lunedì 11 novembre 2013

Veterans Day

Yesterday, poco dopo aver finito di scrivere il post, Susie mi ha scritto che era di nuovo a casa, l'abbiamo aiutata a scaricare tutta l'attrezzatura del matrimonio, ancora nel camion, e poi siamo andati tutti insieme al cinema a vedere I'm in love with a church girl, che era un film molto carino. Era moderno e non superficiale, ma nello stesso tempo nemmeno troppo pesante, sono riuscita a capirlo tutto benissimo parola per parola e quindi ero molto soddisfatta alla fine. Durante il film mi sono anche presa un sacchetto di pop corn che sono stati la mia cena, infatti quando sono tornata a casa ho finito di studiare per il test di oggi e ho guardato The Big Bang Theory (c'era la maratona degli episodi su un canale) fino a quando mi sono addormentata.
Stamattina mi sono svegliata, docciata ed andata a scuola. Alla prima ora ho avuto il test che è andato bene, infatti avendo finito in fretta, la prof me l'ha corretto subito e ho preso 97. In trigonometria ho ricevuto indietro quello di venerdì e anche lì sono stata molto contenta, ho preso 100! Subito dopo l'intervallo, siamo usciti tutti sul prato di fronte scuola. Infatti oggi è Veterans Day, ovvero una festività americana, una sorta di giorno della memoria per ricordare e onorare tutti quegli uomini coraggiosi che hanno servito nell'esercito americano. Quindi lì fuori scuola c'erano appunto un soldato e Allan, il quale questa estate ha fatto una specie di addestramento in caserma, vestiti con la divisa ufficiale che hanno detto due parole riguardo quanto sia importante mantenere sempre vivo il ricordo e poi hanno issato la bandiera degli Stati Uniti sul palo. E' stato un momento abbastanza emozionante perché c'era God bless the USA come sottofondo e tutti avevano la mano sul cuore, profondamente toccati dal momento; alcuni insegnanti hanno anche pianto. Un'altra dimostrazione del loro incredibile patriottismo. Un cosa del genere in Italia non l'avevo mai vista. Abbiamo fatto un minuto di silenzio e poi siamo andati tutti in auditorium dove questo soldato ci ha spiegato bene che cosa fa nell'esercito, e ha spiegato come funziona per chi volesse iscriversi all'accademia militare, solo per un addestramento estivo come ha fatto Allan oppure invece del college.  Poi ci ha detto di essere stato proprio poco fa in Afghanistan e ci ha parlato un po' di quella esperienza, di alcuni episodi davvero forti e della cultura di quella zona, che ha imparato a conoscere e rispettare, molto diversa dalla loro. Il problema è stato che questo ragazzo (era molto giovane) era davvero simpatico e metteva un po' tutto sul ridere, facendo battutine e sdrammatizzando che, se da un lato può essere un buon modo per affrontare cose di questo genere, dall'altro potrebbe non essere gradito ad alcune persone. E con alcune persone parlo in particolare di Stefan. Infatti finito il tutto, mi ha confessato di essere molto arrabbiato e deluso dal modo in cui quel ragazzo aveva presentato l'esperienza. E' una cosa che lo tocca tantissimo, proprio in prima persona vista la posizione die suoi genitori, e il fatto che lui la prendesse così alla leggera e lo facesse trasparire in quel modo lo aveva riempito di rabbia. Quindi davvero, per tutto il resto della giornata è stato molto silenzioso e chiuso, evidentemente inoltre, tutto questo deve avergli riportato alla memoria ricordi non troppo piacevoli sui suoi genitori e magari intensificarne la mancanza. Non so, ma fatto sta che non gli è piaciuto per niente. Con quella specie di conferenza abbiamo perso tutta la terza ora, così sono andata diretta in storia dove ho ricevuto indietro un altro test (sì giornata piena di voti) anche quello 97. In inglese come al solito abbiamo continuato la lettura del libro che è quasi finito, grazie al cielo, è tremendo!
Dopo scuola siamo tornati a casa, ci siamo cambiate quelle uniformi tremende e poi Stefan è andato ad aiutare Susie nella casa all'angolo (stanno spostando tutti i mobili) perchè lei gli aveva chiesto (a lui e solo a lui) di sollevare dei materassi pesanti. Io sono rimasta in camera a guardare un po' di tv fino circa le 3.30, poi sono andata di là con loro. Quando sono arrivata Stefan non c'era e lei era in evidente malumore. All'inizio non mi ha nemmeno considerata e quando gli ho chiesto dove fosse lui mi ha risposto che era andato con David visto che "a lui non piace stare seduto sul divano" frecciatina numero 1. Poi gli ho chiesto se aveva bisogno di aiuto in qualcosa e mi ha detto che "non ho bisogno di nessun aiuto da te" frecciatina numero 2. a quel punto mi ha chiesto cosa stessi facendo lì e io gli ho detto che non avevo nulla da fare e la sua risposta è stata "faresti meglio a trovarti qualcosa da fare" frecciatina numero 3. Avendo capito che non era cosa ho chiesto se preferiva che restassi a farle compagnia o che la lasciassi sola e lì frecciatona numero hopersoilconto: "non è tuo affare quello che preferisco". Oltretutto è una frase che non aveva nemmeno senso ma che tradotta in linguaggio universale era "fuori dai piedi". Così senza aggiungere altro me ne sono andata. Mi sono chiusa in camera ed ero così triste. Dopo aver passato il weekend ad aiutarla, dopo una settimana noiosissima in cui non ho fatto nulla e ho passato un sacco di tempo solo con lei, perché mi devi trattare così? Sono stufa, sono veramente stufa. Poi si sa, quando si è stanchi e tristi comincia a venire il magone e la mancanza di casa.. Fortunatamente ho avuto una benedizione: stavo messaggiando con Dom e mi sono lasciata sfuggire che Susie era stata poco gentile con me oggi così lui, un po' preoccupato mi ha chiamata. E' stato dolcissimo e avevo davvero bisogno di parlare con qualcuno in quel momento così mi sono letteralmente sfogata con lui che poverino non centrava niente. Era davvero dispiaciuto e ha cercato di rassicurarmi un po'. Dopo 5 minuti mi richiama e mi dice: "Ga ci ho pensato, sei troppo giù di morale, devi distrarti un po'. preparati, passo a prenderti tra 10 minuti". La mia prima reazione è stata della serie: grazie mille ma no non posso, abbiamo già discusso io non voglio chiederle di lasciarmi uscire, è meglio se resto a casa eccetera.. Ma lui ha cominciato a dire, non mi interessa niente, io sto arrivando adesso e tu hai bisogno di uscire un po'.. insomma alla fine mi sono lasciata convincere e per una buona volta ho pensato solo a me stessa e me ne sono fregata di tutto il resto. Anche perché sono qui per me, questa è la mia esperienza ed onestamente, avevo davvero voglia di distrarmi. Così ho chiamato Susie al cellulare giusto per dirle che volevo uscire un po' e che non sarei tornata tardi. Le ho detto che andavo con Dom e lei, conoscendolo, era tranquilla e non ha fatto storie. Quando è arrivato a sorpresa c'era anche Laf è ho capito subito che avevo fatto la cosa giusta ad accettare perché come sono entrata in macchina, con due battute mi hanno fatto subito sorridere. Siamo andati da Sonic perché Laf era affamatissimo e lì abbiamo incontrato un sacco di Junior della nostra scuola con cui ci siamo fermati un po' a chiacchierare. Da lì poi siamo andati a scuola dove alle 6 c'era la partita di basketball femminile e alle 7 quella maschile, sulla strada ho anche chiamato Stefan per chiedergli se voleva aggregarsi, visto che erano disponibili a passarlo a prendere ma, ancora nella sua versione pessimista, ha detto che preferiva restare a casa. In palestra c'era praticamente tutta la scuola e anche John, il ragazzo di Holly (che giocava!) con tutti i suoi amici del college. Mi sono fermata a parlare con un sacco di gente e tifare è divertentissimo. Non ne avevo ancora avuto veramente la possibilità con tutti loro perché di solito, alle partite finora ero sempre sul campo a fare la cheerleader, onestamente, non pensavo fosse così divertente!! Io e Dom abbiamo condiviso delle patatine fritte e poi, finito il tutto mi ha riaccompagnata a casa, sono arrivata giusto poco fa. Abbiamo vinto entrambe le partite; Go Panthers! Però non mi ricordo esattamente i punteggi perché erano alti e, tra una cosa e l'altra, me li sono persi. Adesso sono contentissima, ho mandato un lungo messaggio a Dom per ringraziarlo di cuore di tutto quello che ha fatto. Mi ha letteralmente cambiato la giornata. Mi sono divertita un sacco in macchina con quei due pazzi e alla partita dove c'erano un sacco di altre ragazze che già conoscevo e anche un paio di Junior cheerleaders. E' stato davvero un gesto semplice passarmi a prendere e portarmi lì, ma mi ha fatto capire che si è interessato di me e ha fatto davvero qualcosa in concreto per cercare di farmi sentire meglio e di questo gliene sono davvero grata. Adesso sto davvero meglio e sono contenta; anche perché domani mi aspetta una bella giornata: abbiamo la nostra prima gita scolastica! L'ha organizzata il mitico prof di arte, stiamo via tutta mattina e andiamo in un bel po' di posti.. Ma scriverò tutto meglio domani; per ora.. Goodnight!

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