lunedì 19 agosto 2013

"You must first understand a place like Mississippi"

Monday, back to school. Sveglia presto, doccia, colazione di fretta che ero in ritardo, sandwich incartato e via. Agli armadietti ho incontrato Holly e Cassi e quando mi hanno chiesto del mio weekend e gli ho raccontato di James Franco hanno fatto un faccia!! Si sono messe ad urlare come matte: "Oh my Gosh!!" e fermava la gente in corridoio dicendo: "Hai sentito chi ha conosciuto Gaia?James, James Franco!" hahah erano estasiate, perché qui ha una fama molto maggiore rispetto all'Italia. Addirittura sono arrivate persone con cui non avevo mai parlato a chiedermi come era stato e uno mi ha pure detto che ci aveva parlato anche lui una volta; insomma mi ha portato popolarità. In Anatomy abbiamo fatto una simulazione del test su tutto il capitolo che avremo domani, in Trigonometry un altro mini test come l'altra volta e in arte abbiamo ripreso a disegnare gli occhi, questa volta da un'altra angolatura.


US History e English spiegazioni. Nella classe di storia però c'era una news: una mega frase dipinta in cima alla parete bianca in giallo, che mi è rimasta parecchio in mente perché era una citazione che recitava così e che mi è piaciuta:
"To understand the world, you must first understand a place like Mississippi."
Ed in effetti, per quello che posso dire da quando sono qui, è vero, il Mississippi è così particolare e caratteristico; chiuso in se stesso con le sue tradizioni, pieno di gente che sembrea si conosca tutta in ogni parte dello stato, con il suo catfish, le foreste immense e le università di football: un piccolo mondo a parte.
A pranzo ho mangiato in un tavolo diverso da quello in fondo dove vado di solito perché mi ero accordata con Marion di mangiare insieme per conoscerci un po' meglio. E' una sophomore molto simpatica che è venuta a conoscermi perchè anche lei è italiana, siciliana (e si vede, è scura quanto me!!) ed è stata adottata da una famiglia americana quando era molto piccola. Siccome era molto interessante come ragazza e poi, abbiamo lo stesso sangue italiano, ho deciso di pranzarci insieme, anche per allagare il giro; infatti mi ha presentato alcuni suoi amici. :) Ah Trey (quello che è riuscito a procurarsi miracolosamente il numero) mi scrive sempre e mi pedina a scuola, però è tutto premuroso, oggi tipo stavo facendo le acrobazie all'armadietto per mettere a posto i libri con la cartella in spalla, il borsone e il pranzo in mano, e lui è venuto ad aiutarmi e a raccogliere quello che mi era caduto. Dopo pranzo sono rimasta direttamente a scuola a fare i compiti fino allenamento alle 2 che oggi è stato sfiancante: Non so perché Dancy ha avuto la brillante idea di andare sul prato di fronte scuola a riprovare la nuova coreografia, segnare gli schieramenti, fare un po' di salti e insegnarci un nuovo cheer. Potete immaginarvi che tortura fosse sotto il sole cocente di primo pomeriggio, si sudava da matti e morivamo di sete, quindi continuavamo a fare la spola verso il bagno. Alle 4.30 siamo rientrate nella cheer room a finire gli striscioni per la partita che è venerdì prossimo (la prima della stagione che si tiene qui) e poi li abbiamo appesi un po' nei corridoi.
Quindi è venuta a prendere Susie ed insieme con Matthew siamo andati ad un AT&T store a comprare una nuova sim per me, perché con la mia spendevo davvero troppo (70$ da quando sono qui, e senza internet!) e a fare la spesa. A cena abbiamo mangiato salmone al forno con l'arancia sopra ed insalata. Adesso devo fare  un po' di stretching (questa settimna è molto dura con gli allenamenti per la grande esibizione di venerdì) perché mi serve per i salti che non sono ancora al massimo, poi riguardo anatomia, doccia e letto. Sto dormendo ogni notte meno perché, tra una cosa e l'altra faccio sempre le ore piccole, quindi devo recuperare!!

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