamo preso e, tutta la classe, con un paio di macchine, siamo andati in Madison a vedere questa specie di galleria d'arte che vende quadri. La prorpietaria ci ha parlato un po' in generale dell'attività e poi abbiamo avuto del tempo per girovagare e vedere un po' i dipinti,

 

Da lì abbiamo fatto un salto in una pizzeria, molto molto vintage, con delle decorazioni e dei pezzi fantastici che la rendevano veramente unica; guardate un po' le foto:




 



Nei fatti però non abbiamo mangiato lì, ma in un ristorante messicano dove ci siamo riempiti di nachos, tacos e burriti. Poi siamo andati al cinema a vedere questo film intitolato "The monument men" con un bel po' di attori famosi, che parla dei pezzi d'arte durante la seconda guerra mondiale. Nonostante fosso solo l'1 del pomeriggio, il cinema era inaspettatamente pieno!! All'uscita poi ci siamo scattati questa foto abbastanza divertente in stile Beatles:


Siamo ritornati a scuola con Hunter, un nostro compagno, però erano già la 3 passate, quindi ho saltato allenamento. Susie ci è venuta a prendere e poi siamo andati con lei e Charlie in campagna dove abbiamo anche fatto il giro del laghetto e dato da mangiare ai pesci. Matt non c'era perché era partito il giorno prima, però è vnuto David a cena ed abbiamo avuto salsiccia, carne alla griglia e fagioli. In serata gli altri si sono messi su un film, mentre io ero molto stanca e il giorno dopo mi aspettava un test bello tosto e una sveglia alle 6, quindi mi sono lavata, ho preparato la borsa con tutto quello che mi serviva per il giorno dopo e, dopo qualche ultima esercitazione finale, sono crollata.
Sabato sono stata praticamente tutto il giorno fuori casa. Come ho detto mi sono dovuta svegliare prestissimo perché, per fare l'ACT sarei dovuta andare sul posto poco prima delle 8 e il college, Holmes, in cui l'avrei fatto era a 20 minuti di macchina. Quindi io e Susie, che (lo ammetto) è stata davvero gentile ad accompagnarmi così presto, siamo uscite di casa alle 7, ci siamo fermate a prenderci un donnuts per colazione (ups sgarrato) e poi siamo andate dritte in quel college, il cui campus è davvero piccolino rispetto Misssissippi State, dove, già da fuori, potevo vedere c'er aun sacco di gente. Infatti tutta la gente delle zona che voleva prenderlo nel mese di Febbraio lo faceva lì. Comunque, seppure fossi un po' agitata sia per il test, sia per il fatto che fossi li da sola e non sapessi cosa aspettarmi, mi sono avviata all'ingresso. All'ufficio all'entrata c'era un cartello con su diversi gruppi divisi per le iniziali del proprio cognome, e ad ogni gruppo era affidata una classe in cui fare il test. E in qui ok, peccato che la classe in cui sarei dovuta andare, numero 203, non si trovava manco a morire. Ho girovagato in tondo per almeno tre volte, vedendo un sacco di classi ma non la mia. Stavo cominciando ad esasperarmi perchè non conoscevo nessuno, il posto, essendo un college, era comunque grandissimo e non c'ero mai stata quindi non avevo idea di dove andare ed erano le 7.55: il che significava che, se entro le 8 non ero nelle giusta classe, sarei rimasta chiusa fuori e mi sarebbe balzato l'esame. Vi giuro, stavo cominciando ad andare in crisi e non spaevo nemmeno a chi chiedere perché non vedevo adulti ma solo ragazzi dlla mia età tutti che andavano spediti verso le loror classi. All'improvviso, come un'apparizione, mi sono trovata di fronte il mio coah di track. La cosa era abbastanza ridicola anche perché non avevo idea di che caspita ci facesse lì, ma mi ha salutata e io gli sono corsa incontro e tutto di un fiato gli ho chiesto se sapesse dove fosse la classe che stavo cercando. E indovinate un po? Era al pano di sopra. Ma io mi dico, se non mettono un cavolo di segnale, io come me lo sogno di andare al paino di sopra a cercare la mia classe? L'ho ringraziato velocemente e poi sono corsa a trovare le scale e, finalmente, in poco tempo ho trovato la mi classe di sopra, ho fatto il check in con il biglietto ricevuto dopo l'iscrizione e i miei documenti, e mi sono seduta in classe. Il coach poi è stato davvero gentilissimo perhcè, dopo qualche minuto l'ho visto fuori dalla porta che sbirciava dentro per accettarsi che fossi riuscita a trovare la classe e tutto andasse bene. Quando mi ha vista mi ha fatto cenno di ok con il pollice e poi se ne è andato. Solo in seguito ho scoperto che sua figlia (anche sa ha tipo 3 anni in meno di me O.O) stava facendo anche lei l'ACT e per questo lui era lì. Nella mia classe eravamo in circa 20 e dopo che ci hanno dato tutte le istruzioni varie e ci hanno consegnato i fogli del test è iniziato. E' una cosa molto simile alle invalsi, ma qui lo prendono mooolto sul serio. Essenzialmente è un test, uguale per tutti i college, per essere ammesso e per, in base al punteggio, ricevere l'assegnazione delle classi e, in alcuni casi, borse di studio. Io non sto pianificando ancora di andare al college in America ( e non credo che lo farò) ma questo test mi da crediti per scuola, ni Italia viene effettivamente considerato in alcune università, e poi non si sa mai che un domani mi possa servire; quindi, visto che c'ero, ho deciso di farlo e basta. Le sezioni erano 4 (English, Math, Reading, Science9 con una pausa di 10 minuti in mezzo. Tutte con un sacco di domande e pochissimo tempo a disposizione, proprio perché l'obiettivo è quello di metterti sotto pressione e vedere in una situazione del genere come riesci a rispondere alle domande. In ogni caso mi sento abbastanza sicura per la parte di inglese e lettura, mi sembra andato abbastanza bene. Matematica me la sono cavata fino ad un certo punto, poi mi sono accorta che non avevo più tempo, mi avanzavano ancora un po' di domande e quindi le ultime le ho semplicemente sparate a caso. Scienze è stato un disastro: sarà che non capivo le domande, sarà che ero stanca, sarà che non mi è mai piaciuta, ma sono sicura che è quella che mi è andata peggio. Comunque oh, amen, come è andata è andata, per lo meno ci ho tentato e, anche se non dovessi passarlo, è stato comunque un modo per mettermi alla prova e testare le mie capacità in inglese. Una cosa che mi è piaciuta particolarmente è stato quando, nei 10 minuti di pausa, abbiamo avuto una specie di intervallo, nel quale io, non conoscendo nessuno, sono semplicemente andata in bagno e ho girovagato un po' tra i corridoi. Ma il fatto è che era una scuola enorme e piena zeppa di gente e mi ha dato davvero l'idea di essere in una di quelle big public high school che tutti si immaginano, non come la mia scuola piccolina e sempre con le stesse facce, ma una di quelle vere, grandi, scuole americane. Comunque, quando il tutto è finito e sono uscita, la mia testa andava a fumo e per fortuna quando Susie è passata a prendermi mi ha portato un chicken sandwich da addentare al volo in macchina perché ero affamatissima. Io e lei poi, siccome gli uomini erano a caccia ed eravamo nella stessa zona del cinema, siamo andate a vedere Labor Day, un film abbastanza lentino e mogio ma con una bella storia. Dopo di quello, siamo passate nuovamente davanti ad una venue di una sua concorrente nel campo dei matrimoni perché lei voleva tenere d'occhio come la sta costruendo e poi siamo andate in uno di quei Dirt Cheap a fare un po' di shopping. Lei ha trovato un sacco di roba, mentre io quasi niente: solo una sciarpa e duna borsa per pochi dollari. Sulla strada del ritorno a casa, ha voluto che ci fermassimo nel posto che dice facciano gli hot dog più buoni del Mississippi, quindi ne abbiamo preso uno come cena, ma onestamente, non mi sono sembrati tutta questa bontà (quelli di Sam's sono meglio!).  Quando siamo rientrate Stefan e Charlie non erano ancora arrivati, sarebbero tornati di sera tardi, così abbiamo visto un altro film on DVD in camera sua: Taken.  Io poi, davvero davvero stanca morta, sono dovuta andare a letto perché, dopo una giornata del genre (in verità dopo gli ultimi 3 giorni davvero pieni) avevo prorpio bisogno di dormire un po'.


2 commenti:

  1. ciao Gaia, vorrei sapere: hai parlato di crediti per l'ACT, Ma in Italia esattamente cosa può servire? Grazie
    Mami

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    1. Ciao, da quello che so, essendomi informata un po' su internet e da conoscenze varie, ho saputo che in alcune università italiane (es. Politecnico di Milano) dove fanno corsi o lauree in lingua, servono delle certificazioni per quanto riguarda il livello della lingua straniera e l'ACT è considerato valido se passato con un tot di punteggio minimo (20 credo), altrimenti ci sarebbero comunque altri esami da sostenere. Rimane un certificato che da agevolazioni e la mia scuola superiore in particolare, prima della partenza per l'anno all'estero, mi aveva detto che qualsiasi tipo di esame e7o corso extracurriculare, mi avrebbe dato dei crediti (validi come crediti esterni) per la mia pagella italiana che mi daranno a settembre dopo che avrò sostenuto i vari esami di recupero. Spero di essere stata chiara e che magari queste informazioni ti siano utili! Grazie mille per leggere, ciaoo :)

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