sabato 2 novembre 2013

Atlanta


Day 1 28/9
Di mattina prestissimo (ci aspettavano 6 ore di macchina) siamo partiti. Non è proprio iniziata con il piede giusto per me perché ancora prima di salire in macchina io e Stefan avevamo avuto una discussione. Infatti eravamo tutti pronti per partire (io Susie e Yasmine, Matt non sarebbe venuto) e mancava solo lui; io sono salita per chiamarlo e dirgli di sbrigarsi e mi ha trattata malissimo, quindi sono uscita dalla sua camera sbattendo la porta e per tutto il viaggio di andata poi non ci siamo più parlati. Uscendo da Canton ci siamo fermati da Mcdonald per fare colazione e io mi sono presa un frappuccino. Il viaggio non passava più, la strada questa volta era noiosa e restare sveglia per me era difficilissimo, per lo meno Susie si era portata dietro l'astuccio con la sua collezione di cd e quindi ce li siamo sparati tutti uno di filato dopo l'altro. Circa all'ora di pranzo abbiamo avvistato un Dairy Queen, una catena di fast food con cibo strabuono che io però adoro per i gelati (lì avevamo preso quello buonissimo quando siamo andate ad accogliere Nicholas in aeroporto). Quindi ci siamo fermati lì a mangiare catfish e patatine e poi mi sono presa un gelato che era la fine del mondo: tipo due palline di stracciatella con sopra cioccolato fuso, pezzi di oreo e brownies. Non voglio neanche sapere quante calorie fossero, ma è stato paradisiaco hahhah! Poi ci siamo rimessi in viaggio anche se eravamo quasi arrivati, non mancava più molto. Siamo andati direttamente al nostro hotel Wingate che era fuori dalla vera e propria città ma attaccato al parco Six Flags. Non scherzo, dalla finestra della camera potevi vedere le persone sulle montagne russe più alte, quindi una posizione perfetta! Abbiamo fatto il check in e siamo andati un po' in camera a riposarci. Erano circa le 3 di pomeriggio e alle 9 di sera Yasmine avrebbe avuto il volo dall'aeroporto per tornare a casa. Così io e Stefna abbiamo deciso di andare al Six Flags mentre Susie e Yasmine sarebbero restate un po' in hotel e poi andate all'aeroporto insieme. Ci hanno accompagnati all'ingresso del parco, a cui ci si poteva arrivare tranquillamente a piedi, e lì abbiamo salutato Yasmine perché poi non avremmo avuto più modo di vederla. Le ho detto quanto mi abbia fatto piacere conoscerla e ci siamo scambiati numeri e contatti vari per continuare a sentirci. Allora  io e Stefan (che avevamo deciso di fare una tregua, date le circostanze) siamo finalmente entrati nel parco. Era molto grand ema sinceramente un po' meno di quello che mi aspettavo. Prima di tutto abbiamo fatto un po' un giro per vedere com'era, essendoci un sacco di attrazioni e ambienti particolari. Era la Halloween night, ovvero, essendo in  stagione di Halloween, sarebbe rimasto aperto fino a mezzanotte, era tutto addobbato a tema e, qua e là girovagavano maschere inquietanti che spaventavano i bambini. Quindi era disseminato di gruppi di ragazzini urlanti che scappavano qua e là o bambine che scoppiavano a piangere perché qualche attore travestito le aveva spaventate. C'era davvero tanta gente e così abbiamo passato la prima ora a spostarci da un'attrazione all'altra perché la coda era sempre davvero troppo lunga. Alla fine ci siamo decisi e ci siamo messi in coda per fare la prima montagna russa. Dopo di quella ci siamo sparati tutte le peggiori, divertentissimo! Il parco è famosissimo in tutti gli Stati Uniti perché le sue attrazioni sono le più alte e le più veloci e mi sono divertita davvero tantissimo.

 


 


Verso sera, quando il sole stava tramontando e c'era una luce fantastica, abbiamo preso una sorta di funivia che ti permetteva di vedere tutto il parco dall'alto:


Scesi da lì siamo andati a mangiare una pizza in uno dei costosissimi ristoranti all'interno del parco e poi abbiamo fatto un altro paio di montagne russe, questa volta al buio però perché ormai il sole era tramontato. Non avevo mai provato ed è veramente una figata perché, nei tratti più bui, non sai nemmeno dove stai andando! Abbiamo anche fatto un paio di giri sugli autoscontri ed eravamo tremendi perchè andavamo addosso a tutti i poveri bambini da soli hahaha! Poi abbiamo deciso di gironzolare un po' nell'atmosfera spaventosa che si era creata: c'erano tutte delle luci strane, la nebbiolina, musichette di sottofondo, e dei piccoli percorsi tipo casa dell'orrore, per essere spaventati. Prima di andare via ci siamo divisi una funnel cake con gelato e cioccolato: deliziosa!


Halloween night

Funnel cake
Siamo ritornati in hotel a piedi verso le 11.30 e abbiamo trovato Susie, già in pigiama e sotto le coperte, ad aspettarci guardando la tv. Ci siamo dati i turni per le docce e poi stanchissimi ci siamo messi a dormire visto che anche il giorno dopo saremmo rimasti in giro tutto il giorno.

Day 2 29/9
Il secondo giorno ci siamo svegliate solo io e Susie, mentre Stefan dormiva ancora come un ghiro. Quindi ci siamo preparate e, prima di scendere per fare colazione all'hotel, abbiamo svegliato anche lui, così lo avremmo aspettato di sotto.  Per colazione c'era un sacco di roba, io mi sono presa un muffin e un paio di biscuits con la marmellata. Dopo un po' è sceso anche Stef, abbiamo finito di mangiare tutti insieme e siamo usciti dall'hotel. Non essendo proprio ad Atlanta, abbiamo preso la macchina e raggiunto la metropolitana più vicina. Lì abbiamo fatto amicizia con dei poliziotti che ci hanno aiutato a fare i biglietti alle macchinette e che non potevano capacitarsi dell'idea che fossimo una dal Mississippi, una dall'Italia e uno dalla Danimarca haha  li abbiamo scombussolati! Dopo un quarto d'ora di attesa (era domenica e quindi ne passavano di meno) abbiamo finalmente preso sto treno, dopo poche fermate siamo scesi a Five Points che è proprio il centro della città. Come abbiamo messo piede fuori dalla stazione ho capito che era completamente diversa da New Orleans: era molto più "big city" con i grattacieli tutto intorno, uffici, strade piene di macchine, semafori, insegne e parchi. Abbiamo passeggiato un po' (onestamente a casaccio) visto che nemmeno Susie era mai stata nel centro della città ma solo al Six Flags o allo stadio. Non c'era molta gente perché era domenica mattina e la città ancora dormiva; forse per questo mi ha trasmesso un po' tristezza. Non la sentivo viva e indaffarata, ma vuota a tranquilla.









 
                                                  




Dopo aver passeggiato un po' siamo finiti in un parco  dove c'era tipo un ritrovo, una festicciola o qualcosa del genere di persone nere e avevano messo la musica rap a palla e a turno uno ballava (nel modo fantastico in cui solo loro sono capaci) e tutti gli altri in cerchio lo circondavano: proprio come nei film stile Step Up! Siamo rimasti lì un po' a guardare perché era un vero e proprio show haha...
Poi siamo andati al Coca Cola museum: infatti Atlanta è la home della coca cola perché qui risiede la sede principale. Il museo era davvero particolar, non ho mai visto niente di simile prima! Appena entri ci sono un paio di sale con bottiglie enormi tutte decorate derivanti da ogni parte del mondo, poi c'è una stanza piena di "pezzi storici" della coca cola (per esempio il primo distributore, alcune pubblicità, la prima insegna dell'industria, dei gadget ecc...). Da lì si passava ad una sorta di piccolo cinema in cui proiettavano un video fatto tipo a cartone animato con la storia della coca. Poi c'erano un sacco di percorsi a tema interattivi, tra cui uno in cui potevi vedere passo dopo passo la produzione di ogni bottiglietta di coca. Alla fine prima di uscire c'era una degustazione di tutti i tipi di coca cola esistenti (tra cui cherry, vanilla, e simili..) e veniva consegnata a ciascuno una bottiglietta di quelle di vetro di coca cola. E' stato davvero originale!



 
                                            

                                              

               








 


 

Da lì poi ci siamo fatti tutta Peace Street che è un po' la via principale dello shopping, piena di negozi e un po' più affollata del resto della città, anche se era comunque tutto chiuso, quindi shopping balzato in pieno :( Sempr ein quella via ci siamo fermati a mangiare all'Hard Rock Cafè: sono stata in molti in passato ma non ci ho mai mangiato! L'atmosfera (rock ovviamente) è molto carina e poi io ho preso un hamburger strapieno di roba ed era davvero buonooo!
Dopo pranzo siamo andati all'Olympic Parck che, come dice il nome, è in zona stadio ed è un parco enorme. Ci siamo fermati su di una panchina all'ombra di un albero a riposare un po' e a guardare divertiti i bambini che giocavano a bagnarsi tutti con delle fontane particolari ad intermittenza che sbucano dal pavimento. Inoltre proprio quel giorno c'era una fiera di cani quindi era pieno zeppo di cani di ogni dimensione e razza e di stands dedicati a loro. Proprio lì, che dava sul parco c'era un'enorme ruota panoramica, da cui si poteva vedere tutta la città così abbiamo deciso di farci un giro e, seppure fosse bella costosa, la vista meritava davvero:

 




Una volta scesi giù ci siamo fermati in una Waffle House a far merenda con waffles e latte: era la prima volta che ne assaggiavo uno e l'ho trovato buonissimo!! Con la pancia piena ci siamo incamminati verso il Georgiadome che era lì vicino per andare a vedere Falcons vs Patriots.  Sulla strada ho anche trovato un tipino che vendeva le magliette così ne ho comprata una per sentirmi un po' più coinvolta nel tifo. Stefan infatti era vestito di tutto punto ed esaltatissimo; ma d'altronde, i Patriots sono la sua squadra del cuore! Lo stadio mi ricordava tanto quello della volta precedente a New Orleans perché anche questo era la chiuso, ma era decisamente più bello e più grande l'altro. Lì fuori c'erano un sacco di stand per intrattenere i fan, anche se principalmente per la squadra avversaria visto che giocava in casa, che erano molto divertenti, quindi siamo restati un po' fuori a fare un giretto e a fermarci a guardarli. Poco prima dell'inizio della partita siamo entrati, anche questa volta senza problemi vista la perfetta organizzazione.
 




 

Questa volta ero un po' più preparata alle cose spettacolare che fanno parte della partita (le cheerleaders, l'inno con la mega bandiera sul campo, la banda, l'annuncio dei giocatori ecc..) quindi non mi hanno stupita così tanto, ma sono stati comunque emozionanti. all'alba delle 7.30 è finalmente iniziata la partita. Premetto che è stata davvero sospirata e, soprattutto l'ultimo quarto ci ha tenuto tutti con il fiato sospeso ma, alla fine abbiamo vinto con 23-30.
Uscendo ci siamo uniti ai festeggiamenti dei fame, anche al ritorno in metropolitana, il vagone era pieno di gente che ritornava dalla partita e che, vedendoci vestiti con i colori dei Patriots si fermavano a parlare o semplicemente ci salutavano urlando Go Patriots! Prima di tornare in hotel abbiamo fatto tappa da Wendy's, abbiamo preso il take away e ce lo siamo mangiato in camera guardando la tv, erano tipo le 2 di notte e mi facevano strano mangiare fast food così tardi, ma ero troppo affamata! E' stata una giornata intensissima ma troppo bella, abbiamo sfruttato davvero bene il tempo e siamo riusciti a vederci al meglio la città.
 
Day 3 30/9
Il giorno dopo era Lunedì e, anche se dovevamo svegliarci presto e ci aspettava una giornata in macchina, era contenta perché ci eravamo saltati scuola :))
Dopo una colazione bella abbondante all'hotel ( a cui ho aggiunto anche un bel waffle visto che ora mi piacciono) siamo partiti in macchina. Il viaggio di ritorno è stato esattamente identico a quello di andata (noioso  uguale) ma con la differenza che non c'era nemmeno Yasmine a fare compagnia e mettere di buon umore. Per pranzo ci siamo fermati da Burger King, abbiamo mangiato lì con calma e poi ci siamo rimessi in macchina. Siamo arrivati a Canton non prima delle 4. Una volta a casa ci siamo fermati in cucina a parare un po' con Charlie e raccontargli come ci era andato il weekend poi ho disfatto la borsa, fatto una bella doccia e mi sono dovuta sparare tutti i compiti del weekend (compresi quelli per il lunedì stesso) Non appena ho finito mi sono infilata nel letto e mi sono addormentata come una pera cotta, dovevo recuperare le forze per affrontare scuola il giorno dopo!!
 
In generale mi è piaciuta come vacanzina, non ci siamo annoiati proprio per niente e abbiamo visto un posto totalmente diverso da quello dove viviamo; una nuova parte degli Stati Uniti, visto che non eravamo più propriamente nel sud e l'aspetto della città si avvicinava molto di più alle big cities del nord che non alla nostra vicina Jackson haha. Però, ad essere sinceri sinceri New Orleans mi è piaciuta di più, sarà che era il primo viaggetto, sarà che c'era anche Matthew o che era più caratteristica, ma, se devo fare il confronto fra le due, NO vince nettamente!

Nessun commento:

Posta un commento