martedì 19 novembre 2013

Cheer Competition

Vediamo.. ero rimasta a giovedì giusto?
Venerdì è stato un test day: ne abbiamo avuti praticamente in tutte le ore! Prima ora in Anatomia, seconda in Trigonometria e ultima in Inglese (era quello conclusivo sul libro che abbiamo appena finito di leggere). Mentre invece in Storia abbiamo avuto l'ora a disposizione per andare avanti a lavorare al nostro progetto ed in Arte dovevamo scegliere un logo famoso (io ho scelto quello di Google) e riprodurlo in vari formati, uno sopra l'altro su di un foglio grande e poi colorarli. Dopo scuola siamo tornati a casa con Susie che era immersa nelle pulizie di mezza stagione, così ci ha chiesto di aggregarci e farle anche in camera nostra. Così abbiamo sistemato un po' le camere e, nel mio caso, lavato il bagno. Poi abbiamo controllato su internet se c'era qualche film da andare a vedere tutti insieme in serata ma non riuscivamo ad accordarci così abbiamo lasciato perdere. Quindi io e Stefan abbiamo deciso di vederci per contro nostro il secondo di Harry Potte e abbiamo deciso che  in poco tempo ce li spareremo tutti :)
A cena abbiamo avuto homemade hamburger con french fries e poi ciasuno è andato in camera sua a vedersi qualcosa di diverso. Io ho finito di vedere One Week, il film che avevo iniziato qualche giorno fa e poi io e Marion ci siamo accordate per pasare il weekend insieme: è stat una benedizione!! Infatti, io ero abbastanza presa male visto che Stefan sarebbe andato a Starkville a vedere una partita del Mississippi State con tutti i nostri amici, poi sarebbero restati lì a festeggiare e a passare la notte nella casetta di David in cui abitava quando andava lì all'università. Susie sapeva tantissimo quanto mi sarebbe piaciuto andarci (visto che ci sarebbero state anche Dancy Holly e tutte le altre) però ha detto che, se volevo andarci, dovevamo trovare un modo per ritornare a casa subito dopo la partita, altrimenti se ci andava solo Stefan poteva restare lì e invitare tutti i suoi amici a passare la notte. In sostanza avrebbe cercato di farmi sentire la colpevole se ci fossi andata e non avremmo potuto passare la notte lì, così ci ho rinunciato e ho fatto andare Stefan. Ammetto che è stata dura perché volevo davvero andarci e il pensiero che lui poteva ed io no mi dava davvero sui nervi. Oltretutto fino a quando non mi sono accordata con Marion i miei piani erano uguali a 0, quindi mi sarebbe toccato un pessimo weekend. Invece fortunatamente il giorno dopo alle 9.30 sono passate a prendermi Marion e sua mamma, dolcissima come al solito, per andare a Jackson a vedere una competizione di cheerleading. Infatti anche Marion è una cheerleader, non a scuola però ma in una palestra privata, è quello che qui chiamano competition cheerleading: in sostanza preparano dei balletti (pieni di acrobazie spettacolari tra l'altro) solo per competizioni. Questa era la sua prima volta quindi era agitatissima e mi aveva chiesto se avevo voglia di andare a vederla per farle supporto. Io ho accettato volentieri perché ero curiosa di vederla e perché mi sarebbe piaciuto un sacco assistere anche alle esibizioni di tutte le altre squad. Siamo arrivate lì per le 10, e siamo anche entrate negli spogliatoi. Marion era già in divisa quindi le ho dato una mano con il trucco e i capelli e poi mi ha presentato tutte le altre cheerleaders. Abbiamo fatto un paio di foto e poi abbiamo anche incontrato la nostra ex prof di scienze (quella che abbiamo cambiato) che era venuta a vederla avendola invitata.



A quel punto io e sua mamma siamo entrate in questo stanzone enorme dove c'era il palco. Le luci erano tutte spente ad eccezione di quelle che appunto davano sul palco. Non era una competizione molto grande; ci saranno state una 15ina di scuole tra cui anche un paio di bambini molto piccole (tra i 6 e i 9 anni) che facevano cose assurde, non potevo crederci, così piccole ma già bravissime! Il gruppo di Marion (Mississippi Élite) era uno degli ultimi e quindi si sono esibiti solo verso l'1. E' arrivato anche suo papà insieme a Barron, il suo ragazzo, il quale, tenerissimo, le aveva fatto una sorpresa, giusto in tempo per vederla. Ammetto che non erano uno dei gruppi migliori ma nel complesso sono andate bene, soprattutto Marion per essere la sua prima volta.


Dopo esserci sparate anche tutte le premiazioni (una cosa lunghissima) e il discorso finale che il coach ha fatto al team, siamo potuti andare a mangiare. Siamo andati in un ristorante messicano sulla strada, è venuta anche la prof di scienze con sua figlia piccolina di 2 anni. Dopo pranzo siamo andati tutti a casa di Marion e siamo stati lì un po' a chiacchierare; io e lei poi abbiamo accompagnato Barron a casa di un suo amico dove doveva andare per vedere una barchetta che vuole comprare. Ci ha riaccompagnate a casa dove ci siamo preparate  per andare alla Reinassance, una specie di mall all'aperto che sta aperta fino a tardi. Era piena di negozi stracarini ma veramente troppo costosi, ragion per cui non ho comprato nulla! Siamo restate lì fino alle 9.30 circa poi siamo andate direttamente al cinema, che è in quel complesso, a vedere un film che faceva davvero scompisciare dal ridere: Bad Granpa. Era veramente stupido come film e alcune scene disgustose, ma per un sabato sera con un'amica, se si ha voglia di ridere, è perfetto! Dopo aver davvero pianto dalle risate, quando siamo tornate a casa sua mamma ci aveva già ordinato una pizza (pepperoniii) che ci siamo mangiate stando sotto le coperte (tipo all'una) guardando la tv, cosa che non avevo mai fatto ma che mi ha dato un certo senso di libertà e relax.
Quando ci siamo svegliate la mattina dopo Janet (la mamma di Marion) ci ha cucinato la colazione. Era una tipica roba americana: tipo dei mini mini panini dolci con dentro altrettanto mini wurstel e una specie di torta tutta arrotolata e dolciastra che non ho capito come era fatta.
Dopo ci siamo fatte la doccia e preparate per andare in chiesa, qui ci vanno tutti eleganti, e così ci siamo messe un po' in tiro:
Era la stessa dell'altra volta, quella battista, e anche questa volta non mi è pesato per niente andarci, dura solo un'oretta ed è anche una cosa abbastanza leggera e poi iniziava alle 11, quindi ci siamo potuti andare con calma. Usciti da lì siamo andati a pranzare in un ristorante italiano (penso proprio che l'abbiano scelto per meee!!) dove ci ha raggiunto anche Barron. Era proprio italian style, ci hanno pure portato un cestino pieno di focaccia! Io ho preso dei Rigatoni alla Bolognese che erano davvero buoni, nulla di ridire! :) Abbiamo chiacchierato parlando di tutto e di più (ma soprattutto dell'Italia) e poi suo papà ha insistito per offrire tutto, sono stati davvero gentilissimi! Mi hanno anche riaccompagnata a casa, non so davvero come ringraziarli, ogni volta che passo un weekend da loro non mi annoio mai e soprattutto sono riuscita anche a dimenticarmi dle fatto che tutti gli altri miei amici erano in Starkville senza di me!
Quando sono arrivata a casa c'era un'altra bella sorpresa ad aspettarmi: Matthew era tornato dal Candaaaa!! Finalmente, mi era mancato da morire! Oltretutto, proprio perché è il mio fratellone e mi vuole taaanto bene, mi ha portato un sacco di dolcetti italiani che ha comprato nel quartiere italiano a Toronto, tra cui un mini panettone, gli amaretti, tortine di pastasfoglia e i taralli. Quindi abbiamo aperto un po' tutto e siamo rimasti in cucina a far merenda e a farci raccontare come era andato il suo back home in Canada.
Stava andando tutto bene fino a quando non è sceso giù anche Stefan (già in uno di quei suoi pessimi umori che odio con tutta me stessa) e Susie gli ha consegnato la sua posta. Una delle sue lettere (proveniente dall'assicurazione per quando si era slogato la spalla) era già stata aperta da Susie, quindi lui si è arrabbiato tantissimo e ha fatto su una scenata. Lei si è scusata dicendo che su queste cose si sente responsabile e voleva controllare se l'assicurazione avesse effettivamente coperto il costo perché, altrimenti, sarebbe stata lei a dover pagare. Ora, ognuno aveva le sue ragioni, non so chi sia in torto ma fatto sta che hanno alzato davvero tanto la voce e la litigata si è fatta tosta.. al punto che poi Susie ha addirittura chiamato la coordinatrice e scritto un messaggio su facebook alla madre di Stefan. E' stato più che altro per il tono che lui ha usato con lei, davvero aggressivo. Poi, così come è fatta lei, è andata avanti per ore a parlarne; anche mentre stavamo guardando la partita dei Saints come al solito, ogni due per tre ritirava fuori quella storia.
Alla fine, verso sera lui è sceso a scusarsi, si sono chiusi in camera e hanno parlato-discusso un bel po' fino a quando non hanno più o meno sistemato la situazione. Matt (lui cerca sempre di sdrammatizzare la situazione in qualche modo) ha proposto di andare a mangiare tutti insieme al ristorante cinese, per festeggiare il suo rientro e la vittoria dei Saints, ma l'atmosfera era comunque abbastanza tesa. In ogni caso ci siamo rimpinzati di riso ai gamberetti e del loro pollo fritto che è una cosa troppo buona. Quando siamo tornati a casa Susie mi ha chiesto di uscire con lei a fare un giro in macchina e si è un po' sfogata con me riguardo quello che era successo con Stefan. Mi ha praticamente messo a conoscenza di tutto quello che si sono detti in privato e ha commentato la risposta della madre, criticando anche quella. Io onestamente avrei preferito non sapere nulla, così facendo mi metteva in una posizione strana, e io non volevo esserci in mezzo. Poi lo sa che non mi piace quando mi parla di Stefan e che non le rispondo mai più di tanto. Io sono semplicemente rimasta zitta ad ascoltarla,. magari voleva solo qualcuno con cui poter parlare un po' di questa cosa che l'aveva alquanto scossa: nessuno di noi due le era mai andato contro così pesantemente. Quando siamo ritornate a casa mi ha ringraziata per averne parlato un po' ed è andata a letto. Io invece ho fatto una lavatrice per prepararmi per il giorno dopo (Mondaaay :O) e mi sono  guardata un film Ghosts of Girlfriends Past fino a quando non sono andata a dormire anche io. Nice weekend!

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