giovedì 1 agosto 2013

Like a movie

Dopo stamattina posso dire di aver visto l'alba in Canton! Svegliarsi alle 5.30, mentre fuori è  ancora buio, è stato tremendo (sono ancora in vacanza fino a prova contraria!) ma ammetto che ne è valsa la pena. Susie mi ha accompagnata alle 6 a scuola in pigiama, puaretta, e lì fuori nel parcheggio ho incontrato subito Holly. Sapevo già chi era perché qualche giorno prima della partenza mi aveva aggiunta su fb; appena ci ha visto è scesa dalla macchina e ci è venuta incontro, si è subito presentata e poi ha parlato un po' con Susie prima che se ne andasse, evidentemente si conoscevano di già. Siamo rimaste ad aspettare le altre nella sua macchina e mi ha spiegato di preciso di che cosa si occupano le cheerleader: oltre a supportare la squadra ed il tifo durante le partite, vendono anche i biglietti durante la settimana e prima dell'inizio della partita, organizzano eventi all'interno della scuola e preparano gli striscioni.  Dopo non molto sono arrivate anche Adriane, che conoscevo già e Dancy  che è la capo cheerleader su una jeep gialla, che è stupenda, e con la musica a tutto volume; alle 6 del mattinoo!! Vedere ragazze della mia età che guidano macchinozze enormi con cui, volendo, potrebbero attraversare tutta la nazione, è a una cosa a cui non mi sono ancora abituata! Da un lato deve essere veramente comodo e u no dei vantaggi dell'America, dall'altro però (soprattutto se ci sono in giro tipi come me) non so quanto coerente sia permettere a ragazzi di 16 anni di guidare tranquillamente e senza limitazioni. Dopo tutte le varie presentazioni e le domande di routine (da che parte dell'Italia arrivi? Milano? Noo che figo e com'è vivere a Milano? Ti piace qui? Quanto resti?....) siamo andate a prendere la tempera e i pennelli. In realtà avevo capito male perché le panther paws non le dovevamo dipingere su un muro ma per terra, sulla strada dalla scuola al campo da football. Ci siamo sporcate tutte e quella schifo di vernice era appiccicosa e non veniva più via, ma ci siamo divertite e mi hanno raccontato un po' di gossip della scuola. Verso le 7.30 è passata a salutarci la coach Stephanie che ci ha portato anche i donnuts per colazione, buonissimi! E' la classica biondona californiana con le spalle enormi che negli anni d'oro doveva essere una di quelle cheerleader dei college che fanno i tripli salti mortali, ma è gentile e parla molto lentamente, e la cosa mi piace ;) Mi ha spiegato bene perchè ci sono ancora un po' di problemi con il cheerleading: quest'anno la scuola ha cambiato preside e con quello nuovo ha avuto un po' di discussioni perché attualmente le cheerleader sono 5, dato che una si è fatta male, e lei vorrebbe sostituire quest'ultima e aggiungerne altre due visto che c'è molto lavoro da fare, ma lui, non ho capito bene per quale motivo, ma immagino sia per i costi (divise, attrezzatura, striscioni, pon pon  e quant'altro) non vuole e sostiene che siano già più che sufficienti. In ogni caso Stephanie pensa di poter risolvere la questione nell'arco di qualche giorno ed è molto fiduciosa che io imparerò in fretta tutte le coreografie principali. Ha detto che fin tanto che non si sa nulla di certo, prima dell'inizio della scuola posso comunque incontrarmi con loro e dare una mano in queste cose in modo da conoscere anche gente nuova. Verso le 8 sono arrivati i ragazzi ad allenarsi e li abbiamo visti solo da lontano andare dagli spogliatoi al campo; erano tantissimi!!! Noi eravamo conciatissime: a piedi nudi, tutte sporche e puzzolenti. Infatti, pian piano che si alzava, il sole iniziava a picchiare veramente forte ed era una tortura stare lì al caldo a dipingere, cominciavo a capire perché si erano incontrate così presto. Alla fine però il risultato era stupendo, fanno proprio un bell'effetto:

Panthers paws

Quando abbiamo finito, vero le 10.30 ci siamo sciacquate un po' con una canna al campetto e poi siamo andate tutte insieme sulla jeep gialla da Wendy's per mangiare qualcosa. Avevamo sempre la musica altissima e hanno messo anche un paio di canzoni che conoscevo anche io! Abbiamo preso  nuggets, patatine e bevande con il take away per mangiarle poi a scuola. A scuola infatti hanno la Cheerleader room, che usano un po' per tutto, assolutamente chiusa a chiave e sulla cui porta c'è scritto "Cheerleaders only"; quindi già solo il fatto che mi abbiano fatta entrare è stato un onore! Dentro è bellissima: le pareti fucsia sono piene di poster e di foto delle cheer degli anni scorsi, il pavimento ha la moquette zebrata, ci sono un frigo, due tavoli pieni di riviste, un divano, due armadi con dentro le uniformi, specchi, trucchi, piastre, tutti gli attrezzi (nastri, cerchi, pon pon..) e tutto il necessario per preparare gli striscioni. Abbiamo mangiato lì e poi siamo rimaste a chiacchierare e mi hanno istruita sui modi di ballare di qui e su quello che fanno di solito quando escono. Poco prima che i ragazzi finissero l'allenamento hanno preso dal frigo delle scatole di ghiaccioli che avevano comprato apposta per loro e siamo andate al campo per distribuirglieli dopo l'allenamento. In questo modo me ne hanno presentati un po', non ho avuto modo di parlare con nessuno, ma li ho visti tutti, c'era anche Stefan! Siamo ritornate a scuola a prendere delle cose e prima di uscire abbiamo incontrato un po' di gente tra cui il mio futuro professore di English, la mia futura professoressa di Multimedia and Publication e il preside. Sono stati gentili e mi conoscevano già tutti come la "Exchange from Italy", ammetto che, essendo piccola la scuola, il clima è molto caloroso. Verso l'1 Dancy mi ha riaccompagnata a casa in macchina e mi ha dato un sacco di titoli di canzoni americane che non conosco e che devo "assolutamente ascoltare". Mentre stava guidando le è arrivato un messaggio di un giocatore di football (evidentemente uno di quelli che non ho conosciuto) che le ha scritto che mi aveva vista andare via con lei e le ha chiesto chi sono, lei ha detto che me lo presenterà presto. Mi ha anche invitata lunedì sera, il giorno prima dell'inizio della scuola, a dormire a casa sua insieme a tutte le altre cheerleader visto che la mattina dopo abbiamo la Senior Breakfast, tutti noi senior together before school. A me andava benissimo ma siccome non sapevo se anche Susie era d'accordo è scesa con me ed è venuta a casa per spiegarglielo e chiederle se potevo venire anche io, lei non ha fatto storie e ha detto che non ci sono problemi, quindi ci andrò sicuramente!!
Sono andata subito a farmi una doccia ma i segni di tempera sulle gambe non sono andati via, così quando siamo uscite più tardi io e Susie ci siamo fermate a comprare l'acetone. Mi ha portata anche dalla sarta per far stringere e accorciare (sia ringraziato il cielo) una gonna della divisa e poi ad iscrivermi in palestra. Eh sì mi serve proprio: mi sono posta l'obbiettivo di tornare a casa con un massimo di solo 4/5 kili in più. Quando sono arrivata a casa sono corsa in camera perché mi ero accordata con Elena, una delle mie migliori amiche, per una videochiamata, non la vedevo da quando ero partita! In Italia era tipo l'1 di notte ma è stato bellissimo: mi ha raccontato un sacco di cose e ha voluto sapere tutti i dettagli di quello che faccio qui. Mi mancava tanto :) Terminata la chiamata sono scesa e, mentre gli altri erano alla cabin, sono stata con Matthew: io gli ho insegnato un po' di italiano  e lui mi ha fatto una lezione di inglese! Mi ha anche offerto un po' di quello che stava sgranocchiando lui dicendomi che è uno snack molto popolare nel Mississippi. Non sapevo bene che cosa fossero, sembravano tipo delle patatine di mais, ma le ho assaggiate comunque  ed erano molto buone, allora ne ho prese un po'. Solo dopo averle mangiate di gusto gli ho chiesto che cos'erano e lui è scoppiato a ridere e mi ha detto che era pelle di maiale fritta  e salata. Ci sono rimasta malissimo; al solo pensiero mi vengono ancora i conati! Dopo questa cosa che lui ha trovato molto divertente ed io per niente, l'ho aiutato a scegliere le foto da mettere nel suo nuovo sito web a cui sta lavorando e mi ha fatto sentire un messaggio dalla sua segreteria telefonica di una pazza che l'ha chiamato dal Colorado perché sosteneva di avere un cane parlante e voleva che lui lo includesse in uno dei suoi film. Hahah la gente è strana!
A cena abbiamo mangiato il riso, delle bistecche impanate (no, non erano neanche lontanamente simile a cotolette) e delle verdure strane che vengono dall'Indonesia, non mi ricordo il nome. C'era anche un ospite, un amico dei Morgan che ha voluto un po' sapere da me e Stefan come ci troviamo qui. Dopo cena siamo riamasti a parlare della scuola con Charlie fino a poco fa e adesso che mi sono finalmente sdraiata sul letto mi rendo conto di quanto sia stanca e di quanto mi facciano male le gambe. Mi è appena arrivato un messaggio da Dancy che dice che domani mattina ci incontriamo alle 9 e passa a prendermi alle 8.45, che le ha fatto davvero piacere conoscermi e che le sto simpatica, quindi, anche se non sarò una cheerleader, possiamo uscire insieme. Sono contentissima, nonostante gli orari e la stanchezza è stata una giornata bellissima, tutto così americano che quasi non riesco ancora a crederci; sembra tutto esattamente come nei film, ed invece è reale! E siamo solo alla seconda settimana! :)

2 commenti:

  1. La tua simpatia e il tuo sorriso hanno già fatto colpo!!!
    Sai mi è sembrato strano leggere che, per la tua prima notte americana fuori casa , chiedessi il permesso a Susie e non a me!!! Mi abitueró anche a questo!! ;-))

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    1. Hahajah cosa te lo chiedevo a fare?! Ti abituerai vedrai!

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