venerdì 16 agosto 2013

GO PANTHERS!

Ieri era il giorno della partita: GO PANTHERS!
Dovete sapere che qui il giorno della partita (che di solito è di venerdì, ma questa era un'eccezione) è molto sentito e per tutta la giornata non si parla d'altro. Il clima già a scuola era stupendo perché c'era appeso uno striscione all'ingresso e tutti i giocatori di football e le cheerleader non doveva indossare la divisa ma, i primi le magliette che usano in partita, e noi delle t-shirt con scritto CA Cheer , sui Jeans. Quindi già solo il fatto di poter uscire di casa così mi ha resa tremendamente felice:


Senza contare che era la prima volta che assistevo ad una partita di football e, per di più, in qualità di cheerleader! Stefan è sceso a colazione con una faccia da morto dicendo che non voleva andare a scuola perché non stava bene, ma se gli chiedevi cosa aveva diceva che non lo sapeva. Susie non era molto convinta, quindi l'ha avvisato che, se non fosse venuto a scuola, non lo avrebbe nemmeno lasciato andare alla partita (che comunque non avrebbe potuto giocare perché il giorno prima aveava saltato gli allenamenti) e lui molto tranquillamente ha detto che non ci sarebbe comunque voluto venire perché non se la sentiva. Quindi è risalito in camera a dormire. La mattinata poi è andata decisamente bene: ci hanno riconsegnato i test di Trigonometry e ho preso... 100!! Zero errori, non ci potevo credere! Non sono mai stata troppo brava in matematica quindi ero così fiera di me stessa, e poi solo in due siamo riusciti a prendere il massimo! Dai, come primo voto dell'anno, direi che partiamo molto bene e sono più che soddisfatta :)
Anche nel test di Anatomy mi sembra di aver fatto un buon lavoro, in Arte siamo usciti e siamo andati tra gli alberi del boschetto davanti alla scuola per disegnare. Mi è piaciuto un sacco perché eravamo all'aperto, sotto il sole, con la musica a ricopiare dal vero, però il mio disegno non è ancora terminato. History e English ancora spiegazioni ed esercizietti in classe. All'1.15 avevo finito e non mi sono fermata a scuola perché alle 3.45 avevamo l'incontro per la partita e dovevo preparami e fare il borsone (anche per la sera e per il giorno dopo perché sarei andata a dormire da Dancy dopo la partita). Susie però aveva un appuntamento con una sposa quindi è arrivata un quarto d'ora dopo e si è fermato ad aspettarla con me Dominique che è il mio vicino di armadietto e fino a quel momento eravamo riusciti a scambiarci solo poche parole; in questo modo abbiamo avuto occasione di parlare un po'. Mi ha spiegato bene il suo ruolo in squadra e, prima di andare gli ho dato l'in bocca al lupo per la partita. Mentre eravamo in macchina Susie era furiosa perché sosteneva (e sostiene tutt'ora) che Stefan stesse solo facendo finta di stare male per non andare a scuola (non si sa per quale ragione) perché ha detto che non aveva dormito per nulla nella mattinata, non era voluto andare dal dottore e aveva mangiato 3 hamburger per pranzo. Sì in effetti non sono proprio i sintomi di alcuna malattia che io conosca.. In ogni caso, almeno questi, non sono fatti miei, quindi io gli ho solo preso i compiti e le varie schede che ci hanno dato, poi che se la veda lui; mi spiace solo che non sia potuto venire al primo match della squadra, che era davvero qualcosa di fenomenale. Dopo la doccia, il trucco e parrucco ed aver preparato tutto il necessario per passare la notte fuori, Matthew (Susie era molto occupata) mi ha dato un passaggio fino a scuola per l'incontro. Adoro sempre di più Matt e praticamente sento più lui come brother che non Stefan che ha la mia stessa età. E' sempre gentile, ti fa subito sentire a tuo agio e tutti i giorni ci ritagliamo uno spazietto per parlare, della giornata, di film, di moda, di cibo, di posti che vogliamo vedere o cose che vogliamo provare. Sono così contenta di aver conosciuto una persona simile!
Comunque, stavo dicendo che sono andata all'incontro, già pronta in divisa e poi ci siamo separate nelle varie macchine (io sono andata con Holly e Adriane nella macchina di Stephanie) e ci siamo dirette verso il paese, di cui ho dimenticato il nome, in cui c'era la partita. Per strada abbiamo anche superato il pullmino (pullmone) con su tutti i giocatori che hanno cominciato a fare gli stupidi ai finestrini. Il posto era bellissimo: nonostante fossi agitata per la prima esibizione in una partita, non appena sono arrivata ho cominciato ad esaltarmi. Non era un vera e propria partita ma il Jamboree, una sorta di torneo che apre la stagione. Il campo è enorme, con le tribune su entrambi i lati, piene zeppe di striscioni e persone che, principalmente, mangiano, visto che c'è un mega bar tatticissimo sul campo  che vende di tutto e di più e che si sarà fatto i milioni ieri. Quando siamo arrivate c'era la musica alta dagli speaker e il campo era pieno di giocatori che si allenavano, infatti c'erano una cosa come 6 o 7 squadre differenti, proveniente da tutte le scuole dei dintorni, con i loro rispettivi team delle cheerleader: era un'esplosione di colori, ciascuno aveva quelli della sua scuola. L'atmosfera che si respirava, allegra e concitata, mi piaceva da morire. Lo sport è vissuto in maniera particolare qui.. non vedi gente che urla, bestemmia o gesticola anche quando stanno perdendo, ma solo un tifo sfegatato e rispettoso. Prima di esibirci abbiamo visto qualche partitella e la mia conoscenza delle regole di base è riuscita a trarne qualcosa di più. Poi quando i Panthers sono entrati in campo ci siamo schierate sul bordo ed abbiamo iniziato a fare i piccoli cori con i movimenti sincronizzati a seconda del momento. E' stato particolarmente divertente, anche se non è andata proprio da dio perché ad un certo punto si sono messe a farne alcuni che non mi avevano mai insegnato e che, né io né le quattro Junior che erano venute con noi per fare numero, sapevamo; abbiamo solo cercato di imitarle. I Panthers hanno giocato due volte e abbiamo vinto in entrambe, yu-huuu!
 



Cheerleaders with Stephanie in the middle

Quando avevamo finito di cheer (non so come tradurre il verbo), verso le 7, noi potevamo andare, mentre i ragazzi sono dovuti restare lì fino a tarda serata per vere tutte le altre partite, quindi purtroppo non ci siamo potute incontrare con loro per festeggiare (mi hanno spiegato che di soloto fanno così). Io sono andata via con Bailey e sua mamma. Bailey è una delle cheerleader del Junior team e, nonostante sia solo una Sophomore, sembra più grande della sua età. Fino a quando non me lo ha detto, ero convinta che fosse una Junior e potrebbe anche essere scambiata per una Senior! Ho cominciato a legare con lei durante gli allenamenti di quest'ultima settimana e mi piace davvero tanto come persona. Sua mamma è la dolcezza fatta a persona, fa la truccatrice e la parrucchiera, e mi ha detto che vuole prepararmi per Who's Who. Who's Who è il concorso di bellezza che si tiene tutti gli anni alla Canton Academy, e lei ogni anno sceglie una ragazza, e si fissa su quella, per fare il suo sponsor  e, a sua detta, deve assolutamente riuscire a truccare e preparare lei. Ha detto che quest'anno vuole me e che ci devo partecipare, ancora non lo so, deciderò poi perché è abbastanza impegnativa come cosa. A parte quello comunque, è molto calorosa e gentile e, prima di andare da Dancy, siamo andate tutte e 3 insieme a mangiare hamburger e patatine da Wendy's: dopo tutto il pomeriggio sotto il sole, morivamo di fame! Poi ci ha accompagnate a casa di Dancy, da cui abbiamo trovato anche Cassie. Abbiamo passato la serata vedendo un film di Barbie (cosa che non facevo dalla prima media :') ), ad insegnarmi alcune parole che usano spesso e a spiegarmi bene come funzionano tutti i balli, i falò in campagna e le feste a tema che fanno di solito. Verso mezzanotte ci è venuta ancora fame (negli Stati Uniti è regina sovrana e incontrastata) così Dancy e Bailey sono uscite a comprare frappè per tute che ci siamo bevute sotto le coperte prima di andare a letto.
Stamattina solito truma per la sveglia, ma, come al solito, alla fine ce l'abbiamo fatta, rimettendoci la colazione (ed il che non è un male) e siamo andate a scuola. Io sono andata in macchiina con Cassie perchè ha la decappottabile e volevamo fare le stupide, così abbiamo abbassato il tettuccio e  messo la musica country a tutto volume, il che sarebbe la cafonata equivalente a quella di chi gira con i finestrini giù e la musica house alta in Italia. A scuola non c'era Stefan così ho immaginato che fosse restato di nuovo a casa. In anatomia abbiamo parlato di una malattia e visto un video al riguardo, in trigonometria ancora esercizi, in arte esercitazioni sul chiaroscuro e l'ombreggiatura, in storia dibattito aperto e in inglese lavoro a gruppi più di nuovo test a crocette a sorpresa sulle pagine del libro. A pranzo non avevo portato nulla, quindi l'ho comprato alla caffetteria e, fortunatamente, era buonissimo (di solito da quello che vedo è tremendo): una specie di piadina con formaggi vari e bacon, e un brownie. Poi sono rimasta nella study hall fino ad allenamento. Oggi abbiamo ripassato la coreografia, abbiamo fatto altri striscioni per la partita e poi, a fine allenamento, io Bailey Cassi e Holly abbiamo avuto una grande idea: abbiamo staccato un specie pannello dal soffitto della Cheer room (il soffitto della scuola è composto da pannelli bianchi mobili) e l'abbiamo ridipinto mettendoci i nostri nomi.


Ci abbiamo messo praticamente tutto il resto del pomeriggio ma siamo soddisfatte perchè così ora resterà lì per sempre sul soffitto della Cheer room :) Holly mi ha riaccompagnata a casa perché doveva andare dal suo ragazzo che abita proprio nella via dietro casa di Susie, e sulla strada ci siamo fermate a prendere una Coke Icy (granita alla coca). A casa doccia veloce e poi sono corsa nella casettina di fianco perché, mi ero dimenticata di scriverlo, Matthew sta tenendo un casting! Praticamente è il motivo principale per cui si trova qui in Mississippi: sta per girare insieme a James Franco un altro film e così ha iniziato a fare i casting che, per motivi di tempistica, devono essere molto veloci e concentrati; così lavorerà per tutto il weekend non stop per trovare gli attori di cui ha bisogno. Susie ha messo a disposizione una casa di sua proprietà, ora disabitata, ad angolo della via, e lui si è preoccupato di mettere annunci vari e di contattare le agenzie. Ero molto incuriosita da questa cosa, perché volevo vedere cosa accade veramente durante i casting e quali sono le procedure, così non appena mi sono liberata, sono andata lì a dare un'occhiata. Oggi era un casting di bambini quindi era pieno di genitori e bambini (tutti bellissimi mio dio) tra i 7 e gli 11 anni. Io sono stata essenzialmente in sala d'aspetto a vedere tutte le varie procedure: entravano, si registravano, compilavano un foglio, lasciavano una foto gigante  del bambino, venivano numerati e poi aspettavano di essere chiamati nell'altra stanza per sostenere il provino vero e proprio, in cui solo il bambino poteva entrare. Ad un certo punto, quando Matt è uscito per una mini pausa, mi ha detto che, anche se in linea di massima non si potrebbe, mi faceva vedere un paio di provini, purchè restassi in fondo alla stanza e in silenzio. Ho visto un maschio ed una femmina, il primo nulla di che, la seconda molto brava e carina. Essenzialmente dovevano presentarsi e rispondere a tutte le domande che gli venivano poste mentre venivano ripresi con una telecamera; poi Matt chiedeva loro alcune cose per, così mi ha spiegato, vedere come parlano e gesticolano al naturale, e poi recitavano la piccola parte assegnata al momento della registrazione all'ingresso. Matthew è bravissimo, perchè anche con i bambini sapeva interagire benissimo, li metteva subito a loro agio e li faceva uscire tutti contenti e soddisfatti. Mi ha spiegato che ogni volta che escono mette sul loro foglio un pallino: rosso, scartato, verde passato, viola eccezionale. Il maschio si è beccato il rosso mentre la femmina il verde. Il tutto è finito verso le 8 e, quelli che mancavano e molti molti di più rispetto oggi torneranno domani. Domenica verranno richiamati solo i migliori. E' stato emozionante.. vedere tutto il "dietro le quinte" mi piace da maledetti! :) Siccome alcuni dei colleghi di Matt che lavorano per la sua agenzia e che l'hanno aiutato oggi, arrivano da molto lontano, anche altri stati, rimarranno da noi per questi due giorni, quindi siamo andati a cena fuori tutti insieme al ristorante Messicano. E' stato ancora più divertente del solito perché eravamo in tanti, è venuto anche Stefan, dicendo di stare meglio, e tra i suoi colleghi c'era anche una ragazza dell'Arkansas che era seduta vicino a me e con cui ho parlato molto (il suo accento in confronto a quello di qui è una passeggiata!). Poi nel ristorante il karaoke oggi era abbasta spinto, ballava molta più gente e ho anche trovato la mamma di Bailey (senza di lei però perché era fuori con il suo ragazzo) e 3 compagni della classe di anatomia. Quando siamo tornati a casa poco fa, Stefan e gli ospiti sono andati subito in camera, mentre Susie, nonostante fossi stanca morta,mi ha chiesto se potevo restare in cucina un attimo a parlare con lei. Molto seriamente ha voluto affrontare il discorso Stefan: mi ha detto che si è accorta che ha un atteggiamento strano, che non sta stringendo grandi amicizie, che sembra che gli pesi tutto e che non lo vede per nulla riconoscente nei suoi confronti. In poche parole mi ha fatto capire che non le va tanto a genio. Io non sapevo davvero cosa dire, stavo solo zitta ad ascoltare; in effetti le cose che diceva erano vere, ma non mi è piaciuto tanto il modo in cui me le ha dette e il fatto che volesse quasi "tirarmi dalla sua parte", non so come spiegarlo.. Come se volesse dirmi di prendere le distanze da Stefan. In effetti non è come me lo immaginavo ok, ma sto cercando di trovare un equilibrio per una convivenza tranquilla, invece da come lo diceva lei, sembrava che non ci fosse nulla da fare e che dovessimo prendere provvedimenti. Le ho chiesto se mi stava dicendo queste cose perché voleva che gli andassi a parlare ma mi ha detto di no, che "è solo molto strano". Poi questa cosa della malattia non le è andata proprio giù perché sostiene che in questi due giorni l'ha visto sempre bene, ha mangiato e passato le giornate a girovagare per casa. Il fatto che abbia saltato due giorni consecutivi di scuola le ha dato molto fastidio sia perché a noi Exchange, soprattutto nei primi tempi, servono un sacco, sia perché se salta già parecchi giorni così, non potremo perderne occasionalmente anche altri quando magari vogliamo fare un viaggio o una gita. E alla fine, prima di andare a letto ha concluso sentenziando che, secondo lei, tutta questa storia è sorta perché, con l'avvicinarsi della partita, lui sapeva che non avrebbe potuto giocare di ruolo, e quindi, pur di restare in panchina, cosa che gli scoccia molto, ha preferito fingersi malato e non presentarsi nemmeno. Io non credo proprio (spero) che abbia una mente così contorta e che abbia macchinato tutto questo, però effettivamente alcune cose di quelle di cui abbiamo appena parlato sono vere, quindi io non so proprio come comportarmi, o cosa fare o il perché Susie me ne abbia voluto parlare quasi come cercando un'alleata che l'appoggiasse. Non so è una situazione parecchio strana...

3 commenti:

  1. Secondo me Stefan ha una ragazza in Danimarca che o lo sta lasciando o lo sta tradendo.

    E da lì nascono i suoi continui cambi di umore.

    Chissà se c'ho preso!!!

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    1. Hahaha no, una volta Charlie ha tentato di chiederlo e lui ha detto di no. Magari mentiva...

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  2. Probabilmente i ragazzi della Danimarca o comunque dei paesi più a nord (anche Germania) hanno un modo di fare completamente diverso dal nostro che ad alcuni puó sembrare non riconoscente e distaccato. Non penso lo facciano apposta, è la loro cultura. Visto il carattere di Susie io non mi intrometterei molto prima che poi se la prenda con te! Dille di andare a parlarne direttamente con lui, in questi casi il dialogo è l'unico modo per risolvere le incomprensioni!

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