mercoledì 19 febbraio 2014

7 months

Dunque, sabato mattina, ero decisa a non farmi pesare quello che era successo la sera prima e semplicemente uscire e passare una bella giornata. Quando sono scesa per colazione Susie era già in cucina e, come in fondo c'era da aspettarselo, è stata abbastanza fredda. Poi lei è andata nella casetta sul retro dove stavano prendendo le misure per il nuovo pavimento mentre io mi sono fatta una doccia e poi ho fatto i compiti. Quando anche Stefan si è svegliato abbiamo deciso di andare in piazza per comprarle qualcosa per il suo compleanno che sarebbe stato il giorno dopo. Così con la scusa che ci servivano dei soldi  le abbiamo detto che andavamo a piedi a prelevare. Invece (furbacchioni) siamo andati in piazza e abbiamo girovagato un paio di negozi fino a quando non le abbiamo trovato entrambe dei bei regalini: Stefan le ha preso una cookie jar in porcellana e una specie di quadretto con scritto "who who.. loves you?", io le ho preso un piatto da centro tavola in vetro con su intagliato il simbolo dei Saints.  Quando siamo ritornati poi, stile agenti segreti, abbiamo dovuto sgattaiolare nel garage a nascondere i pacchettini prima di entrare in casa, visto che avevamo fatto il tutto di nascosto. Poi ci siamo preparati e all'1 Turner è venuto a prenderci per andare a pranzo. Susie invece apparentemente è andata al cinema a vedere quello stesso film con Maw Dawn, cosa che ha voluto rimarcare credo per darmi fastidio, amen l'ho lasciata perdere, so che quando fa così è meglio non darci troppo peso. Noi invece siamo andati diretti in Madison da Hokkariko un ristorante giapponese dove ti cucinano di fronte a te mentre mangi. Abbiamo aspettato nel parcheggio che arrivassero Ellery, la ragazza di Turner e altre due ragazze, Samantha e un altra (non mi ricordo il suo nome, ops). Il posto era veramente figo, io ho preso semplicemente sushi, ma gli altri che hanno preso carne o altro pesce, hanno potuto vedere mentre glieli cucinavano sotto agli occhi, ed il cuoco giapponesino era abbastanza bravo e faceva anche un po' di acrobazie con i coltelli. A pranzo ho avuto modo di parlare un po' di più con queste due ragazze e con Ellery che adoro davvero! Subito dopo siamo andati tutti a casa di Ellery, dove lei avrebbe lasciato giù la sua macchina perché sarebbe venuta in macchina con noi al bowling. A casa sua abbiamo anche potuto conoscere i suoi genitori e il suo enorme (gigantesco) cane. Una volta al bowling abbiamo incontrato i ragazzi: erano 4 o 5, tutti grandi e grossi, di cui 2 del college. Siccome si sono presentati tutti uno dopo l'altro non ho colto nemmeno un nome se non per Marcus che è quello con cui poi ho passato più tempo durante la giornata. Ovviamente ogni volta che incontro gente nuova mi riempiono di domande su tutta la storia dell'essere un Exchange student e da dove vengo e quando parto ecc.. Però mi fa piacere, almeno si sa di cosa parlare almeno all'inizio e si rompe il ghiaccio. Il bowling purtroppo si è rivelato un flop perché c'erano tipo 45 minuti di attesa e noi non avevamo voglia di aspettare quindi, secondo una trovata di Ellery che lavora lì, abbiamo improvvisato e deciso di andare a Jackson al Natural Science Museum. Ecco si può sembrare abbastanza strano all'inizio, anche io non me lo aspettavo, normalmente in Italia quando si esce non si va al museo della scienza naturale, ma i musei mi piacciono, in questo non c'ero mai stata e mi sarebbe interessato e poi, caspita,  era davvero  un'idea originalissima!! Quindi in poco tempo abbiamo organizzato le macchine e siamo andati. Siamo risultati essere solo io Stefan, Turner, Ellery, Marcus, le due ragazze del ristorante e un'altra loro amica.  Anche solo il viaggio in macchina è stato divertentissimo, ridevamo, scherzavamo e ascoltavamo musica, insomma si stava proprio bene. Al museo poi è stato divertente, era carino, non proprio una cosa immensa ma c'erano un paio di ambienti fighi come per esempio l'acquario e il rettilario.  E poi c'era una vetrata enorme che dava su una specie di giardino-boschetto pieno di scoiattoli che correvano ovunque, si arrampicavano sugli alberi o sgranocchiavano ghiande ed era bellissimo osservarli, c'erano pure i binocoli. Poi ci siamo piazzati nell'area dei bambini, quella che tuti i musei hanno, con quelli che si suppone siano "giochini intelligenti" e ci siamo intrippati con tutti i puzzle e le costruzioni e siamo rimasti li fino praticamente a chiusura quando ci hanno cacciati fuori!! Siccome ci è venuta una voglia pazza di gelato ci siamo fermati tutti in una gelateria dove io (chiedo perdono) ho preso un gelato alla menta con gocce di cioccolato con, sul fondo, un pezzo di brownie: il paradiso!! Poi, siccome erano già le 6, siamo ritornati al bowling dove gli altri avevano la loro macchina, abbiamo salutato tutti, abbiamo lasciato giù Ellery a casa sua e siamo ritornati back to Canton. E' stato decisamente un pomeriggio divertente, per lo meno ho avuto modo di conoscere gente nuova e mi sono anche divertita pur non facendo nulla di che. A casa la situazione era ancira peggio della mattina: Charlie ci aveva aspettato per cenare insieme, mentre Susie aveva già quasi finito, non ci ha chiesto nulla di come era andata e dopo poco che eravamo arrivati è filata in camera sua dicendo che aveva sonno. Dopo aver cenato con Charlie con spiedini di carne e verdura io poi sono ripassata da camera sua a salutarla e darle la buona notte ma non è che mi abbia cagata molto. Io poi mi sono fatta una bella doccia e vista un DVD intitolato My life without me, fino a quando non sono andata a letto.
Domenica mi sono svegliata abbastanza presto e non stavo tanto bene. Avevo un mezza influenzina diciamo: mal di gola, testa pesante, naso continuamente da soffiare... Da quando sono qui non mi ero mai sentita così e, conoscendomi, quelli mi sapeva proprio di premalattia. Comunque sono scesa in cucina con il regalo ed il biglietto per Susie, infatti, essendo il suo compleanno volevo farle gli auguri già dalla colazione. Lì però ho trovato solo Charlie che mi ha detto che lei e Stefan erano usciti a fare colazione fuori pochi minuti prima e quello mi ha fatto capire che ce l'aveva davvero a morte con me e mi stava facendo guerra. Ho cercato di non farmelo pesare, l'unica cosa che mi irritava era perché ce l'ha fissa con me. Quando sono ritornati poi, nonostante sia andata a darle gli auguri di persona, è stata molto spiccia e per un quarto d'ora buona ha ignorato il mio regalo e biglietto che erano proprio lì al centro del tavolo. Sono arrivata ad un punto in cu stavo seriamente pensando di riprendermeli e non darglieli nemmeno perché non se li meritava proprio. Per fortuna mi sono trattenuta e, dopo un po', quando si è sentita incalzata dalle occhiate arrabbiate che le lanciava Charlie (amo quando è dalla mia parte), è andata ad aprirlo e mi ha ringraziata, ma niente di che. Dopo un po', in mattinata, siamo andati tutti da Walmart a fare la spesa che non avevamo nulla da cucinare per il mezzogiorno e abbiamo preparato pollo fritto con riso e piselli. Lei poi alle2 aveva un appuntamento a Rosegate (non so perché di domenica ed il giorno del suo compleanno per di più!!) e ovviamente a chiesto a Stefan di andare con lei visto che non c'era mai stato; cosa che, onestamente, mi ha fatto piacere: non avevo davvero voglia di passare tutto il pomeriggio con lei in quell'umore nei mei confronti e poi, come ho detto, non stavo proprio benissimo e preferivo restare a casa.. Quindi me la sono presa tranquilla, ho chiamato i miei che non sentivo da un po', abbiamo chiacchierato del più e del meno, mi sono fatta la manicure, ho stampato l'essay che dovevo fare per storia e poi mi sono messa su un film che però non sono riuscita a finire, In good Company, e che ho ripreso a guardare dopo cena (consistente negli avanzi del mezzogiorno e della sera prima). Quindi questo è stato pretty much il giorno del suo compleanno. Abbastanza triste direi, ma ha deciso lei di non festeggiarlo veramente, quindi, finchè è contenta lei...
Lunedì rientro a scuola, not so bad, era President Day, ovvero una specie di festività americana in cui si onorano e ricordano i passati presidenti. Normalmente si sta a casa da scuola ma la nostra, essendo privata, ha deciso di non festeggiarlo e quindi ci ha fatto andare lo stesso ( maaa grazie mille -.-). Oltretutto poi mi sono svegliata che mi sentivo uno straccio, stavo ancora peggio del giorno prima e credo che mi fosse anche salita la febbre. Durante la giornata solite cose, con l'eccezione che è venuto un ragazzo da una specie di accademia del business, per pubblicizzarla e per prendere iscrizioni per dei corsi pomeridiani per diventare dei "maestri del business". La cosa che mi ha colpito è stata che, per farci capire un po' meglio quello di cui stava parlando, ci ha fatto un po' di esempi e insegnato un paio di cose che in effetti erano molto utili ed interessanti. Se non fosse che tra non molto partirò, avrei seriamente preso in considerazione l'dea di fare un corso in quella scuola! Adesso poi, a partire da settimana scora, siccome tutti i giorni ho allenamento alla 7a ora e finisco alla 5a, passo la 6a nell'aula del mio prof di storia, di solito con Turner, Landon, Holly e Austin. Insomma un bel po' di gente si ferma là e parlocchiamo, ci diamo una mano nei compiti o a volte, mangiamo il pranzo lì.  Allenamento diventa sempre più duro, in particolare lunedì sentendomi poco bene, mi ha proprio distrutta e lasciata senza forze. Adesso poi sto lavorando con questa ragazza, Tori, anche lei corre la mile ma è tipo la campionessa della nostra scuola, ha vinto le statali, è stra veloce e ha anche vinto una borsa di studio per questo. Quindi potete immaginare i suoi ritmi; e il coach vuole che tenga il passo con lei :O Crazyyyyy!
Dopo allenamento è venuta a prendermi Michelle che stava aiutando nella casetta sul retro a dipingere, e siccome Susie era in Jackson per lavoro. A casa ho fatto la doccia, un po' di compiti, letto un po' e poi aiutato a preparare la cena che consisteva in riso con una specie di salsina marrone su e carne, come quella dell'hamburger, anche quella ricoperta dalla stessa salsina. E0 venuto anche David a cena il quale, quando ha saputo che ero in track e mi stavo allenando per la mile, mi ha riempita di consigli, tattiche, tecniche, app che devo scaricare per calcolare i tempi e siti web che devo visitare hahah chiedetegli qualcosa sullo sport e non lo fermerete più quel ragazzo!! il resto della serata ho guardato un film carino chiamato Somewhere in Time. Il giorno dopo, Martedì, sono stati esattamente 7 mesi dal mio arrivo, woah ne mancano 3 e poi.. bye byeeee! Inoltre quella era una giornata abbastanza buona perché è partita anche Susie, non so se l'avessi accennato prima, ma comunque è diretta a Los Angeles (sì la invidio) per incontrarsi con Matt e da lì insieme voleranno a Las Vegas dove stanno fino al fine settimana per farsi una vacanza e vedere un mega concerto di Britney Spears che entrambi adorano. Io credo che sia a me che a lei farà un po' bene stare lontane e spero proprio che quando ritorni le sia passata del tutto. Io non stavo ancora tanto bene, avevo la tosse e mal di testa, quindi ho preso una tachipirina prima di andare a scuola altrimenti non avrei tirato fino alle 2. Dopo scuola ancora allenamento, molto intenso e reso più difficile dal mio raffreddore-influenza, e poi sono tornata a casa con Michelle. Sono rimasta a farle compagnia nella casetta sul retro (che sicuramente sarà molto più carina una volta finiti tutti i lavori) mentre dipingeva, fino a quando non è arrivato Charlie e mi ha chiesto di accompagnarlo in campagna. Sono andata con lui e abbiamo dato da mangiare ai pesci. Era proprio una bella giornata, si stava bene all'aperto sul bordo del laghetto (era anche pieno di zanzare che mi hanno mangiata però) e ho potuto guidare un po' su e giù il camioncino elettrico. Siamo ritornati a casa vero le 5, ho fatto la doccia e poi l'ho aiutato  a preparare la cena, molto easy, visto che dovevamo cavarcela da soli. Abbiamo preparato homemade hamburgers con patate dolci e poi ci siamo fermati a chiacchierare  a lungo. Ahhh quasi dimenticavo questa cosa super importante:
mi è arrivata un'email da Ef con l'assegnazione della wave di partenza: wave 2 27-29 MAGGIO. Quindi a praticamente 100 giorni dalla partenza mi è arrivata questa e-mail che, se da un lato mi abbia fatto rendere di quanto poco tempo mi resta, dall'altro mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo perché per quanto bello e arduo tutto questo sia, avrà una fine e tornerò alla mia vecchia vita. Sono pronta per partire? Non lo so, ma so, per certo, che da quando sono qui, ogni giorno ho tirato fuori il meglio da questa opportunità e che ogni giornata passata in questo posto così insolito e un po' contradditorio, nel profondo sud degli Stati Uniti, mi ha dato grande forza, trasmesso tante cose e aggiunto un po' di saggezza in me. Quindi, niente fretta ma nemmeno rimpianti, sono serene da quel punto di vista, quando arriva il momento di tornare, si torna.

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